Ricevo dall’amico Stefano Prior e volentieri pubblico.
Con l’occasione osservo che cominciano a diventare numerosi gli amici che collaborano a questo sito, vuoi con commenti,m vuoi con articoli; ricordo che se qualcuno avesse il piacere di pubblicare a proprio nome basta che me lo chieda e gli creo un account con profilo “autore” (questo sito è realizzato sulla piattaforme WordPress).
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Io non sono certo un economista ma è anche vero che quelli viventi sono tutti istruiti alla scuola voluta dai vari Rotschild, Morgan e Rockefeller e quindi valgono come il due di picche a briscola se si comprende l’inganno. E grazie a te che mi hai “iniziato” con il tuo libro e successivamente grazie agli approfondimenti fatti con il libro di Griffin, The Creature from Jekyll Island, credo di avere capito abbastanza da potermi permettere di esprimere la mia che, come scrissi in una mia mail tempo addietro, è frutto di un suggerimento che ho accreditato ad un angelo apparsomi in sogno ma che potrebbe anche essere, forse e più probabilmente, (non perchè mi creda migliore di un angelo, al contrario) frutto del mio inconscio. Ovvero: remunerare le nuove vite. Di seguito tento di spiegare la logica.
La sostanza prende origine da qui, molto semplificando: il denaro è sempre stato la misura della ricchezza, nascendo quale pratico mezzo sostitutivo degli scambi e basandosi su di un postulato, il valore attribuito al metallo pregiato. Nascono quindi le banche per conservare e proteggere le ricchezze individuali ma anche, con un primo artificio furbastro, per permettere ai meno abbienti di essere finanziati per le loro imprese; poi i banchieri ben presto si resero conto che nessuno avrebbe richiesto loro un immediato rientro dei propri valori contemporaneamente a tutti gli altri. Da qui nascono tutte le opportunità di ingabbiare l’uomo, così come è accaduto: i banchieri hanno cominciato a tessere le ragnatele, a partire dal diritto di signoraggio per proseguire con l’applicazione degli interessi, per catturare tutto quello che è stato loro possibile catturare fino ai tempi nostri.
Viviamo dunque in un sistema drogato sin dall’inizio e ne accettiamo, in quanto abbiamo dovuto passivamente subirle come celate imposizioni, le regole peggiorative inventate dall’istituzione della FED in avanti. Con conseguenti tassazioni per coprire gli interessi etc.
Per quanto utopistico e difficilmente realizzabile possa apparire, sono comunque regole che si possono cambiare e che, anzi, si dovrebbero proprio cambiare. In realtà credo che solo Gesù sarà in grado quando verrà per la seconda volta di darci il sistema perfetto, che non avrà certamente nulla a che vedere con quanto propongo, che è solo robetta da essere umano.
Quanto descrivo è dunque, per quanto asserisco sopra, un semplice esercizio intellettuale e per giunta limitato dalle mie modeste capacità ma che mi piacerebbe sollecitasse una sana discussione. In cosa consisterebbe questa rivoluzione economica (New Wealth Order, tanto per usare lo stesso acronimo dei globalisti): – la descrizione è naïf, disordinata ed assolutamente incompleta, e così ve la propongo.
a. Le banche centrali tornano ad essere Istituzioni Statali, senza possibilità di azionariato privato. Quelle private saranno regolamentate da leggi ad hoc che non permettano l’applicazione di interessi, con la unica opportunità di profitto derivante dall’applicazione di commissioni per le operazioni eseguite e le prestazioni offerte.
b. Rimozione dell’assunto che una massa circolante di denaro, nel momento in cui aumenta, debba automaticamente determinare un calo del suo valore di acquisto con il cosidetto effetto inflattivo (secondo la definizione della scuola austriaca). Questo vale adesso in qualche modo perché il denaro è basato (più o meno) sulle ricchezze materiali ma non sarebbe così se il denaro fosse un parametro che tenesse conto anche della ricchezza rappresentata dalla vita, come propongo. L’effetto stabilizzante della base monetaria avverrebbe comunque mettendo in atto una semplice soluzione: alla morte viene reso allo Stato quanto erogato alla nascita, con obbligo del nuovo cittadino di restituire nell’arco della propria esistenza il denaro ricevuto, ovviamente senza alcun interesse applicato. Formule assicurative potrebbero essere prese in considerazione per morti premature, per evitare dissesti alla bilancia economica. I disabili sarebbero invece sostenuti economicamente dalla collettività per l’intera esistenza.
