Ricevo e volentieri pubblico. __________________________________________ Gentile Benedetta Argentieri, a proposito della chiusura del sito cattolico Pontifex.Roma (per me ancora sufficientemente legato alla gerarchia ecclesiastica e a Benedetto XVI per poter pensare ad una chiusura definitiva), mi sento di comunicarle che, come co-fondatore di Escogitur (forum che ho chiuso da oltre un anno per autocensura contro coloro che pur leggendomi si giuggiolavano in “mammona” pur parlando di Dio, Chiesa, Papa e Vangelo, senza decidere di lasciare questo “Sistema Surreale” con i suoi inganni e le sue matrici che presto ci porterà alla microchippatura per legge come succederà in America da aprile 2013) esistono fra i siti di controinformazione anche quelli che sostengono come me una netta posizione apocalittica: ossia, a Roma c’è la “sedevacante”, e quindi per l’assenza stessa del Katechon o Papa “pontefice” tra Cielo e Terra e ostacolatore” della sopraffazione dei pochi pervertitori contro gli indifesi ed il Creato, tutto oramai è possibile. Infatti, senza una Vera Autorità Morale che urla dai tetti gli Abomini; e causa egli stesso, per il perdurare dei silenzi assordanti, della Desolazione in Luogo Santo, c’è ben poco da stare sereni e allegri. Siamo di fronte ai precursori dell’Antricristo e molti “giornalisti” li celebrano pure come Santi. Si immagini il peggio e lo moltiplichi per 100. Siamo in piena Apocalisse e prevale, ovunque, il Mysterium Iniquitatis! La peggiore massoneria infatti è quella ecclesiastica infiltrata ovunque, anche fra i poteri degli Stati, affiancando presidenti, banchieri e magistrati. Quindi non si preoccupi. Lei ed io siamo comunque parte di questa situazione! Però, quel che c’è da dire, abbiamo l’obbligo di farlo con tutte le nostre forze, perchè non possiamo delegare ad altri nè la Verità (non essendoci più autorità in grado di enunciarla) e ne la Carità (essendo in pochi a distinguere la vera carità cristiana da beneficienza e filantropia) soprattutto se siamo coinvolti nel processo e siamo informati dei fatti. Altro che debito, dunque, altro che guerre, altro che controlli sul genere umano, altro che Grande Fratello e riduzione delle libertà di parola, di espressione, di stampa. Qui siamo di fronte ad una guerra invisibile che ci sta distruggendo l’anima, sottraendo tutto il nostro tempo, disarmando di ogni convenzione umana, mettendo l’uno contro l’altro fuori dalla retta ragione, alienando di ogni senso di identità, partecipazione, bene comune, bellezza e buon governo. Lei certamente saprà le ragioni per cui è stata uccisa la sua collega Maria Grazia Cutuli. Non per un semplice caso del destino, in quel giorno in Afghanistan (dove sono stato 5 mesi), ma perchè indagava sui casi di pedofilia in Belgio, che poi scoperchiarono ben altri reati al vertice del Governo di Bruxelles e nella Chiesa Cattolica, quali il programma Monarch ed il ricatto con cui si autosostengono gli oligarchi di tutto il mondo, i massoni ed i “pedofili preti” presi in fragranza di reato proprio contro i bambini. L’atto più obbrobrioso che si possa commettere e che nessuno mai ti perdonerà. Tutto questo ovviamente serve per “stabilizzare” il potere. Maria Grazia Cutuli lo aveva scoperto e lo stava per denunciare. Ne sa qualcosa il magistrato Paolo Ferraro, altra vittima del sistema per aver denunciato la conbine magistratura-esercito-massoneria-satanismo-pedofilia-haarp-finanza-politica. Lei certamente sa le ragioni per cui è morto il suo collega Walter Tobagi, che per ricercare e dire la verità sui casi che hanno contrassegnato gli eventi degli anni ’70 all’insegna della stagione stragista, è stato ucciso per un patto sindacale “dei figli delle famiglie delle elite” dentro il suo stesso giornale. Potrei citarle Mauro De Mauro, Pier Paolo Pasolini, Giuseppe Fava, Giuseppe Rostagno, Giuseppe Impastato, Giancarlo Siani, Mino Pecorelli, Ilaria Alpi, Antonio