Ricopio questo illuminante commento al Vangelo preso dal sito www.peopleinpraise.org. L’avevo aggiunto come commento al post “Pagare le tasse è lecito?“, ma voglio conservarlo fra i post, per venirmelo a rileggere, di tanto in tanto. Ringrazio l’amico Umberto per avermelo segnalato.
===========================================
CESARE
Cesare, che rappresenta lo stato e il potere politico, ha l’obiettivo di avere il controllo assoluto, il dominio totale di tutte le persone e di tutte le cose del mondo. Per avere il dominio e il controllo totale dei popoli, Cesare deve in qualche modo persuadere la gente a compiere un gesto esistenziale assurdo quanto stupido, e ci è riuscito, ci è riuscito pienamente. Cesare è riuscito a persuadere la gente a consegnare spontaneamente nelle sue avidissime mani tutto il frutto del proprio lavoro, ogni personale risorsa, ogni genialità e creatività che Dio ha donato ai propri figli per il bene comune e per la vera evoluzione dell’umanità. Ma come ha fatto? Come può un popolo intero mettere completamente nelle mani del potere di Cesare il frutto del proprio lavoro, ogni risorsa e idea, ogni genialità e capacità, il tempo, l’energia e la forza? Semplice. Cesare ha messo il prezzo alle cose e alle persone e ha inventato il denaro, sul quale ha posto la propria effige, trasformando tutto in denaro. Così ogni dono, ricchezza, genialità, energia, creatività, uso del tempo, lavoro, impegno è diventato denaro, con un prezzo che naturalmente Cesare ha stabilito e stabilisce a suo piacimento. In questo modo è stato possibile dare un prezzo a ogni cosa, gesto, viaggio, idea, lavoro, energia, risorsa, pensiero, ora di tempo, impiego. È stato dato un prezzo al cibo, all’acqua, alla salute, alla malattia, al divertimento, alla cultura, alla religione, alle relazioni, all’affetto, al sesso, allo sport, alla paura, alla scienza, alla sicurezza, al piacere, al dolore, alla vita, alla morte, alla dignità, alla libertà, alla schiavitù. Una volta messo il prezzo a tutte le cose e a tutte le dimensioni della vita umana, il gioco è fatto, il potere totale, il dominio assoluto sulla gente diventa di Cesare e senza Cesare nulla si può comprare e nulla si può vendere.
Ma qui Cesare ha fatto un errore che non poteva prevedere e conoscere, ha messo il prezzo al prezzo, in qualche modo ha messo il prezzo a se stesso e al proprio dominio e dunque anche Cesare è entrato nel meccanismo perverso e autodistruttivo del prezzo. È così che il potere di Cesare ora è inversamente proporzionale al peso delle imposte che impone. Più tasse impone Cesare ai popoli, più dimostra la propria impotenza e fragilità e rivela l’ora della sua fine. Ecco perché Gesù dice: Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio, perché riconoscendo a Cesare quello che Cesare ha definito essere suo e riconoscendo a Dio veramente quello che è di Dio, un po’ alla volta l’uomo non sarà più costretto a dare nulla a Cesare.
In questo scritto si prende un abbaglio micidiale.
E succede tutte le volte che si va in una direzione opposta rispetto alle Parole di Gesù.
Semplicemente, Gesù sia sulle tasse che su Cesare: dice una cosa diversa.
Che da un lato ci dona la consapevolezza che la moneta, male necessario fino alla venuta del Regno di Dio sulla terra, può essere fondamentalmente “sana” e che le tasse sono un aspetto fisiologico del sistema economico: a condizione che la moneta appartenga (e quindi sia emessa) da Cesare.
Dall’altro lato, ci dà la libertà interiore di non aspettarci alcuna palingenesi dall’alto (ossia: lottando contro Cesare o aspettandosi un nuovo Cesare che metta a posto i guai del precedente).
Ma che Cesare, se convertito al Dio Vivo e Vero: può diventare a sua volta un katechon (temporale, non spirituale), contro il male montante.
Non è Cesare, il problema: bensì Mammona.
E Gesù ce lo dice con una chiarezza estrema: o si serve Dio o si serve Mammona.
Chi ha scritto questo testo (don Paolo?) è caduto a piedi uniti in un fossato: senza dubbio scavato da Mammona.
Circa il Cesare del nostro tempo: è ovvio che egli non è più tale, essendosi “svuotare dall’interno” da Mammona.
E quindi, oggi, Cesare è da denunciare per alto tradimento: per aver abdicato alle sue prerogative e sovranità a favore di Mammona.
Al punto tale da aver “legalizzato” ciò che è illegittimo in essenza: l’uccisione di bambini nella pancia delle loro mamme.
Ma, dopo aver ricordato l’incompatibilità tra Dio e Mammona (o Matrice), e preso atto che oggi Cesare non è più veramente tale, a causa del suo essersi venduto ed asservito a Mammona, bisogna poi pur farsi la dolorosa domanda: ma che facevo, io che mi dico credente da anni, mentre Cesare si vendeva e si prostrava a Mammona?
Che facevamo tutti noi credenti, mentre ciò succedeva? Chi ci distraeva ed a chi avevamo scelto di rivolgere la nostra attenzione?
oi oi oi…. penso di sì ….
Mammona è anche quando si parla di uomo come di “Capitale umano”.
Ed è significativo assai che lo faccia un banchiere cattolico.
Che il sistema di Mammona ha significativamente contribuito a rafforzare ed a rendere sempre più pervasivo.
http://www.incrocinews.it/milano-lombardia/guzzetti-l-uomo-vero-br-e-unico-capitale-da-salvare-1.59532
Scusate ma a quale concetto vi riferite Parlando di Mammona ?
