L’amico Danilo Perolio (liberamenteservo.it) non sa, o meglio non sa ancora, che nell’ultimo film documentario di Marco Carlucci (già autore del premiato “Sporchi da morire“) c’è il suo contributo. Quantomeno nel titolo: “siamo noi – la centesima scimmia“. Eh sì, perchè se non fossi andato alla presentazione a Romagnano Sesia, non lo avrei conosciuto, e non mi avrebbe raccontato la storia della centesima scimmia, che ho scritto qui e che riprendo sotto, e, quando ne ho parlato a Marco, gli è piaciuta così tanto che ha pensato di farne il titolo del suo ultimo film-documentario.
Film documentario che non vedo l’ora di vedere e di far vedere a tutti: perchè tutti ci rendiamo conto che il nostro apporto, ancorchè minimo, può essere esattamente quello che mancava per rovesciare il sistema, proprio perchè noi eravamo quell’ultima scimmia dell’esperimento famoso. A rivederci non appena uscirà nelle sale.
La centesima scimmia e il gioco del golf
Ad un meeting aziendale di “team building“, quelli fatti per creare lo spirito di squadra, ci fecero giocare a golf. Dopo un minimo di fondamentali, ci divisero in squadre, e in ogni squadra era inserito un giocatore “capace“. Ad ogni passaggio, ogni membro della squadra tirava, e si teneva solo il tiro migliore che, 4 su 5, era del giocatore “capace“, ma non sempre: capitava che ogni tanto uno dei neofiti azzeccasse un tiro migliore, e per quel passaggio veniva preso il suo per l’avanzamento della squadra. La lezione, alla fine, era più o meno questa: bisogna dare sempre il meglio di sè ad ogni tiro, perchè potrebbe essere che il nostro tiro sia quello che salva, che serve alla squadra.
Mi è tornata in mente questa esperienza oggi, parlando con l’amico Lucio (“L’ecat veneto“), che mi raccontava della centesima scimmia. Come forse avrete già letto, nell’esperimento della centesima scimmia (me ne aveva parlato la prima volta Danilo, liberamenteservo.it) succedeva una cosa particolare: in una popolazione di scimmie, distribuita su un arcipelago di isole, al raggiungimento di una certa soglia (appunto la cosiddetta “centesima scimmia“), una capacità (in particolare quella di lavare le patate trovate nella sabbia prima di mangiarle) diventava, quasi magicamente, patrimonio collettivo, una specie di eredità collettiva, elemento di una coscienza collettiva Junghiana. Come dire: serve una quota minima di coscienza ma, raggiunta quella quota, magicamente questa capacità, questa conoscenza, questo stato di coscienza diventa universale.
Per questo quando ci sembra che il nostro sforzo non serva a niente, che sia troppo difficile che le cose cambino, poniamoci la domanda (me l’ha suggerita l’ottimo Lucio che per questo ringrazio): “e se fossi proprio io la centesima scimmia? Se fosse proprio il mio il piccolo passo che, sommato a quelli di tutti gli altri, fa avvenire il cambiamento? Se fosse proprio grazie a questo mio tiro che la squadra può vincere?”
(Anche perchè sarebbe pesante il contrario: e se cioè nulla cambia perchè io non ho fatto il salto, io non sono cambiato? Sarebbe una bella responsabilità, no?) Insomma, già detto altre volte, ma le conferme fanno sempre piacere: facciamo la nostra parte senza calcolo, senza paura, senza esitazioni, come se tutto dipendesse da noi, sapendo che tutto invece dipende da Lui.
Leggendo il titolo viene da fare un sobbalzo sulla sedia. Ma possibile non pensare che noi più che centesima scimmia siamo la primizia del Cielo e che Gesù ci è venuto a riscattare al Padre proprio per essere tra i santi la sorpresa?
Quante volte ho richiamato tutti anche in questo sito a vivere in Prontezza, Geatuità e Degnità. Ma non servono le mie parole per aggiungere qualcosa al Vangelo che è un richiamo continuo ad essere Figli di Dio, mostrando i frutti della nostra fede attraverso l’imitazione di Cristo.
L’esempio, Alberto, che hai riportato del training di autostima dove uno era “capace” e gli altri ci provavano ad essere all’altezza del gioco mi ha convinto a leggere attentamente il messaggio che era nel tuo topic. Dico solo che dovremmo avere maggior fiducia in ciò che ci insegnaa Gesù giorno dopo giorno, soprattutto quando ci mette vicino persone capaci o già impegnate nei percorsi di santità, che sono tanti e tutti gratificanti. Dài frutti li riconoscerete, così come si riconoscono i bravi che 4 volte su 5 ci azzeccano.