Russo… Carlo Casalegno, l’ex vicedirettore de La Stampa e l’inviato speciale del Corriere della Sera Walter Tobagi, presidente dell’Associazione lombarda dei giornalisti, entrambi assassinati dalle Br, paradossalmente mancavano nel 1999 nel muro della memoria nel Journalist Memorial, una suggestiva struttura di vetro, che si trova accanto al NewMuseum di Arlington-Virginia (USA) dove sono incisi circa 1400 nomi di giornalisti, fotografi e operatori morti nel mondo a partire dal 1812. Ora, a me pare che oggi come ieri i giornalisti stipendiati invece di chiudersi a coorte e fare quadrato fra loro per denunciare le “verità” sottomesse al potere, come propaggine asservita alla “propaganda di regime” e sostituite dalla menzogna a protezione degli interessi di piccoli gruppi oligarchi o della stegocrazia, piuttosto che essere paladini di civiltà e verità, si costituiscono corpo miliziano a protezione dei loro padroni dell’iniquità e delle empietà, che sono ovunque ci siano
- delle stragi,
- delle politiche abortiste,
- degli stermini di massa, del terrore,
- delle rivoluzioni colorate,
- delle morti eccellenti,
- delle perdite di anime,
- della cronicizzazione delle malattie,
- dei disfacimenti economico-finanziari, sociali e culturali,
- sottrazione ai popoli del diritto naturale di autodeterminarsi
senza entrare per forza nelle logiche illuministe della democrazia che secondo quello che voi scrivete si invererebbe con i ricorsi e la dipendenza dal Governo Mondiale (e con lui tutte le cinghie di trasmissione del Gruppo dei 33, dei 300, Bilderberg, Trilateral, CFR, Pilgrims, Fabian, Around Table, Vaticano Secondo, ecc.) legato a doppia mandata alla Federal Reserve e alla BCE; dipendenza degli Stati e dei Governi (salvo l’eliminazione tout court dei rappresentanti politici, dei magistrati, dei militari e poliziotti e dei giornalisti che vi si oppongono e ostacolano le trattative), quindi, dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale, dalla NATO, dall’ONU e quindi dalla Lucis Trust (il top della New Age e del NUOVO ORDINE MONDIALE con tutti i suoi rituali che vanno dalle Pasque di Sangue, ai piani Gender persino passando dalla programmazione Monarch, dai GayPride e dal sincretismo religioso), dalle Multinazionali criminali dei petrolieri e della finanza, dalla Monsanto (leggasi OGM, Codex Alimentarius, scie chimiche, crollo dell’occupazione nei comparti agricoli e nelle filiere corte, royalties sui semi) e della transumanizzazione in atto per completare il programma apocalittico del nuovo ordine mondiale. E poi c’è la Mafia che si attiene ad essere un prestatore di servizio per i Poteri Occulti, nulla di più, ma su cui voi giornalisti riuscite sempre a dare il meglio, nel limite del possibile e delle vostre prerogative e delle possibilità concesse di sapere e dire, pur di non toccare il vero Centro di Potere da cui tutto si dispiega e dare ogni tanto un contentino al popolo bue. Vi fanno da V colonna i film hollywoodiani che alimentano nell’immaginario collettivo tutta una fantastoria di buoni e cattivi, talvolta uniti persino per combattere l’alieno che arriva da altri pianeti. Ecco cosa è che voi intendete per Democrazia. Perchè non è stata fatta una intervista “che è una” a Romano Prodi, dacchè Ban Ki-Moon lo ha nominato responsabile ONU dell’area Mali abbiamo solo assistito ad un attacco unilaterale della Francia e dei suoi alleati contro una popolazione inerme: forse perchè lì ci sono quantità di uranio, petrolio, gas sufficienti per nutrire le centrali nucleari e le guerre per i prossimi 10 anni? Perchè non raccontate che la Goldman Sachs praticamente detiene il controllo di tutta l’Europa e che il debito tanto sbandierato con il pareggio in bilancio nella Costituzione voluto dalla BCE e dal Commissario Europeo non è altro che una forma per impoverirci e mantenerci sotto la soglia della povertà? Perchè non avete raccontato come in