Ricevo da Fabio Massimo e volentieri pubblico.
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TESTIMONIANZA su F.
Sto vivendo da anni l’avventura delle “cellule parrocchiali”, cioè un sistema di evangelizzazione operata tramite piccoli gruppetti domestici. Questo significa anche condividere le preoccupazioni, le difficoltà, i santi progetti e le gioie che derivano dalla crescita del Regno di Dio.
L’amica e “concellulina” Paola mercoledì sera ci condivide la sua ultima e improvvisa impresa: il suo collega Giovanni le ha confidato che ha una figlia di 15 anni, che è rimasta incinta e lui vuole farla abortire. Paola resta toccata nel cuore dall’imminenza di questa tragedia che, purtroppo, è anche un delitto contro la persona umana e contro Dio. L’intervento è previsto il venerdì della stessa settimana, i tempi sono minimi, la situazione, secondo la logica umana, è disperata, irreparabile.
Paola, però, si fa un punto di onore di adoperarsi in tutti i modi possibili per evitare che il peggio accada, confidando nel fatto che ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.
Perciò ci chiede tanta, tanta preghiera.
Dal canto suo, lei andrà giovedì a parlare con la famiglia e venerdì mattina è risoluta a presentarsi davanti alla clinica abortista alle 7:30 per un’estrema supplica, nonché monito alle coscienze.
Nel frattempo, dato che aderisco all’associazione NO194 (per l’eliminazione della piaga dell’aborto) e che ho già partecipato con loro a giornate di preghiera davanti alle cliniche abortiste, chiedo aiuto a questi amici, che si sono mostrati così pronti alla battaglia e solleciti nell’usare le armi della fede.
Due di noi, la sera del giovedì, partecipano ad un’Adorazione Eucaristica e chiedono preghiera anche al sacerdote.
Intanto arriva il resoconto di Paola, riguardo al colloquio con la famiglia.
Le notizie sono veramente tristi: la ragazzina vorrebbe tenere il bambino e suo padre (Giovanni il collega di Paola) non è un bruto o un insensibile con un cuore di pietra, ma è spaventato.
La famiglia ha dei problemi e i servizi sociali hanno già sottratto loro un figlio dandolo in affido.
F. è tenuta segregata e Paola non può neppure vederla.
Infatti gli assistenti sociali (mai una minuscola fu più appropriata) fanno pressione col ricatto e impongono la loro decisione: il bambino non deve nascere!
Negli ingranaggi logici (ma quanto limitati!) delle loro menti, non sanno vedere lo spazio per la nuova vita che invece i piccoli e i semplici accoglierebbero con tanto amore.
Il sentimento, l’azione, il ragionamento: tutto è vano.
Si può solo sperare nel Signore, capace di aprire vie nei deserti dell’impossibile.
E la speranza non delude!
Giovedì sera, a poche ore dall’intervento, F. ha un malore, viene portata al pronto soccorso ed ecco: ha perso il bambino.
Dato che la limitatezza umana non concedeva un posto sulla terra a questa creatura innocente, il Signore l’ha presa con sé.
E l’ha fatto concedendo una grande grazia: ha evitato il delitto dell’aborto, ha consentito a madre e figlio di separarsi in pace, ha risparmiato a F. gli anni di strazio e di tormento per aver visto massacrare il proprio bambino.
Dopo il ringraziamento a Dio, che opera meraviglie, voglio ringraziare anche tutte le persone generose che si sono fatte carico di questa situazione che non le toccava da vicino, che hanno pregato per degli sconosciuti, ma con la fede che fossero fratelli in Cristo.
Certamente il Signore vi benedirà, io posso solo ripetere ancora: grazie!
Grazie, Alberto.
Per dovere di cronaca, è bene ricordare che non sono io la fonte di questa testimonianza ma il amico (e fratello: in Gesù e Maria) Andrea, che pure “bazzica” questa piazza virtuale.
Il modo in cui sono stato coinvolto in questa vicenda, l’ho descritto qui:
https://www.ingannati.it/2012/02/05/no194-laborto-e-omicidio/#comment-9581
Buona giornata a tutti, sotto il Manto della Vergine Maria
In un film dedicato a San Francesco ho sentito queste parole mentre si rivolgeva a Chiara:
E’ vero, è il cielo che regge la terra! Il buon Dio ci dona tutto ciò che siamo e che abbiamo, l’unica cosa veramente nostra che possiamo donarGli è la sofferenza.
E’ il cielo che regge la terra.
Sono i piccoli che insegnano ai grandi.
E’ colui che riceve la nostra elemosina che ci sta donando ben di più di quanto noi doniamo a lui.
E’ lo Spirito che scende dall’Alto ad informare di Sé tutto ciò che esiste in basso e che non si oppone irrimediabilmente a Lui.
E’ donando la propria vita che la si vive pienamente.
E’ amando il nostro nemico che lo si sconfigge completamente.
E’ sulla Croce che si regna, assieme al Re dei Re.
E’ dalla Croce che si aiuta e si salva, assieme al Re dei Re: chi, vicino a noi, ha bisogno di aiuto e salvezza.
E’ morendo che Gesù, Figlio di Dio e Lui Stesso Dio, è Risorto.
Paradossi di Dio che diventano trasparenti a coloro che sono disponibili a lasciarsi condurre per mano da Lui.
+Christus Vincit+
Maranathà
L’aborto è un assassinio in piena regola, attuato dalle cliniche abortiste, dagli “assistenti sociali” e dalle USL ed altre istituzioni della stessa categoria.
Sono incentivati dalle sette sataniste che dominano il nostro Paese: si pratica il sacrificio umano con la massima disinvoltura, in nome della “libertà” della donna, (dimenticando che i compiti della donna appartengono anche a tutti noi uomini una vera strage di innocenti (in celebrazione degli spiriti delle tenebre)
Nessuno di questi disgraziati pensa che essi stessi ebbero il diritto di nascere, diritto che negano al prossimo. Tra gli uomini e le donne di domani, che essi sopprimono oggi potrebe benisimo sorgere domani una persona eccezionale, capace, anche da sola, di risollevare le sorti della nostra civiltà che oggi io direi è condannata.