Chi ha letto il libro “Ingannati” o frequenta queste pagine sa che la tesi che porto avanti, ormai da qualche anno, è la seguente: Al fine di controllarci meglio, hanno bisogno di persone che si sentano spaventate, preoccupate, impotenti, e che demandino pertanto all’autorità, o comunque a qualcun altro, la soluzione dei propri problemi. Per fare questo è indispensabile spingere su ciò che ci spaventa di più, sulle nostra paure più intime (della morte, della malattia, del terrorismo, della guerra, della pandemia, ecc.) per tenerci costantemente in “fascia B“. Cos’è la fascia B? Si tratta della fascia ideale in cui si deve trovare il cittadino, il cliente “ideale” del potere e del sistema di controllo.
Così, se per una società farmaceutica il cliente è quello che sta in fascia B, cioè nè sano (fascia A), nè morto (fascia C), analogamente per il sistema di controllo il cittadino ideale non deve essere nè sereno e tranquillo (fascia A), perchè così non riesco a guidarlo e ad imprgli delle scelte, ma neanche disperato (fascia C) perchè, se non ha più niente da perdere, potrebbe diventare pericoloso.
Pur restando convinto di questa visione, durante l’Hang-out (=ritrovo) di ieri sera con Daniele Pace (autore de “La moneta dell’utopia“) , un paio di spunti interessanti mi hanno colpito e illuminato. Uno, in particolare, che vi riporto così come me l’ha detto lui: “Il sistema di controllo ha bisogno di persone che abbiano perso la capacità di sognare. Persone rassegnate, certo, ma non solo in quanto “vedono” come potrebbe essere ma pensano che sia troppo difficile, ma addirittura persone che non sanno neanche più vedere una situazione che potrebbe essere diversa“. Lui ha raccontato di come diversi, di fronte all’affermazione che si potrebbe vivere lavorando 20 ore alla settimana, anzichè esultare si sono trovati a domandarsi: “e cosa farei nel resto del tempo?“. Quindi sì, ci vogliono preoccupati, ma soprattutto incapaci di immaginare qualcosa di diverso e, quindi, rassegnati.
Robert Kennedy disse: “Gli altri vedono le cose come sono, e ne danno una spiegazione logica. Io mi figuro le cose come vorrei che fossero, e mi domando: perchè no?” Per questo dobbiamo sempre sperare l’insperabile, osare l’inosabile, ed abituarci a desiderare sempre di più. Senza questo pizzico di follia non riusciremo mai a cambiare nulla.
Perchè, come spiegato bene nel video che segue, soltanto quelli che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero!
PS: che peccato! Hanno tolto il video ispirato a Patch Adams con lo slogan: “Solo i folli comabiano il mondo”. Qualcuno mi aiuta a ritrovarlo?
se i realizza la profezia del profeta isaia allora si che il mondo vedra’ la pace se no campa cavallo nel frattempo conversione personale il rimedio