Buona giornata a tutti e tanta felicità.
Ma va là! Nessuna intenzione di rifarsi ad un evoluzionismo all’incontrario! Il concetto è quello dello “scalino”: quando si raggiunnge una soglia critica (anche bassa) di consapevolezza, questa diventa patrimonio comune. Quindi: non tiriamoci indietro!
Non avevo equivocato. Ma il titolo non attizza!! 😉 Noi cristiani abbiamo parole molto molto più forti che ricalcano il lungo percorso della Conversione.
Un amico “acattolico” a ragione proprio ieri riferendosi ai funerali negati a Priebke, mi ha fatto notare ciò:
Ecco il punto per cui è raro che noi cattolici mettiamo a disposizione della comunità i nostri talenti. Come è raro che tentiamo anche di superare il maestro o il più “capace”.
A questo punto accetto la tua proposta: voler essere la centesima scimmia e superarmi nella Resilienza Cattolica, facendomi cristiano così come Gesù chiede di essere, ma senza allontanarmi dalla Chiesa che mi ha alimentato e mi ha cresciuto come uomo, offrendomi l’humus spirituale che altrove non avrei mai trovato. Ora quello che serve a tutti noi è uno stimolatore che ci dica: forza, ce la puoi fare!
Non avevo equivocato. Ma il titolo non attizza!! 😉 Noi cristiani abbiamo parole molto molto più forti che ricalcano il lungo percorso della Conversione.
Un amico “acattolico” a ragione proprio ieri riferendosi ai funerali negati a Priebke, mi ha fatto notare ciò:
Ecco il punto per cui è raro che noi cattolici mettiamo a disposizione della comunità i nostri talenti. Come è raro che tentiamo anche di superare il maestro o il più “capace”.
A questo punto accetto la tua proposta: voler essere la centesima scimmia e superarmi nella Resilienza Cattolica, facendomi cristiano così come Gesù chiede di essere, ma senza allontanarmi dalla Chiesa che mi ha alimentato e mi ha cresciuto come uomo, offrendomi l’humus spirituale che altrove non avrei mai trovato. Ora quello che serve a tutti noi è uno stimolatore che ci dica: forza, ce la puoi fare!
ma e pensare che io sono ateo ….. non ci siamo ,manca poco e quel poco ancora non riuscite a vederlo
si potrebbe dire lo stesso all’inverso,eppure sei in un sito dove la gran parte sono cattolici,anche tu stai cercando la verità.
🙂
😉
Alberto, mi verrebbe da farvi a tutti una proposta: sareste pronti a mettervi sopra alle mie spalle per essere la centesima scimmia? Se mi rispondi affermativamente, da oggi te ed io assieme a Lorenzo e tutti gli amici che lo vorranno mettiamo su la prima pietra per rilanciare la società che abbiamo sempre sognato e che ci porterà verso il Regno di Dio.
A me questa storia della “centesima scimmia” ricorda una espressione che gira nel mondo dell'”open source” che frequento per passione: “on the shoulders of giants”. Nei forum dedicati a linux persone molto competenti si mettono a disposizione per aiutare i neofiti, sono dei “giants” della programmazione libera e dell’informatica. Ma i forum sono aperti a tutti e non di rado l’ultimo degli arrivati ha lo spunto, pur avvalendosi delle conoscenze messe a disposizione dai piu’ esperti, per risolvere grossi problemi. Questo e’ salire sulle spalle dei giganti per dare ognuno il proprio contributo che puo’ risultare determinante. Se le cose della politica e dell’economia fossero organizzate “open source” e non in maniera chiusa e segreta sono sicuro che si potrebbero trovare soluzioni per i nostri problemi innovative e aperte al bene comune con il contributo partecipativo di tutti in modo orizzontale. Il drenaggio delle conoscenze dal mondo compiuto dal vertice gerarchico della piramide sociale per ottenere un fraudolento vantaggio non gioca a favore della risoluzione dei problemi almeno dal punto di vista di noi che non siamo al vertice della piramide. Occorre mettersi in rete e avere il coraggio dell’iniziativa se vogliamo scardinare i millenari archetipi del potere che ci costringono a rivivere le crisi e i cicli storici in modo incessante mentre il vertice della piramide rimane intatto.
Caro Lorenzo, mio amico, che saluto con il solito grande affetto di sempre, non potevi spiegare il titolo di questa proposta di Alberto in maniera più esaustiva.