In merito all’articolo, è molto bello, concordo che finché viviamo in “periferia” sarà sempre più difficile comprendere la follia che stiamo vivendo, torniamo a vivere al “centro” di noi stessi, iniziando a sentire lo scorrere della Vita, tutto il resto scompare…
@Rupert
Mammon è l’idolo “denaro”.
Il possesso, la febbre dell’avere.
Quello a cui la maggiorparte degli uomini ha sottomesso la sua vita, che viene adorato dal Mib30, dal Nasdaq, che non dorme mai e richiedi sacrifici (toglie tempo alla famiglia, alle amicizie).
Alle volte richiede sacrifici umani (pensa ai suicidi per crack finanziario del passato e del presente).
Saluti e Pace
@rupert mammona=satana essere spirituale pervertito e pevertitore nemico dell’umanita’per l’ odio che porta a dio si diverte a metterci in croce se non mettiamo gesu’ al centro della vita scompariremo con il resto
Per giusto,doveroso,necessario…”contrappasso”…
stavolta sarà proprio la furbesca “strana coppia”,
quella degli sfacciati “attenti a quei due”…
Satana ed il Diavolo…
ad esser “croce+fissa” sulla pubblica piazza…
tocca a loro soffrire,adesso…ALLELUJA!!!
Il commento al vangelo di ieri di per sè è interessante, però fuorviante. Il problema non è Cesare. Cioè il sistema “moneta” di per sè non è per forza male sulla Terra. Dal momento che non siamo tutti contadini ma diversifichiamo il lavori, non vedo come potrebbe funzionare un sistema non basato sulla moneta. Utopia.
Il problema vero è l’idolatria a “Mammon” che vuole sacrifici umani.
Ah ma vedo che già l’amico (non so chi sia fisicamente ma vorrei conoscerlo, tanto lo sento vicino) Fabio Massimo ha spiegato benissimo quel senso di “si ma non è proprio così” che provavo nella lettura.
Saluti e Pace
Rendo grazie a Dio, con le lacrime agli occhi.
Per come Egli Solo riesce a consolare, arrivando ad accarezzarti: attraverso le parole, scritte o pronunciate, di un figlio Suo.
E grazie a te, dal più profondo del mio cuore, Paolo: per esserti lasciato fare strumento della Carezza che nostro Padre m’ha voluto dare, attraverso le tue parole.
Piacerebbe tanto anche a me, conoscerti.
So che sarebbe un ulteriore importante incontro, avvenuto grazie al preziso sito del nostro Alberto.
Che bello! Io strumento della carezza del nostro Padre celeste… così mi fai venire i brividi!
Ti è arrivata la email personale, te l’ho inviata sabato!
Mi è arrivata e ti ho risposto pochi minuti fa: devo pur fare onore al mio nome 🙂
Il temporeggiatore 😉
Ho letto, grazie. Ci aggiorniamo nel prossimo futuro
Mammon non vuole bensì PRETENDE sacrifici umani.
E se pensiamo al miliardo di aborti volontari avvenuti dal 1921 (con la Russia sovietica primo Stato a legalizzare l’abominio) ad oggi: bisogna proprio avere le scaglie sugli occhi se si è credenti e non ci si rende conto che la stragrande maggioranza di questi omicidi (poiché tali sono: con la tragedia ulteriore che la donna e madre che permette l’omicidio è quasi sempre vittima a sua volta dell’inganno e non ha la piena consapevolezza che sta sopprimendo un concepito e quindi commettendo un omicidio), sono veri e propri SACRIFICI.
Con cui il loro ispiratore, perenne Simia Dei ed architetto e padrone di Mammona stessa, vuole fare “il verso” al Sacrificio Continuo che si realizza nella Santa Messa.
50 milioni di aborti volontari all’anno.
1,58 bambini sacrificati ogni secondo a Mammona nel grembo delle loro madri.
Che Dio abbia pietà della nostra ignavia
Mammona è la Matrice in cui siamo immersi.
Mammona è la (falsa) sicurezza materiale derivante dalla (falsa) ricchezza.
E asservirsi a Mammona significa fare un atto di fidicia ed affidamento nei suoi confronti: che è l’essenza spirituale dell’apparentemente innocuo luogo comune “con i soldi si può comprare tutto”.
Quando si parla di legami, non si fa fatica a rilevare che il legame per eccellenza è quello con i soldi: che si arriva a credere “propri”.
E fonte (o, quantomeno: importante puntello) della propria “sicurezza”.
Mammona è l’accumulo, il denaro “depositato” sul conto corrente o “investito” in “titoli sicuri”.
Quello stesso denaro che, invece (e a maggior ragione se è denaro-debito emesso da Mammona stessa, e addebitato tramite Cesare a tutti noi) ha come unica possibilità di utilizzo gradito a Dio quello di circolare incessantemente, per far funzionare e far avanzare Progetti Suoi.
Infine, cartina di tornasole del nostro attaccamento/asservimento a Mammona è la prima risposta che ci viene dal cuore quando un amico ci chiede un prestito.
Grazie a tutti per il chiarimento, stavo già prendendomela con la mia mammona e il mio papone…:) scherzo…
Ho provato per gioco a sostituire ai vostri scritti la parola mammona con la parola avidità….sembra che questi concetti si conoscano bene….
In effetti, credo si capisca molto di Mammona guardando ai rapporti pervertiti e degradati che hanno alcune madri con i loro figli e viceversa.
E non credo sia un caso che sia la parola Mammona che la parola Matrice: siano correlate con la parola Madre. Il lato più intimo, nascosto e amorevole di Dio.
