Adesso che le liste sono state depositate, e non rischio più di influenzare nè tantomeno danneggiare amici e compagni d’avventura, racconto brevemente la mia esperienza in Lista SI. Lo devo a molti che mi hanno chiesto spiegazioni del mio comportamento ma soprattutto voglio provare a tracciare un mini-bilancio utile per la prossima tornata elettorale, un mini riassunto di errori da non ripetere (e magari anche di cose positive da ripetere, invece).
Allora.
Tutto (per me) è cominciato prima dell’estate 2012, quando sono stato contattato, nell’ambito di un progetto di aggregazione “dei migliori blog della rete” al fine di mettere insieme tante forze che potessero spingere nella stessa direzione (sovranità monetaria ma non solo). Lo scopo, assolutamente condivisibile, era (e sarà, anche per il futuro) quello di evitare che tante voci si perdessero nel mare magnum del non voto, dell’astensione, o della protesta isolata. Ma perchè contattare anche me? Senza voler fare il falso modesto, sono convinto che, soprattutto grazie ai commenti dei lettori, Ingannati sia un bel sito, sicuramente molto migliore di quanto l’avessi immaginato quando sono partito, ma sicuramente rimane un elemento di nicchia, niente al confronto dei grandi blog che attirano decine di migliaia di visitatori al giorno. Non mi sono dato una risposta esauriente a questa domanda, forse la più verosimile è questa (ma mi potrei sbagliare): qualche mese prima Francesca Salvador (la pasionara che ha dato del falso a Berlusconi nella trasmissione in diretta con Santoro) aveva fatto una mail aperta ad una quarantina fra i vari personaggi della rete, blog, ecc., “forte” della sua esperienza di aggregatrice con le sue serate del 13 a Vittorio Veneto, commettendo una leggera gaffe: l’aveva mandata a tutti con indirizzo visibile, cosa che di solito, per netiquette, non si fa se i destinatari non si conoscono fra di loro. Errore veniale, tuttavia, tanto che, dopo aver letto e apprezzato quell’iniziativa, trascorse un paio di settimane io avevo risposto a tutti, anch’io in forma aperta, sostanzialmente sostenendo e appoggiando la sua iniziativa. Chissà, forse questo è bastato ad “attenzionarmi“, non so.
Il resto è abbastanza storia nota. Grazie ad una grande forza di convinzione, e grandi promesse di sostegni, più o meno occulti, da parte di poteri “forti” ma “buoni“, stanchi dello stato di cose attuale, in breve tempo viene costituita una coalizione che vede al proprio interno diverse realtà, anche apparentemente lontane, ma accomunate dal desiderio di “fare massa critica” per cominciare a scardinare l’attuale sistema. Dagli imprenditori di ReImpresa (Rossella Giavarini), al CCN di Lorella Presotto, alla medicina alternativa di Alberto Mondini, un sito di controinformazione come Stampalibera (solo all’inizio però), un editore come Nexus (all’inizio), e poi SereniItalia (Giovanni Lollo), TempestaPerfetta, per un breve periodo sembrava entrasse anche Bruno Poggi (Movimento Libera Italia, poi uscito quasi subito), Nocensura.com (Raffa), Monia Zanon, con la partecipazione dell’avvocato più famoso d’Italia (sulla rete), quella Paola Musu salita agli onori della cronaca per la sua denuncia al capo dello stato, al governo e ai suoi ministri per la cessione della sovranità nazionale all’Europa.
E per mettere insieme tutte queste realtà diverse si deve ricorrere ad un minino denominatore comune: concentriamoci su ciò che ci unisce (vogliamo riappropriarci della sovranità monetaria, non ha senso che l’Italia chieda i soldi in prestito a privati – BCE – che li creano dal nulla), tralasciando ciò che ci divide. Il principio, a futura memoria, devo dire che secondo me funziona: fra l’altro mi sono trovato meglio con persone che, sulla carta, hanno in teoria posizioni diametralmente opposte alle mie (cattoliche), che con altri che, almeno in teoria, escono dalla stessa “scuola“. Un esempio per tutti: Alberto Mondini, il naturopata di ARPC (associazion della ricerca sul cancro) col quale devo dire è nata una vera amicizia, persona onesta, limpida, trasparente. O la stessa Francesca Salvador, persona bella, sincera, che mi onora della sua amicizia.
A chi ha operato questa unione, questo raggruppamento, va dato il merito di aver saputo aggregare tanti elementi diversi, tante realtà, facendo condividere una visione, facendo intravvedere un sogno. Peccato che, per fare questo, abbia spinto un po’ troppo sull’acceleratore promettendo (o lasciando intuire) finanziamenti, appoggi, supporti che poi alla fine non ci sono stati. E così, nella settimana convulsa fra Natale e capodanno, tutto (per me almeno) si è concluso. La successione degli eventi è presto detta: di fronte alle difficoltà della raccolta firme (per l’anticipo della scadenza elettorale, quasi sicuramente fatta apposta), di fronte alla mancanza di fondi (non puoi chiedere a volontari di stare col banchetto fuori tutto il giorno, e di pagarsi pure il gazebo e i depliant), un’ipotesi di apparentamento con un partito-contenitore vuoto, il PPA, espolorata in maniera autonoma, causava l’annuncio della Musu che dichiarava di voler correre da sola: Lista Paola Musu.
