Dopo aver scritto la “Proposta operativa per sindaci coraggiosi“, in cui sostanzialmente cercavo di ipotizzare un piano per un sindaco che, capito il sistema economico attuale, vuole fare qualcosa di concreto nel suo territorio per invertire questa corsa verso il precipizio economico, faccio un qualcosa di analogo per solleticare la curiosità e l’intrapprendenza di un’altra forma di “autorità” presente sul territorio: il Vescovo (avrei potuto mettere “Parroci coraggiosi“, ma su scala più ampia è meglio, e si capisce leggendo nel dettaglio il perchè).
La genesi di questo scritto è presto detta: mi avevano invitato ad un incontro operativo per provare a concordare qualche azione concreta, qualche iniziativa pragmatica da mettere in campo in supporto di questa economia allo sfascio, con l’ausilio di persone di Chiesa, e, non potendo partecipare di persona, ho pensato di contribuire con qualcosa di scritto.
Per facilitare la lettura, aggiungo qualcosa che forse non ho mai esplicitato espressamente, ma che credo sia di fondamentale importanza.
Descrivere il signoraggio come “il guadagno derivante dalla differenza fra il valore nominale della moneta ed il suo costo di produzione“, ed affermare che “c’è chi si appropria di tale valore, e che questi non è la collettività ma un soggetto privato“, è semplice, utile alla divulgazione, ma allo stesso tempo errato e controproducente ai fini della ricerca di soluzioni.
1. Semplice. Non è difficile a nessuno capire che il pezzo di carta con scritto sopra “50 €” non costa nulla o quasi per la sua produzione, quindi infinitamente meno del suo valore facciale. Quindi è un concetto semplice da capire, da spiegare, da trasmettere.
2. Utile alla divulgazione. Facile anche ottenere l’indignazione: “Ma come? C’è chi guadagna da questo immenso spread? Ma allora è come se fosse un falsario! E chissà quanta inflazione! ” e via dicendo.
3. Errato. Peccato che sia anche errato o quantomeno fuorviante: perchè solo in minima parte (meno del 3%) la liquidità esistente sul mercato è costituita da cartamoneta o da banconote. La stragrande maggioranza (oltre il 97%) è costituita da titoli di debito (veri propri “pagherò“, in inglese IOU, I Owe yoU) emessi dal sistema creditizio. Questa è addirittura una aggravante dell’attuale sistema: perchè se solo di falsari si trattasse, verrebbe quasi da dire: “Pazienza!” (come ho scritto in questa nota: “meglio un falsario o un bancario?”). Invece nell’attuale sistema ogni (quasi) euro in circolazione esiste perchè qualcuno si è indebitato perchè quella quantità entrasse in circolazione. Il sistema del debito infinito e impossibile da ripagare..
4. Controproducente ai fini della ricerca delle soluzioni. Eh sì perchè se si pensa al denaro “stampato“, l’unica soluzione possibile è una rivoluzione del sistema, dalle fondamenta (e quanto tempo ci vorrà?); ma a livello locale, a meno che non si voglia diventare falsari, non c’è niente da fare.
Quando invece si capisce che il sistema creditizio NON (e sottolineo: NON) crea denaro, ma semplicemente:
- emette promesse di pagamento,
- che non potrà mai onorare, e
- che hanno valore solo in quanto NOI le accettiamo,
allora la soluzione diventa quasi facile, a portata di mano, in maniera legale. Basta avere una comunità che ci crede, magari coordinata da una autorità superiore, senza fini di lucro. Buona lettura.
-oOo-
Progetto per la rinascita sociale, economica, spirituale
Abstract
Le presenti note sono una estrema sintesi di quanto si può trovare in moltissimi altri documenti di proposta di forme di economie, socializzazione e spiritualità nuove, più partecipate. Un esempio di tale copiosa documentazione si può trovare qui: http://www.movimentosereno.it/buoni-di-mutuo-soccorso/iscrizione/scarica-documenti-utili-per-la-diffusione-del-movimento-sereno/
- La nostra era è caratterizzata da un’avanzatissima tecnologia, in tutti i settori, informatizzazione avanzata, alfabetizzazione e diffusione del sapere a tutti i livelli come in nessun‘altra epoca storica.
- Ciononostante, stiamo vivendo una tremenda crisi, che vede il sistema economico avvilupparsi su sè stesso senza alcuna apparente via d’uscita: ditte che chiudono, dipendenti che perdono il lavoro, imprese, pubbliche amministrazioni a tutti i livelli affogati dal debito, tasse sempre crescenti, e nessuna via d’uscita all’orizzonte.
- Come sono possibili i due punti precedenti? Come è possibile che siano entrambi, contemporaneamente veri? La risposta sta nel fondamento stessa del nostro sistema economico, basato su alcuni assunti sbagliati (consumismo, necessità di crescita perenne) ma soprattutto sul sistema di creazione del denaro.
- Il sistema di creazione del denaro attuale è sbagliato almeno per due motivi fondamentali: primo, perchè è in mano a privati, che perseguono pertanto obiettivi privati, e, secondo, perchè il denaro è emesso a debito: quindi ogni euro, dollaro, sterlina in circolazione esiste perchè qualcuno si è indebitato perchè quel titolo entrasse in circolo.