Si, infatti Mammon è l’amore per il denaro.
Se volgi tutto il tuo cuore, tutta la mente all’idolo Mammon, sarai infelice e schiavo.
Per essere felici dobbiamo stare con Gesù che insegna: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la mente , con tutta la tua forza e amerai il prossimo tuo come te stesso”.
Anzi in Gv, per coloro che decidono di essere suoi discepoli la cosa si complica “Amatevi gli uni gli altri come IO vi ho amato”.
Ma, come direbbe Fabio Massimo, molti hanno gli occhi chiusi e vivono sotto la Matrice, e non si rendono conto di questo e preferiscono la disperazione e fanno sacrifici agli idoli.
Ma gli idoli sono destinati a crollare prima o poi.
Chi è come Dio?
“Usurai, essere ripugnanti e riprovevoli che hanno ormai invaso città e castelli e campagne dove come sanguisughe non smettono di succhiare i patrimoni dei cavalieri, spogliare i poveri e impoverire le chiese; poi c’è l’avarizia dei funzionari che si riempiono le mani di doni illeciti e che, quando non riescono ad estorcere indebite esazioni dai sudditi, non esitano a depredarli con la violenza; c’è l’avarizia dei banditi che assalgono nelle strade pellegrini e religiosi, che uccidono per rapina nei castelli e nelle città inondando strade e piazze di sangue innocente; quella dei corsari che in mare depredano pellegrini e mercanti lasciandoli spesso annegare in fondo agli abissi dopo aver loro bruciato le navi; c’è poi, gravissima, l’avarizia dei principi e dei potenti che si fanno corrompere, che proteggono ladri, assassini, rapinatori, sacrileghi, che, stretti dai debiti, sperperano i loro beni nel lusso, negli abiti sontuosi, nei tornei mentre le loro milizie opprimono poveri, depredano orfani e vedove, incarcerano innocenti al solo scopo di estorcere loro del denaro; c’è l’avarizia dei commercianti che si ingegnano in mille modi per raggirare con frodi e menzogne i loro fratelli; quella dei contadini che non pagano le decime alla Chiesa; quella dei medici che esigono continuamente denaro da pazienti che non sanno curare e che spesso uccidono con medicamenti sbagliati; quella degli avvocati che per denaro accettano tutte le cause, anche le più disperate, andando di città in città, di casa in casa, di tribunale in tribunale e che, per svuotare quante più borse possibile, protraggono le cause, moltiplicano le liti, oppongono innumerevoli eccezioni; c’è anche l’avarizia dei religiosi che non si vergognano di accettare l’elemosina dagli usurai e dai rapinatori e dei prelati che, emuli di Simon Mago e soci di Giuda, non solo non proteggono il loro gregge ma, alleati con i lupi, lo mandano in rovina”.
Giacomo da Vitry, Historia occidentalis, XI° Secolo…
Non ne avevo sentito mai parlare, di Giacomo da Vitry.
Scoprire che è stato, oltre che storico e teologo, anche vescovo e cardinale: mi conferma che la porpora cardinalizia non comporta di per sé l’obnubilamento spirituale.
Ma che, come tutti i grandi doni, è anche una grande responsabilità: di fronte alla quale sono tanti quelli che si fanno trovare spiritualmente ancora informi, se non malformati.
Leggevo oggi il discorso del Buon Pastore di Gesù, così come riportato integralmente dal Suo “piccolo Giovanni” o Sua “violetta della Croce” (nota al mondo come Maria Valtorta): qui Gesù ricorda che la gioia ed il dolore sono le massime occasioni in cui veniamo vagliati, e decidiamo da che parte andare.
In particolare, nella gioia (e nella gloria terrena) viene vagliata la nostra giustizia (ed è esperienza comune ossevare l’azione disgregatrice che hanno il potere, la ricchezza materiale e la gloria su molti, moltissimi, che arrivano a detenerle e se ne lasciano trasformare); mentre nel dolore viene vagliata la nostra santità.
Che tutti voi, fratelli e sorelle dal cuore buono, possiate vivere la gioia ed il dolore che su questa terra Dio vorrà o permetterà di farci vivere: in modo da conquistarci la Vita Eterna nel posto della Casa del Padre già predisposto per noi da Suo Figlio e nostro Fratello.
E che queste stesse gioie e questi stessi dolori (e specialmente i dolori): possano servire alla Madre nostra, che con le Sue Mani divine li aggiungerà ai Dolori di Suo Figlio, perché sempre più uomini e donne dal cuore cattivo vogliano finalmente scostare, almeno nell’ultimo istante di vita terrena, la lastra di marmo che gli serra il cuore pietrificato anch’esso: così da lasciar far entrare Colui che pur continua a bussare anche a loro. E che è anche l’Unico che, pur essendo stato fino ad oggi da loro odiato allo spasimo, continua ad amarli così tanto da volerli comunque salvare dalle grinfie del padre che si sono scelti.
Ho inviato il testo precedente a tutti gli “sconosciuti” amici che leggo con vera passione. Forse si può rompere questo satanico giocattolo degli usurai e delle loro combriccole globali… togliendo energia alle loro agenzie, le banche, chiudere i conti …con mammona…vivere più da veri cristiani…”la Provvidenza nutre i corvi e veste i gigli…”
CREDERE IN DIO
CONFIDARE IN CRISTO
GUARDARE CON SOSPETTO
Pace e Bene a coloro che cercano la Verità
Pace e Bene anche a te, Massimo.