realtà si viveva il Libia ai tempi di Gheddafi? Avete perso quello che è più naturale per un giornalista di inchiesta: avere la fierezza di denunciare tutto ciò che nasce storto o peggio ancora va contro la Costituzione ed i Diritti di un Popolo; avete perso la fierezza di sentirvi i paladini di tutte le sovranità, monetaria, alimentare, energetica, informativa, sanitaria degli Stati, senza le quali ogni Diritto decade ipso facto per finire sotto il diretto controllo dei decisori del cui corpo, lo sappiate o no, fate parte. E sì, perchè tacendo da dove potete parlare e denunciare vi siete supinamente schierati dalla parte di chi è per propria natura esoterico e luciferino in odio contro la persona umana dal “concepimento” fino alla morte e quindi contro gli scambi naturali di beni, servizi e prodotti materiali e immateriali. Perchè per costoro gli esseri umani sono Figli di Dio da portare alla perdizione e all’annullamento. Faccia in modo anche lei, di non finire da quella parte della lista, compiendo un atto di orgoglio per distinguersi tra giornalisti “stipendiati” e “il giornalista”. Nella vita la dignità ha più peso che non la quantità di beni accumulati. E la paura può essere vinta! E siccome a molti piace giocare facile, come ha fatto lei in questo articolo su Pontifex.Roma, citando Bruno Volpe come un professionista che si preoccupa di quelle che per voi sono notizie marginali e “politicamente non corrette”, senza prendere una parte a difesa di un collega che tenta di muoversi in questa giungla di ciò che è lecito dire e no, vorrei farle pervenire questo mio pensiero: per noi Cattolici Resilienti (rispetto a tutti voi che amate la visibilità, l’ordine a cui appartenete e che vi vincola oltre misura, e che vi fa ripiegare ad una vita comoda, appellandovi al surrogato della notizia già tritata e masticata da altri per voi, alle facilitazioni delle “veline” ANSA dei servizi segreti o dei “cerchi sovrastrutturali” a cui dovete inchinarvi come ad una madre che vi dà il latte ed il nutrimento) i “veri” diritti inalienabili, inequivocabili, irreversibili e irrinunciabili della società civile, sono la vita, la procreazione, la conservazione della specie, le libertà di essere noi stessi secondo i talenti che il Cielo di dà, e per logica, la morale cattolica impostata sul Vangelo di Nostro Signore Unico Salvatore. Quello che segue è il discorso che John Swinton, l’allora redattore-capo del New York Times, pronunciò in occasione di un banchetto con i suoi colleghi, 150 anni fa ai tempi di Porta Pia, per intenderci, presso l’American Press Association:
“In America, in questo periodo della storia del mondo, una stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so pure io. Non c’è nessuno di voi che oserebbe scrivere le proprie vere opinioni, e già sapete anticipatamente che se lo facesse esse non verrebbero mai pubblicate. Io sono pagato un tanto alla settimana per tenere le mie opinioni oneste fuori dal giornale col quale ho rapporti. Altri di voi sono pagati in modo simile per cose simili, e chi di voi fosse così pazzo da scrivere opinioni oneste, si ritroverebbe subito per strada a cercarsi un altro lavoro. Se io permettessi alle mie vere opinioni di apparire su un numero del mio giornale, prima di ventiquattr’ore la mia occupazione sarebbe liquidata. Il lavoro del giornalista è quello di distruggere la verità, di mentire spudoratamente, di corrompere, di diffamare, di scodinzolare ai piedi della ricchezza, e di vendere il proprio Paese e la sua gente per il suo pane quotidiano. Lo sapete voi e lo so pure io. E allora, che pazzia è mai questa di brindare a una stampa indipendente? noi siamo gli arnesi e i vassalli di uomini ricchi che stanno dietro le quinte. Noi siamo dei burattini, loro tirano i fili e noi balliamo. I nostri talenti, le nostre possibilità, le nostre vite, sono tutto proprietà di altri. Noi siamo delle prostitute intellettuali.”