- Tale sistema monetario rende possibile un paradosso: da una parte abbiamo beni e servizi che restano invenduti; manodopera che non trova collocazione; dall’altra abbiamo potenziali utenti o utilizzatori di tali beni e servizi, di tale manodopera, che non possono accedere a quei servizi, non possono soddisfare quei bisogni perchè privi della moneta necessaria. In sostanza, l’attuale sistema monetario fa crescere, in una spirale senza fine, i tre divoratori del nostro denaro, della nostra ricchezza, del nostro impegno e della nostra ingegnosità: tasse, interessi, inflazione.
- Per cambiare il sistema dalle radici sarebbe necessaria o una rivoluzione, o un governo illuminato; ma noi non confidiamo troppo nè sulla prima (nelle rivoluzioni, specie quelle violente, gli psicopatici prendo il potere) nè nell’altro (ogni movimento, per sua stessa natura verticistico, viene facilmente infiltrato e dirottato verso obiettivi diversi dagli originali e manifesti, si veda la Lega Nord, per essere reso innocuo).
- La soluzione che noi perseguiamo è la creazione di unità locali che si liberino della schiavitù della moneta privata ed emessa a debito per rimettere in circolo la buona volontà, il lavoro, per una piena realizzazione dell’essere umano. Sappiamo bene che, in ottica trascendente (non soltanto Cristiana) il libero dono di sè e dellle proprie sostanze sarebbe la chiave di volta per far risuscitare l’economia; ma non si può pretendere un salto quantico così immediato ad una comunità.
- La parola chiave è proprio questa: comunità. Perchè maggiore è la dimensione della comunità nella quale gli individui si fidano gli uni degli altri, della quale gli appartenenti sentono con orgoglio il senso di appartenenza, e più facile sarà rimettere in moto il circolo economico.
- Per avere ua comunità allargata, senza costringere gli appartenenti a lasciare le proprie case ed andara a trasferirsi, serve la stipula di un patto che chiarisca le regole per l’appartenenza alla comunità e i meccanismi di scambio di beni e servizi all’interno della stessa.
- Senza voler ricreare una moneta sul modello bancario, si può comunque trarre esempio da quanto esiste per creare un sistema di scambio convenzionale che garantisca le persone, specialmente in una fase iniziale, contro i pericoli di sfruttamento indebito del proprio lavoro. A questo proposito la presenza di una entità garante, di livello morale e di autorità riconosciute come la Chiesa, può bastare per garantire tutti gli aderenti.
- Ipotizziamo di creare un sistema di crediti: si potrebbero nominare “Sorrisi” (nomen omen), “le cose preziose della vita non hanno prezzo”; ogni membro della comunità ne sarebbe dotato al suo ingresso e li userebbe per scambiare beni e servizi. Chi non ha beni fisici da scambiare può mettere a disposizione il proprio tempo: un’ora, 10 sorrisi. Il sorriso va associato, per semplificare e per inserirsi su uno schema mentale già presente, all’Euro.
- All’interno della comunità tutto si “paga” o si “scambia” in sorrisi: manodopera, baby-sitting, badanti, pulizie, prodotti della natura, lezioni private, affitto di appartamenti, riparazioni, ecc. Ovvio che una certa parte di beni non potranno mai essere pagati in sorrisi, in quanto provenienti per forza dall’esterno della comunità (es.: benzina, o Coca-cola, o iPhone). Se per una certa parte dei prodotti va anche bene che non sia possibile pagarli in Sorrisi (chi vuole incentivare l’acquisto di Coca-cola? Chi vuole promuovere l’acquisto di prodotti che non siano a km 0?) per certi altri sarà indispensabile. Qui viene essenziale il ruolo del Gestore.
- Il Gestore, un ristretto comitato di saggi, garantirà la convertibilità di Sorrisi in Euro, su base discrezionale, secondo un certo rapporto. All’inizio, quando la comunità è ancora piccola, e il numero di aderenti basso e con essi il numero di servizi-prodotti acquistabili al suo interno, il cambio potrà essere di 2 a 1. All’aumentare della consistenza della comunità (e della % di scambi interni rispetto all’esterno) tale cambio diminuirà. Compito del comitato di saggi sarà tenere sempre una cosiddetta “riserva” per gli acquisti iderogabilmente da fare fuori dal gruppo, cercando di includere all’interno della comunità produttori di servizi e beni richiesti.
- Per quanto riguarda altri aspetti come le tasse, evidente che tutto quanto percepito in termini di sorrisi non è assimililabile a guadagno e in quanto tale non viene tassato; si verrà a formare una comunità di persone “povere” dal punto di vista dello stato che non avendo reddito o solo reddito minimo non dovranno pagare irpef; per altri tipi di imposta (patrimoniali, IMU, ecc.) si può immaginare ad altre forme aggregative (tipo Onlus) per evitare di essere costretti, a seguito della necessità di pagare queste imposte, a lavorare per trovare Euri (e quindi fuori della comunità).
