Con l’attacco terroristico contro l’ambasciata (o consolato) iraniano in Siria, Israele, la cosiddetta “unica democrazia del medio oriente“, ha compiuto una violazione del diritto internazionale degna dei peggiori criminali, che la dovrebbe automaticamente escludere
- dal consesso delle nazioni civili,
- dali organismi internazionali,
- dagli scambi commerciali,
- dalle competizioni sportive,
- ecc. ecc.
Invece all’ONU non hanno neanche accolto la richiesta dell’Iran di avere una condanna di questo atto (condanna che sarebbe comunque rimasta sula carta, tanto sono 50 anni e più che Israele se ne frega altamente di tutte le risoluzioni ONU a suo carico).
A quel punto si poneva il problema per l’Iran di cosa fare.
- Dare una risposta adeguata con un attacco in grande stile e morti nel torritorio israeliano sarebbe stato cadere nella trappola di Israele che, nella disperazione della situazione in cui si è cacciato (il massacro dei palestinesi di Gaza, da cui non sa oggettivamente come uscirne), ha come unica opzione quella del “muoia Sansona con tutti i filistei“, ed elevare a livello di conflitto mondiale lo scontro in atto;
- Non dare nessuna risposta sarebbe stato come dare un implicito “via libera” ad Israele, il quale avrebbe avuto un pericoloso precedente in cui ad un attacco immotivato, non giustificato, contro uno dei luoghi sacri della diplomazia internazionale, cioè un’ambasciata, non succede nulla, nessuna ritorsione, neanche un “cativelli!” detto da qualche politico (ve la immaginate la Meloni che condanna Israele? Ma va’!)
Da questo impasse l’Iran se ne è uscito nel più sorpendente e migliore dei modi, dando una lezione di saggezza e di dignità che i cani rabbiosi assetati di sangue forse non saranno neanche in grado di comprendere, tanto è lontano dal loro modo di pensare e di agire.
Copio un paio di pezzi da Telegram:
Mi chiama un’amica e mi fa:
– Trecento missili e nessuna vittima, dai. Non sarà anche questa un’azione di plastica?
Mi colpisci sul mio lato forte, amica mia. Che è quello di interrogarmi sempre sulle vicende che accadono, e bypassare di netto qualsiasi cosa che abbia anche il vago sentore di mainstream
Ma sei sicura che l’obiettivo dell’Iran fossero le vittime? Io proprio no, guarda.
Osservo un’azione simbolica, spettacolare e rifletto sulla diversità ontologica di due sistemi, contrapposti in ogni singolo punto, Senza convergenze né ideologiche, né spirituali, né comportamentali. Perché da un lato c’è un sistema rappresentato da un paese dalla storia millenaria e dalla millenaria civiltà. Dall’altro un agglomerato coloniale privo di storia, Senza alcuna profondità né temporale né ideologica.
E cosa significava dunque l’attacco di stanotte?
Almeno due cose: non tollereremo più il banditismo da far west con cui cercate di incendiare un mondo privo ormai di qualsiasi bussola morale. Sottolineiamo il simbolismo dell’attacco di stanotte, a cui farà seguito uno schiaffo più forte nel caso non abbiate compreso.
“i bambini di Gaza dormiranno sonni tranquilli, stanotte”. Simbolismo allo stato puro, direi.
C’è un’etica anche nella guerra e nella risposta militare alle provocazioni, ed in nome di quest’etica condivisa da ogni sistema solo vagamente umano, le reazioni debbono essere proporzionate alle azioni. La guerra ai bambini ed ai popoli disarmati non risiede nell’ottica di quest’etica.
Intanto, però, come ogni colpo di tosse che avvenga in quell’area, la corrente generata è ciò che importa , ciò che alla fine avrà un senso. Come al solito, ogni azione dovrà essere valutata solo in seguito, ed in base ai risultati che conseguirà. En passant, le torme di coloni con la valigetta pronta, già in procinto di occupare ciò che resta della “terra promessa” dal loro personale agente immobiliare, credo ci stiano pensando due volte, anzi tre, prima di lasciare la comoda Europa. Promessa sì, ma fino ad un certo punto.
Una domanda, invece, mi nasce spontanea dal cuore e la rivolgo a tutti coloro che, tra iersera e stamani, si dichiaravano improvvisamente “impauriti e spaventati”;
Ma il mondo così com’è vi piace? Vi sentivate al sicuro fino a ieri? Vi soddisfa e vi tranquillizza una vicenda umana in cui 13000 bambini siano massacrati Senza che la legge internazionale possa fare nulla per impedirlo? Soprattutto: Ve ne siete accorti? Così, per sapere.Rossella Ahmad
L’IRAN AVVERTE AL TELEFONO ISRAELE CHE STA PER ATTACCARE
Da quello che i media mainstream raccontano sembra che l’Iran abbia lanciato centinaia di droni verso Israele.
Dico sembra perché mentre scrivo i droni sono in volo e arriveranno a destinazione dopo ben 9 ore di volo. Un vero attacco a sorpresa!!!😐
L’Iran ha in dotazione missili balistici di tutti i tipi, da quelli a combustibile liquido e solido, a quelli da crociera e ipersonici. Il Qadr-110 per esempio è un missile che viaggia fino a 2000 km di distanza con velocità massima Mach 9 (nove volte la velocità del suono: 11.160 km/h) ed è capace di portare fino a 1.000 kg di esplosivo. Il missile Emad invece viaggia a Mach 7,5 con una testata fino a 750 kg, è considerato una delle armi più temibili dell’arsenale iraniano perché dotato di una testata guidata Marv (veicolo manovrabile di rientro), capace di improvvisi cambi di rotta anche una volta rientrata in atmosfera e di un sistema di guida preciso.
L’Iran colpirebbe Israele in 12 minuti con i missili balistici, in 2 ore con quelli da crociera e in 9 ORE con i droni!
I generali dello Stato islamico hanno scelto di attaccare con i Risciò, con le bombe che arrivano dopo mezza giornata di volo! Proprio quello che si dice un attacco rapido e improvviso! La contraerea e la Difesa dello stato sionista ringraziano.
Qualcosa ovviamente non torna, potrei sbagliare ma sembra tutto un film…
Mah…
Ogni lettura è buona.
Alla fine conta solo la FORZA BRUTA.
Null’altro
Io credo che non dobbiamo cadere nella tentazione del “lato oscuro della forza”: Le forze del male lavorano per impedire la nostra evoluzione spirituale, e quando riescono ad elevare la nostra rabbia e i nostri sentimenti di vendetta hanno raggiunto i loro scopi.