Provi a guardare in un’altra maniera d’ora in poi le persone come Bruno Volpe e chi nella rete cerca di portare l’informazione che a voi o sfugge o sembra irriverente verso i poteri forti e la società in dissoluzione. Parusìa in Gesù Adveniente e Maria CorRedentrice
Oggi sarò prolisso, perchè quando leggo Parusìa mi si scatenano i neuroni in senso positivo e mi sento anche più energico nella composizione del testo.
Questa lettera sembra la premessa -versione uso cattolici- di un trattato sul complotto neomondialista che avanza senza argini e senza alcun ostacolo moralizzatore contro la Chiesa di Gesù. Dal di fuori e dal di dentro!
Forse Bruno Volpe, per quello che ho avuto modo di conoscere, è più un giornalista di provincia, che colpisce a livello della cinta, ma non per questo meno coraggioso; e che per la sua avversione ai peccati contro natura e quindi per assenza di una morale pubblica, sembra lui, invece, dare scandalo al perbenista mondo dei benpensanti facendo urlare i migliori campioni del “politicamente corretto” che appoggiano le stragi abortiste, il pensiero sionista e le manifestazioni gay contro la famiglia. Ma detto fra noi, quello che dice qui Parusìa, Volpe non lo avrebbe mai detto, e quindi, può spaventare di più perchè tocca gli interessi ed i gruppi di potere annidati dentro il Vaticano che portano avanti le loro transazioni con il mondo senza alcun briciolo di fede e quindi “vergognadosi di Gesù”. Con Volpe si è alzato solo un gran polverone, senza centrare la questione del tradimento che si sta consumando dentro la Chiesa. Un’altra occasione persa. Anzi portando lo scontro sul piano della cintura, che è scontro di piazza senza ricorso alcuno alle armi del Rosario per intenderci, sembra davvero che in questo i cattolici sono anche più cinici, sadici e masochisti dei loro avversari. Che a lungo andare lascia solo morti sul selciato senza far passare alcuna idea di cosa sia realmente la vera chiamata che tutti riceviamo a vivere il Vangelo nella Carità e nella Verità. Così, mentre Volpe se la prende con i costumi leggeri di una società lacerata nell’anima, la giornalista ha scoperto che Pontifex, dopo essere stato a lungo sui giornali con lo scandalo del Parroco di Lerici -che ha spiegato le ragioni del “femminicidio” affiggendo l’articolo del Volpe-, ad un certo punto, si è accorta, appunto, che il sito è scomparso. E se tanto mi dà tanto, secondo il principio di causa-effetto, ha pensato: lo hanno silurato. Quale segnale volesse mandare è facile immaginarlo: siti cattolici, che venite a farci le ramanzine, siete avvertiti! Colpito e affondato? Forse, invece, (e a pensare male spesso ci si azzecca, diceva Andreotti) Pontifex si stava solo rifacendo il restyling dopo tanta popolarità ricevuta sui mainstream; è probabile che ieri leggendo il Corriere avranno pensato: peccato non essere già pronti con la nuova versione joomla.
E Parusìa che oramai abbiamo imparato a conoscere, non ci è cascato! Conosce i suoi polli. Fra i cristiani secondovaticanisti c’è gente di questo tipo. E senza farsi incantare dagli scontri di provincia, ha dato una prova di forza con questo articolo: se volete colpire un Cattolico che parla chiaro, venite a cercare me, che sono Resiliente (mi sembra di capire che è colui che ha superato il trauma che a Roma, realmente, possa non esserci più alcun Papa sin dalla elezione di Giovanni XXIII che è avvenuta nel 1958). E qui, Parusìa dice: andiamo direttamente ai discorsi centrali evitando di farci trascinare su quelli periferici, che distraggono. Già, Resiliente, il ritorno al futuro, la parola che comincia a diventare cara ad Obama anche se l’ha inventata per primo Parusìa, mi sembra! E dice ancora: sono qui a rendervi conto di tutto, persino di chi dentro la Chiesa non sta facendo il suo dovere di Katechon. Chi è oggi infatti che “vigila” su ciò che sta accadendo nel mondo e che permette di mietere le anime a non finire? Servirebbero un Enoch ed un Elia, a portare il vero modello di vigilanza e lotta spirituale. E vi pare poco, santi numi? Per me no. E vorrei che anche Eliseo e NEMO tenessero conto di ciò.
