Grazie alle segnalazioni e articoli di amici, in particolare Andrea Cavalleri, ho conosciuto il pensiero di Gesell, imprenditore-economista con alcune intuizioni geniali, come ad esempio la moneta deperibile (ne abbiamo parlato qui). Interessantissima è l’osservazione sulle due funzioni del denaro (mezzo di scambio e mezzo di accumulo di ricchezza) che diventano inevitabilmente antitetiche nei momenti di crisi: siccome c’è crisi, si tende a spendere meno (privilegiando la funzione di “garanzia” o di “messa da parte per tempi futuri”), e questa sottrazione di liquidità al mercato causa a sua volta un aumento della crisi, autoalimentandola quindi in un inestricabile circolo vizioso.
Mi ronzava per la mente questo pensiero ripensando alle dichiarazioni di Draghi (scritto qui): lo scopo di immettere denaro nel mercato è di rimettere in moto l’economia (“combattere la deflazione”), di per sè cosa giusta, se non fosse che il denaro è emesso a debito. Ma non era questo il punto che mi ronzava per la mente. Quello che non mi lasciava in pace era il pensiero fisso che, se nessuno dovesse preoccuparsi per il futuro, non dovrebbe mettere da parte e sottrarre liquidità ai mercati. Paradossalmente, questo avrebbe l’effetto uguale e contrario, trasformando il circolo vizioso di prima in un circolo virtuoso: da economia della scarsità ad economia dell’abbondanza.
Ecco la chiave di volta: la nostra paura, il nostro non fidarci, e volerci affidare alle nostre sole forze sono all’origine dei nostri mali. Proprio perchè non ci fidiamo, e abbiamo paura, cerchiamo la sicurezza nei beni materiali e, in ultima analisi, nel denaro che riusciamo a mettere da parte. Se imparassimo a fare comunità, a non lasciare nessuno indietro, a togliere la paura dalla nostra vita, il denaro perderebbe il suo enorme potere su ciascuno di noi. Ecco perchè, come scritto nella Bibbia, il “denaro è un ottimo servitore e un pessimo padrone“: quando gli diamo le chiavi di casa nostra, ne fa scempio.
Smettiamola di sostituire il Dio Trino col dio quattrino.
” Proprio perchè non ci fidiamo, e abbiamo paura, cerchiamo la sicurezza nei beni materiali e, in ultima analisi, nel denaro”
Ma il denaro è un bene immateriale, quindi costituisce un doppio/triplo inganno. 1) Pare una certezza materiale e invece è essenzialmente fiducia scritta su un file o su un pezzo di carta. 2) funziona come strumento, come mezzo e quando viene visto come fine genera disastri. 3) l’economia dell’abbondanza viene solo e unicamente dal lavoro. Il denaro è arbitro dell’economia, e quando l’arbitro arbitra bene non ci si accorge neppure che è in campo, diventa protagonista solo in negativo. Con un buon sistema monetario di denaro non si parlerebbe più e l’economia sarebbe quella organizzativa tecnologica relazionale etc etc
Per quanto riguarda l’emissione della BCE, oltre a essere a debito, bisogna vedere a chi andrà. Questo giochino di dare i soldi alle banche perché lucrino il differenziale di interesse è assistenzialismo del genere più deleterio. Quell’assistenzialismo tanto deprecato quando si tratta di dare 400 euro a un poveraccio diventa accettabile quando si danno 1000 miliardi alle banche?
Inoltre quella prassi continua a selezionare le banche come i soggetti che privatizzano gli utili, mentre le perdite vengono socializzate (e questo anche secondo keynes). Infatti finché le imprese riescono a ripagare il tasso di interesse coi loro utili le banche ci guadagnano, ma quando “il cavallo non beve” cioè si tocca il limite zero (anche con interesse zero gli imprenditori non si indebitano più perché non ci sono prospettive – ed è il caso di oggi e di tutte le crisi da deflazione) allora si chiede allo Stato di intervenire con stimoli fiscali per aiutare l’imprenditoria. Quindi guadagni alle banche e spese allo Stato (ai contribuenti) per contrastare la crisi indotta dalle banche stesse.
E perché invece, secondo i dettami del liberismo, in base alla legge della domanda e dell’offerta le banche non vengono costrette a prestare a interesse negativo? Con ricapitalizzazione in carico ai soci, che rispondono in solido coi loro beni personali? Non sono anche loro imprenditori? non hanno il rischio di impresa?