- Per la costituzione della riserva di base l’ingresso in comunità potrebbe richiedere una somma iniziale, ad esempio 100 €, che sarebbero immediatamente scambiati con 200 Sorrisi; tale rapporto di cambio, cambiando col tempo (lo scopo della riserva è quello di permettere gli acquisti di beni e servizi che devono necessariamente essere comprati all’esterno) potrebbe cambiare, fino ad arrivare a 10 a 1 (100 € versato a fronte di 1000 Sorrisi in dotazione).
- Per evitare il fenomeno dell’accumulo i Sorrisi emessi dovranno avere validità limitata nel tempo; ipotizzabile pensare che ad esempio ogni 7 anni, vengano ritirati tutti e “restituiti” con Sorrisi di nuova emissione. Chi ne avesse troppi da cambiare potrebbe vedersi negato il cambio, avendo accumulato titoli in contrasto con i principi fondativi della comunità.
Caro Alberto.
Peccato che io non sia un vescovo. Sarei senz’altro un vescovo fuori dal coro.
Ecco come io, se fossi vesvovo, spiegherei al gregge che cos’è in pratica ciò che chiamiamo tutti “denaro” o moneta.
MONETA: Qualunque promessa scritta che sia accettata da tutti in pagamento per la vendita di beni prodotti e per la prestazione di lavoro. Può essere persino falsa e promessa che non sarà mantenuta. Ma ha pieno valore quando viene accettata da tutti come pagamento.
Chi fabbrica questa moneta, un gruppo di privati, il quale perciò può comprare tutto, e a costo, per lui, pressochè zero.
La circolazione di moneta è vitale ed è necessaria per l’economia qualunque nazione.
Quindi il furbo gruppo privato presta a te questa “moneta” (che a lui non costa niente e che solo lui può fabbricare), e tu la devi restituire ripagando al gruppo privato la moneta che ti ha prestato più gli “interessi”: un sovrappiù che aumenterà in forma esponenziale col passare del tempo: sino a diventare impossibile da pagarsi e che perciò dovrai “riparare” dando al gruppo privato la tua casa, la tua impresa, tutto ciò che possiedi.
Insomma un privato ti presta una scrittura (per lui a costo zero) e tu gli devi regalare a lui la tua casa, i tuoi beni, e devi mettere i tuoi figli in mezzo alla strada a chiedere la carità
L’ emissione di “moneta” come oggi è attuata, è dunque una truffa colossale per la quale il gruppo che la produce dei furbi si impadronisce di ogni tipo di beni che tu possiedi, con la benedizione dei tuoi governanti, del tribunale, e dei mezzi di comunicazione, i quali hanno il compito di farti bere qualunque menzogna.
Analisi e sintesi davvero esemplari…Elisèo!
Io,per parte mìa,voglio lumeggiar solo il lato “meta+fisico”
della “Vexata*Qvaestio”,ove certo mi sento più a mìo Agio,
non essendo abbastanza ferrato in Economìa e Finanza “fisica”.
Moneta e Denaro,come sì ben rimarcato dal Nostro+Auriti,
son,da sempre,appannaggio della Satanerìa…ERGO…
spetterebbe di Dovere e di Diritto,proprio ai Nostri+Preti,
parlarne pubblicamente,nelle loro Omelìe Domenicali…
ED INVECE…PAVIDI STRUZZI ED IPOCRITE SCIMMIETTE,
si tacciano,per quieto vivere,conniventi e consenzienti…
MALEDETTI FELLONI!!!
E saranno certamente i primi ad esser sconfessati,
qualora dovesse tornare “Chi” ben sappiamo…
e magari pure messi a Giusta+ Morte…
+++++++++++++++++++++++++++++++++
così come si son sì ben meritato..!!!
+++++++++++++++++++++++++++++++++
Già, Alberto. Teoricamente fattibile, praticamente presenta per ora ostacoli che appaiono insormontabili. Per come la penso io, ricorderai, il sangue delle nuove vite dovrebbe esser la misura del denaro circolante: ogni nato apporterebbe nuovo denaro erogato dal sistema a favore della famiglia; del circolante a scadenza in quanto alla morte verrebbe recuperato con le tasse e distrutto o riemesso in base alla popolazione vivente.
Non so se potremo esser noi a determinare questi nuovi sistemi o se sarà necessario, comunque, passare attraverso la Giustizia per trovarci poi un sistema ben più perfetto di queste nostre proposte. Propendo, poichè credo, per l’inverarsi delle Profezie bibliche e pertanto sarà necessario l’intervento di Gesù con la sua seconda venuta per sistemare il tutto. Non è detto che noi che esprimiamo i nostri pensieri attraverso Ingannati, si abbia la facoltà di vivere il nuovo mondo che vivrà libero da satana. Certamente, anche in ispirito, pregheremo perchè questo avvenga. Poichè sarà l’ultimo step necessario prima del giudizio universale e della risurrezione dei corpi delle anime meritevoli, che eternamente vivranno, perfettamente ripristinati nella pienezza della Luce di Dio.