Domanda: è possibile collegare tutti e 9 i puntini sopra, con solo 4 segmenti retti (senza curve), collegati fra di loro (senza cioè staccare la penna dal foglio)?
In questo come in molti altri gochi del genere, esiste di solito una difficoltà che deriva dai limiti che il partecipante si auto-impone: limiti, si badi bene, che non sono contenuti nell’enunciato del gioco, ma che, per convenzione, per abitudine, per tradizione, sono in qualche misura “dati per scontati“.
Per questo si usa il modo di dire: “to think out of the box“: per risolvere un problema apparentemente insolubile bisogna avere la capacità di abbandonare schemi consolidati, affrontare nuovi percorsi, strade mai battute prima. A pensarci bene, è il cosiddetto “uovo di Colombo“: nessuno dei partecipanti avrebbe mai pensato che si potesse rompere, schiacciandolo alla base: eppure, nelle ipotesi iniziali non si era detto “… senza romperlo“.
Da qualche parte ho letto che se si mette un’ape in una bottglia di vetro trasparente rovesciata con l’imboccatura verso il basso, questa cercherà ostinatamente di uscire andando verso l’alto, perchè, nel suo DNA è scritto che l’uscita è verso l’alto. E morirà nella bottiglia, impossibilitata a pensare che possa esistere una soluzione opposta a quella che il suo istinto le dice. Mentre una mosca, convenzionalmente vista come più stupida dell’ape (avete presente la grande capacità organizzativa delle api? Le loro gerarchie, le procedure, ecc.? Tutto un altro mondo rispetto ad una stupida, individualista mosca) a forza di provare, sbattere e risbattere, prima o poi uscirà dal basso della bottiglia.
Mi vengono in mente queste considerazioni quando ascolto economisti, politici, pensatori, maestri, ecc. che parlano della crisi economica. E il loro disperato affannarsi intorno a un punto in più o in meno di IVA, o IMU sì o IMU no, e facciamo ripartire lo sviluppo, ma sì riparte, ma no non riparte, e diamo qualche stimolo all’economia, e via dicendo, mi ricorda tanto lo sbattere continuo, ostinato dell’ape sull’alto della bottiglia, contro il vetro duro. Loro non sono in grado di abbandonare alcune verità intoccabili, come quella, ad esempio, che il denaro è una convenzione, e che non è detto che perchè negli ultimi 250 anni è sempre stato creato da banchieri privati che si sono impadroniti del mondo, con questo meccanismo, debba sempre andare così. Niente. Non riescono ad immaginare un sistema diverso, e anzi si offendono (uno per tutti: Oscar Giannino) se qualcuno osa proporre qualcosa di diverso. In una trasmissione televisiva, durante la campagna elettorale, alla Francesca Salvador che accennava al signoraggio, Giannino osò rispondere che lui aveva studiato, commenttendo un triplice errore:
- primo, dava dell’ignorante alla contropoarte;
- secondo, non rispondeva nel merito ma si trincerava dietro ad una presunta competenza (che però non gli bastava per rispondere nello specifico),
- terzo, col senno di poi, quando si scoprì delle lauree finte, avrebbe fatto certamente meglio a stare zitto.
Non abbiamo bisogno di economisti che, come i cani di Pavlov, rispondono in coro addestrati secondo le direttive che le scuole di economia, finanziate dal sistema bancario, hanno inculcato loro. Abbiamo bisogno di chi sappia usare l’intelligenza senza conflitti di interesse e senza paura di osare il nuovo.
PS: la soluzione al giochino di sopra è qui sotto. Il limite che di solito ci si impone, in questo caso, è quello di non uscire dal perimetro del quadrato; limite che, ovviamente, non è assolutamente stato detto nell’enunciato del problema.
Tutto corretto,
Aggiungerei solo che la paura del nuovo è sorella gemella della paura della morte. Per questo l’intelligenza e la creatività vere sono cose rarissime.
Quindi paura e intelligenza sono incompatibili? Bello! (non è che sei seguace di un certo donpa?)
nel nuovo regno delle due sicilie riavremo monete d’oro d’argento e di rame( era questo il motivo per cui ci fecero fuori) in quanto a capitale umano ne abbiamo abbastanza per ricominciare
Di persone che sanno usare il loro cervello adeguatamente ce ne saranno di sicuro, ma vengono tenute sempre nelle “retrovie” per il fatto unico che altrimenti, poco alla volta, seguendo queste persone, l’intelligenza delle popolazioni tornerebbe a galla e i padroni del mondo diventerebbero nuovamente degli abitanti comuni di questa terra, con tantissimi soldi, certo, ma non avrebbero più in mano il potere che vogliono mantenere.