Non una mail, non una telefonata, niente di niente: ci eravamo visti in due-tre occasioni, sentiti al telefono, scambiati numerose mail, e di punto in bianco ti abbandona senza neanche salutare. Un comportamento come minimo maleducato, ma direi peggio, funzionale ai poteri forti che dice di voler combattere, perchè ha causato lo sfaldamento di quanto messo faticosamente insieme fino a quel momento. Come buttare all’aria un paziente lavoro di tessitura e mediazione di 6 mesi, così, fregandosene di tutto e di tutti, con la presunzione (sbagliata, visto che solo una settimana dopo diceva: “ops, scusate tutti, non ce la faccio, mi ritiro“) di poter fare tutto da sola.
E lì, nel giro di un paio di giorni, il patatrac. Rossella Giavarini (Reimpresa) che nella riunione audio del giorno dopo lascia tutti in diretta, senza nessuna possibilità di replica e riaggancia il telefono. A dire il vero se l’era già presa qualche tempo prima (con me in particolare) perchè secondo lei se non si è Barnardiani convinti non si ha capito niente (e sul fatto che un imprenditore che per generazioni ha fatto dell’impresa privata la ragione della propia vita e poi si metta a sposare le teorie MMT che vedono lo stato al centro, unico motore dell’economia, ci sarebbe da scrivere un intero saggio, ma non è questo il momento); e nel giro di 24 ore anche Lorella Presotto lascia. Voilà: candidato premier, presidente e presidente onoario, tutti furoi in 48 ore. La lista che si vantava di avere tutte donne ai vertici le perde tutte e tre e si trova senza la sua “testa“.
Rimango io, che per qualche strano motivo ero stato definito “segretario politico“; ci si appresta a salutare l’anno che se ne va, e bisogna ricostruire i cocci per salvare il salvabile. Passo una brutta notte (del 30), il 31 mattina sono a rimuniginare, le telefonate si susseguono incalzanti, ad un certo punto dico: basta. Non mi sento all’altezza. Non credo che sia possibile andare avanti, sarebbe indispensabile cambiare tutto, troppe sono state le aspettative deluse, le promesse mancate, e bisognerebbe fare un altro, l’ennesimo atto di fede che sinceramente mi sembrerebbe un azzardo. E decido di uscire anch’io. Scrivo una mail, spengo il cellulare per due giorni, è fatta: la mia esperienza finisce qui.
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Roma non è stata costruita in un giorno. Se noi che frequentiamo il web pensiamo che basti tradurre in programma politico ciò che giornalmente ci diciamo e scriviamo per avere una qualche possibilità, rischiamo di fare un grosso errore di valutazione. Anzi, questo è il vero inganno di internet e facebook soprattutto: dare l’illusione di compiere una rivoluzione sulla tastiera, di essere liberi perchè si sta mettendo “Mi piace” ad un link; che il mondo stia cambiando perchè pubblichiamo una denuncia di questo o quel politico colluso; e, come sappiamo, “nessuno è più disperatamente schiavo dello schiavo che pensa di essere libero (W.Goethe)“.
Certo, la conoscenza è il primo passo. Certo, per il breve periodo in cui ero impegnato, tutte (e sottolineo: tutte) le persone che sapevano dell’esistenza di qualcosa di nuovo, mi dicevano: “Finalmente! Meno male che c’è qualcuno per cui votare! non se ne può più, di quelli là!” a riprova del totale disallineamento degli attuali partiti dalla gente comune; credo che mai prima d’ora la distanza fra mondo reale e politica sia stato maggiore.
Però bisogna essere molto concreti. Come scritto nel libro “Risvegliati“, con Monia Benini,
- loro hanno i soldi e noi no.
- Loro hanno i mezzi di informazione “pesanti” (TV e giornali) e noi no.
- Loro detengono la possibilità di cambiare le regole, e noi no (per il momento).
- Loro, ad esempio, possono anticipare la data delle elezioni e impedirti di raccogliere le 60.000 firme necessarie (poi scese a 30.000) per presentare la lista.
- Loro si fanno invitare in tutti i programmi televisivi, radiofonici, ecc. (quante volte ho sentita quel “nulla” di Oscar Giannino da quando è sceso in campo? E non dice assolutamente nulla di nuovo!), e noi no.
Per cui serve tempo. Serve pazienza. Serve organizzazione. Serva anche umiltà. L’arroganza di chi ti dice: “Se non sei d’accordo al 100% con Barnard non hai capito un cazzo” serve solo al mantenimento dello status quo: divisi e deboli come piace a chi comanda.
Per quanto mi riguarda, credo che mi metterò al lavoro da subito, per le prossime elezioni, in questa direzione. E vedo bene la mia amica Monia con Nando Rossi (PBC, per il bene comune), e una serie di azioni coordinate con tutti quelli che hanno capito l’imbroglio del signoraggio. Ricordando, per non ripetere gli errori di questa volta, che non c’è nessuno che ci toglierà le castagne dal fuoco al posto nostro. E chi ci promette di farlo, senza nulla chiedere in cambio, potrebbe essere un gatekeeper o un depistatore, funzionale al mantenimento della situazione così com’è oggi.