c. La casa è un diritto inalienabile e deve essere di proprietà. Nessuno può decidere della vita di un altro cacciandolo dalla sua abitazione.
d. Istituire leggi che vietino sul nascere la possibilità di monopolizzare la distribuzione di beni indispensabili alla vita: cibo, acqua, energia, medicina.
e. Promuovere la cultura dell’autosostentamento energetico ed alimentare. Insegnando a scuola quello che nessuno più insegna: come si coltiva un orto, si allevano gli animali, cosa è l’economia domestica, come godere delle energie libere senza dover pagare una tassa sulla autogenerazione etc. etc.
f. La medicina dovrà esser rivoluzionata completamente, togliendo l’enorme potere dalle mani delle grandi corporazioni. L’abolizione del corporativismo in questo campo è un must irrinunciabile per rimettere a posto tante cose.
g. Gli Stati dovrebbero ridurre la propria competenza a pochissimi ambiti ed in questo sposerei le teorie espresse nel sitohttp://www.freedomforceinternational.org/ attraverso il quale siamo entrati in contatto io ed Alberto Medici. Il loro assunto http://creedoffreedom.com/ mette i paletti che circoscrivono la possibile azione dello Stato, limitandone fortemente la presenza nella vita dell’uomo.
Ci sono tantissimi altri aspetti da considerare, non pretendo nè di avere una soluzione per tutto nè di vederli tutti, non ne ho la capacità, ma ciò che conta è che è possibile togliere il potere a coloro che oggi lo detengono cambiando le regole del gioco. Come per tutto però, bisogna essere pronti al sacrificio, anche fino a perdere la vita; per fare ciò bisogna che ognuno di noi abbia una grande fede in Dio e che viva nella certezza che questo mondo non è quello per cui siamo stati creati: ce ne aspetta un altro. Dove questa mia proposta farà sorridere, tanto sciocca e vuota di significato apparirà per quel luogo dove spero di essere accettato quando sarà deciso che io lasci questa vita.
Ma senza analizzare tutti gli aspetti possibili, soffermiamoci solo un attimo a pensare a questo nostro progresso che ci ha portato via tutto quello che avremmo avuto anche gratuitamente, per farcelo pagare e offrendolo anche ad una qualità inferiore. Non è folle? La GDO (acronimo di grande distribuzione/distribuzione organizzata), forse poco menzionata fra le matrici di inganno, è una delle principali corresponsabili delle storture odierne: impongono cosa, come ed a che prezzo dobbiamo mangiare; sopratutto nelle città, per ovvie ragioni. Generano situazioni di enorme spreco speculativo, favoriscono a seconda della convenienza un prodottore rispetto ad un altro, impongono standard qualitativi e non sempre migliorativi, anzi. D’altronde… chi è stato a finanziare la prima impresa italiana di grande distribuzione, l’Esselunga di Caprotti (allora Supermakets Italiani Spa)?, Rockefeller! Sempre gli stessi, di mezzo a queste situazioni. Non è un caso, per conto mio: se l’ha fatto era perchè doveva mettere il semino che avrebbe poi generato la piovra per il controllo alimentare anche in Italia. Con questo non dico che i banchieri posseggano la grande distribuzione, a loro serviva che venisse instaurato un sistema che agevolasse l’adempimento della loro strategia di controllo globale. Come sta avvenendo con l’introduzione degli OGM ed il controllo delle acque potabili.. ma anche con l’introduzione di personaggi come Mario Monti, rappresentanti e sostenitori del loro pensiero, come advisor del Barilla Center for Nutrition (http://www.barillacfn.com/press-area/accessibilita-al-cibo-il-mercato-non-basta/), con il controllo climatico attuato con la scusa del global warming per inficiare le colture fuori schema etc etc. E, ultimo ma non meno importante, con il controllo delle nascite. Perpetrato con i mezzi più variegati tra i quali il più abominevole è sicuramente l’aborto. Ma anche con le vaccinazioni, con gli aereosol rilasciati dalle scie chimiche – flessibilissime per la vastità del loro campo di applicazione -, con le guerre, e, perchè no? con l’alimentazione modificata.
