La pagliacciata dei premi internazionali (Nobel et similia)

Un esempio: i test del quoziente intellettivo (leggetelo tutto, così capite).

Io stesso ne sono stato sostenitore soprattutto per “la sindrome della medaglietta”, per darmi un ruolo e un’autostima. Ma ora che quella fase è stata superata ciò che rimane è il vuoto che sento se non dico quanto so, cioè che su tali test ci siano dietro tante incoerenze e falsità. Esattamente come voi dite al riguardo di altro, io lo dico per questa forma di test inventata in un paese anglofono, poi ripresa e promossa soprattutto negli USA.

In assoluto non sono così pessimi come strumento di diagnostica delle abilità mentali, ma certamente ciò che mi impressiona è come possa reggersi un mare di bugie dette su cose anche economicamente non interessanti come i test del QI. Capisco i protagonisti dei test che manipolano i dati per coprire le proprie insicurezze e sentirsi apprezzati dalla società come geni, ma la gente normale che potrebbe scambiarli per alieni (senza capire che il re è nudo) come fa a non chiedersi almeno “come fanno a dare questi punteggi?”

Spiego per i non esperti del settore: il punteggio si fa sulla base del notissimo principio della curva a campana: 100 è la media (50% della popolazione sta sopra 100, l’altro 50% sotto), 100 è stato scelto a caso, ma la distanza da esso non è casuale poiché rispetta la deviazione standard, ovvero la distanza dalla media che misura quantitativamente la rarità di un soggetto.
Se la deviazione standard è 15 punti, significa che 3 deviazioni standard sono 15 x 3 = 45 punti, da aggiungersi a 100 (media) ottenendo così 145.
Ad ogni deviazione corrisponde un valore specifico di “rarità” chiamata frequenza cumulata (integrale della funzione di densità), dove la “rarità” cresce esponenzialmente per ogni punto che ci allontaniamo dalla media (100, il punto di partenza!).
Ad esempio: se dico di avere QI 115, sono più “intelligente” dell’84% della popolazione (quindi 1 su 5 o è intelligente come me o più intelligente di me), se dico di avere QI 130 supero il 97,7% (solo 1 su 50 mi supera)… Come avrete sicuramente capito, alla terza deviazione sarò quasi 1 su 1000 (come canta Gianni Morandi), alla quarta sarei il primo di una città di circa meno di 100.000 abitanti, alla 5 sarei il primo su oltre 100 milioni!!!
E’ appunto esponenziale la rarità!

Allora, vogliano lorsignori (minuscolo di dovere) spiegarmi come sia possibile che in giro nei paesi anglofoni dilagano geni da QI mostruosi, specie a Hollywood (neanche tanto nelle loro università), quando nelle ricerche scientifiche, nelle scoperte migliori guarda caso senti quasi sempre fare il nome di ricercatori europei made in Italy, che di americano hanno solo i dollari dei finanziamenti!

Inoltre per avere punteggi record come 190 e passa bisogna avere un campione statistico assurdamente pantagruelico, dove ogni valore ha i suoi membri e non ci sono “buchi”, altrimenti si tratta di una frottola (come a dire “Come faccio a sapere se un fenomeno è raro da 1 su 1 milione se ho a mala pena fatto 10 mila tentativi? Come faccio a vedere rarità da 1 su 1 miliardo se non ci sono nel mio campione quelli da 1 su 100 milioni?”)… Nella migliore delle ipotesi, rimane un’ipotesi neanche verificabile!

A parte che solo negli USA si vedono tutti questi superman, eppure sono solo 400 milioni, roba che i geni dell’intero pianeta si sono materializzati lì e addirittura alcuni sono venuti dal futuro apposta per fare numero nella statistica! O che dire del fatto che se si conteggia 190 QI significa che saresti il primo su 100 miliardi di persone??? Dove sono queste altre 93 miliardi di persone??? Hanno per caso contato i morti? Avranno fatto come a certe elezioni politiche…

Cioè, veramente pensavano che nessuno mai avrebbe scoperto la presa per i fondelli? Ma si pensano che siamo veramente così scemi? Ahhh, se Einstein potesse parlare…

Cioè, sono stati capaci di inquinare i dati statistici di quella che era all’origine una bellissima intuizione di uno psicologo di origine tedesca che cercava di replicare le qualità del genio nelle persone comuni, di modo da renderle più consapevoli e pronte per una società migliore. Così adesso grazie a questi troll che vandalizzano il web di baggianate prese per oro colato dagli ingenui il vero si è mischiato col falso!
Morale della storia, queste fabbriche di certificazioni attestano il falso pure di fronte all’evidenza! In ogni campo, anche quello che dice l’articolo vostro qui!

Auguri sinceramente e grazie per la pazienza