A completamento dell’articolo precedente, riprendo quanto scritto sulla Nuova Medicina Germanica di Hamer nel capitolo “Big Pharma”. Un po’ lungo, ma mi piace talmente questa teoria che consiglio a tutti di approfondire.
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A mio avviso la migliore teoria alternativa è la cosiddetta “Nuova Medicina Germanica” del dr. Hamer, e cito brevemente la storia personale che lo portò, quasi 40 anni fa, al travaglio interiore che poi sfociò nella “produzione”della sua teoria.
Il Dr.Hamer era un affermato medico tedesco, forte oltretutto di alcuni brevetti per attrezzi di chirurgia che gli davano un buon reddito, e si era trasferito in Italia con la moglie e i 4 figli a praticare la medicina in forma gratuita. Il figlio, Dirk Hamer, si trovava in Corsica quando uno squilibrato, risentito perché credeva di essere stato oggetto di scherno al ristorante da parte di una compagnia di amici, imbracciò un fucile e sparò sulla barca nella quale Dirk stava dormendo, colpendolo alla gamba. Il ritardo nei soccorsi (oltre 6 ore), unitamente ad altre complicazioni, portò alla morte, qualche mese dopo, il povero giovane. Il padre, profondamente sconvolto da tale perdita, andò incontro ad una serie di malattie fra le quali un tumore al testicolo, dal quale riuscì – quasi miracolosamente e certamente inaspettatamente – a guarire.
Questa esperienza personale lo portò a indagare se potesse esistere una correlazione fra il tipo di male che lo aveva aggredito e la perdita del figlio. Andando a riesaminare tutti i casi di tumori di cui era stato a conoscenza, scoprì in ciascuno di questi una relazione molto stretta fra il tipo di tumore ed un evento, diciamo così “scatenante”, che lo poteva avere innescato. In breve produsse una teoria, o un sistema di leggi, che spiega tutti i fenomeni di cosiddetta “malattia” che ci affliggono. Perché scrivo “malattia” fra virgolette? Perché Hamer, con la sua Nuova Medicina, dà proprio un significato nuovo a quello che nella nostra cultura giudaico-cristiana viene visto come un fenomeno esterno, cattivo, che ci aggredisce, e contro il quale molte volte noi non possiamo fare niente. Il tumore, così come molte altre malattie, non sarebbe altro che una reazione adeguata, utile e prevista dalla natura ad uno shock imprevisto che viviamo da soli, non riusciamo ad “elaborare” e/o a condividere.
Se vi può sembrare inverosimile questo meccanismo naturale di autodifesa, immaginate un soldato che, sotto il tiro dell’artiglieria nemica, stia correndo da una trincea all’altra. Viene colpito ad una gamba, ma continua a correre e non sente il male fino a che non è arrivato al riparo, nella trincea. Il suo fisico, “sentendo” la situazione di pericolo, gli ha impedito di provare il male per permettergli di continuare a correre fino a quando non giunge al sicuro. Una volta al sicuro, il dolore dice: adesso ti devi riposare se vuoi guarire. Senza arrivare a questi esempi estremi, possiamo immaginare una situazione molto più familiare: il mal di testa del fine settimana del manager. Per tutta la settimana in ottima forma, 12 ore al giorno tirate di riunioni, confronti, scontri, e nel fine settimana, quando potrebbe godersi un po’ di meritato riposo, arriva il mal di testa a bloccarlo. Anche qui la natura ha fatto la sua parte: quando c’era la battaglia in corso il fisico dava il massimo; nel momento di pausa, il fisico richiede il riposo e l’attenzione che gli è stata negata durante la settimana.
La cosiddetta “malattia”, pertanto, rientra nei meccanismi naturali di difesa, e non deve essere “combattuta”; quello che noi consideriamo un morbo non è altro che la richiesta di attenzione del nostro fisico durante la fase di riparazione. Chiaramente si capovolge qui il modo corrente di pensare. Anche la banale influenza, da “male” da combattere, diventa in questo sistema di pensiero lo strumento con il quale la Natura ci dice che dobbiamo riposarci un po’. Senza entrare nel dettaglio della Nuova Medicina di Hamer (cosa che però vi consiglio di fare), faccio un paio di considerazioni.
