Pur senza togliere i meriti di Rossi-Barnard, che ho riconosciuto qui, sono convinto che la MMT sia una bufala o, nella migliore delle ipotesi, una mezza soluzione. Qui l’amico Daniele Pace (autore di “La moneta dell’utopia“, già citato qui) va dritto al punto, senza mezzi termini. Grande Daniele!
(suggerimento: cominciare a vedere dal minuto 7’50”)
[…] E’ giusto e doveroso porre da subito l’attenzione sul punto di divergenza dall’MMT che mi sento in obbligo di riportare anche in questa discussione da Ingannati […]
Anche la “Moderna teoria monetaria” è un tentativo delle mani forti di despistare, di confondere, di distogliere l’attenzione dal vero tema essenziale: la fabbricazione da parte del sistema bancario di pezzi di carta che ad essi non costano nulla ma che per noi devono essere obbligatoriamente accettati (corso forzoso)come equivalenti corrispettivi di un valore reale (più gli inetessi): cioè della produzione di beni reali ottenuti colla costra intelligenza ed il nostro lavoro.
Mi sembra che queste tesi, correttissime e coerenti con la lezione di Auriti, siano già state illustrate sulle colonne di questo blog.
Auriti e il signoraggio sono pupazzetti della chiesa cattolica
http://memmt.info/forum/viewtopic.php?f=16&t=748#p2136
Non credo sia vero, comunque, anche se lo fosse, molto meglio della chiesa che della CIA. Vedi qui: https://www.ingannati.it/2012/08/26/mmt-modern-money-theory-barnard-luci-ed-ombre/ e vedi i rapporti col Levy institute.
A parte che sul link che hai messo non trovo il supporto alla tua affermazione, finchè un MMT esperto non mi risponde alla domanda: “è lecito per una banca prestare in misura maggiore dei propri depositi?” io non procedo. Basta un sì o un no, grazie.
Alessandro D’Ellenil,
Lei non sa quel che dice, oppure è in malafede.
Io posso anche comprendere che lei abbia del livore verso la Chiesa Cattolica, la quale, (o meglio, certe sue parti componennti), ne ha fatte di tutti i colori nel corso della storia; ma voler bollare Auriti e decine di brillanti e serissimi studiosi della materia, per niente cattolici, (tra cui Marco Saba e Marco Della Luna) e di varie nazioni del mondo, che sono arrivati alle stesse conclusioni di Auriti, è, mi scusi, un’azione che non le fa onore.
Non conosco approfonditamente la teoria monetaria di Auriti, mentre ho studiato abbastanza bene la MMT. Per quel che ho capito le due teorie monetarie non sono affatto incompatibili. Semplicemente affrontano lo stesso problema da due punti di vista diversi.
Non è affatto vero che ma MMT sostiene la necessità di un turbocapitalismo inutile. Al contrario, sostiene che la moneta è uno strumento nelle mani dello stato che, se vuole il benessere dei propri cittadini, deve emetterla e spenderla fino ad ottenere la piena occupazione con uno stipendio per lo meno dignitoso per tutti. A quel punto può fermarsi per non generare inflazione ed eventualmente rimuovere denaro dalla circolazione mediante le tasse. Punto.
La MMT spiega anche chiaramente perché l’Italia, nonostante una spesa pubblica enorme, la corruzione altissima, la mancanza di risorse naturali da vendere all’estero e quant’altro, sia arrivata ad essere uno degli 8 paesi più ricchi del mondo. E ora ci spiega altrettanto bene perché con l’euro stiamo diventando rapidamente un paese del terzo mondo.
Tutto questo esula dal concetto “auritico” (perdonatemi l’orrendo neologismo) della proprietà della moneta, che dovrebbe essere del popolo. Nessuno nega che sarebbe giusto così, ma la MMT si occupa dello stato attuale del sistema monetario, ne spiega il funzionamento in un’economia capitalistica globalizzata e propone soluzioni concrete di macroeconomia per uscire rapidamente dalla crisi.
Che sia il sistema economico migliore non sta scritto da nessuna parte.
Io concordo con Pace quando dice che si potrebbe fare benissimo a meno delle banche e probabilmente anche del denaro. Ma questo riguarda il desiderio di uno scenario economico e sociale diverso.
Se da un giorno all’altro l’Italia adottasse il sistema di Auriti, la MMT, semplicemente, diventerebbe inoperativa.
Sarebbe bello, ma la strada per arrivarci mi sembra ben più lunga e complicata di quella più urgente, necessaria per far uscire rapidamente il paese dalla crisi, suggerita dalla MMT.
Non definendo la proprietà della moneta all’atto della sua creazione, la MMT è una casa senza fondamenta.
Facciamola più semplice: se chiedessi ad un eseprto di MMt se le banche, nella visione MMT, possono prestare più di quello che hanno, cosa mi risponderebbe? Sì o no? Sta tutta qui la differenza (e hai detto niente!)
“Auritiano”,semmai…
la Moneta,Vangelo+Docet…non è affatto del Popolo…
bensì di…”Cesare+Augusto”…e dei Suoi..”Servi*Kamerae”…
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ed è proprio da questa crucial,storica,ineludibile Verità,
che è necessario partire,se,in Bona Fede,si Vuol capire…!!!
Come per la storia dell’atomica va a disegnarsi un panorama simile anche per l’economia.
Il digiuno a pane e acqua, disertando la grande distribuzione e comprando pane dal panettiere sotto casa, sarebbe un segnale dal fortissimo “sapore” Cristiano.
Ho scritto alice dell’indirizzo mail, invece di lucia nella casella del nome…la stanchezza ogni tanto si fa sentire 😛