Io è da una vita che mi cimento nell’arruolamento di persone speciali. Il sito escogitur è un inventario di cose da cui partire. I borghi sono i luoghi che ho eletto a presidi sul terriotorio per le famiglie e gli squadroni montfortiani e per i gruppi di lavoro. Mammona però ci ha fregati sul nascere. Le menti sono state logorate fino all’esaurimento.
Sài bene quanto ia difficile oggi mettere insieme 5 persone prese dallos tesso entusiasmo di fare qualcosa di buona insieme. Linux è un’ottima piattaforma, ma ha trovato tutto più semplice proprio per essere una risorsa che non richiede enormi sforzi: puoi rimanere accanto alla tua compagna o al tuo compagno e ai tuoi figli e agli amici senza doverti dividere, senza dover uscire di casa e lasciarti tutto alle spalle. La mia scelta è stato dire Apotàsso a tutto ma quanti sono pronti a farlo? Eppure Gesù è Lui ad insegnarci a guardare le cose del mondo con superficialità per aprire il cuore alle cose davvero più importanti: ubi major minor cessat. Ma sapete come la penso e non mi dilungherò.
Ora però vi propongo questi due link:
Lo scopo della guerra di Orwell
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=kywmDZVjTnw
Un abbraccio e buona felicità a tutti
Sempre se mia moglie me lo permette, perche’ in una famiglia comandano le donne (!), sto provando a uscire fuori dal guscio che mi ero creato. So che non approverai ma la mia parrocchia di periferia ha bisogno di persone che organizzino catechismo e oratorio. Mi sono offerto e sto facendo nuove esperienze. Il nostro parroco mi sembra bravo. Non mi faccio un problema se sia tradizionalista o conciliare. Nel territorio e nelle realta’ locali non si ha molta scelta: ci si deve relazionare con persone reali e non ideali e del resto ho fatto mio quello che i libertari chiamano “individualismo metodologico”. Che significa che la realta’ e gli avvenimenti sono il prodotto delle scelte di singoli individui nella loro reale umanita’.
Perchè non dovrei approvare, caro Lorenzo? Per me esiste la coscienza del sapere e comportarsi secondo la Verità e secondo cosa è giusto e le circostanze con cui misuriamo la nostra coscienza di cristiani. L’individualismo metodologico in fine è terra di conquista perchè là stagna la Tiepidezza. Quello che so è che dopo avermi conosciuto (ancora più che letto o sentito parlare) la gente impara a distinguere il giusto ed il bene dal relativismo etico; e tu non sei un relativista.
Per il resto credi che io tutti i giorni che vado a Messa mi domando se prendere il treno anzichè andare dietro casa nella chiesa dietro casa da Don Antonio, dove fra l’altro prendono quasi tutti la Comunione in ginocchio e direttamente sulla lingua e recitano il Salve Regina in latino alla fine della Messa e sanno cosa è il Rendimento di Grazie? Una chiesa dove puoi entrare in quaunque ora del giorno per unirti al Santissimo. E se non faccio il catechista e non sto nell’oratorio con i ragazzi è solo perchè hanno ancora paura del mio saio 😉 Quindi alla fine dei conti è l’abito che fa il monaco ed il cattolico integrale… e per il momento ci prendiamo le misure l’un dell’altro. La gente sà però che sono Arciere e che potrà sempre contare su di mè, operaio nella Vigna del Signore.
Nella Parrocchia che frequento, cominciano ad apprezzare la mia testimonianza reale di conversione in cristo e questo mi rende forte nella Fede e nella missione di Arciere di Nostra Signora della Tenda – figlio montfortiano di don Bosco.
Quindi caro amico, avanti tutta, anche vestiti di noi stessi.
Ti abbraccio e ti amo per tutto quello che fai nel nome del Signore.
Ottima iniziativa! (e sottoscrivo: una moglie scontenta è quanto di peggio si possa avere intorno…) 😉
Caro Aberto, ancora una volta hai toccato un argomento cruciale!
Sarebbe sbagliato pensare che un’idea non possa avanzare perchè, essendo nata in un gruppo ristretto, viene ostacolata con ogni mezzo dai poteri forti. Ho saputo di recente che in Grecia un partito nuovo sta smascherando la truffa del debito e dei governi formati da banchieri privati, ha raggiunto il consenso del 60% della popolazione. Mi sembra si chiami “Aurora”. Non ne sono sicuro.
Anche noi, nel nostro piccolo possiamo benissimo essere la “centesima scimmia” quella che fa traboccare il vaso e che contribuisce efficacemente a dare un nuovo corso alle cose.