Primo: non esistono “cellule impazzite”. La presunta spiegazione che spesso si sente fare delle “cellule impazzite”, che per qualche arcano motivo cominciano a proliferare senza ragione, oltre a non convincermi, mi è sempre sembrata una grandissima offesa a Dio. Un programmatore, nello scrivere le migliaia di righe di codice che compongono un programma, può inserire inavvertitamente degli errori che al verificarsi di qualche condizione particolare fanno sì che il programma si arresti o commetta qualcosa di non desiderato. Ma Dio non è un programmatore distratto: quello che mi hanno insegnato (e che sento intimamente) è che Lui fa tutto in maniera perfetta, e non esistono quindi errori di programmazione. Con la teoria della Nuova Medicina di Hamer anche la malattia ritrova il suo giusto posto, in un perfetto disegno di Amore Divino dove la rottura dell’armonia (ad opera dell’uomo) ha delle conseguenze sul nostro corpo, sulla nostra mente, sulla nostra anima. D’altra parte non è già scritto in Genesi che il voler fare di testa propria, il voler decidere di mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male (voler decidere autonomamente cosa è bene e cosa è male) ha posto l’uomo fuori dell’armonia della natura?
Secondo. Chi può essere danneggiato da questa teoria? Facciamo un esempio. Se in garage è bagnato per terra, e io prendo lo straccio e asciugo, e poi è ancora bagnato, e prendo un altro straccio asciutto e asciugo, e poi mi ritrovo che è tutto bagnato per terra, e asciugo di nuovo, e ad un certo punto uno viene e mi fa vedere che bastava chiudere il rubinetto dell’acqua che perdeva, chi si lamenterà per questo? Non io, che finalmente ho risolto il problema. Forse il venditore di spazzoloni e stracci per raccogliere il bagnato. Ecco, la nuova Medicina (ma anche altri rimedi naturali, non brevettabili) è talmente avversata dalla medicina tradizionale che è lecito pensare che questo ostracismo derivi proprio dalla rottura di importanti e complessi equilibri economici con le case farmaceutiche. E questa è la sorte non soltanto del povero Hamer (che per supposto “abuso della professione medica” ha anche dovuto fare 3 anni di carcere), ma di moltissime altre forme di medicina che vengono osteggiate addirittura a livello legale: il medico deve seguire il protocollo che il suo ministero della sanità, fedele ai dettami dell’organizzazione mondiale della sanità, gli impone.
Ma perché? Se l’obiettivo fosse la salute del paziente, perché osteggiare così tanto delle forme di diagnosi e terapie alternative? Se sono inefficaci, si sgonfieranno da sole; se sono efficaci, bene, avremo trovato qualcosa di nuovo. No. Anche la sperimentazione è ferocemente osteggiata. Ricordate il metodo Di Bella? La sua sperimentazione, come chiunque voglia può facilmente constatare, fu condotta nel più totale disprezzo dei principi scientifici basilari, su pazienti già dati per spacciati, con composti ampiamente scaduti. E tutto questo perché? Come non collegare questa ostilità alla non brevettabilità e alla grande facilità di reperibilità delle sostanze che Di Bella usava?
Ultimo, ma non meno importante, nella medicina tradizionale l’eccessiva specializzazione e concentrazione sul singolo organo, sulla singola patologia impedisce al medico la visione d’insieme del malato. Il medico padovano Roberto Gava, parlando della somiglianza dell’uomo a Dio, ha tracciato un parallelo fra Dio unico in una trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo) e l’uomo uno e trino: Anima, Mente e Corpo. Troppo spesso la medicina moderna si è allontanata da questa visione unitaria dell’uomo tendendo ad isolare non soltanto il corpo dalle altre due componenti (mente e anima), ma addirittura spingendosi in una specializzazione esagerata per cui il medico che cura la pelle può disinteressarsi ad esempio dell’apparato respiratorio e viceversa.
Proprio per questo la visione unitaria è a mio avviso la parte più bella della teoria di Hamer: riesce a vedere l’uomo come un insieme di anima, mente e corpo, ma non solo, questo uno fa parte del tutto che influenza e da cui è influenzato. In tal modo Hamer riesce a vedere un’interessenza nel Creato che a mio avviso è quanto di più spirituale ci possa essere. Ed è un peccato che anche persone di fede che conosco lo abbiano bollato come non degno di approfondimento perché lui, nel criticare la medicina ufficiale, l’abbia definita “di derivazione giudaico-cristiana” (riferendosi esplicitamente alla parte che identifica la malattia come castigo divino). Siamo talmente occupati a cercare sempre il nemico, ad issare steccati, a definire gli schieramenti, che riusciamo a perderci la bellezza e completezza di una teoria così completa e a mio avviso “divina” solo perché abbiamo paura che qualcuno “non sia dei nostri”. Tanto per cambiare, il Diavolo, il divisore, ha proprio lavorato bene, anche in questo caso (e noi come allocchi ci siamo cascati).