Grazie Alberto, per questa testimonianza! C’ è un passo che mi colpisce molto è vorrei insistere su questo: ” se noi che frequentiamo il web pensiamo che basti tradurre in programma politico ciò che giornalmente ci diciamo e scriviamo per avere una qualche possibilità, rischiamo di fare un grosso errore di valutazione. Anzi, questo è il vero inganno di internet e facebook soprattutto: dare l’illusione di compiere una rivoluzione sulla tastiera, di essere liberi perchè si sta mettendo “Mi piace” ad un link; che il mondo stia cambiando perchè pubblichiamo una denuncia di questo o quel politico colluso; e, come sappiamo, “nessuno è più disperatamente schiavo dello schiavo che pensa di essere libero “.Credo che sia il nocciolo per iniziare una costruzione solida di un movimento realmente alternativo e di svolta: se da una parte ci sono i grossi partiti che hanno il denaro, che hanno le tv e i giornali ( tutti mezzi utilizzati per rompere le relazioni ) relazioni che mancano in tutti quei movimenti che sono nati sulla rete per contrastare le attuali forze di potere. Anche se il processo è molto più lungo, oggi più che mai, è necessario investire le proprie risorse nel recuperare LE RELAZIONI: essere tra le persone, non in modo virtuale, ma con la propria faccia; la relazione è quel grande bisogno che viene urlato in modo ormai sottomesso e silenzioso perchè ormai rilegato in confini molto lontani e alla quale molti di noi hanno già rinunciato. Forse ho detto qualcosa di scontato!
Bello! Ripartire dalla vita reale, dal territorio, dai contatti reali.
Mi permetto di allegare alcuni articoli già pubblicati da te Alberto, su Ingannati e che chiariscono che non è sufficiente il MINIMO COMUN DENOMINATORE. Perchè è proprio su questo punto che i “massimi poteri” hanno sempre interferito creando dei contenitori vuoti. E Marra lo penso anch’io che era il contenitore dentro cui far confluire il dissendo.
https://www.ingannati.it/2013/01/05/fabio-massimo-scrive-ad-allam-ma-gli-rispondera/
https://www.ingannati.it/2013/01/11/protagonismi-fuori-luogo-marco-turi-su-barnard/
https://www.ingannati.it/2013/01/18/te-la-spiego-io-la-situazione-politica/
https://www.ingannati.it/2013/01/23/parusia-sulla-chiusura-di-pontifex/
Caro Alberto, come di dicevo tempo fa, il sistema ha i suoi mezzi per tagliare fuori gli onesti.
il prosimo appuntamento è tra cinque anni, quando avremo perso altra sovranità, altre leve di sostegno finanziario, altre libertà. Tra cinque anni “loro” avranno guadagnato più forza, più autorità, più voce, più intoccabilità, più impunità, più finanziamenti, più arroganza, più propaganda.
E’ bastato che qualcuno facesse credere a Paola Misu che poteva correre da sola e vi ha piantati, Qualcuno che ha messo sull’altare Barnard (Non avrai altro Dio all’infuori di me) e già vi siete sciolti come neve al sole.
Bisogna cambiare il modo di lottare per i nostri diritti, per le nostre libertà. Abbiamo bisogno di vie alternative, creative. Fuorilegge? Se questa è la legge dico si! Fuorilegge. D’altronde in qualsiasi dittatura essere uomini liberi è fuorilegge.
Io vedo un film diverso. Fra cinque anni il peso di chi guarda (solo) la TV sarà diminuito ancora, la % di chi si fida dei giornali sarà (ancora) diminuita, la coscienza collettiva sarà ancora maggiore. E certi discorsi che oggi sono ancora etichettati come da “complottisti” saranno di uso comune. Basta crederci, tutti quanti insieme, ottimisti e fiduciosi nel futuro.
Io pure di avrei eletto “segretario politico“ 😉
Un consiglio Alberto. Metti tu mano ad un progetto di “Fronte Comune”.
Il Fronte è un fronte. non è una amalgama di idee, di competenze, di specificità, di argomenti. E’ un insieme di eserciti con divise diverse, specializzazioni che avanzano uniti verso una meta. E’ un patto di Intenti Federati in un Progetto Politico Alternativo ai Poteri Forti e Popolare.
Fai in modo che ognuno possa mantenere la propria autonomia, secondo il proprio settore di competenza, avendo bene in mente ciò che ci unisce: sovranità monetaria, alimentare, energetica, sanitaria, scolastica, informativa. E poniamo tutto ciò sotto l’etichetta universale di: identità cristiana, beni comuni, bellezza, buon governo.
A questo punto tutti i nodi verranno al pettine.
Se vuoi ti mando “Risvegliàti” in pdf. Credo che ti potresti riconoscere al 90%. Forse basterebbe una piccola aggiunta: dove abbiamo scritto “dignità della persona e della vita umana” aggiungere: “sin dal suo concepimento”. Così facciamo contento anche l’amico Fabio (scherzo, certo che sono d’accordo!!!)