Nella certezza che la Verità Si fa trovare da chi la cerca, anzi di più: che la Verità Si mette addirittura a correre verso colui o colei che guarda nella Sua direzione, esprimendo anche un solo gemito, per quanto muto e afono possa essere.
A me che ti scrivo, è successo così.
Non sono stato io a cercarLa ostinatamente per mari e per valli, la Verità: ma è stata Lei a venirmi incontro, quando L’ho invocata.
E l’ha fatto tutte le volte che L’ho invocata, anche se poi mi volgevo dall’altra parte per la stolta paura di perdere qualcosa di me.
Fino a quando Le ho spalancato la porta del cuore, oltre che invocarLa.
La conversione inizia da lì: dall’aprire il cuore alla Verità ed all’Amore che Si sono fatti Carne e Sangue, per amore nostro.
E per ricondurci, da pecore disperse che eravamo, nell’Ovile Santo.
Che la Pace e la Gioia di Gesù e di Maria siano con te
Con riferimento alla foto,mica potrebbe,la solerte coppia dei due eleganti finanzieri,azzardarsi ad andar da “Cesare”,al nobil fine di verificar se i suoi Augusti conti tornino oppur no,perchè,di certo,tosto li farebbe giustamente condannare “AD FVRCAM”!
Verifiche e controlli valgono solo per quei fessi dei suoi schiavi,così come le leggi,che il popolino è sempre tenuto ad osservare,pena la pena,mentre l’Augusto Sovrano può altamente impiparsene,come possiamo constatare ogni santo giorno…
Cesare non è altro che la materializzazione della Mente dei popoli; la “gente”, la massa di pecore, è ciò che nei popoli dorme e vorrebbe ri-svegliarsi; allora, essa chiede a Cesare di procurargli tutto ciò che hai/avete detto e che conosciamo; e che, in una parola sola, io chiamerei Sofferenza.
Ma cosa vuol dire Risvegliarsi? Ritrovare la capacità di saper AMARE! E l’ultima arma che hanno i popoli per riattivare questa antica, indispensabile e Sacra Capacità, sembra essere, qui sulla Terra, la Sofferenza. Altrimenti, come si spiega il fatto che (è evidente!) la gente, certi discorsi non vuole neanche sentirne parlare? Mentre vi scrivo, due ore prima ho fermato per strada un mio vicino di casa e gli ho detto che volevo dargli alcuni appunti sull’importanza della vitamina C per la cura del Cancro: non mi ha neanche fatto parlare (anche se ha il papà malato di tumore): mi dice che non ne vuol neanche sentir parlare…
Neanche la comprensione intellettuale ( da sola), delle cose, può bastare se prima non si giunge ad una esasperazione e a subire tutti insieme (praticamente l’umanità intera) il potere di Cesare quando esso si rivelerà, chiedendoci IL PREZZO da pagare per quella tranquillità che lui stesso, per millenni, si è preoccupato di toglierci e/o farci agognare! Solo allora, un numero sufficiente di noi (ma non tutti!) capiranno di aver fatto sufficiente esperienza temporale e saranno pronti per imparare ad Amare! Perché è stata la mancanza di Questo, a farci incominciare il cammino in questa discesa, e arrivare dove siamo ora ne è solo una naturale conseguenza!
Un saluto!
“E l’ultima arma che hanno i popoli per riattivare questa antica, indispensabile e Sacra Capacità, sembra essere, qui sulla Terra, la Sofferenza” sono d’accordo: il corpo non mente, quindi la sofferenza riesce a risvegliare una psiche addomesticata (o addestrata). Ma nel caso del tuo vicino cosa diremo: che non ha sofferto abbastanza?
Forse, o forse egli è solo stufo delle mille delusioni che la vita gli ha riservato, ed ha perso la fiducia; questo ragazzo è uno di quelli che, come dico io, sanno cosa la vita NON è. Appaiono sempre annoiati, sono in gamba, si intuisce che avrebbero molte capacità ma ancora non hanno quel “non so che”, quella sacra Visione, quell’Intuito che gli fa dire: so che c’è qualcosa che non va, nella vita, non so cosa ma qualcosa non quadra (e QUI stanno loro, ma poi non proseguono:) e dev’esserci dell’ALTRO, per forza, e se c’è lo troverò!” . Ecco, vedi Alberto, tanti giovani che io conosco stanno in quella specie di Limbo, la mancanza di qualcosa che però non si può spiegare, sennò non avrebbe alcun valore e, per risolvere i problemi dell’uomo, basterebbe un libro o un sermone per far comprendere la Verità alle masse! Per questo io ero spesso combattuto se dedicarmi di più e sul serio all’informazione come fai tu (e molto bene!), e pensavo tra me e me (come rivolgendomi a lui/loro): “ma santi numi, se sai quale strada NON è, perché rimani lì, non ti informi, non indaghi, o pensi che i tuoi dubbi ce li hai solo tu, e nessuno ne ha mai testimoniato e magari trovato soluzioni?” Ma poi, dentro di me, mi sono dato una risposta, (molto) sintetizza nel primo post che hai letto e che spiego così : non si può sconfiggere il Male in casa del Male: esso c’è perché ha la sua funzione. Lo si può “combattere” solo ignorandolo e creando una realtà alternativa basata su.. tutto il contrario di ciò che conosciamo fin da bambini. Ma l’uomo non può cambiare altri che sé stesso SINGOLARMENTE. E’ l’Oscurità, invece, quella che vorrebbe cambiare l’uomo globalmente, massivamente, creando un mondo di “pace” portata DALL’ESTERNO (se la loro Agenda dovesse compiersi del tutto), ma questo non è il proposito della Luce; altrimenti, per Lei, sarebbe stato facile, e l’avrebbe fatto da tempo.
