Ricevo dall’amica Fiorella e volentieri pubblico
Premessa: il mio ragionamento non vuole scendere nel merito della diatriba NO-TAV / SI-TAV perché parte da un punto di osservazione esterno e più generale volendo rispondere ad alcune semplici domande che si pongono appunto osservando la questione dall’esterno. Dunque la prima domanda e la più banale: perché la costruzione di un tratto di ferrovia ha creato un caso nazionale così seguito dai media?
L’alta velocità in Italia non è un progetto recente. Dal dicembre 2009 è completamente aperta al pubblico la direttrice Alta Velocità Torino- Milano- Napoli-Salerno: 1000 km. Sono tuttora in costruzione circa 300 km di nuove linee tra Milano-Verona-Venezia e diverse opere di adeguamento compresi varianti di valico con relative opere di modifica del territorio.
La tratta oggetto di cotanto rumore è un tunnel di 57 km (di cui 12,3 sul territorio italiano e 45 sul territorio francese). La linea, nella tratta italiana, è in galleria per l’84% del percorso (68 km su 81 di tracciato, compresa la porzione di 12,3 km in territorio italiano del “tunnel di base”). Un’inezia. Costosa quanto si vuole, ma in definitiva molto limitata.
Non che il passaggio dell’alta velocità in regioni come la Toscana sia stato del tutto indolore, così come ogni infrastruttura genera naturalmente moti di protesta sul territorio. In Italia nel 2011 le proteste alle infrastrutture come la TAV sono state stimante al 4.8 % del totale delle contestazioni contro le nuove opere pubbliche. Normalmente con una buona dose di opere compensative (tra cui edifici scolastici, strade, rifacimenti fognari ecc.) le proteste rientrano o si riducono notevolmente.
Ma ecco che in questo caso si presenta un’occasione unica nel suo genere in un momento cruciale per quanto riguarda la situazione politica incerta e inconcludente di questo strampalato paese. Invece di agire come altrove sulle amministrazioni per compensare i malcontenti locali, se ne fa un caso nazionale. Esacerbando le due posizioni pro e contro si dà modo di dirottare l’attenzione su un problema locale ingigantendolo, confondendone i termini, si tirano in ballo ingegneri e filosofi, nani e ballerine! Ci hanno messo vent’anni a costruire il caso e a farne un problema di ordine pubblico, attirando l’attenzione di vari movimenti antagonisti (black block, centri sociali ma anche ambientalisti, neo spiritualisti ecc.) per creare più caos possibile. Non è neppure importante l’esito dell’opera, farla o non farla non cambia nulla. Tant’è che sul versante francese pare sia tutto sospeso ed anche in altri paesi come il Portogallo non siano più interessati al “corridoio” europeo. Si creano divisioni e posizioni contrastanti indispensabili al mantenimento del potere. L’importante è mantenere la situazione in uno stato di perenne confusione.
E’ la messa in pratica del motto massonico Ordo ab Chao, (R. Guénon) ”utilizzazione (…)per farle concorrere alla realizzazione dello stesso piano d’insieme, di organizzazioni esteriori inconsapevoli come tali di questo piano, e apparentemente opposte le une alle altre, sotto una direzione invisibile unica. (…) In se stesse le opposizioni, per l’azione disordinata che generano costituiscono di fatto una specie di caos (che contribuisce) alla realizzazione dell’ordine generale” stabilito da coloro che detengono il potere e sono ben consapevole che “uno spirito coscientemente teso ad un obiettivo individuato con precisione è una potenza e, in quanto tale, può sfidare un altro potere, a fini sia buoni che malvagi” (Occult Theocrasy, 1933 – Lady Queensborough)
Altra domanda: perché per creare il caso si è scelto il territorio della Val Susa?
Per un altro vantaggio non di poco conto, un’occasione d’oro. Aver potuto relegare la “protesta” in un’area tutto sommato lontana dai centri del potere, poco influente e facilmente controllabile con limitato dispendio di forza pubblica e rischi per la popolazione civile pari a zero.
La zona interessata riguarda 43 comuni della Valle di Susa e della Val Sangone, per un totale di 116.306 abitanti su 1247,6 km2. Il cantiere si trova fra le montagne ormai semideserte, che non hanno più fonti di reddito rilevanti. Tanto per fare un paragone i 3 comuni triangolo della morte (Acerra, Nola, Marigliano), contano 120.255 abitanti su 115,8 Km2. In questa zona ci sono tutti gli ingredienti per una rivolta popolare veramente incisiva, qui non ci sono “presunti” problemi di carattere ambientale, ma certi e gravissimi. Eppure non mi risulta che le manifestazioni romane (se ci sono state, non ricordo…) abbiano avuto molta eco mediatica.
Sarà un caso, ma con la complicità delle ecomafie, certi paesi del Nord Europa e certe regioni italiane hanno trovato un posticino sicuro per liberarsi delle loro vergogne.