🙂
Caro Alberto, mi spiace per questa disillusione. Come ti dissi tempo fa, non appena ho messo il naso dentro al sistema “politica” ho capito che bisogna comportarsi come un virus. Agire da dentro, utilizzando ciò che esiste per fare di meglio, per quanto possibile. Partire da zero è difficilissimo, se non impossibile. Per quanto mi riguarda ti posso dire che l’essere “virus” ha già portato dei risultati. E spero che il 2013 sia ancora più fecondo. Ce la metterò tutta, condividendo moltissimo del tuo pensiero.
La tua scelta di impegno a livello locale è nobile e apprezzabile. Ma -dimmi la verità- non stanno un po’ alla volta spogliando il territorio di tutte le sue deleghe, centralizzando sempre di più?
Questo a livello macro, purtroppo, è vero. A livello medio-micro assolutamente no.
Le decisioni stanno in mano agli assessori ed ai tecnici, sia che si tratti di un Comune oppure di una Unione dei Comuni. E si può fare molto, moltissimo, immediatamente percepibile dai Cittadini. Basta volerlo ed evitare che chi deve decidere si nasconda dietro il “non ci sono soldi” (non è vero) oppure “non si può fare” (che molto spesso significa “non ho voglia di fare”). Chiudere il cerchio, fare da collegamento tra le varie anime del Comune (che non si parlano), superare ostacoli burocratici (inesistenti), reperire risorse gratuite (o quasi) per il bene comune. Tutto fattibile. Senza tanti clamori e senza tante campagne. Solo con intelligenza, umiltà e caparbietà.
Beh, mi hai quasi convinto. Ma dove operi, così che ti si possa venire a trovare?
Vigodarzere (Padova). Un paese rimasto indietro per incapacità degli amministratori di tutti i colori (tutti) passati negli ultimi 20 anni. Ma con un’anima ancora da “paese”, per fortuna.
Gentile Alberto,
mi imbatto casualmente nella tua simpatica testimonianza che narra la tua breve e significativa esperienza politica.. e sorrido..
Sorrido perchè ugual cosa mi è capitata essendomi imbarcato con l’amico Magdi Allam nella sua avventura denominata IO amo L’italia da cui sono uscito consapevolmente 24 ore prima della presentazione della lista che mi vedeva al 2 posto della lista alla camera nella circoscrizione Lombardia 1.
Molte delle ragioni da te ben illustrate, oltre a dei dettagli comportamentali del suo staff mi hanno convinto che le azioni così intraprese rischiano solo di creare illusioni e di mostrarsi in tutto il loro velleitarismo.
IL web può essere un ottimo aggregatore..ma prima è necessaria l’esistenza di un soggetto popolare che sia consapevole delle ragioni del suo esistere e dei mezzi e degli strumenti necessari alla battaglia.
Se credi nella possibilità di rimetterti al lavoro in tal senso ti segnalo la mia disponibilità in termini di esperienza, principi non negoziabili e buone relazioni in ogni parte del paese.
Cordialmente
marco palmisano
Approfondiamo.
Perchè Allam e Fiore mi avevano tentato entrambi, prima che mi decidessi a starmene definitivamente fuori. Ma mentre per entrambi il programma è condivisibile, per uno conosco e stimo il leader ma gli aderenti (mediamente) no, per l’altro il contrario. Indovina “which is which”?
Ti consiglio di leggere questi dati.
http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-nel-mondo/80838-intenzioni-di-voto-sondaggio-shock-di-affaritaliani-it-forza-nuova-quinto-partito-al-609/
Per me la persona stimabile era Magdi.. ma una concezione troppo poco comunitaria del suo agire lo segna pesantemente..
Per rimettere in moto un popolo vero c’è bisogno di un gruppo di persone che condividano scopi, ideali e valori non solo nel programma ma anche nel metodo di operare tra di loro..
I leader servono solo a garantire questo coagulo.. il resto lo deve fare l’esperienza e lo slancio comune che parte da esigenze primarie condivise..
Nel frattempo che cerchiamo leader e collaboratori, il popolo affamato dalle banche soffre la fame e soprattutto rimane disorientato e senza guida.. di fronte alla tv..
Che san MIchele Arcangelo ci ottenga la misericordia del Signore per questo nostro popolo italiano.
Se volete approfondiamo
ciao marco palmisano
Ciao Marco.
Mi confermi se sei il Marco che immagino?
http://affaritaliani.libero.it/politica/report-affonda-le-ambizioni-papali051112.html
si caro Eliah..
e tu chi sei..?
ciao
mp
Se vuoi lasciarmi la tua mail tramite Alberto Medici, ci possiamo anche scrivere privatamente.
Con simpatia
volentieri..
la mia mail privata è xxxxxxxxxx ..
Alberto Medici non ho il piacere di conoscerlo ma spero che non sia unpolite segnarlo ugualmente tramite il msuo bel blog..
nel caso grazie per l’ospitalità e a presto
ciao
marco palmisano
Caro Alberto ti consiglio di verificare questi dati
http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-nel-mondo/80838-intenzioni-di-voto-sondaggio-shock-di-affaritaliani-it-forza-nuova-quinto-partito-al-609/
Il problema è che in Italia il soggetto popolare che dà testimonianza di essere consapevole delle ragioni del suo esistere da quando è diventato filo-usraeliano (tranne alcuni rari e preziosi esempi) , di queste ragioni ne è sempre meno consapevole e si è svenduto alla mentalità di questo mondo.