Ti ho letto con attenzione, Fabio.
E condivido al 100% la tua ultima affermazione, circa l’Oscurità (che, per un cristiano, è prima di ogni altra cosa: un essere spirituale, perverso e pervertitore, che si chiamava Lucifero e che ora si chiama Satana. “Fissato” per l’eternità in un odio invincibile per Dio e per la Sua Creazione, il cui vertice è l’Uomo) che vorrebbe cambiare l’uomo globalmente, massivamente, DALL’ESTERNO.
E’ così per un motivo molto semplice: perché l’Oscurità (ossia: Satana e le sue legioni; ma anche l’Adamo superbo che c’è in noi) non sopporta la libertà, connaturata in ogni essere umano perché a lui donatagli dal Padre Creatore di TUTTI.
Se fosse stata per l’Oscurità: la Creazione sarebbe stata fatta da automi, per quanto perfetti (come quello ben rappresentato nell’ultimo film di Ridley Scott).
Solo un Creatore che fosse anche (e PRIMA DI TUTTO) Padre: poteva crearci Uomini, e quindi liberi.
Questa libertà è diventata di esercizio molto più difficile, dopo il Peccato Originale (a proposito: ti sei mai imbattuto in Genesi Biblica, di don Guido Bortoluzzi? Te lo consiglio di tutto cuore): motivo per cui è diventata co-essenziale anche la Grazia, da quel Peccato Originale infranta, e donataci in un modo impensabile da Dio Stesso, volutosi fare Uomo in Gesù, sul Golgota. E, da allora, in maniera esplicita: attraverso i Sacramenti donati alla Sua Chiesa, perché li amministrasse.
Che il “male” (che io preferisco scrivere sempre con la minuscola: per rigore filosofico, oltre che teologico) non si possa sconfiggere “a casa sua”, ossia attraverso il male stesso, e che esso abbia – a posteriori- la sua funzione: è vero anche questo.
Ma, appunto, non bisogna cadere nell’errore di vedere nel “male” un “principio originario”.
All’inizio non c’era alcun male: nè nella Creazione Invisibile e né, tantomeno, in quella Visibile.
Il male è stato frutto di una scelta: di Lucifero nella Creazione Invisibile e del Capostipite in quella Visibile.
Entrambi liberi, essi (e molti con loro, nelle rispettive Creazioni) hanno esercitato male la loro libertà.
Ed i frutti sono stati quelli che vediamo (e intuiamo) oggi.
Se sei cristiano, sai come me che la soluzione non è, semplicemente e “buddisticamente”, sedersi sulla riva del fiume, essendo in quiete con sé stesso, ed attendere che gli altri arrivino a vedere e capire ciò che tu sei arrivato a vedere e capire.
La “soluzione”, ancora una volta, è Gesù che ce la fornisce: sotto forma di Via, ovvero di modo di vivere e trascorrere questo transito terreno.
Avrebbe potuto farlo diversamente, a ben pensarci: e conseguire lo stesso il Suo scopo redentivo.
Che bisogna c’era, essendo Lui Dio oltre che Uomo, di fare tutto quel casino e farsi crocifiggere?
La risposta è una e una sola: l’Amore.
Chi ama è disposto anche a soffrire, pur non amando (nessun uomo potrebbe, naturalmente tendendo ognuno di noi al Bene ed alla Gioia) la sofferenza in quanto tale.
A soffrire fino a morire.
Dopo Gesù, sappiamo -con certezza- che questa sofferenza, offerta a Lui ed unita alla Sua, è il vero e supremo e realmente EFFICACE modo di vincere il male.
E che è un modo ben più efficace di quello “buddista” di sedersi e lasciare che scorra, esplicitando tutta la sua malefica azione.
Prima di Gesù, non era per niente evidente che fare il bene, per amore disinteressato e che non si aspetta nulla: è molto meglio del non-fare.
E neanche ne avevamo pienamente la capacità, dell’amore disinteressato, e riflesso dell’amore del Padre e per il Padre: che ci è stata donata proprio da Lui.
Dopo di Lui: non possiamo più permetterci d’ignorarlo.
E non possiamo permetterci di ignorarLo: non conoscerLo sì, ma ignorarLo no.
“Ma, appunto, non bisogna cadere nell’errore di vedere nel “male” un “principio originario”. Grazie per questa precisazione, Fabio Massimo, sentivo di aver dimenticato qualcosa. Per la precisione, non considero il male un Principio Originario ma un… principio di funzione; una funzione di.. induzione alla riflessione (estrema), la cui spia d’accensione è, appunto, la sofferenza; il male è una funzione che si attiva con la Dimenticanza di Amare. Se ami, io dico che sei – umanamente – vivo; lo vedi perché sei capace di creare unione e fratellanza tra il prossimo; fin lì, non hai bisogno del male; (c’è da considerare una cosa: il male sulla Terra è qualcosa del tutto particolare: qui è stato portato fino all’estremo, diversamente che in altre “case” di Dio, dove è molto più contenuto e soprattutto non dominante.) Noi siamo quella parte, scintilla di Dio, quel piccolissimo… Suo dubbio, che disse e dice: “questa cosa, che mi viene in mente… esplorare la vita senza (e cioè: disubbidendo a) Dio.. ce l’ho, e quindi la devo esplorare… devo vedere cosa c’è lì dietro”… e a noi – sono convinto – manca poco per svelarne l’ultimo dubbio; quindi, un giorno Dio ci chiederà: allora, figlioli, ora conoscete sia la gioia (Eden) che la sofferenza (Terra).. quale scegliete?