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[…] raccolte sotto il cappello della cosiddetta “Nuova Medicina Germanica”, ne ho scritto qui, qui e qui. Amici dottori hanno provato a smontarmele, anche con interessanti motivazioni, ma io […]
TEOSOFIA – NAZISMO – DR. RYKE GEERD HAMER
H.P. Blavatsky , fondatrice nel 1875 della Società Teosofica, scrisse nel suo libro “Iside Svelata:
“Tra le cosiddette scienze esatte la medicina è quella che meno merita questo nome. Teoricamente è la più benefica e pure, nello stesso tempo, nessun’altra scuola di scienza esibisce tanti esempi di meschini pregiudizi, materialismo, ateismo e maliziosa caparbietà……. La potenza dell’immaginazione sulle nostre condizioni fisiche si può constatare in molti modi. I medici intelligenti non esitano ad accordare a quella un potere curativo o morbigeno di gran lunga superiore alle pozioni. La paura spesso uccide e i dispiaceri hanno un grande effetto sui fluidi sottili del corpo”
Le scoperte del medico tedesco dr. R.G. Hamer confermano tali affermazioni . Egli scoprì che il suo cancro, manifestatosi alcuni mesi dopo l’uccisione del figlio, non era dovuto alla cellula impazzita per caso ma al violento trauma psichico subito per tale perdita. Scoprì in seguito che tali traumi generano una correlazione tra psiche-cervello-organi , che i i sintomi definiti malattia sono manifestazione di guarigione (come già affermava Ippocrate: è la febbre che guarisce) ed anche che non sono i microbi a creare l’alterazione biologica ma che essi si trovano in un terreno biologico già alterato da altri fattori. Anche i teosofi di fine ottocento avevano in merito la stessa comprensione e fondarono pertanto , nel 1908, la lega contro le vaccinazioni e la vivisezione (Gandhi ,che condivise il carcere con la teosofa A. Besant, affermava che la vivisezione è uno dei più gravi atti di magia nera). Divulgarono inoltre anche il vegetarianesimo e furono molto derisi dai medici di allora.
Scrive Hamer a pag. 28 del suo libro “Testamento per una Nuova Medicina”: “Amici miei, vi assicuro ancora una volta che sono tutt’altro che un razzista. Non faccio alcuna differenza con i miei pazienti”. I suoi seminari erano partecipati anche da medici rabbini quale Claude Sabbah. Le accuse rivoltegli di antisemitismo derivano da sue lettere, pubblicate nei suoi libri, che inviò ad alcuni capi ebraici che, a suo dire, gli proibirono di divulgare le sue scoperte. Fu anche ingiustamente incarcerato anche per il silenzio di molti ricercatori “olistici”
Sugli scopi della Società Teosofica H.P. Blavatsky scrisse nel suo libro “La Chiave alla Teosofia” del 1889:
“ a) che tutti gli uomini, spiritualmente e fisicamente, hanno la stessa origine e questo è l’insegnamento fondamentale della Teosofia-
b) che siccome tutta l’umanità è essenzialmente una e della medesima essenza, e dato che questa essenza è una, infinita, increata ed eterna, sia che la chiamiamo Dio o Natura, nulla perciò può avere un effetto qualsiasi su di una nazione o su di un individuo senza averlo su tutte le altre nazioni e su tutti gli altri individui. Questo è tanto certo e ovvio quanto l’urto, causato da una pietra gettata in uno stagno e propagato prima o poi, ad ogni singola goccia d’acqua ivi contenuta.”
Alla domanda rivoltale: “non ci sembra che i Darwinisti dimostrino un grande affetto fraterno” ella rispose: “Ciò prova la deficienza dei sistemi materialisti e come la Teosofia sia nel giusto. L’identità della nostra origine fisica non fa certamente appello ai nostri sentimenti più elevati e profondi. La materia, privata dell’anima e dello spirito, ossia della sua divina essenza, non può parlare al cuore umano. Ma l’identità dell’anima e dello spirito, dell’uomo reale e immortale, come la Teosofia ce lo insegna, una volta provata e profondamente radicata nel nostro cuore, ci farà progredire molto sulla via della vera carità e della fraterna buona volontà. (…) Diciamo perciò che se ogni uomo non è portato a comprendere e ad accettare come verità assiomatica che il male fatto ad un uomo lo facciamo non solo a noi stessi, ma a lungo andare a tutta l’umanità, i sentimenti fraterni, predicati da tutti i grandi Riformatori e particolarmente dal Buddha e da Gesù, non sarebbero possibili sulla terra”.