Riguardo a “which is which” considerando che anche te Alberto sei lettore di effedieffe (invito anch’io all’abbonamento) e considerando la risposta che ha dato Blondet ad un lettore su chi votare , forse ho capito 🙂
Riguardo al web, certamente è solo uno strumento. Anche i Re Magi se non si spostavano Gesù Bambino non lo avrebbero mai visto soltanto grazie ai loro studi.
Oggi ho guardato un video dello tsunami tour di Grillo e mi ha colpito l’espressione, il viso delle persone. Avevano una passione ed entusiasmo dentro che spero rimanga.
Magari fra 50 anni si dirà che Grillo era questo, che era quest’altro, che era la ennesima rivoluzione colorata pagata dai poteri forti, etc.etc.etc….Non lo so, non sono un profeta.
Ma magari anche sarà rimasta l’amicizia tra queste persone o tra alcune di loro che, condividendo le stesse esigenze elementari comuni, di giustizia, di bellezza, di verità, di bontà, sono rimaste amiche.
Personalmente (forse lo avevo già scritto) credo che la politica in Italia avrà un futuro se partirà da queste esigenze autentiche, elementari, delle persone di buona volontà.
Concordo al 100%. Infatti l’errore da evitare è quello di identificare i “grillini” con Grillo: brava gente, volontari, impegnati, sognatori, idealisti, questi; e impedito a dire la verità questo. Ma la gente, una volta risvegliata, non si può rimettere a dormire. Quindi, nel bene e nel male. onore a Grillo.
http://www.iljournal.it/2013/il-caso-di-giussago-dove-il-comune-si-comporta-da-banca/433035
http://www.comune.giussago.pv.it/index.php?option=com_docman&task=doc_download&gid=1015&Itemid=14
Comune di Giussago (PV): Soluzione di microcredito senza interessi (0%), per le famiglie di cittadini in crisi, fino a €3.000,00 rimborsabili in 3 anni.
Bella iniziativa.
ciao Francesco.
Questa notizia però l’ho valutata attentamente appena l’hanno data.
Infatti, essendo notizia mainstream, non può che avere un effetto capestro. Se no perché darla!
Quante persone hanno bisogno di 3000 euro se non coloro che hanno debiti o conti scoperti o desideri inappagati?
Infatti c’è una clausola: devi avere un lavoro fisso o un certificato valido di immigrazione.
In poche parole? Ti dò i soldi per spenderli. Se poi non me li restituisco agisco sul Quinto dello Stipendio eo ti espatrio! Bell’affare. Capisco infatti l’imprenditore che ha per attività far fruttare la ricchezza o il capitale. Ma siamo sicuri che alla fine non sia meglio giocarsi quel poco che hai alle slot machine per correre meno rischi?
Di fatto è una proposta buona per pochi ma non per tutti. Già immagino quanti pensionati dovranno intervenire per soccorrere il maldestro affare dei figli o dei nipoti. Di fatto diventa un prolungamento del “già certo” stipendio; che dopo tre anni devi restituire (è vero) senza interessi; ma che solo serve a comprarti un televisore in più, un cellulare, un abitino, pagarti l’ultima settimana di alimenti, le bollette inevase, o toglierti uno sfizio che altrimenti con il “misero” lavoro (che “misero” resterà per i prossimi 3 anni) non avresti mai potuto toglierti o levarti un onere che non hai potuto finora soddisfare.
Da un punto di vista logico, per il sindaco, si tratta di incentivare il consumo.
Da un punto di vista sociale, stiamo a vedere tra tre anni quanti saranno in grado di far fronte al debito (per quei 3mila miserabili euro). Già, avrai finito di pagare Equitalia, ma sei rimasto decisamente più povero!
Caro Eliah concordo e Ti ringrazio di averCi spiegato con mente e conoscenza a più ampio raggio.
Infatti anche le iniziative più meritevoli vanno ponderate meglio…ci sono i pro e contro.
Spero cmq che quei soldi vengano erogati dal Comune a chi ha veramente bisogno, con attenta analisi.
Caro Francesco,
penso che quella del Sindaco sia stata una azione avveduta e persino geniale. Ma è un vero e proprio “prodomosua”. Il problema infatti non è lui. I media hanno dato risalto ad un fenomeno quale il “mediocredito” perchè questo fa comodo alle banche locali, al commercio, al fisco, ai servizi locali, alla campagna elettorale del Sindaco e a tutti gli approfittatori di turno.
Questa pratica è già in uso in alcuni Paesi europei. Non ti viene chiesto nulla. Quasi fosse valuta “a credito”. Che non vuol dire “Reddito da cittadinanza”. Perchè essendo “a credito” è pur sempre un prestito, anche se senza interessi. E devi restituirlo senza poterlo “fabbricare” da zero. Praticamente in qualche modo lo devi ripagare questo prestito. E se finora non ce l’hai fatta con il tuo stipendio, dubito che riuscirai, dopo, a stringere la cinta per rimborsare il dovuto. Allora ecco che dovrai andare in Banca e farti strozzare o dovrai chiedere ad altri di metterci una toppa.