Io, nel mio piccolo sono convinto che si debba fare un martellamento sulla popolazione a suon di milioni di volantini, di basso costo, anche di piccolo formato, come un biglietto da visita, ma con una frase marcante, breve ma forte, molto forte e che spieghi in termini semplici, semplicissimi alla popolazione italiana quel che sta accadendo.
È il contenuto; il tenore di una sola frase che può smuovere il mondo.
Poi, come disse Aristotile: Ogni uomo è alla ricerca della VERITÀ e prima o poi vorrà conoscerla.
Avremo seminato una piccola semente da cui nascerà un grande albero, e gli uccelli troveranno rifugio tra i suoi rami.
Cristo non fu chiamato “il Verbo”, ovvero la Parola?
Dovremmo riuscire a declinare in uno slogan la parola Resilienza Cattolica perchè la gente capisca che dobbiamo guardare indietro per guadagnarci il futuro. Ricordiamoci comunque che Dio ha un piano molto più semplice e sta scritto in Marco 13 e Matteo 24. Poi Paolo in 2Ts ci dice come fare e Gioavanni in apocalisse 13 ci spiega come riconoscerne i segni
Ciao Davide Codenotti. L’ateo non è uno che non vede ma uno che non vuol vedere. Poi con questo non si vuol dire che talvolta non siano anche migliori, come persone, dei migliori dei credenti. Mi sento però di dire, da cristiano, che a molti che si dicono non credenti pur non mancandogli il desiderio di cercare la verità (quando trovano il coraggio di volerla vedere tutta per intero) manca però loro la capacità di chiedere perdono, di pentirsi e di dire grazie 😉 . In fondo per loro la vita altri non è che una resa dei conti dove vince solo il più forte e poi più nulla dopo la morte.
Qui invece vige un criterio molto ben individuato dagli amici di Ingannati che è il desiderio di migliorarci di essere all’altezza delle situazioni, di fare squadra. E se serve di permettere ai più piccoli di salirci sulle spalle come completamento di un processo anche di conversione a cui tendiamo se riconosciamo che esiste un Creatore dell’Universo che ci chiama a partecipare sottendendo tutto il nostro spirito, i nostri talenti, il nostro fisico, la nostra anima, la nostra mente verso il Bene.
Tanta felicità a te e agli amici che ci leggono, anche se non condividono quanto da me espresso.
è sempre un onore conoscere gente nuova
Gesù Cristo è il “centesimo uomo”, risorto Lui siamo risorti tutti noi in Lui.
Carina questa!
Però ripensavo al fatto che a qualcuno la centesima scimmia dia fastidio, come titolo, perchè ricorda l’evoluzionismo. Ma un titolo ha l’unico scopo di attirare l’attenzione, e direi che questo ci è riuscito!
“Ma la risurrezione di Cristo, appunto, è di più, è una cosa diversa. Essa è – se possiamo una volta usare il linguaggio della teoria dell’evoluzione – la più grande ‘mutazione’, il salto assolutamente più decisivo verso una dimensione totalmente nuova, che nella lunga storia della vita e dei suoi sviluppi mai si sia avuta: un salto in un ordine completamente nuovo, che riguarda noi e concerne tutta la storia” J. Ratzinger
qui il testo completo
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2006/documents/hf_ben-xvi_hom_20060415_veglia-pasquale_it.html
Gesù è il Primo, perchè si è caricato sulle spalle tutti gli altri. Per giunta è Reggente, Colui che Regge. Ecco perchè la Chiesa festeggia io Cristo Re.
Alberto, ovvio che il titolo ha attirato, ma di più attira il fatto che ci sia l tua firma 😉
“io” non è un refuso, non è intenzionale, non esprime un ego spasmodico. E’ solo un errore là dove dovete leggere “IL” 😉
Un caro amico padre saveriano mi disse ,meglio se dici agnostico ,cosi non ti rompono le balle
Anche a me hanno insegnato a farci imitatori di Cristo; perchè se ti dici cristiano, che hai fede, che credi, dici tutto e non dici nulla 😉
Beh, se non vuoi il dialogo puoi anche fare a meno di cominciarlo….
Davide condividerai anche tu che non sei un animale in via di estinzione o da proteggere come un panda. E credo che tu stesso non vuoi sentirne di chi si arrocca a tua difesa, proprio fra i cristiani che si dicono amici di atei, agnostici, froci, checche, ecc.. ponendosi in questo modo nella posizione di chi ha trovato una strada ben precisa e alludendo che gli altri sono ancora nel marasma. Anche perchè un ateo o agnostico che sia ha la sua dignità di uomo o donna, ha la sua esperienza di vita, i suoi percorsi, le sue aspirazioni, i suoi “quid” già ben collaudati con mille risposte da rispolverare o revisionare.