A me interessa molto quello che dice, Parusìa. Che approfittando di una notizia buttata là, porta sotto processo -a ragione- tutta la categoria dei giornalisti, senza escludere Volpe e tutti i giornalisti cattolici; che pur meritando la piena approvazione per le loro operazioni di informazione, sul piano della fede e della Verità testimoniata parlano sempre a mezza bocca, per quieto vivere, fissando il dito che indica la luna. E anche questa volta Parusìa ha dimostrato che la “volpe” perde il pelo ma non il vizio: usando una notizia a suo favore per accrescere il numero dei suoi visitatori, senza però dire da dove puzza il pesce che porta tanto disonore alla causa della Salvezza.
Ma cosa dire, allora, anche, di:
– sacerdoti;
– consacrati;
– architetti;
– medici;
– scienziati;
– educatori;
– formatori;
– politici;
– amministratori pubblici;
– magistrati;
– corpi di polizia;
– burocrati;
– ecc.
che dovrebbero vigilare affinchè -anche secondo le loro responsabilità, vocazioni e parte dei loro meriti personali- si possa avere tutti una vita meno inquietante?
Sono certo che su questi punti ognuno saprà darsi una risposta, avendo accertato che il problema sta nell’abbandono del tradizionale ordine morale di tutte le cose e comportamenti e nei vertici della Chiesa Cattolica, totalmente assenti.
Concordo pienamente con tutte le Sue affermazioni, Parusia. Lei è un vero difensore di Cristo ed un coraggioso vigile osservatore dei terribili avvenimenti del mondo attuale. Lei è un uomo libero.
Benche io non abbia le informazioni complete di cui Lei dispone su quel che accade nel teatro del mondo, le garantisco che sin dove arriva la mia visione limitata, essa è in completa sintonia ed in completo accordo con la Sua coraggiosa e onesta presa di posizione.
Lei è un vero lottatore, come fu Cristo ed al lato di Cristo.
Da parte mia non posso che approvarla senza alcuna riserva e ringraziare Iddio se ancora esistono intorno a noi persone della Sua statura.
Lei è un vero “soldato” di Cristo ed impugna la spada della parola, (quella a cui alludeva Gesù Cristo).
Anche su Stampa Libera si sta commentando questo articolo
http://www.stampalibera.com/?p=58989
Potrebbe essere un’ottima occasione per rinsaldare le fila nella Resilienza Cattolica.
Tutti conoscono il successo mondiale del “Reader’s Digest”, cioè del Condensato delle letture. Si trattò invariabilmente di propaganda americana, non vi è dubbio. Ma la notazione che trovo interessante é che quella pubblicazione raccolse un grande consenso di pubblico in tutto il mondo.
Quale utilità potremmo trarne noi oggi? Io penso che se gli articoli di contro informazione dei quali abbiamo tanta necessità nel momento storico, fossero redatti nello stile del Reader’s Digest, forse avremmo un maggior numero di lettori e faremmo un servizio di carità cristiana nei confronti di chi non intende ben le espressioni colte. Per esempio “sededevacantismo” = sul seggio di Pietro non està insediato il suo successore, ma un abusivo.
“Katechon” = Lo Spirito Santo.
Propongo anch’io la redazione di testi semplici, di facile comprensione più condensati e non riservati esclusivamente alle persone colte.
Caro Eliseo, da quel che so, Parusìa e Fabio Massimo tentarono con altri amici di realizzare un sito in questo senso:
http://www.icyte.com/system/snapshots/fs1/a/a/3/d/aa3d90c8b60975764cfba2a530c89e3dfa708bdf/index.html
Alla fine, però, come dice lo stesso Parusìa il risultato non fu tanto quello di sollevare un motto di reazione vero e proprio per tornare cristianamente a vivere il Vangelo nella mentalità propria della Resilienza Cattolica; facendo sì, loro, i propositi del Sodalitium Pianum per gettare i cattolici nella mischia, nella proposta di piazza; ma finì altresì per portare internet come soluzione per una posizione di comodo per molti che già vivevano di una rendita di posizione consolidata, arroccandoli ancor di più nella mentalità d questo mondo del “tengo famiglia” ma mi tengo informato.