Le idee teosofiche di unione di Spirito-Materia e di microcosmo-umanità e macrocosmo-universo sono confermate, come previdero gli Ispiratori della Società Teosofica, dalla fisica quantistica e dalle ricerche psicobiologiche e evidenziano la pericolosità delle manipolazioni genetiche vegetali –OGM- animali-umane, che vennero già programmate nei laboratori nazisti. Ho letto recentemente che H.P. Blavatsky esalta la figura del Diavolo, dell’anti-Dio, di Lucifero. Blavatsky denominò “Lucifer” la prima rivista teosofica perché sapeva che Lucifero – Prometeo (vedi glossario teosofico – http://www.teosofica.org) fosse figura ben diversa da quella del diavolo di concezione teologica. Lucifero consente all’umanità il libero arbitrio affinchè l’uomo possa sviluppare, attraverso la sua volontà, la propria coscienza. Il diavolo invece, lo dice anche il significato della parola stessa, è il separatore. Sulla figura del diavolo si sono costruiti i dogmi delle religioni monoteiste. Scopo della Teosofia, che ha come motto “non esiste religione superiore alla verità”, è quello di studiarli per evitare le fratricide guerre di religioni e, contemporaneamente , per evitare una visione materialistica della vita basata sulla la legge del più forte.
Scrisse l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca nel suo libro “Il Servizio” (ed. 1988 pag. 65)
“Singapore, 8 settembre 1949: L’Americano mi ha fatto incontrare Mr. O.T. (non mi è permesso di svelare il nome), il newyorchese che ha potuto assistere all’incontro di nazisti, gangster internazionali e membri della Triade, all’incontro di maggio” ad Asunciòn nel Paraguay. Il Male vuol conquistare il mondo e fa leva sull’egoismo e il segreto. Certe ricchezze “mal guadagnate” servono a destabilizzare i paesi dove c’è maggior ricchezza, dove più a lungo si può mantenere una guerra, mettendo gli uni contro gli altri, permettendo così agli arsenali delle grandi potenze di vendere le loro armi, fino a quando la “distruzione” sarà uno dei più grandi affari del futuro. Contemporaneamente si cercherà di guidare la triade, la mafia e le altre organizzazioni segrete alla conquista delle “camere dei bottoni” del potere. Poi si cercherà di far pulizia della manovalanza delinquenziale e, dietro un’apparenza legale e umanitaria, si faranno tranquillamente gli interessi del male, e spesso anche in modo inconscio. L’Americano dice che è sempre stato così, solo che ora si usano le tecniche moderne, le conoscenze ottenute dalle sperimentazioni della Triade e della mafia in centinaia di anni, al fine di conquistare il mondo prima del Terzo millennio.
Alice Castello 12 maggio 1982: Nel rileggere le pagine del diario di Singapore mi accorgo che ciò che la triade aveva progettato, con i nazisti fuggiti dal Reich e rifugiatisi in Paraguay, sta realizzandosi in Libano, in Siria, in Israele. Le guerre preparate a tavolino sono molte. Questo triste gioco che coinvolge immensi interessi, coinvolgerà presto molti paesi dell’Africa, dell’Asia, del Centro e Sud America”
Bernardino del Boca ha sempre divulgato la Teosofia con lo stesso metodo di H.P. Blavatsky, ovvero comparando scienze-filosofie-religioni (che non è il metodo di una certa new age).Ha divulgato con molto coraggio e in anticipo sui tempi attuali le sue ricerche e intuizioni per cercare di aiutare lo sviluppo delle coscienze e prevenire i disastri che le scienze erroneamente considerate esatte (medicina, scienze finanziarie, genetica ecc.) possono creare per il loro effetto globalizzante. . Egli scrisse nel suo libro “La Dimensione Umana” (ed. 1971 pag. 66):“Finchè non sarà fatta una sintesi tra i vari rami delle scienze, e non si sarà sottoposta questa sintesi alla luce della spiritualità, il fenomeno umano non potrà essere compreso nella sua finalità e nemmeno nella sua espressione individuale.”
Per quanto sopra esposto, e per la mole di documentazione a sostegno, è difficile comprendere le accuse rivolte a H.P. Blavatsky, al dr. Hamer e agli scritti teosofici in generale di essere ispiratori di idee naziste, soprattutto quando tali accuse sono mosse da alcuni filosofi o da alcuni ricercatori olistici.
Paola Botta Beltramo
Grazie dell’approfondimento! Io mi limitavo a “sentire” sulla mia pelle le idee di Hamer … Ad esempio nella correlazione fra malattie e malesseri, anche minori come una influenza o un mal di denti, con lo stato d’animo del momento… Approfondiró comunque!
