Che le tasse facciano parte di un piano di sottomissione e di controllo, è già stato detto. Che la tecnica per mascherare tale piano sia quella del “carico sociale” a favore dei più disagiati, anche. Che le leggi stesse siano fatto in modo che le multinazionali possano tranquillamente evitare di pagarle, anche.
Che però gli stessi dipendenti dell’agenzia delle entrate diventino parte attiva in tale meccanismo, prova una delle due:
- o sono stati reclutati fra quella parte di popolazione che ha particolarmente a cuore l’oppressione del prossimo, specie quando è indifeso;
- o anche loro, una volta entrati nel meccanismo, non si fanno tante domande e obbediscono agli ordini ricevuti, con la logica del “tengo famiglia“.
Sono molto più propenso a considerare questa seconda ipotesi, che, purtroppo, vede coinvolte moltissime categorie. Gli infermieri che praticano vaccini o i medici che somministrano (agli altri) la chemioterapia: lo dice il protocollo, perchè crearsi fastidi? I giornalisti che non raccontano la verità, o ne raccontano solo la parte che non dà fastidio all’editore; i venditori che piazzano a tutti i costi prodotti che non servono; gli impiegati di banca che rifilano prodotti tossici e incomprensibili a clienti ignari, solo perchè la direzione quest’anno ha deciso così; e la lista potrebbe continuare.
Tornando a noi, un caso di vita reale, a mio avviso indicativo del comportamento truffaldino, criminale, estorsorio dell’amministrazione finanziaria, dell’Agenzia delle Entrate.
Il caso.
Tizio compra una casa. Il venditore Caio, che deve andarsene, dice: se vuoi ho anche un campo, qui vicino, non me ne faccio nulla. Un ettaro incolto, isolato dal mondo, non accessibile con strade carrabili, non aggregabile ad altri appezzamenti coltivati, non edificabile, non collegato a nessuna utility (acqua, luce, ecc.): niente di niente. A Tizio non interessa, ma Caio insiste: cosa me ne faccio? Tanto devo andarmene da qui, dài, te lo dò per 5.000 €. La cifra e modesta, e, anche per concludere la trattativa, Tizio accetta. Fanno il preliminare, casa a x, terreno a 5.000. Registrano regolarmente il preliminare. Alcuni mesi dopo il rogito: casa a x, terreno a 5.000. Siccome Tizio non è agricoltore, paga, fra imposte e balzelli vari, oltre il 20% di imposta su quel terreno.
Un anno dopo arriva l’Agenzia delle entrate: il valore agricolo medio (VAM, fornito dalla Agenzia del territorio) di quell’ettaro è 80.000 €; le imposte di registro (19%) avrebbero dovuto, secondo loro, essere pagate su quell’importo. Fra imposte non pagate, maggiorazione per multa, interessi, altri 22.000 € da pagare. Tizio non ci sta e fa ricorso; fra i punti citati vale la pena riprenderne alcuni:
- l’imposta di registro, che sulla case si paga sul valore catastale, sui terreni si paga sul valore di rogito;
- non è stato possibile provare all’Agenzia delle entrate (ovvio perchè non c’erano stati) scambi di denaro fra le parti al di fuori di quelli ufficiali; fra l’altro l’agenzia ha avviato una indagine presso TUTTE le banche per verificare se ci fossero stati tali movimenti, e tale indagine non ha potuto evidenziare nulla (e quanto costano queste indagini? Massì, tanto paga il contribuente, mica loro!);
- per sentenze della Corte di Cassazione è incostituzionale utilizzare il v.a.m. ma deve essere considerato il valore commerciale;
- anche la corte europea dei diritti dell’uomo ha sentenziato tale prassi come illegittima;
- non esistono offerte di terreni analoghi a prezzi superiori a quelo transato;
- i confinanti, che hanno sui terreni agricoli il diritto di prelazione esercitabile per un anno a partire dal rogito, se anche avessero avuto una idea non dico congruente sul valore del terreno (80.000 €) ma anche della metà (40.000 €) o di un quarto (20.000 €) avrebbero esercitato tale diritto, acquistando a 5.000 € una cosa che, secondo l’agenzia delle entrate e del territorio vale 16 volte tanto.