L’esperienza in altri Paesi europei è questa: la Banca ti mette sul conto un importo di 30mila euro. Finchè non lo tocchi è come fosse inesistente. Ma come puoi non avere la tentazione di un uso per una cosa che in quel momento ti sembra impossibile rinunciare. Ovviamente la strategia è una: posso, quindi compro.
Dico comunque che il Sindaco deve aver pensato per una certa cifra, prima di pensare al suicidio o ad un gesto di disperazione, l’opportunità di ricorrere anche a parenti prossimi, che per certe somme ci arrivano un pò tutti ad aiutarti, allegerendo il proprio conto in banca, anche facendotela pesare.
Ora, il punto è ‘un’altro. Il Sindaco eroga in base alle certezze che ha che il debito in qualche modo venga onorato. Ma la gente pondera “cum grano salis”? Siamo certi che non si faccio prendere dalla “sindrome compulsiva d’acquisto”? E’ una scienza questa, mica si scherza! Quanta gente è pronta a comprare oggi ciò che non avrebbe mai potuto comprare ne oggi, ne ieri, nè domani (a causa proprio di quei 3mila euro che mancano sempre), avendo a disposizione una somma immediata proprio di 3mila euro (che bada bene non gli cadono dal cielo)?
Se il Sindaco avesse offerto una valuta (bonus, voucher, assegno comunale) da far circolare internamente al suo comune del valore commerciale di 3mila euro e non ne avesse preteso la restituzione, allora avremmo avuto una novità assoluta (surreale, nel senso buono). Se avesse voluto introdurre dei “buoni a tempo” o dei “buoni pasto” per tutti, pure. Ma queste cose, visto che in parte già esistono in Italia, come mai nei media mainstream non se ne fa menzione alcuna?
Penso anche ai supermercati inglesi dove il cibo in scadenza viene venduto in fondo al negozio a prezzi davvero da capogiro. In Italia questa buona pratica non esiste, come mai?
Io non mi interrogo tanto sulle notizie che danno, ma di quelle che girano in internet e che restano solo a disposizione di chi ascolta la stampa alternativa.
Ciao
Dentro una grande trappola il popolo dei topolini condannato ad essere distrutto studia e discute su quale sarebbe la miglior soluzione da prendere. Formare un partito politico? Le opinioni sono tante e controverse. occupano chilometri di dibattiti di bei ragionamenti colti, quasi incomprensibile. E non toccano mai il nocciolo della questione. I re dei topi se la ridono. Hanno ricevuto somme da capogiro dai loro padroni, che se ne stanno prudentemente nascosti, per continuare a derubare e distruggere il popolo rattesco mediante ogni tipo di menzogne ed inganni. Abbindolati dai loro importanti lideres, i quali si comportano come quei re africani che dietro lauto pagamento, consegnavano mani e piedi legati i loro popoli ai ricchi trafficanti di schiavi. Abbiamo infatti tre importantissimi re africani, che saranno votati
dagli ignari topolini i quali all’unanimità approveranno in pieno l’operato “tecnico” dei ricchissimi trafficanti di topi-schiavi.
A nessuno dei colti topolini viene mai in mente di lasciare da parte la buona educazione, le belle, gentili, oneste, cortesi, soavi maniere del galateo: “prego, s’accomodi, gradisce un cordiale?, due savoiardi?
Mi spiace, ma il popolo dei topolini avrà quel che si merita se non prende in mano un rimedio piè energico, per così dire.
@Ing. Alberto Medici
Solution Focus:
“Per la costruzione di una formazione politica unitaria di liberazione nazionale”, di Massimo Franceschini per SovranitàPopolare
28 aprile 2021
Non comprendere le reali esigenze del Paese sarebbe un grave ed imperdonabile errore politico Sono onorato di poter riprendere la collaborazione con questa rivista, nel frattempo notevolmente cresciuta in quantità e qualità. Lo faccio in un momento politico che reputo assai insidioso, anche da un punto di vista sociale e culturale: penso alla continua distruzione – accelerata in modo repentino con l’“emergenza” sanitaria – di quei diritti civili e sociali che, pur con tutte le parziali e contraddittorie attuazioni, avevano in qualche modo caratterizzato il mondo post Seconda Guerra Mondiale. Così, quel grande “reset” paventato a Davos, altro non può essere inteso se non come inizio di un percorso che potrebbe culminare con l’instaurazione di un potere globale tecnocratico, splendidamente servito sul “piatto d’argento” del terrore virale. La constatazione dell’enorme pervasività del pensiero unico dominante apparentemente “progressista”, non lascia ben sperare sulla capacità di riscatto politico delle società civili: strette fra errate considerazioni in economia che impediscono di pensare ad una prosperità costruita su monete e politiche sovrane, subito possibili con un po’ di “sforzo” anche nella UE, coartate da un’etica di “responsabilità vaccinal-sociale” del tutto distorta sia scientificamente, sia giuridicamente, sono anche assai “mal servite” da chi, potenzialmente, potrebbe favorire una politica del tutto nuova culturalmente, organicamente trasparente e costituzionalmente sovrana e, soprattutto, di un certo peso elettorale. Infatti, pragmaticamente, il vero problema politico del nostro Paese è presto detto: manca un Partito Unitario di Liberazione Nazionale, come ad esempio da me illustrato nel recente omonimo libro: una formazione unitaria, potenzialmente in grado di captare tutto il panorama politico, culturale ed associativo costituzionalmente orientato; anche capace di intercettare i cosiddetti “delusi”, stavolta assai numerosi se consideriamo quelli di 5 Stelle, Lega e Fratelli d’Italia. Una formazione del genere, sarebbe non solo in grado di crescere attraendo una parte della cosiddetta “maggioranza silenziosa”, ma potrebbe divenire, data la grandezza potenziale, un faro politico, culturale ed operativo non indifferente, capace di ergersi come sponda di sostegno, difesa, collegamento e proposta alla società civile, organizzata e non. Tutto questo, in breve tempo, diventerebbe un “affare” inevitabile anche per i media mainstream, un soggetto comunque dotato di un suo media, capace di iniziare varie tipologie di pressioni su politica ed Istituzioni ben prima della scadenza elettorale.