Il New Wealth Order da me proposto, che valorizza la vita sin dal suo concepimento anche in termini materiali ed economici, considerandola una ricchezza reale ed insostituibile, potrebbe sollecitare una rinascita anche spirituale. Perchè senza le angosce oggi prodotte dalla perversità del sistema vessatorio di oggi ci sarebbe più tempo per il creato, per Dio. Senza inficiare per questo uno sviluppo scientifico buono, indirizzato al vero rispetto della creazione, in armonia con essa e non in contrasto come oggi la scimmia ed i suoi seguaci stanno facendo.
La competizione ambiziosa ed aggressiva che caratterizza il nostro mondo attuale a chi porta realmente vantaggio? Solo a chi intende dominare e soggiogare, a nessun altro.
Na ca a l’è pa pòvra sa l’è nen pòvra ad sang. É un detto piemontese che ricordo di quando ero bambino: al di là di come l’ho scritto (io sono di famiglia veneta, pur nato a Biella) significa che “una casa non è mai povera se non è povera di sangue”. Credo che ci sia tutto quello che penso in questa frase e che tutto il resto sia soluzione umana e quindi fallibile. Ma ciò non toglie che, come dice spesso Fabio Massimo, occorra Mosè sulla montagna in preghiera e anche Giosuè in pianura in mezzo al clangore delle armi: se possiamo fare qualche cosa che migliori la attuale situazione, dobbiamo provarci incuranti dell’ambiente circostante.
Con umiltà, consapevoli della nostra pochezza e rifacendoci sopratutto agli insegnamenti della parola di Gesù. Che, lo ricordiamo tutti, non aveva proprio grande stima per i banchieri che non a caso sono diventati il principale strumento del peggior nemico di Dio. E che devono conseguentemente esser anche i nostri nemici, anche per coloro che non credono perchè le evidenze della loro corruzione sono innumerevoli.
Nemici per i quali certamente pregare affinchè ricevano il dono della conversione ma anche contro i quali combattere la nostra sana e sacrosanta battaglia.
Ciao Stefanone.
Non ho ancora riacceso il cellulare, né aperto l’email, dopo 13 giorni in cui ho completamente staccato la spina.
Trascorrendoli in un posto dove la Fede è ancora manifestamente viva e dove ho incontrato un sacerdote straordinario, che sarebbe indispensabile in una grande città come Milano.
Per il fatto puro e semplice che non ha alcuna remora a predicare i cosiddetti “Novissimi”: Morte, Giudizio, Paradiso, Inferno.
Grazie per il bellissimo articolo, sul quale mi permetto un’unica glossa, sulla frase seguente:
“Come per tutto però, bisogna essere pronti al sacrificio, anche fino a perdere la vita; per fare ciò bisogna che ognuno di noi abbia una grande fede in Dio e che viva nella certezza che questo mondo non è quello per cui siamo stati creati: ce ne aspetta un altro. Dove questa mia proposta farà sorridere, tanto sciocca e vuota di significato apparirà per quel luogo dove spero di essere accettato quando sarà deciso che io lasci questa vita.”
E’ Gesù a dire, inequivocabilmente, che: “il Mio Regno non è di QUESTO MONDO”.
E da ciò si è sempre, giustamente, tratto l’ammonimento a considerare che la Vera Patria è quella che ci attende dopo la vita terrena; la quale è diventata “esilio” e “valle di lacrime” dopo la tragica scelta compiuta dal Capostipite: per colpa del quale il male e la morte sono entrate nella Creazione Visibile.
E’ però manifesto, a chi abbia aperto gli occhi sulla verità della Parusia Intermedia e sul fatto che “Fine dei Tempi” è cosa diversa dalla “Fine del Mondo”, che vi sia un secondo significato di Gesù, in quella Sua frase.
E che è proprio tale secondo significato a giustificare gli sforzi che tanti uomini di buona volontà hanno iniziato a fare, in questi nostri tempi, per “pensare” e “realizzare”, un “mondo diverso”.
“Questo mondo”, di cui parla Gesù e di cui il Suo avversario è ancora pienamente principe, è infatti quello sostanzialmente modificato ed adulterato per colpa del Peccato Originale.