Anche il Buddhismo (quello vero, non quello diventato poi religione di massa) è stato una funzione; chi lo pratica con successo è tra le persone più attive della Terra, nell’operare il Bene tra i popoli: anche loro sono degli strumenti di Dio. Diversamente da quanto si crede in genere, non si trattava di mera tecnica, perché questa era mediata e dipendente dal Cuore. Almeno, nelle migliori scuole. Ma la meditazione ha fatto il suo tempo; ora nessun principiante potrebbe impararla, le energie della Terra non la permettono più da tempo, e l’uomo stesso è cambiato. Anche Gesù la praticò ed, essendo il figlio più maturo del Signore sulla Terra, la portò ad un livello tale che egli potette incarnare, ad un certo punto (a 30 anni), il Kristos (Colui che chiamiamo Figlio di Dio). Così divenne Gesù Cristo. Lucifero è diverso da Satana. Lui è un Angelo, giusto? Lui ha lo scopo di convincere le anime degli uomini indecisi (quando arrivano nell’Aldilà) a tornare nel “Grembo di Dio”, ma: anzitempo, saltando (distruggendo) la fase “vita”: per questo lo chiamiamo il male ma, è bene sapere che, nella fase di espansione, la vita è anche un po’ separazione, la quale deve essere quindi, in certo modo, controllata: è un compito affidatogli da Dio (anche se Lucifero non lo sa). Lucifero non vuol dire “portatore di luce”? Riflettete: di luce. Ora, il problema è: quale luce? Non sarà quella che ogni uomo e donna, per pochi istanti ogni volta, ritrovano nell’orgasmo sessuale (ignorando la vera Unione uomo-donna, che si ottiene con altre pratiche). Il sesso orgasmico, però, è appunto quella “luce” adorata dai seguaci satanici, che ne fanno la loro vera religione (prendete una moneta da 1 o 2 euro e osservatela bene), la loro unione con Dio, che è talmente effimera (non c’è bisogno di Amare) rispetto all’Altra, da poter essere mediata anche dal loro “dio” minore, Lucifero.
Pur sforzandomi di cogliere il buono ed il vero di quello che dici (che è tanto, e che viene amplificato da una tua visibile inclinazione al vero ed al buono: o almeno quella che io ho intuito essere tale), non posso esimermi dal dire che sei in profondo errore, laddove parli di Gesù come “figlio più maturo del Signore della Terra” e che solo a 30 anni, sul Giordano, “incarnò il Kristos (Colui che chiamiamo Figlio di Dio)”.
La verità è un’altra. Più semplice, da un lato; più incomparabilmente bella ed inattesa, dall’altro.
Posso chiederti, Fabio, se sei battezzato?
Si, sono stato battezzato. Per il resto non ha alcuna importanza. Però una cosa me la sento di dirtela: le sacre leggi della Creazione testimoniano talmente la grandezza di Dio, che esse non possono essere violate nemmeno da Dio Stesso. Il Piano prevedeva fin dall’inizio dei Tempi la Venuta di Gesù Cristo. Il Figlio di Dio è Lui a prescindere dal come: pensi che egli perderebbe qualcosa, di fronte a chi crede in Lui, se dicessimo che anch’Egli ha dovuto sottostare alle Leggi della Creazione e della materia per portare a termine AL MEGLIO il più difficile compito mai svolto sulla Terra? E che valore avrebbero quelle stesse leggi, se chi le creò non avesse bisogno di rispettarle? E la frase “s’è fatto uomo”, se fosse così facile? Pensi che a 12 anni lui avesse saputo bene perfettamente tutte le cose che avrebbe dovuto sopportare? Per quanto mi riguarda, aver trovato queste risposte mi fa non solo capire tante cose, ma mi fa sentire più vicino a Lui.
(Mi sa che siamo andati fuori argomento… oops)
Perché dici: “per il resto non ha alcuna importanza”?
Arrivare alla verità ha importanza, anche se parliamo di verità passeggere.
Laddove riguarda Gesù il Cristo: è ancora più importante (immensamente più importante) arrivare alla verità.
Affermi che le leggi (materiali e spirituali) della Creazione siano sacre e che siano il riflesso della Bontà e Bellezza di Dio: è vero.
Così come è, per converso, falsa la nozione islamica del Dio che, se avesse voluto, avrebbe potuto fare l’acqua che illumina e produce calore ed il fuoco che rinfresca e che bagna (o, traslato sul piano spirituale: avrebbe potuto far considerare giusto l’ingiusto, bello il brutto, vero il falso, buono il cattivo, e viceversa).
Deformare in tal modo l’assoluta Libertà e Potenza di Dio significa deformarne l’altrettanto assoluta Bontà, Verità, Giustizia, Bellezza.
Significa considerarLo un Despota, od un potenziale Despota.
E non un Padre (e Madre) Onnipotente.
Da quanto detto deriva che non è completamente vera (o, meglio: che è da precisare e sostanziare ulteriormente) la tua affermazione che le suddette Leggi “non possono essere violate nemmeno da Dio Stesso”.
Se per “violate” intendi “strutturalmente invertite”: allora è vero.
Se per “violate” intendi “sospese” o “governate secondo criteri che solo il Creatore di quelle Leggi conosce”: allora non è più vero.
Nell’Antico Testamento si narra del sole che resta fermo per un giorno intero.
E oggi sappiamo che ciò dovrebbe corrispondere all’interruzione per un giorno intero della rotazione terrestre.
Poteva farla, Dio, questa “sospensione” delle Leggi Naturali (in questo caso quelle della fisica) da Egli Stesso create?