Dal punto 6 della circolare del 2003: “Gesù Cristo portatore d’Acqua Viva” (divulgata a tutti gli insegnanti di religione) “Crearsi la propria realtà”: “” La diffusa convinzione del New Age che ognuno crei la propria realtà è affascinante, ma illusoria. È cristallizzata nella teoria junghiana per cui l’essere umano è una porta tra il mondo esteriore e quello interiore, di dimensioni infinite, dove ogni persona è Abraxas che crea il proprio mondo o lo distrugge. La stella che brilla in questo infinito mondo interiore è il Dio e la mèta dell’uomo. La conseguenza più grave e problematica dell’accettazione dell’idea che le persone creino la propria realtà è la questione della sofferenza e della morte: persone con gravi impedimenti o malattie incurabili si sentono prese in giro ed umiliate quando viene detto loro che sono state la causa della propria sfortuna e che la loro impossibilità di cambiare le cose è dovuta a una loro debolezza nell’affrontare la vita. Questo è tutt’altro che una questione accademica e ha implicazioni profonde sull’approccio pastorale della Chiesa alle difficili questioni esistenziali di tutti. I nostri limiti sono parte della vita e parte del nostro essere creature. “”
Questa posizione mal si concilia con l’approccio teosofico di ricercare le cause del male in generale e delle malattie in particolare perchè, lungi dal voler inculcare ulteriori sensi di colpa, non si comprende come altrimenti procedere verso la strada della responsabilità , della consapevolezza, del “conosci te stesso”, dell’espansione di coscienza ecc.
Mamma mia! Fatico a seguirti… però mi permetto (è il caso) di fare un paio di osservazioni (perdona la banalità):
1. anche se creati ad immagine e somiglianza di Dio, e se Gesù stesso ci ha ricordato che sulla Bibbia è scritto “voi siete dèi”, credo che rimanga comunque una distinzione fra creatura e creatore che non si può negare;
2. sul problema delle malattie hai toccato un aspetto delicatissimo. L’attribuzione di una malattia ad un agente patogeno esterno, virus o simile, ha un vantaggio innegabile: scagiona il malato da qualunque responsabilità, al limite un po’ di disattenzione, igiene, ecc., ma sostanzialmente il paziente è la vittima di un attacco dall’esterno di cui ha poca o nessuna corresponsabilità. Se invece si comincia a pensare alle implicazioni corpo-mente-anima, ai legami, alla rabbia accumulata, al mancato perdono, subentra un innegabile corresponsabilità che rischia di far mettere in discussione stili di vita, carattere, ecc. del malato. Ci vuole una sconfinata delicatezza nel trattare certi argomenti con chi è preso dentro. Difficilmente si impara a nuotare mentre la nave sta affondando. Si dovrebbe imparare in piscina, con l’acqua bassa, con calma. Per questo un corso di NMG (ma non solo) dovrebbe essere fatto quando si è giovani e in piena salute.
In questi casi consiglio di attivare un campo GIA..
Gratitudine Incondizionata Anticipata..
Grazie 😉
🙂 sono d’accordo… ma il perdono è incluso, vero?
Certo, se no che gratitudine sarebbe???
il perdono è “condicio sine qua non”
in caso contrario avremmo una gratitudine “pelosa”..
quindi condizionata..
una cosa che non puoi anticipare a prescindere da tutto il resto,
diciamo che sarebbe un ossimoro privo di significato pratico,
una cosa detta tanto per dire..
un parlare a vanvera!
🙂
ciao
Scrive Alberto: “Per questo un corso di NMG (ma non solo) dovrebbe essere fatto quando si è giovani e in buona salute”. Concordo. Ricordo che ad un suo seminario del 2006, al quale ero presente, il dr. Hamer auspicava che i suoi libri, almeno quelli più semplici, fossero letti nelle scuole elementari.
Lo hai conosciuto personalmente?????? Beata te!!! Scrivici qualcosa, dài!
Sono stata cinque giorni a Malaga, nel 2006, dove Hamer risiedeva con alcuni membri dell’ass.ne Alba fra i quali medici-terapeuti (io sono casalinga libera ricercatrice). Cinque giorni di approfondimenti per tutti coloro che prima avevano già frequentato i corsi di Alba relativi alle sue scoperte. Hamer ha iniziato affermando che tubercolosi-cancro al polmone sono lo processo psico-biologico. Un’affermazione questa che può far trasalire microbiologi, oncologi, ecc. per tutte le evidenti implicanze. Personalmente conosco persone guarite prima dalla tubercolosi e poi dal tumore al polmone
Da qualche parte ho visto le foto di quel mitico ritiro a Malaga… ve la siete spassata, eh? Io ho fatto “solo” il corso di una giornata con Trupiano (oltre ad altre presentazioni serali qua e là).
Quando si discutono certi argomenti non è mai uno spasso, nonostante i sorrisi. Affermava un mio amico-saggio: a volte si deve saper sorridere anche con la morte nel cuore.