Modificato ed adulterato in una misura così estrema da indurre molti a cadere nel tranello, predisposto dall’avversario, di arrivare a credere in un demiurgo (immancabilmente identificato col “dio cristiano”) malevolo e maligno che ha creato la Creazione Visibile (quindi la materia e la vita) per odio verso quella Invisibile (i puri Spiriti Angelici e le Anime Umane). E da godere, quindi, della discesa delle Anime Umane nei rispettivi corpi, da lui costituiti come prigione.
Un moderno epigone di questa visione gnostica e manichea è Corrado Malanga.
L’affrontare il pensiero del quale rappresenta probabilmente un compito ed una responsabilità per tutti coloro che, credendo in Gesù, possono arrivare a bere veleni e maneggiare serpenti senza riceverne alcun danno: come Lui Stesso ci ha assicurato e promesso.
Noi, che crediamo -per Grazia di Dio- “in Dio Padre, Onnipotente, Creatore del Cielo e della Terra, di tutte le cose, Visibili ed Invisibili”: non cadiamo certo in questo inganno, e possiamo godere nel contemplare la bellezza e la bontà del Creato, apprezzando in queste caratteristiche le Qualità del Creatore.
Ma, d’altro canto, non possiamo più esimerci dalla constatazione della tragicità delle conseguenze “sistemiche” del Peccato Originale: che non solo è il sottostante del primo tipo di male (quello che nel Vangelo è denominato “carne” e che il Magistero definisce come “concupiscenza interiore”), radicato nel nostro stesso cuore (che un credente come Pascal definiva come “vuoto e pieno di sozzure”) ma anche quello esterno e strutturale che sia il Vangelo che il Magistero defiscono “mondo”.
Ecco, è proprio questo il “mondo” radicalmente avverso al Regno di Dio: non solo quello dei Cieli (il che è così vero da essere quasi banale) ma anche e soprattutto quello in Terra. Che in questi duemila anni è stato nell’ “utero” di alcuni cuori e nei Sacramenti e nella Dottrina della Chiesa fondata DA e SU Gesù.
E’ il Regno di Dio in Terra che deve essere pienamente restaurato: come e anche PIU’ bello di quel Paradiso Terrestre creato dal Padre a beneficio dei Suoi primi due Figli creati, per Amore, a Sua Immagine e Somiglianza.
Ciò che ti spinge, Stefano, ad immaginare, pensare e tentare (in umiltà e nella consapevolezza che siamo tutti solo “servi inutili”) di realizzare un mondo “diverso” e radilcamente “alternativo” a quello in cui ci troviamo a vivere e che è invece così essenzialmente ed intrinsecamente caratterizzato dalle Matrici di Inganno, Menzogna e Peccato: è proprio la consapevolezza che un Nuovo Mondo sta per arrivare, così come è chiaramente preconizzato e profetizzato da San Giovanni Evangelista, nella sua Rivelazione.
E che questo Nuovo Mondo è caratterizzato dalla riconnessione al Progetto Originale del Padre, che è stato sì deformato ed alterato dalle libere scelte dei Capostipiti: ma mai annullato, in quanto Progetto di Dio.
Per questo Nuovo Mondo è giusto battersi fin da ora, con le nostre migliore risorse: la prima delle quali è la preghiera del cuore.
Ma la differenza tra noi e gli “acceleratori dei tempi” è che noi sappiamo che questo Nuovo Mondo (di cui il “Nuovo Ordine Mondiale” proclamato ad ogni piè sospinto dai potenti di “questo mondo”: non è altro che il tipico “verso” fatto dalla Scimmia di Dio al Progetto di Colui di cui la Scimmia ed Omicida fin dal principio ha voluto diventare avversario per l’eternità) sarà pienamente e manifestamente realizzato (e quindi: verrà “alla luce” così come un bambino viene partorito dopo nove mesi di gravidanza) solo al momento del Ritorno di Gesù, nella Potenza dello Spirito Santo.
Solo quando vi sarà la Parusia Intermedia: prima della quale, ci ricorda San Paolo, dovrà esservi la grande apostasia e la grande tribolazione, e la manifestazione piena dell’Anticristo.
Se faremo parte del Piccolo Resto di coloro che saranno “presi nel Cielo” nella fase più acuta della Grande Tribolazione: e che saranno poi rideposti sulla Terra rinnovata, per ripopolarla assieme ai superstiti che si saranno convertiti e che saranno desiderosi di apostolato e di evangelizzazione: sarà bellissimo, perché ci troveremo finalmente a vivere in un mondo senza più il male della “carne” e del “mondo”, e dove il “demonio” non potrà più ispirare al male come fece con Adamo, perché incatenato da Gesù nello stagno di fuoco, assieme al suo Anticristo.