Insomma, a fronte di tutto questo, l’agenzia delle entrate, trascorsi gli 89 gg. entro i quali, per legge, deve effettuare una proposta di mediazione (chissà perchè sempre all’ultimo momento, eh?), propone uno “sconto” e riduce il totale da pagare a 7.000 €.
Da 22.000 € a 7.000 €. Come giustifica tale “sconto“? Siamo nel campo del diritto, siamo nel campo legale, cosa viene portato a giustificazione?
Nulla.
Lo ripeto: nulla.
Una trattativa fra pescivendoli. Se non vuoi darmeli tutti, dammi almeno questi. E cosa può avere indotto a suggerire quella cifra? Semplice. Un calcolo di convenienza. L’agenzia sa bene, e lo sa anche Tizio, che se si va alla Commissione Tributaria è un terno al lotto, per una virgola mancante o una fotocopia mancante il giudice (di solito un ex dipendente dell’agenzia delle entrate, vi pare che smentisca il lavoro dei suoi collegi?) può rigettare il ricorso e costringere il vessato Tizio a pagare l’intero importo. Il quale Tizio potrà ricorrere in cassazione, ma a quel punto i soldi da spendere saranno più di 7.000 € e anche in caso di vittoria, le spese legali resteranno a suo carico.
Così, come il negoziante che, per un semplice calcolo economico, paga il pizzo, pur sapendo che è una profonda ingiustizia, una prevaricazione, una estorsione nei suoi confronti da parte dei malavitosi che vivono sulle sue spalle, così Tizio paga il “pizzo” all’agenzia delle entrate, pur sapendo che è una profonda ingiustizia, una prevaricazione, una estorsione nei suoi confronti da parte di questa amministrazione pubblica che vive sulle sue spalle.
Ma da una amministrazione pubblica ci si aspetterebbe qualcosa di più che dalla mafia, o no?
Ma che luridi RAPINATORI E DELINQUENTI inclusa la magistratura che favoreggia, per tornaconto questo abisso di imbecillità e di MARCIUME!
Come mai un popolo intelligente come (era) quello italiano può accettare una sifdfatta porcata? Perchè non vi rivoltate massa di zombi ipnotizzati?
Non vedete che vi stanno derubando di ogni cosa con truffe delinquenziali di infimo ordine?
Quando queste canaglie presenteranno a me i loro conti falsi, io presenterò loro i miei conti VERI!
Qui c’è necessità urgente di un Guglielo Tell inviato da Dio che faccia sentire loro un primo fischio vicino alle orecchie ed un secondo in mezzo agli occhi.
Maledetti parassiti, questi personaggi sono dei raccomandati parassiti, fanno morire le aziende e le speranze. MALEDETTI
Sì, ma senza rabbia. meglio compassione.
“ho visto una persona così povera, ma così povera, che l’unica cosa che aveva erano soldi”
mettiamoci il cuore in pace… è in corso un GENOCIDIO del ceto medio
Dài…suvvìa…non disperiàmoci…
e confidiàmo in Geova-Dio…illo de li TdG…
che,come PROMISE ( nel tempo che fu…PASSATO )
DISTRUGGERA’ ( nel tempo che sarà…FUTTURO…dal verbo…” FOTTERE “…)
la diabolica & satanica Babilonia…hàhàhà…la Grande…che intanto prospera,alla grande…
certo…mica…OGGI…ché troppo bello sarebbe…e te pareva…
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ma solo…DOMANI…anzi,tié…DOPO+DOMANI…hìhìhì…!!!
…ed in quanto al moribondo,citàto…” ceto medio “…
tartassàto di inique tàsse,bombardàto da ingiusti balzelli,
cornuto e mazziàto…ed ogni santo dì beffàto…dallo Stàto…
non gli resta che il Suicidio per Disperazione,
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come preconizzò il pre+Veggènte Nostro Auriti…RIP…
oppure che andarsene a farsi una bella gita,in quel di Medijugorije…
consolandosi coi mirabolanti ” X ” Segreti
della fantomàtica ” Gòspa ” bosniaca…
che ci SARANNO sì disvelati,ma solo nel Futuro…
pardon…FUTTURO…proXimo Venturo…
ed intanto…TASI…E…TIRA…hàhàhà…!!!