Le banche, essendo enti privati, (con finalitá di lucro per i proprietari), non hanno alcun diritto di emettere lmoneta, la quale attività può solo essere pubblica. Questo loro “emettere” cioè creare dal nulla, (a costo zero per sè), debiti falsi per la popolazione cioè crediti falsi per sè stessi con addizione di interessi, è un atto criminale. è sostanzialmente l’ atto vampiresco di derubare di dissanguare la propria Nazione.
E non è tutto. Le banche, con l’alternanza di epoche di acile “elargizione” di crediti, ed epoche di restrizione del credito a loro capriccio), determinano alternanze di prosperità e di crisi della Nazione. E questo è un atto di alta politica economica che un privato non ha per niente il diritto di gestire.
Detto in parole semplici affinché ognuno possa facilmente intendere: Le banche, a loro bel piacere, secondo il loro ghiribizzo, con la distribuzione di “moneta”, (che ad esse non costa nulla), in un primo tempo fomentano la nascita di tante piccole attività artigianali ed industriali. Poi quando la popolazione dei fessi é riuscita ad aprire un negozio, Ha comprato un camioncino, un tornio, una macchina operatrice, ha aperto un’officina, un laboratorio e comincia a creare ricchezza, a quel punto il sistema criminale gli inventa un bel “credit crunch” restrizione dei “prestiti” con l’ordine della “Banca centrale” cioè di loro stessi, di “rientrare” coi “prestiti” precedenti, fabbricano di proposito una “crisi” la la propria Nazione e quindi possono impadronirsi dei beni reali (non promesse) che la popolazione ha prodotto con la sua intelligenza e laboriosità.
In tale contesto vagheggiare un’idillico comportamento umano di bontà e solidarietà reciproca tra i cittadini è un sogno di difficile realizzazione. O pensare che le banche possano essere spinte ad una condotta etica, quando la stessa natura della loro attività è soltanto un giochetto di illusionismo, una miserabile truffa, un inganno, un depredare la popolazione attiva. Molto più pratica la soluzione prospettata dalla Vergine di Fatima: Il castigo di Iddio. la Giustizia Divina contro questi disgraziati ed i loro sottopanza, la classe politico-amministrativa, ed in prima fila la Magistratura italiana, appartenente ad organizzazioni segrete dedite a liturgie sataniche. Essi si hanno una attività spirituale celebrando gli spiriti delle tenebre. mentre la popolazione dei fessi viene spinta in tutti i modi ad allontanarsi dal culto dello Spirito Santo di Iddio Onnipotente
Andrea Cavalleri @ “…Con un buon sistema monetario di denaro non si parlerebbe più ..” Vero, ma un altro sistema monetario non c’è ancora, purtroppo.
Invece esiste, non solo sulla carta (vedi Auriti, Ben Dyson e Bill Still, intervistati anche su queste pagine, ecc.) ma esistono anche esperienze di successo (tenute opportunamente nascoste per evitare l’effetto contagio). basta continuare a lavorare in questa direzione, è solo questione di tempo.
Quanto descritto in parole semplici più in alto è ciò che accadde negli Stati Uniti del 1929, benchè gli economisti, foraggiati dal sistema, abbiano fatto di tutto per confondere le idee. Per avere una nozione di quel che accadde alla popolazione americana dell’epoca, gettata in condizioni miserabili dopo che le banche si erano appropriate delle loro fattorie e allevamenti, fabbriche, attività industriuali e commerciali, basta leggere lo scrittore John Steinbbeck, il quale nei suoi romanzi riporta le condizioni sociuali della popolazione americana che aveva sempre lavorato onestamente.
Non c’era più “circolante” in circolazione. Nessuno aveva denaro, venne sospesa la circolazione e l’ “emissione monetaria”. Ma quando verso la fine del decennio del ’30 fomentarono una grande guerra, che risulterà vittoriosa, contro paesi dell’Europa ed il Giappone, i denari per far girare le ruote dell’industria bellica vennero fuori per magia, immediatamente, iniziarono a fabbricare un’enorme quantità di caccia, bombardieri, navi, portaerei e sommergibili da guerra, tanks pesanti e leggeri, artiglierie, munizioni, equipaggiamento, con un investimento che l’aggettivo “colossale” è insufficiente per descrivere i fatti, dato che questa é l’attività più lucrativa per le banche. Dove presero tutta quella ricchezza?
Beàta…”Her+Majesty”…la Reìna…
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che s’è potùta tenér la Sùa***Sterlìna…