bassano m5s

Sabato a Bassano del Grappa sono stato al “Parlamento in piazza“: carrellata di parlamentari del M5S della zona pedemontana che, a turno, hanno raccontato quello che stanno facendo in parlamento e nelle varie commissioni di cui fanno parte. 10 minuti ciascuno. L’esigenza, molto sentita, deriva dal totale oscurantismo e tentativo di ridicolizzare tutte le attività che il M5S sta portando avanti da quando è in parlamento. Questi parlamentari, alcuni bravi a parlare, altri chiaramente imbarazzati e meno avvezzi a parlare in pubblico, mi hanno tutti però lasciato una buona impressione. Di fatto l’impressione è quella del ragazzo/ragazza della porta accanto che, senza troppo aspettarselo, senza troppo calcolo, si è trovato catapultato in una realtà più grande di lui/lei, lanciati nella tana dei leoni, o meglio dei marpioni, ovverossia politici di professione da decenni abituati ad intrallazzare, combinare, fare e disfare; e questi parveù, questi nuovi arrivati che scombinano le regole, rinunciano ai soldi dei rimborsi, costringono PD e PDL a gettare la maschera e far vedere che sono sempre stati d’accordo su tutto. 

Ebbene sì, lo devo dire, questi ragazzi e ragazze della porta accanto mi sono proprio piaciuti. Non hanno paura, non si sono tirati indietro, non hanno timori reverenziali, sanno che sono forti di un mandato di 9 milioni di elettori, di oltre il 25% dei votanti, e si stanno dando un gran daffare per capovolgere il tavolo e riscrivere le regole. Prima che questa Italia ce la scippino del tutto.

Non sono un ingenuo! C’è chi dice che

  • …Casaleggio piloti il movimento. Può darsi.
  • …che il M5S sia stato creato dai soliti poteri forti che, come sempre, non tollerano di avere avversari non controllati e non infiltrati da loro emissari. Può darsi.
  • …che nel programma politico non è stato esplicitato il ritorno ad una moneta nazionale od una uscita dall’Europa. Certo.
  • … che l’organizzazione sia ancora confusionaria e carente di strutture atte a promuovere e portare avanti le proposte più votate, le esigenze più sentite. Ci sta.

Ma nel panorama politico italiano, se si cerca di cambiare qualcosa, oggi, questa è per me l’unica scelta, oggi. Sempre che si voglia restare nella legalità. Come ha detto un deputato, al termine del suo discorso: “Se pensavate che fosse facile, e vi pare che non sia ancora successo quello che vi aspettavate, e siete delusi, vi dico: non si cambia tutto dall’oggi al domani. Ma noi la strada la stiamo tracciando, e non ci tiriamo indietro, anche se è difficile, e per questa strada vogliamo continuare ad impegnarci. Anche perchè, se escludiamo altre scelte che io non condivido, questa è l’unica strada che abbiamo” Bravo: sottoscrivo.

Insomma, come avevo detto in questa nota, io non ho votato per beppe Grillo. Ho votato per queste persone, persone normali, come me, come voi, che hanno deciso di smettere di stare a bordo campo, si son messi i pantaloncini e sono scesi in campo. Per questi io faccio il tifo.