La Fede dice di sì. E la Ragione che non è superbamente auto-referenziale e che quindi non nega, a priori, la verità della Fede: ad un fatto del genere, così clamorosamente “inverosimile”, può arrivare quantomeno a rilevarne le tracce. E ti rinvio, in merito, al sito dell’amico Guido Landolina (ilcatecumeno.net)
Nel Nuovo Testamento vengono descritti decine e decine di miracoli, materiali e spirituali, operati da Gesù.
Ma due, in particolare, nel loro aspetto di totale signoria sulle Leggi del Creato, danno la misura della Divinità di Gesù.
Il miracolo al cieco nato (nato senza globi oculari, con le palpebre serrate e sotto nulla: non è detto esplicitamente nel Vangelo ma lo si capisce; è invece detto esplicitamente ne “L’Evangelo come mi è stato rivelato”), a cui Gesù dona degli occhi creati ex-nihilo (o, per essere più precisi: dal fango. Con un’allusione alla Genesi che non poteva non essere colta da coloro che la Torah la conoscevano bene).
Il miracolo della resurrezione di Lazzaro: morto di una malattia che gli aveva procurato una sorta di cancrena per la quale la decomposizione corporea era già parzialmente avviata ancora primadi morire (anche qui, per i dettagli, ti rimando all’opera valtortiana), nei Vangeli si dice che era nel sepolcro già da quattro giorni.
E, anche non ammettendo una malattia del tipo di quello che ci è descritta dalla Valtorta: basta avere un po’ di infarinatura di medicina per sapere quanto sia avanzata la decomposizione al quarto giorno di sepolcro e in un clima come quello palestinese.
In questo caso, le Leggi Naturali sono state non semplicemente “sospese” ma, addirittura: “invertite”.
Inversione non strutturale, certo (tanto è vero che Gesù non ci ha lasciato una “ricetta” per fare i miracoli. E tantomeno uno come quello di “ricostituire” un cadavere in decomposizione, richiamandovi l’Anima). Ma è innegabile che di inversione si tratti.
Il fatto incontrovertibile è che Gesù, questa Sua Divina Signoria sulle Leggi da Lui Stesso (in quanto Dio) create: non la esercita per “scappottarsi” alcunché, delle fatiche e delle sofferenze che doveva sopportare in quanto vero Uomo.
Uomo Perfetto, e quindi immune dal Peccato Originale: ma che per ciò stesso Si trovava a soffrirne terribilmente le conseguenze attraverso gli uomini che Lo circondavano.
Quante volte, nella nostra umanità pur non immune almeno dalle conseguenze del Peccato Originale, ci siamo ritrovati ad essere insofferenti nei confronti di coloro che “proprio non ci arrivano”?
O, ancor di più: a provare un impeto di rabbia fredda nei confronti di coloro che commettono una manifesta ingiustizia od un manifesta irrispettosità? La stessa rabbia fredda che proviamo quando un cane ci morde, senza motivo? E che può farci decidere di sopprimerlo?
Allora, pensiamo solo per un istante a come dovevano sembrare a Gesù, Uomo Perfetto, gli uomini che Lo circondavano.
E che fonte di sofferenza continua deve essere stata il constatare che i più non Lo capivano, nonostante la scelta di parlare in parabole? E continuavano ad usar male, anche davanti ai Suoi Occhi, della libertà donatagli da Dio?
Le fatiche e le sofferenze di Gesù furono quindi continue e costanti, per tutta la vita.
E derivavano dal vivere la Sua Umanità Perfetta non nel Paradiso Terrestre, come il Capostipite (e anche quello sarebbe stato un adeguarSi, da parte di Dio, alle Sue Leggi: che prevedono il respirare, mangiare, il bere, il dormire. Tutte le attività che si compiono in quanto costituiti da Corpo fatto di Carne e di Sangue) bensì in mezzo all’umanità degradata.
Quindi, per Sé: Gesù non ha esercitato alcuna Signoria sulle Leggi Naturali da Lui Stesso create.
Ha continuato a respirare, mangiare, bere (anzi, pure troppo, secondo i farisei) e dormire. Come un vero Uomo.
E continuato a soffrire tutte le intemperanze e ribellioni dei figli degli uomini.
Per Amore, fino alla Croce: dalla quale sarebbe potuto, se avesse voluto, scendere con un battito di ciglia.
E per quello stesso Amore, ha operato i miracoli in cui signoreggiava come solo Dio può fare e non un Uomo (per quanto perfetto) le suddette Leggi Naturali: per mostrare, senza alcun ombra di dubbio, la Sua Natura Divina a chi avesse la Grazia di credere in Lui.
E a quella Grazia aderisse con la sua volontà.
E perché la Fede in Lui di tale credente (in cui la volontà aderisce alla Grazia) non fosse aggredibile dalle falsità ed eresie che Egli sapeva fin da allora sarebbero sorte.
Circa la tua domanda:
“Pensi che a 12 anni lui avesse saputo bene perfettamente tutte le cose che avrebbe dovuto sopportare?”
La mia risposta è: SI’. Sì alla luce della Fede che ci assicura che Egli è Uomo e Dio fin dall’inizio del Concepimento Verginale nel Grembo-Tabernacolo di Maria Santissima.
Che, altrimenti: non sarebbe detta Madre di Dio. Ma soltanto Madre di Gesù.
E come ciò convivesse con la Sua crescita in Età, Sapienza e Grazia: è un mistero che si può “intercettare” alla luce di quell’altro Dogma, fondamentale: delle due Nature in un’unica Persona.
Non esiste uno “spirito cristico” che vaga nel Creato e che sì è manifestato/incarnato in diverse persone e la cui manifestazione/incarnazione più alta è stata in Gesù di Nazareth.