Hai ragione. Avevo colto solo l’aspetto “ludico”…
Lettera Aperta
Associazione Alba – dr. Danilo Toneguzzi – Trasmissione “Mi manda rai tre” 6 maggio 2011
Egr. Avv. Ruffolo, Le invio, per conoscenza, copia della e-mail inoltrata alla trasmissione televisiva di cui Lei è consulente. Le ricordo anche il libro scritto recentemente dal prof. Enzo Soresi, oncologo primario emerito di pneumologia al Niguarda di Milano: “Il pensiero: timone di malattia e guarigione” Alcune sue frasi: “….ne ho concluso che la medicina non è una vera scienza…” “…da bambino avevo un timo iperplastico che Pende consigliò di irradiare. Se mio padre, medico, avesse seguito quel consiglio sarei morto. Questa è la medicina, ragazzi non illudiamoci”. Ho trovato interessante la lettera inviataLe dal dr. Gianni Tadolini nella quale ha evidenziato alcuni fatti del procedimento a carico del dr. Toneguzzi che Lei avebbe dovuto conoscere . Grata se vorrà ricordare al prof. Mandelli che i giornali riportano, purtroppo, notizia di decessi per linfoma, leucemia ecc. di persone curate in modo convenzionale. Tra le tante: la moglie del presidente dell’ordine dei medici della provincia di Biella è deceduta pochi anni fa per leucemia e la sua giovane figlia l’anno scorso per melanoma nonostante le cure convenzionali più avanzate. Grazie per l’attenzione. Paola Botta Beltramo
Lettera richiesta dall’Ass.ne A.L.B.A. a tutti gli iscritti in risposta all’articolo pubblicato dal giornale “Libero” dal titolo: “il pensiero che cura: la nuova truffa new age” – 2009 –
Al Presidente dell’Associazione A.L.B.A. Marco Pfister
Al Presidente del Comitato Scientifico A.L.B.A. dr. Danilo Toneguzzi
“….la scienza, che per definizione non può essere dogmatica, rischia di diventarlo quando nega il carattere fuzzy sfumato e controverso di molte delle sue conclusioni. Nuove malattie create dalla diagnostica medica, prolungamento artificiale della vita e della morte, potenzialità delle staminali embrionali o adulte, cambiamento climatico, sostanze cancerogene, ogm: su questi e altri temi si fronteggiano modelli interpretativi e temi di pensiero rivali, e i dogmi(1) servono solo a mascherare l’incertezza (1)
“Tra le cosiddette scienze esatte la medicina è quella che meno merita questo nome…teoricamente è la più benefica e pure, nello stesso tempo, nessun’altra scuola di scienza esibisce tanti esempi di meschini pregiudizi, materialismo, ateismo e maliziosa caparbietà” (2)
Se i dogmi servono solo a mascherare l’incertezza ne consegue la difficoltà di redigere protocolli diversi nonostante l’esigenza sollecitata dall’art. 32 della Costituzione italiana da Voi richiamato che recita:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
L’accusa mossa dal giornale nei confronti dell’associazione che rappresentate, ed alla quale sono iscritta dal 2002, nell’articolo dal titolo “ il pensiero che cura:la nuova truffa new age” è frutto di una situazione oramai insostenibile perché si continua a voler considerare “scientifiche” diagnostiche e cure dogmatiche che non tengono in nessuna considerazione l’aspetto psico-fisico umano ( che è unico ed irripetibile) ma, paradossalmente, si richiede sottoscrizione di piena responsabilità allorché si tratta di interventi chirurgici complessi e di cure varie. Per scegliere occorre conoscere. E’ facile affermare “conosci te stesso” ma, nonostante l’attuale enorme mole di informazioni circa le scienze umane, il percorso rimane difficile come ai tempi di Socrate.
Alcuni giornalisti-ricercatori ritengono che la causa di tutta questa confusione (le assurdità sull’attuale pandemia fanno riflettere) sia dovuta alla mancanza di responsabilità di ciascuno..
Riscontrano che solo un lavoro informativo “orizzontale” potrà cambiare lo stato attuale.
Anche Aristotele riteneva che se non si trovavano risposte nella ragione e nella religione (forse perché allora come oggi separate) non rimaneva che ritenere giusta l’opinione della gente semplice..
Autorevoli esponenti della cultura attuale, invece, concordano con Cartesio allorchè affermava che se scienza.-teologia-filosofia scendono in piazza si sviliscono, dimenticandosi però che lo stesso Cartesio affermò anche che, a volte, alla scienza dei libri sia da preferirsi il buon senso. Il buon senso, come scrisse il Manzoni, è sovente soffocato dal senso comune, ovvero dall’inconscio collettivo.