Infatti non dobbiamo dimenticare che, vista la velocità con cui il sistema corporativo globale si sta muovendo verso l’“internet tecnocratico delle cose” stile Cina, la prossima tornata elettorale si svolgerebbe in una situazione socio-politica ancor più disastrata di quella odierna, anche da un punto di vista democratico. La domanda che si pone quindi è: cosa dobbiamo fare per dare una speranza al Paese? Dal mio punto di vista, la cosa è abbastanza semplice, anche se contemporaneamente difficile, viste le divisioni ideologiche, personalistiche ed il proliferare dei “luoghi virtuali di esistenza”. Infatti, dobbiamo certo riflettere sugli effetti di internet e dei social media che, a ben vedere, hanno contribuito ad una sostanziale falsa percezione di vitalità, non avvalorata dalla reale rispondenza sociale, per non dire elettorale: i caldi e rassicuranti “luoghi” virtuali hanno probabilmente ingenerato percezioni di vitalità e forza del tutto ipotetiche, lontane da un reale “possibile”. L’unica strada, alla quale sollecito quanti in grado di farsene portavoce presso le “giuste” orecchie, a mio modo di vedere potrebbe essere la seguente: dovrebbe formarsi un comitato autorevole di personalità culturali, giuridiche e politiche, capace di essere preso in considerazione dal panorama politico, culturale ed associativo costituzionalmente orientato per iniziare una veloce fase costituente, come da me illustrata anche nelle fasi organizzative e procedurali. Per essere inclusiva e non facilmente delegittimabile dalla propaganda del sistema, tale soggetto dovrebbe rivolgersi in maniera autorevole, ma comprensibile, abbandonando gli “ismi” ed intellettualismi di stagioni politiche ormai passate, per guardare ai valori universali della nostra Costituzione e farne quel programma attuativo di “riscatto sovrano”, che è già scritto nei suoi valori ed articoli fondamentali. Il soggetto politico da me auspicato, dovrebbe anche darsi necessariamente pace riguardo questioni relative a posizionamenti geo-strategici, ora del tutto fuori da ogni reale controllo e proposizione, questioni che potrebbero essere anche divisive vista l’oggettiva occupazione del nostro Paese da parte della NATO, che però non può giustificare il contemporaneo “innamoramento” per la Cina da parte di altri “sovranisti”. In conclusione, esorto tutti quelli che potrebbero essere in grado, in qualsiasi modo, di favorire quanto da me brevemente illustrato, ad iniziare immediatamente a darsi da fare: non comprendere la necessaria urgenza e contemporanea qualità consapevole nell’azione necessaria, è un errore che il Paese non può più permettersi.
Riferimento:
https://www.sovranitapopolare.org/2021/04/28/per-la-costruzione-di-una-formazione-politica-unitaria-di-liberazione-nazionale/
Commento.
Posso capire la tua delusione per quella breve esperienza politica ma non è che per forza si deve fare attività politica con tutto se stesso, ad esempio una persona autorevole del tuo calibro per questo progetto di “Per la costruzione di una formazione politica unitaria di liberazione nazionale” potrebbe presentare semplicemente un progetto di legge su una o un paio di tematiche che gli sta/stanno davvero più a cuore da inserire nel programma politico, ovviamente in modo sintetico, e nello stesso tempo dare un piccolo contributo economico e magari anche spargendo la voce, insomma, da piccoli passi se fatti bene e in tanti, poi si fanno i grandi passi politici significativi, that’s it!!
Ciao e buona giornata.
TheTruthSeeker
Vero; di fatto anche questo blog è un po’ “fare politica”. (vedi ad esempio: “Proposta operativa per sindaci volonterosi”)
@Ing. Alberto Medici
“Vero; di fatto anche questo blog è un po’ “fare politica”. (vedi ad esempio: “Proposta operativa per sindaci volonterosi”)”, Ing. Alberto Medici
1. Vero, soprattutto lo fai in tema di politica sanitaria che è quella più importante, purtroppo invece molto sottovalutata dalla politica ufficiale e da TV e giornaloni, chissà come mai……!!