Se invece daremo la vita, durante la grande tribolazione, per fedeltà e amore a Gesù: allora sarà addirittura “meglio”, perché faremo parte della “squadra” dei Risorti (la Gerusalemme Celeste che scende dal Cielo) che contribuirà fattivamente alla crescita del Regno di Dio in Terra, appena venuto alla luce. E saremo, per i nostri fratelli ancora “terreni” (ma che saranno comunque “diversi”, quindi: “trasfigurati”), un aiuto ed una presenza simile a quello che è stato Gesù Risorto ai Suoi discepoli terreni durante i quaranta giorni prima dell’Ascensione.
Il Progetto di Dio, che appena ora iniziamo a malapena ad intuire, è di una bellezza sconvolgente: e sempre più sta apparendo tale a sempre più persone viventi ancora in “questo mondo”.
Ma che, non appartenendo a “questo mondo”, nel loro cuore ripetono incessantemente: Maranathà.
A me, che mi sento vicino al Signore ma, al contempo, lontano anni luce da Lui, leggere quello che scrivi è sempre un toccasana. Grazie alle tue riflessioni io sento sempre quella che ho denominato “carezza all’anima”. Un brivido che mi corre dentro come nei miei migliori momento di preghiera, quando sento che Dio mi è particolarmente vicino.
Ma, secondo te: perché un argomento cosi stimolante come la rivisitazione dei postulati economici non attira l’attenzione come dovrebbe? Perché ci sentiamo inadatti e non credibili?
Perché ci voleva un fenomeno per fare sta cavolata di sistema al quale siamo costretti? Sono bastati un paio di furbetti per farlo. Dici che delle persone oneste e rispettose di Dio non potrebbero fare di meglio?
Formiamoci una idea di nuovo sistema economico che rispetti gli Insegnamenti e portiamolo allo scoperto. Vediamo cosa potranno poi replicare i vari Mari e Monti.
Un abbraccio, ciao.
Tutti pesantissimi, i tuoi perché.
La risposta primaria è che la maggioranza dei cuori sono ancora sostanzialmente chiusi.
E una prova provata è il fatto che si possa passare davanti ad un mendicante senza sentirsi chiamati in causa e senza mettersi in discussione personalmente.
Ecco un florilegio di risposte mentali che ci diamo, quando ce le diamo:
“Non mi riguarda”.
“Non s’impegna abbastanza”.
“Per essere finito/a così, deve averne combinate un bel po’ in precedenza”.
“E’ il suo destino, non il mio”.
“Sta imparando da queste esperienze”.
“Dio lo/a sta punendo”.
“Dio lo/a sta vagliando”.
“Dio provvederà”.
“Se Dio volesse che mi occupassi di lui/lei, me lo farebbe capire”.
La rivisitazione dei postulati economici, che tu auspichi, attirerà via via sempre più attenzione tanto più la crisi e la tribolazione morderà sempre più in profondità.
E sarà allora che inizieremo a cogliere, man mano che il cuore si inizierà ad aprire, il senso più intimo e nascosto delle Beatitudini proclamate da Gesù, duemila anni fa.
Certo che sono tanti, nella Chiesa Cattolica, a pensare che non si possa metter assolutamente mano a quei postulati economici perché ciò significherebbe spostarsi nella direzione del Regno di Dio in terra: il che vorrebbe, secondo loro, dire mettersi empiamente al posto di Dio.
Costoro sono i “Rallentatori dei Tempi” di tipo B: coloro che si sentono investiti da Dio del sacro ruolo dei “guardiani”, per controllare che l’uomo non si spinga troppo in là nella creazione di sttrutture (o “Matrici”) che siano ben più consone di quelle attuali per l’avvento del Regno di Dio in terra.
E che manipolano -anche pesantemente- gli eventi (specularmente agli Acceleratori dei Tempi di tipo B) perché ciò non succeda.
Accanto a loro vi sono i Rallentatori dei Tempi di tipo A: tutti noi, allorquando non offriamo il nostro cuore e la nostra vita totalmente al Signore, preferendo tenerli entrambi parzialmente (o quasi totalmente) chiusi alla Sua Azione.