Cioè, ciò che doveva far alzare i sederi dalla sedia, alla fine finì per farli accomodare meglio nella loro vanità di sapere di più.
Ecco perchè oggi Parusìa è in giro e sta lavorando per incrementare i contatti e noi invece stiamo qui a parlarcela addosso.
Ma il sito di Parusia è ancora chiuso?perchè mi sembra che ci sia ancora….oppure mi sbaglio…
Il sito di Parusia è Escogitur, su wordpress.
In questo articolo si parla di Pontifex. Effettivamente da allora non più on line.
E, se si guarda al complesso della sua esistenza (di Pontifex, intendo), non sorprende che abbia cessato di esistere.
La verità va detta, anche e specialmente quando è scomoda.
Ma va detta tutta, rapportandosi ad essa come ad una sposa, possibilmente cristiana. Quindi, amandola nell’onore e nel rispetto ed essendo disposti a morire per lei.
Quando la si inizia ad usare come amante o, ancora peggio, come escort: i conti prima o poi non tornano più.
E, in ogni caso: Gesù, che E’ Verità fattoSi Carne, vuole da noi che la verità la diciamo nella carità.
Sempre, e specialmente nei confronti di coloro che sono realmente ignoranti o realmente schiavi.
Comunque, se apprezzavi gli articoli di Carlo Di Pietro (content manager di Pontifex), ora li puoi trovare su Radio Spada.
Guarda,Elisèo,che erri,certo in bona fede,
quando identifichi nello Spirito+Santo
il misterioso e tuttora enigmatico…”Katechon”!
E quanti ancora ci si arrovellano,notte e giorno,
nell’interpretazione della “Secunda+Tessalonicesi”…
in particolare proprio sui versetti da 6 a 12!!!
Il mistero del Katechon si sta diradando sotto i nostri occhi.
E ci viene svelato attraverso le categorie dei “Rallentatori” e degli “Acceleratori”.
Laddove si arriva a vedere che il “Rallentatore” per eccellenza è lo stesso Satana (che certo non vorrebbe essere “espulso” dalla partita per un tempo lunghissimo – quantificato in un “millennio” nella Rivelazione giovannea; e trascorrere tale tempo lunghissimo nello stagno di fuoco, dove saranno gettati anche la Bestia (ossia la Bestia del mare) ed il falso profeta (ossia il falso agnello o Bestia della terra), assieme a tutti coloro che fino all’ultimo saranno voluti essere i loro seguaci;
e si arriva a vedere che l’ “Acceleratore” per eccellenza è il figlio più illustre di Lucifero, quell’Anticristo che antepone in qualsiasi momento la sua volontà a quella di chiunque altro: anche del suo stesso padre, da lui liberamente scelto come tale.
Quindi, è Satana a fare da Katechon, in quanto “Rallentatore”.
Ed è l’Anticristo a “rimuoverlo”.
Ma, se tu ritieni che sia soltanto questo, il significato di Katechon: sbagli di gran lunga.
Perché non vi sono soltanto i “rallentarori” alla maniera che Dio ha in abominio (e che quindi si sono volontariamente messi al servizio del “Rallentatore” per eccellenza);
e non vi sono neanche soltanto gli “acceleratori” alla maniera che Dio ha in abominio (e che quindi si sono volontariamente messi al servizio dell’ “Acceleratore” per eccellenza);
ma vi sono anche i “rallentatori” nel modo che Dio tollera;
assieme ai “rallentatori” nel modo che Dio ama;
così come vi sono anche gli “acceleratori” nel modo che Dio tollera;
assieme agli “acceleratori” nel modo che Dio ama.
E, osservando a queste altre categorie: si scorge la verità di chi da sempre sostiene che il Papa è katechon, che il Papato è katechon, che la Chiesa Cattolica è katechon, che il supremo katechon è il Sacrificio Eucaristico.
Così com’è anche katechon qualsiasi governante illuminato dalla Fede nel Dio Vivo e Vero.