Le espressioni popolari: “è morto di crepacuore” “si è ammalato per il dispiacere”, “è morto di paura”, i racconti di chi aveva avuto malattie dopo traumi psichici, le riflessioni sulle varie epidemie, compresa quella del 1917 che ha mietuto più vittime della prima guerra mondiale, perché non hanno goduto dell’interesse di molti ricercatori scientifici e/o spirituali?
Si afferma che la saggezza si differenzia dalla conoscenza per il fatto che la prima rappresenta una maturazione psicologica proveniente da una riflessione spirituale o “verticale”; la seconda si riferisce alle nozioni accumulate dalla mente concreta o “orizzontale”.
“La sapienza è il più perfetto grado di conoscenza delle cose umane e divine e la saggezza è la sapienza applicata all’attività pratica” (3)
Il Saggio è il Conoscitore.
Perché tanti personaggi che dichiarano di lavorare “in verticale”, i quali si credono in contatto con maestri ascesi o divinità varie, e pertanto saggi, non esprimono quelle conoscenze che sono oggetto di riflessioni di molta umanità?
Il titolo dell’accusa ”la nuova truffa new age” mi invita a riflettere sul termine new age. E’ opinione di molti che la cosiddetta new age sia stata influenzata dagli scritti di H.P: Blavtasky co-fondatrice, nel 1875, della Società Teosofica. In tutti questi scritti, come in quelli dell’antropologo-teosofo Bernardino del Boca, da me conosciuto nel 1980 e frequentato fino alla sua dipartita nel 2001, si rileva che auspicano, attraverso la comparazione di scienza-filosofia-religione, lo sviluppo dell’intuizione e della via del cuore per sopperire ad un visione della Vita basata sulla separazione tra spirito e materia. Unione quindi di spirito-anima-corpo e di microcosmo con macrocosmo. Tuttavia, ancor oggi, alcuni ricercatori, e tra di essi docenti universitari, ritengono che gli scritti di H.P.Blavatsky abbiano influenzato politiche malthusiane atte ad eliminare buona parte dell’umanità anche attraverso l’inoculazione di vaccini; a nulla sono valse le mie lettere, indirizzate agli autori di queste affermazioni e ai siti internet che le pubblicano ,nelle quali ho evidenziato, attraverso la prova inconfutabile che i teosofi fondarono nel 1908, tra le altre, la lega contro le vaccinazioni e la vivisezione, il palese enorme errore in cui sono incorsi.. Ricordo che il teosofo B. del Boca ha aiutato, anche pubblicando nella sua rivista alcuni loro scritti, le prime persone che decisero, sostenendo procedimenti penali lunghi, onerosi e solitari, di non vaccinare i propri figli dando avvio ad un movimento di opinioni in merito che ha consentito ad alcune regioni italiane di abolire l’obbligatorietà delle vaccinazioni.
Di fronte alla crisi finanziaria/economica attuale,che vede solo l’industria della sofferenza in espansione (industria degli armamenti in primis e a seguire la farmaceutica), le affermazioni dei Teosofi: “ “In Natura il male non esiste…il vero male è creato dall’uomo razionale che si allontana dalla Natura….non è la Natura che crea le malattie ma l’uomo…….”” (4) sembrano assurde.
Con le scoperte di Hamer si può invece meglio comprendere ,relativamente al rapporto psiche-cervello-organi, che in Natura esistono delle leggi biologiche che ci dimostrano che quell’affermazione è veritiera e ci consentono di discernere tra cause psichiche o fisiche e tra microbi naturali e artificiali.
Troppi “olistici” si occupano solo dell’aspetto fisico e troppi altri solo di quello psichico o spirituale.
.Il recente premio Nobel Montagnier ha pubblicamente dichiarato, stupendo il mondo accademico,che la paura può alterare il Dna fino a causare la morte e che di questo occorre convincere medici e politici. Perché queste sue affermazioni, più “olistiche” rispetto alle sue ricerche di laboratorio, non sono state evidenziate come, a mio avviso, meriterebbero?
Il l vice-ministro alla salute italiana ha dichiarato pubblicamente che non si vaccinerà per la pandemia. Perché la sua dichiarazione non ha suscitato clamore nel mondo accademico né in tanti ambienti “olistici” ?
L’accusa di truffa aggravata nei confronti di un’associazione che divulga conoscenze utili anche a persone a volte disperate, ovvero un’accusa, a mio avviso, fra le più gravi, mossa senza considerare le ripetute richieste di verifica scientifica, sottoscritte da migliaia di persone che hanno aderito all’invito dell’Alba, né considerare le sempre più numerose testimonianze documentate di chi ha usufruito di dette scoperte, prova che, forse, non è solo “la medicina sottosopra” ma anche tutta la nostra cultura.
