C’era un villaggio che era martoriato da un drago cattivo. Questo drago esigeva dei sacrifici umani, per non distruggere tutto; ogni tanto, bisognava dargli alcuni giovani, martiri per la salvezza di tutti gli altri. Un bel giorno gli abitanti decisero che non se ne poteva più, e si riunirono per organizzare una rivolta. “Bisogna uccidere il drago!” dicevano alcuni. “no, bisogna catturarlo, legarlo, ed utilizzarlo per i nostri lavori pesanti!” sostenevano altri. “Non serve, l’importante è che costruiamo una palizzata, e su tutto il nostro territorio il drago non possa entrare! Che vada a disturbare altri villaggi, noi con la nostra palizzata ce ne staremo tranquilli”.
E così, discutendo, passarono gli anni, e il drago continuò indisturbato a reclamare indisturbato la sua quota di sacrifici umani.
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C’era un altro villaggio, in cui le cose andavano male, c’erano diversi problemi. Primo, gli abitanti soffrivano spesso di malattie, prima fra tutte la dissenteria, che li rendeva spesso inabili al lavoro. La mortalità infantile era molto alta, e inoltre era anche difficile per le donne restare incinte, e la popolazione stava diminuendo. Come potrete immaginare, l’economia non andava bene, in tale situazione, e il villaggio si stava indebitando sempre di più per acquistare i beni necessari. I lavori scarseggiavano, la gente litigava, le famiglie si sfaldavano.
Un giorno si candidarono alcuni uomini alla guida del villaggio, con un dettagliato piano politico per risolvere la situazione. Il piano era composto di alcune centinaia di pagine, scritto da insigni economisti tutti laureati in prestigiose università americane, oltre a premi nobel per medicina, la biologia, ecc. prevedeva diversi interventi nei vari settori del villaggio: commercio, agricoltura, economia, medicina. Molto articolato, pieno di ottimi propositi.
Un bambino disse però: “scusate, a me sembra che il problema vero stia tutto nella fonte d’acqua. A me sembra che sia inquinata, e questa è la vera causa di tutti i problemi. Infatti se gli uomini si ammalano, e sono meno efficienti al lavoro, è perchè bevono l’acqua inquinata. Quindi anche l’economia va mane, perchè i lavori non vengono fatti. Non parliamo poi del commercio: a causa dei nostri problemi, non riusciamo a portare a termine le commesse, e nessuno ci vuole più affidare lavori. la mortalità infantile e la bassa natalità sono legate sempre al problema dell’acqua. E i grandi costi che spendiamo per i medici sono senza dubbio riducibili, nel momento in cui riuscissimo a pulire l’acqua che beviamo. Non dovremmo pagare gli interessi se potessimo fare a meno dei prestiti e diventassimo autonomi!”
Ma quelli che si erano candidati a dirigere il villaggio dissero: “Cosa vuoi capire tu che sei solo un ragazzino? Sei in grado di scrivere un programma politico dettagliato come il nostro? Hai insigni economisti e premi nobel dalla tua parte a sostenere le tue tesi?” e lo cacciarono in malo modo dal villaggio per ucciderlo. E continuarono di nascosto ad inquinare l’acqua della fonte.
Ottimo utilizzo della metafora qualle strumento terapeutico.. David Gordon docet 😉
Beh…allora,amici miei…metafora per metafora,
per chi voglia approfondir ben bene il tema del…
“DRAGO”…niente di meglio che andarsi a riveder…
“EXCALIBVR”…non a caso ambientato agli estremi
confini dell’Impero Romano,nella lontana,remota…
“BRITANNIA”!!!