E tutto questo all’insaputa di chi ha governato e governa? Ma fatemi il piacere… Tant’è che è meglio lasciare certe porcherie ben sotterrate, qualche inchiesta con qualche pentito s’ha da fare, ma senza troppa enfasi. E poi le rivolte necessitano di finanziatori come c’insegna la storia. Se è vero, secondo Legambiente, che l’economia eco mafiosa continua a crescere con un fatturato di 16.7 miliardi di euro/anno, non possono di certo permettersi di finanziare presidi e manifestazioni. Suvvia! Meglio la tranquilla Val di Susa, aria salubre e paesaggi tranquilli. E tanto per restar sui numeri la TAV ha un costo stimato per l’Italia di 6,7 miliardi di euro, anche nel caso di abbandono dell’opera ci sarebbe un costo di 2 miliardi, un bazzecola se facciamo il confronto col fatturato annuo dell’attività suesposta…
Ed è anche una zona un po’ simbolica per via della sua storia emblema della ribellione popolare. Lotte fra franchi e Longobardi, persecuzione dei Valdesi, lotte partigiane e non ultimi richiami New Age. Rinvengo questa frase datata 1998 da Repubblica: “La scelta di un obiettivo (per la contestazione) come l’ alta velocità in Val di Susa sembra appartenere piuttosto a un nuovo mondo tutto New Age.”
Ultima domanda: per quale motivo coloro che si sono succeduto al governo continuano a ripeterci come un mantra che è un’opera indispensabile che ci chiede l’Europa?
Qui dobbiamo fare un esercizio mentale. L’Europa ci chiede un sacco di cosette, alcune meritevoli di considerazione (vedi i tempi della giustizia in Italia) altre meno (come lo standard di salute degli alveari o l’abolizione degli aspirapolvere). Quello che i nostri eletti ci vogliono fare entrare in zucca è che sono nientemeno che degli esecutori di disposizioni che vengono impartite dall’Europa e all’Europa. La TAV è un ottimo pretesto per avvalorare certi concetti eurocentrici che rischiano di essere messi in discussione dagli euroscettici che fanno tanta paura alla finanza internazionale, in testa Goldman Sachs & co.
Questi padroni hanno tratto enormi benefit dalla crisi dell’Eurozona, il debito degli stati è la loro fonte maggiore di guadagno, privatizzazioni e svendite il loro obiettivo d’investimento. Anche questa, diciamo, “esigenza” è largamente soddisfatta dalla questiona TAV. Qui mi resta da fare un
copia-incolla da un articolo del 2011 che si commenta da sé e chiude questo ragionamento.
“Il gruppo Bilderberg, cupola finanziaria mondiale che ha piazzato a Bruxelles l’euro-presidente Van Rompuy e a Palazzo Chigi il professor Monti, sembra aver “commissariato” anche la valle di Susa per la realizzazione della linea Tav Torino-Lione”.
Ma non sembra eccessivo che il Bilderberg si scomodi per 50 km di strade ferrate? Oppure la questione Valle di Susa è una buona occasione per farci comprendere “chi è che comanda”?
Diamoci la risposta.
http://qn.quotidiano.net/politica/2012/03/18/683262-monti-eseguire-tav-europa-torino.shtml
http://www.lettera43.it/ambiente/ecomafie-il-fatturato-sale-a-livelli-record_4367599220.htm
http://www.lanazione.it/toscana/cronaca/2011/08/05/556985-attraverso_paese.shtml
http://www.apicolturangrisani.it/notizie/683-leuropa-si-avvia-al-riordino-in-apicoltura-e-chiede-agli-statimembri-di-allinearsi.html
http://www.giornalettismo.com/archives/1179819/le-iene-e-i-dubbi-della-francia-sulla-tav/
http://www.style.it/news/le-notizie-del-giorno/2011/07/04/tav-perche-si–perche-no.aspx
http://www.corriere.it/cronache/11_luglio_04/cazzullo-streghe-eretici-terroristi_40d8a356-a600-11e0-89e0-8d6a92cad76e.shtml
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/04/04/un-nuovo-mondo-tutto-newage.
http://www.libreidee.org/2011/12/si-alla-torino-lione-dietro-laccordo-luomo-del-bilderberg/
http://www.giornalettismo.com/archives/1179819/le-iene-e-i-dubbi-della-francia-sulla-tav/
http://www.style.it/news/le-notizie-del-giorno/2011/07/04/tav-perche-si–perche-no.aspx
(libro) EPIPHANIUS – MASSONERIA E SETTE SEGRETE – La faccia occulta della storia
[…] Sul significato ideologico della TAV […]
Fanno capire chi comanda TUTTE le volte che le forze dell’ordine intervengono per sedare e fermare le masse.
Dobbiamo stare buoni e fare i buoni volenti o nolenti, non perché ce lo chiede Dio, perbacco, ce lo chiede l’E-U-R-O-P-A.
Alle multinazionali serve pace per far girare le merci!!
Addirittura negli stadi è vietato prendere in giro le squadre avversarie, tra poco insegneranno ai tifosi a fare inchini e moine.
Fra i due litiganti…
che,stolti ed ingenui,s’accapiglian,nella foto…
c’è certo…”Vn***Terzo”…che se la ride e se la gode:
Quel “Volpone”…”repubblicano*laico*democratico”…
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“Quello” che vivacchia sul classico…”DIVIDE ET IMPERA”…!!!
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Certo,però…
qualora quei Due,entrambi sfruttati ed ingannati,
smettessero di esser Nemici ed Vnissero le lor Forze,
cosa già accaduta più volte,in passato,Storia insegna…
sarebbe certamente finita per tutti coloro che,vigliacchi,
a tutt’oggi campano sulla diabolica,vetusta,satanica
Divisione “ottocentesca” fra…”Destra e Sinistra”…!!!
“Simone*Weil”…
“Quante volte,in Germania,nel 1932,
un Comunista ed un Nazista,
parlando per la strada,
devono esser stati colti da Vertigini mentali,
constatando che eran d’accordo su ogni Punto”
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“Manifesto per la Soppressione dei partiti politici”
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