“Il messaggio divino d’amore e di fratellanza di Gesù Cristo, la filosofia del Budda, la saggezza di Socrate, l’umiltà di Leonardo da Vinci, l’esempio dei santi, dei saggi e dei pensatori di tutte le epoche, non rappresentano la cultura. Sono come le stelle in cielo, luminose e lontane, spesso dimenticate. L’uomo dimentica di contemplare il cielo come dimentica di ascoltare la voce della saggezza”. (5)
B: del Boca, e con lui tanti altri, riteneva che la gioia fosse importante per l’evoluzione umana e auspicava tutte quelle ricerche che potevano diminuire l’ignoranza e, conseguentemente, la paura e l’egoismo.
E’ risaputo che la paura è il contrario dell’Amore. Pertanto: “Coraggio!!!”.
Paola Botta Beltramo – Biella
(1) dal giornale “Il sole24ore” 20-9-2009 pag. 39 – articolo “Martha e i suoi nemici”
(2) H.P. Blavatsky: “Iside svelata – La Scienza” Vol. I, parte I pag. 175- ediz. Studi Teosofici Trieste – II edis.
(3) Dal dizionario Garzanti della lingua italiana
(4) “Lettere dei Mahatma ad A.P. Sinnett” (lettera n. 10 del settembre 1882) Vol 1 pag. 106 – ediz. Sirio-Trieste
(5) Bernardino del Boca: “La dimensione della conoscenza” pagg. 255 – Ediz. “L’età dell’acquario” 1981
Il dr. Toneguzzi, presidente del comitato scientifico dell’Ass.ne Alba che divulga le scoperte del dr. Hamer, l’11.01.2012 è stato assolto, con formula piena, dall’accusa di omicidio colposo. Scrive l’ass.ne Alba: ” Tutti hanno potuto vedere la macchinazione ordita dalla trasmissione “Mi manda Rai Tre” del 6 maggio 2011, dove, oltre ad eludere un contraddittorio paritetico, veniva auspicata e data per certa la condanna del dr. Toneguzzi, con parole ed epiteti al pari di un assassino. Trasmissione che ha raggiunto i limiti consentiti trattando i due rappresentanti di Alba senza alcun rispetto nè personale nè professionale. Il linciaggio mediatico da parte di molti organi di informazione, giornali e televisione, aveva un unico scopo: quello di screditare un lavoro di ricerca onesto e scientifico, solo perchè prende spunto dalle scoperte del dr. R. G. Hamer…
Auspichiamo che un’altrettanta giusta riabilitazione venga conferita da quegli organi d’informazione che, per mesi, hanno strumentalizzato la vicenda giudiziaria, sottoponendo il dr. Toneguzzi e tutti i professionisti che si occupano di queste conoscenze, ad una spietata gogna mediatica….”
Non c’è bisogno di andare tanto lontano per trovare idee simili. In Italia la Medicina Funzionale ha collegato il nascere di patologie (tramite variazioni più o meno importanti di ormoni, mediatori ormonali e sost anche più semplici) all’ esposizione di fattori stressogeni di varia origine ed intensità. Questi medici mi sono parsi molto bravi e competenti.
” …GERMANIKA…”…basta ‘sto solo aggettivo…pe’ poi spiegà tutto…
ostracismo versi i Vinti,con relativa…” DAMNATIO+++MEMORIAE “…
coi ” vincitori ” che campan d’oziosa,immeritata,parassitaria rendita da ben 70 anni…hìhìhì…
se fosse stata,invece,che so io…” anglo & merikana “…hàhàhà…Successo mediatico assicurato…!!!
Ah…già che ci siamo…illa…” Tèo***Sòfa “…nacque…” HAHN “…
[…] è sacro santa), ma essere consapevoli ed evitare di diventare una società di malati. Questo articolo del blogger-scrittore Alberto Medici, a mio parere interpreta al meglio la cura di Hamer. […]
Quello che più mi fa rabbia è che i giornalisti fanno audience con chi si rifiuta di fare la chemio solo perché crede in una cura alternativa.. (e la cosa più ridicola è che viene condannato chi decide per loro….)ma si DIENTICANO DI TUTTE QUELLE POVERE PERSONE che sono morte dopo mesi anni di agonia anche grazie alla chemio….rispetto la ricerca rispetto la medicina ma soprattutto rispetto chi vuole trovare un’alternativa a una situazione senza via d’uscita….diamo la possibilità a chi ci vuole dare un futuro tanto con la chemio le probabilità sarebbero le stesse……cioè la morte….testimone di due famigliari stretti morti per lo stesso male di cui mio fratello che credeva in hamer ma nn ha avuto la possibilità di effettuare la sua cura….bacio guerriero