Io infatti non ti ho trattato come tale, come un diverso; ma ho preteso un confronto fra uomini. Mi sembra evidente che se qualcuno dovesse prenderti di petto per sferrarti un pugno senza ragione mi schiererei totalmente dalla tua e forse ti difenderei anche in una arringa se venissero lesi i valori della persona umana.
Altra cosa è quando si parla di cose di Dio per guadagnare la salvezza o per considerarLo una invenzione. In quel caso dobbiamo essere tutti guardinghi: te dal fare affermazioni che non seguano nessuna logica nemeno per il retto pensare; ed io se propongo una fede cieca non ragionevole e priva di umanità. In questo infatti Fede e Ragione di incontrano; quando cioè ci si dopera in modo ragionevole nell’esprimere le nostre adesioni religiose (senza contraddizioni); e quando anche il nostro agnosticismo non è priva di fede nella verità che prima o poi emerge in tutta la sua evidenza.
Ti auguro tanta felicità convinto che questo, assieme alle mi scuse se sono stato impertinente, sia un buono spunto per diventare amici 😉
In questo sito noi cristiani alle volte abbiamo usato nei confronti degli atei,parole come satanisti uomini di perdizione.
L’ateo non è colui che non vede…ma solo e semplicemente cerca la verità e non la trovata in Dio.
Ma ricordate che Dio stesso ha detto che quando un uomo perla con il cuore,e pensa di non essere cristiano,parla per amore di Dio ed Egli è li con lui.
Io amo stare in mezzo ai non credenti,proprio come San Paolo,perchè riesco anche se con forti contrasti,ad evangelizzare.
Al contrario ho riscontrato nei cristiani la superbia di aver scoperto la verità ed impugnarla…attenzione,l’umiltà è la cosa che più piace a Dio.
Stefania, non è giusto quello che dici nei miei confronti. Anzi, ciò mi addolora profondamente perchè non è la prima volta che me lo dici!
Io, infatti, amo gli atei.
Solo che Davide è venuto a dirci che noi non capiamo e non vediamo nulla ed io gentilmente ho risposto
😉
ps io detesto, e lo dico con fermezza, i cattolici che tutto sanno e che ammoniscono continuamente gli altri quando cercano di dire qualcosa di cristiano. Detesto soprattutto coloro che parlando di Dio non si fanno come il Cristo. Ma Gesù non taceva di fronte all’errore, nè quando a portarlo avanti e avallarlo erano i farisei, nè quando a commetterlo erano pederasti impenitenti o prostitute impenitenti. Tanto più non posso lasciar passare liscio chi dice che la Verità non esiste. Perchè c’è ateo e ateo e devi ammetterlo cara Stefy: c’è infatti chi cerca la verità a qualunque costo e chi a qualunque costo la nega a prescindere. E tu stessa non devi tacere! Se lo fai è omissione. Ma lo so che tu non taci se sài che devi parlare; a parte quache volta che magari ti può far comodo tacere.
Per cui diciamo così: solo Dio sà se il nostro comportamento è giusto o sbagliato.
Ti voglio bene più di prima
Davide, non intendo assolutamente offenderti in nessun modo.
Il tuo modo di ricerca del confronto è simile al voler cercare una via di Milano con una benda sugli occhi e in più non volere aiuto da nessuno, non è detto che non troverai la via ma sicuramente farai una fatica immane.
Ma sei libero di condurre la tua vita come meglio credi, perché se cerchi prima o poi trovi.
😉
Scusami Marco….. ma hai preso fischio per fiasco….non ce l’avevo con te in alcun modo,ma si fraintende se le cose si prendono di petto.
Poi mi infastidisce quando faccio una affermazione (senza far nomi per rispetto e per non creare rumore) ma si crea comunque…….
No problem. Sono stato io ad aver scritto in risposta a Davide e mi sembrava logico pensare tu ce l’avessi con il mio intervento.
Comunque Stefy hai fatto bene ad affrontare il tema portandolo l’attenzione di tutti come sai fare solo tu. Tanto che ho ritenuto di esprimere un chiarimento perchè a volte si è fin troppo spiccioli e ci si presta ad essere fraintesi. Io per primo. 😉
Ti abbraccio con l’affetto di sempre
Ma che p***e! Che centra tutta sta’ religione con l’articolo?
Allergico, Fabio? 😉 https://www.ingannati.it/2010/11/06/pre-giudizio-da-reazione-allergica/