Un solo esempio? Vi ricordate il caso del Prof. Di Bella e le terapie tumorali con le somatostatine? Avevano creato un guazzabuglio di accuse e controaccuse a suon di leggi, principi, analisi chimiche, studi medici e varie storie di conformità, poi, poco alla volta, nonostante la forte insistenza del Prof. e di suo figlio, è andato tutto nel dimenticatoio forzato. Perchè? La risposta è molto semplice: se una persona trova una metodica alternativa alla chemioterapia, efficace come quest’ultima se non addirittura meglio, poco alla volta la cura tradizionale andrebbe scomparendo e i vari magnati dei farmaci, che fanno migliaia di miliardi con i chemioterapici, si vedrebbero calati mostruosamente i guadagni, quindi il loro scopo è stato quello di annientare con tutto e di più di possibile quella persona che sarebbe stata estremamente scomoda se pur un gran benefattore per l’umanità. Io commento il tutto con una sola parola: BLEAH! Si dovrebbero incitare le persone che usano la loro intelligenza sul serio, ma non siamo ancora abbastanza “agguerriti” per farlo. Un’altro caso di questo genere sta nella persona di Matteo Renzi. Benchè io sia dell’idea politica avversa a quella di Renzi, se si presentasse come candidato a primo ministro io gli darei il voto a occhi chiusi semplicemente per un fatto: quello che pensa di fare lo fa con buon senso, non lo fa con il paraocchi solo perchè il partito gli dice che deve essere fatto così quindi è da fare così oppur te la prendi in quel posto. Ricordo che per il primo maggio di qualche anno fa aveva detto che la festa è la festa, ma se qualche commerciante voleva tenere il negozio aperto a Firenze poteva farlo senza problemi. Quanti del suo partito gli si sono scagliati contro perchè la festa del lavoro deve corrispondere per forza con la chiusura di tutto. Ma perchè deve essere per forza così? Giustamente Renzi pensò che ogni lavoratore è libero di fare ciò che ritiene meglio, non deve essere un… “obbligo di protocollo procedurale”.
Bah, non saprei proprio dove voltarmi per trovare qualcosa che sia veramente allo stato ottimale; per adesso cerco di vivere con il mio lavoro seguendo anche un po’ dei miei pensieri minimamente anarchici, cercando di resistere a questa “pressa” di regole standardizzate che ci vogliono far diventare una catena di montaggio umana.
Uno degli schemi mentali più potenti, che blocca lo sviluppo delle possibili soluzioni alternative all’attuale emissione/gestione monetaria, è quello che ci fa ritenere le banche insostituibili nel ruolo di creatrici della moneta.
E’ così (mi riferisco a te che mi stai leggendo), oppure no?
E io non sto pensando allo stato… anche se sarebbe già molto meglio 😉
🙂
[…] Pensiero creativo: vietato agli economisti? […]
[…] pubblico e non agli addetti ai lavori), mi ha però confermato in una idea che avevo già espresso in questo post, in cui lamentavo che il pensiero creativo, la capacità di uscire dagli schemi e dai solchi […]
[…] pubblico e non agli addetti ai lavori), mi ha però confermato in una idea che avevo già espresso in questo post, in cui lamentavo che il pensiero creativo, la capacità di uscire dagli schemi e dai solchi […]
Cit.: “Da qualche parte ho letto che se si mette un’ape in una bottglia di vetro trasparente rovesciata con l’imboccatura verso il basso, questa cercherà ostinatamente di uscire andando verso l’alto, perchè, nel suo DNA è scritto che l’uscita è verso l’alto. E morirà nella bottiglia, …”
Direi che è ora di leggere meno e osservare la Natura di più: le arnie sono accessibili dal basso ed in più sono opache…
Anche tu che ammiri ed esalti le scoperte ARTIFICIALI dell’uomo sei imprigionato nella tua mente e, non sapendone uscire, farai la stessa fine dell’ape.
😀
😀
😀
Scoperte artificiali dell’uomo? Ad esempio?
(e poi scusa l’esempio non regge: nelle arnie è chiarissimo che l’uscita s trova dove entra la luce; il vetro, che non esiste in natura, inganna l’ape.)
Ad esempio,per cominciare, la stampa e, per finire, internet.
Cit.: “… nelle arnie è chiarissimo che l’uscita s trova dove entra la luce; il vetro, che non esiste in natura, inganna l’ape.”
…perchè le arnie esistono in natura?!? 😉
Vedi Alberto, la Natura realizza, secondo le Sue leggi, quello che gli uomini desiderano: tutta l’attività dell’uomo è quindi resa superflua.
Se l’uomo (?) vuole scimmiottarLa spreca la sua vita, se l’Uomo vuole conoscerLa si arricchisce di una Qualità incommensurabile ed eterna.
😀
😀
😀
sottoscrivo al 100% !!!!