Così com’è anche katechon il diritto informato dalla Legge Naturale.
Ma, perché sia tutto chiaro, bisogna arrivare a vedere il “ritardo” causato alla Parusia dalla libera scelta della maggioranza dei capi delle prime comunità cristiane.
Alla cui decisione gli Apostoli dolorosamente si rimisero.
E le lettere di San Paolo sono straboccanti degli indizi di questo “ritardo”: ossia sono straboccanti di passi in cui San Paolo testimonia che la Parusia è imminente (e non si può certo sostenere che avesse “capito male” la Volontà di Dio mentre scriveva sotto inspirazione del Suo Spirito).
E se poi le cose sono andate, così come sono andate, diversamente; e si è prolungato per duemila anni il “tempo intermedio” della Chiesa: è perché Dio Si è “adeguato” alla libera scelta dei Suoi figli e gli ha lasciato “rallentare” il Suo Progetto.
Che, in quanto Suo: non solo non è annullabile ma non è neanche rinviabile sine die.
Maranathà
Per uscire dall’eresia del vaticano II, si prega di diffondere questa mia mail nelle comunità dei cattolici, nelle chiese cattoliche orientali, (uniati) e in quelle ortodosse.
Per uscire dalla caduta nell’eresia post conciliare, tutti i vescovi ed i sacerdoti ordinati prima del concilio, unitamente ai patriarchi della chiesa cattolica di rito orientale, anch’essi ordinati validamente, devono fare congiuntamente tra loro tutti, o almeno separatamente tra loro, la seguente serie di azioni:
I vescovi ordinati prima del concilio ed i patriarcati, devono rivolgere al vescovo di Roma Bergoglio ed al Papa emerito Benedetto, le dovute ed apostoliche ammonizioni, (galati1,8-9), perché si pentano delle loro apostasie ed eresie personali e perché sconfessino il vaticano secondo, l’ecumenismo, il modernismo e lo spirito di Assisi, come errori contro le affermazioni infallibili di fede della tradizione.
Intanto per farlo sapere a tutti, qui stesso ricordo che per volontà di Dio, tale serie di ammonizioni sono già divenute anatema, per iniziativa del patriarca Elia, della Chiesa cattolica Bizantina, (galati1,8-9).
Se così ammoniti il papa emerito ed il vescovo di Roma troveranno entrambi o singolarmente il pentimento, dovranno poi essi stessi, (unitamente tra loro o separatamente), pronunciarsi Ex Cathedra e infallibilmente, condannando il concilio, l’ecumenismo, il modernismo e lo spirito di Assisi, come spirito dell’anticristo. Il quale spirito diabolico si è messo contro le dichiarazioni infallibili della tradizione immutabile della chiesa.
Nel caso in cui invece ne il papa emerito ne il vescovo di Roma trovassero il pentimento dovuto.
Allora i vescovi preconciliari ed i patriarca validamente eletti prima delle eresie del concilio, dovranno indire un nuovo conclave limitato ai soli cardinali e patriarchi preconciliari, per eleggere il legittimo erede di Pietro.
In questo caso, secondo le regole stesse del canone della chiesa, non si determina alcuno scisma. Si riuniscono in conclave solo i vescovi ed i patriarchi che sono realmente ordinati.
Così si supera uno stato di emergenza grave di sede papale, vacante o occupata illecitamente per precedente o intervenuta eresia e violenza.
Se i cattolici ed i patriarchi legittimamente ordinati prima del concilio V.II, non faranno quanto qui sopra esaminato alla luce del vangelo e della tradizione, prima di raggiungere la morte per età avanzata, saranno stati come il servo infedele, il quale sotterrò le monete ricevute dal signore, senza commerciarle e farle crescere con gli interessi, nell’attesa del suo ritorno.
«Supplici, Domine, humilitate deposcimus: ut sacrosanctae Romanae Ecclesiae concedat Pontificem illum tua immensa pietas; qui et pio in nos studio semper tibi placitus, et tuo populo pro salubri regimine sit assidue ad gloriam tui nominis reverendus. Per Dominum nostrum».
Vincenzo RUSSO