L’Anima e la Divinità di Gesù erano in unione ipostatica, nella Seconda Persona Divina del Verbo: già PRIMA dell’Incarnazione nello Zigote che si generò dall’unione tra il Gamete Femminile (perfetto) di Maria ed il Gamete Maschile (altrettanto perfetto) creato ex-nihilo nel Grembo di Maria per opera dello Spirito Santo: subito dopo il Suo “Fiat”.
E che il Piano di Dio prevedesse la Venuta di Gesù Cristo fin dall’inizio: è vero.
Ma la prevedeva da più che dall’inizio.
La prevedeva ab aeterno.
Perché il Verbo di Dio (unione ipostatica di Anima Umana e Divinità), quindi la Persona del Figlio: è generato dal Padre ab aeterno.
Quand’ ho detto che “non ha importanza”, non ho precisato che mi riferivo solo al mio rapporto personale con la Chiesa Cattolica, di cui non parlo perché ci vorrebbe un altro argomento e non sarebbe utile a questa discussione. Per il resto stiamo dicendo la stessa cosa con linguaggi differenti. Esempio, sulla facilità con cui poteva eseguire materialmente miracoli. Fermare la rotazione della Terra, guarire i morti già in decomposizione, sono certamente sciocchezze per Lui; vorrei solo specificare una cosa perché ho fatto un percorso diverso dal tuo, come tu mi dimostri di sapere cose che io ignoro: se io e te, lui, lei, tutti noi siamo “filij” di Dio (figli, FILI… lo dice la parola), cioè Sue emanazioni, vuol dire che siamo parti costituite di Lui, giusto? (Se non sei d’accordo su questo è inutile proseguire a leggere.) Ho detto che si manifestò a 30 anni: c’è una ragione che ti spiego: quando io penso a Dio, non lo considero qualcosa di fondamentalmente diverso da me, perché io mi sento una Sua parte (incalcolabilmente) più piccola, ma non diversa. La vita e tutti noi siamo specchio divino: nell’universo ci sono 10miliardi e 800milioni di galassie; il cervello umano è costituito da 10,800 miliardi di cellule! Tutta la vita e la creazione sono emanazioni-specchio della Mente di Dio. Dio è il Nucleo, noi la periferia; il mio cuore spirituale è un piccolo “dio”, la mia mente è (forse) un piccolo “cristo”, le mie dita, i miei organi interni, un mio strumento; perciò, se non ci sono criteri che Lui non conosce, quelli che però ha creato li deve rispettare. Perché? Perché la vita è un percorso anche per Lui. Noi siamo Lui in questo percorso. Perché la vita è parte della Sua espressione, e l’espressione (esprit, spirito) è parte del suo Essere, tanto come la beatitudine Suprema! (continua)
Con noi, Lui fa esperienze, esprime se stesso a differenti livelli cominciando dal più facile (universo dei Serafini), al (credo) più difficile (la Terra); e guarda noi: dall’Eden, a come siamo ora; un giorno sarà il contrario! E nel frattempo impariamo! E che esperienza sarebbe, se fosse tutto facile? Quando vogliamo superare noi stessi ci mettiamo degli ostacoli … che prova sarebbe se fossero semplici? Da qui, non mi stupì la conoscenza del fatto che Egli si manifestò a 30 anni anziché da bambino. Ma come ho già detto, questo non lo sminuisce davanti ai miei occhi (poi, la sua maturità da bambino era assai diversa da quella dei persino più saggi degli adulti).
Carissimo Fabio,
quando parli “dell’esperienza fatta da Dio”, mi fai venire in mente le splendide pagine della Valtorta in cui si vede quanto Gesù goda della contemplazione ed esperienza del Creato.
E quanto la Sua Umanità si inebri del profumo di un fiore o della brezza del vento o di un raggio di sole o del canto di un uccellino o della freschezza dell’acqua.
In quanto Dio, Egli Stesso era il Creatore di tutta questa bellezza.
In quanto Uomo, ne era il Beneficiario e lo Sperimentatore.
In questo senso, sì: possiamo dire che “Dio fa esperienza della Sua Creazione”.
La fa in quanto Si è fatto Uomo, in Gesù. Generato E NON Creato: sia ab aeterno che nel tempo.
La fa in quanto Si è fatto Donna, in Maria: Generata (ab aeterno) MA Creata (nel tempo). E ciò è l’inattesa quanto esaltante “novità” di questi nostri tempi.
Detto questo: la “missione” di Gesù e di Maria è stata quella di essere, rispettivamente: Redentore e Corredentrice, di noi che pur essendo figli di Dio da prima che il tempo fosse, in quanto Anime Umane create a Sua Immagine e Somiglianza e direttamente provenienti da Lui, nascevamo sulla terra come figli di Adamo, e quindi macchiati (anche nell’Anima, oltre che nel corpo) dal Peccato Originale: compiuto da quell’Adamo che aveva voluto che l’avversario di Dio potesse rivendicare su di noi un vero e proprio diritto di proprietà.
Da qui la necessità che Dio Stesso venisse a salvarci da questo tragico cul-de-sac: e in un modo che soltanto Lui, in quanto Amore, poteva realizzare.
Prima che essere Sperimentatore, come Essere Umano, della Bellezza e Bontà della Sua Creazione (così come unicamente sarebbe stato, nel caso in cui né Lucifero né l’Adamo avessero male esercitato la loro sovrana e totale libertà): Dio ha voluto esserne il Salvatore ed il Redentore.
Che la Pace e la Gioia di Gesù e di Maria siano con te.