2. T’immagini, un popolo in forma fisicamente e sveglio intellettualmente sarebbe la totale rovina per le oligarchie eurocratiche atlantiste e farebbe tutto il necessario e il possibile per vivere in una vera autentica democrazia in cui gli interessi del popolo italiano sarebbero la priorità N 1 in tutti i campi che contano, e invece che abbiamo? Ecco l’ultima boiata:
https://www.imolaoggi.it/2021/05/17/omofobia-mattarella-societa-arricchita-dalle-diversita/
Cioè praticamente, l’Italia nel 2020 ha raggiunto il tasso più basso di natalità dai tempi dell’Unità d’Italia e la mummia sicula di Mattarella dice invece che più LGBT ci sono, meglio è per tutti, incredibile ma vero!!
Ovviamente è telecomandato dall’estero, come d’altronde per tutto il resto, perché sono direttive nate nelle alte sfere UE , a sua volta questi obbrobri nascono in USA, vedasi origini teoria gender, che strane coincidenze…., da notare che nelle comunità gay e trans le malattie all’apparato anale sono molto diffuse, in primis il cancro anale ma censura totale su TV e giornaloni, chissà come mai…..!!
3. A parte questo, quando andavo al liceo mi domandavo come mai all’educazione fisica fossero dedicate solo due ore a settimana visto che i romani avevano già coniato la sintesi eccellente “Mens Sana In Corpore Sano”, allora pensavo che fosse solo una questione di disorganizzazione e menefreghismo della macchina statale, poi ovviamente col tempo ho realizzato che invece è intenzionalmente fatto apposta per avere poi una gioventù più molliccia e malleabile, comunque, non è solo un problema italiano, anzi addirittura in alcuni altri paesi va anche peggio, vedasi ad esempio gli alti tassi di obesità e alcolismo in USA, UK e Germania, poi certo coi loro telefilm, sparati a gettito continuo sulla TV italiana, soprattutto americani, in cui rappresentano bella gente in forma, vorrebbero nascondere questi loro scheletri negli armadi e ancora ci riescono ma non sarà ancora per molto, e come mai?
Se organizzi una truffa sanitaria a livello mondiale, vedasi questa fake pandemia, e la sperimenti in modo brutale anche sul popolo che teoricamente dovrebbe essere il tuo popolo e questo popolo non si ribella come si deve, anzi come tanti lemming si fanno vaccinare e allora i malanni fisici e mentali di quel popolo, già gravi, potranno solo aumentare ulteriormente, that’s it!!
PS ovviamente mi riferisco agli USA, da loro è venuto l’input e poi tutti i vassalli europei pecoroni subito appresso, chissà come mai….!!!
4. “(vedi ad esempio: “Proposta operativa per sindaci volonterosi”)”, Ing. Alberto Medici
Vista l’occasione, mi avresti potuto segnalare direttamente il link, vabbè, never mind, quando ho tempo poi me lo vado a cercare, that’s it!!
5. Ciao e buona giornata.
TheTruhSeeker
https://www.ingannati.it/2013/11/27/proposta-operativa-per-sindaci-volonterosi/
1. Grazie mille!!
2. Nota scherzosa.
In questa foto sembri dal viso una sorta di versione giovamile di Giancarlo Magalli, insomma, un viso pacioccone, in altre foto invece dove sfoggi il pizzetto e il viso è più appuntito sembri un vero hijo de puta, ovviamente nel senso buono, se quest’ultima versione corrisponde più alla realtà e allora…….!!
3. Ciao e buona giornata.
TheTruthSeeker
😀 foto di 20 anni fa…. ma tanto nell’aldilà saremo tutti belli e giovani!!!
@Ing. Alberto Medici
1. Quando dicevo:
“in altre foto invece dove sfoggi il pizzetto e il viso è più appuntito sembri un vero hijo de puta, ovviamente nel senso buono,”
mi riferisco a questa tua altra versione:
Alberto Medici, dagli inganni al risveglio BN PODCAST
1.984 visualizzazioni
•20 ott 2016
Alberto Medici, autore del libro Ingannati, ci parla di stretta attualità e di come possiamo uscire dagli inganni moderni e del sistema per abbracciare la fase di risveglio
https://www.youtube.com/watch?v=vEfTZpv7k2E
in cui invece paradossalmente sembri più giovane della foto di cui sopra che dici risale a 20 anni fa e comunque mi ero dimenticato di dire non si vede bene e quindi la mia battuta era solo dovuto a un’impressione superficiale!
Comunque, nel 2016 dimostravi circa 10 anni in meno, complimenti!!
2. “nell’aldilà saremo tutti belli e giovani!!!”, Alberto
Magari ci sarà la regola che se ti sei comportato bene nella vita terrena e allora hai questo privilegio ma se invece uno si è comportato male nella vita terrena non lo avrà, oppure saremo spiriti/anime che possono solo parlare con le loro voci e lo potranno fare solo coloro che si sono comportati bene nella vita terrena, certo che pensare come gli atei che dopo la morte ci sia il nulla assoluto per come la vedo io mi sembra poco probabile, si vedrà, si spera il più tardi possibile!!!
3. Ciao e buona giornata.
TheTruthSeeker