A seguito della vittoria di Sinner agli Australian Open, alcuni commentatori hanno sollevato il problema della residenza monegasca del campione, cosa che gli permette di non pagare le tasse in Italia, e questo fa apparire meno limpido il personaggio.
Da umile dipendente, senza alcuna possibilità di nascondere i proprio introiti, la prima cosa che mi viene in mente è un banale: “Beato lui che può“, ma poi la riflessione si fa un po’ più seria e la condivido nelle righe che seguono.
Le tasse sono un meccanismo che, almeno in teoria, permette di ridistribuire ricchezza e benessere fra i componenti di una comunità che si è data delle regole. Esistono delle spese che sono state demandate alla collettività (pubblica amministrazione, difesa, buona parte della sanità, sicurezza pubblica, istruzione, ecc.) e sembra giusto che chi ha di più contribuisca in maniera più che proporzionale al bene comune.
Fin qui la teoria.
La pratica evidenzia invece un sacco di anomalie e storture, come ha ben descritto l’amica Monia Benini nel suo libro “Plotone di tassazione” che si possono far risalire ad alcuni filoni principali:
- la non proporzionalità col reddito: infatti, mentre all’art.1 del TUIR (Testo Unico Imposte sui Redditi) si dice che l’imposta si applica ai redditi, esistono imposte che non sono proporzionali al reddito: si pensi l’IVA, si pensi ai bolli, si pensi alle imposte catastali, le accise, ecc.;
- La mancata proporzionalità si riscontra anche in norme che, imponendo di fatto degli oneri indistinti, incidono molto di più sui privati e sulle piccole imprese che sulle grandi multinazionali (ma d’altra parte si sa, lo stessi Draghi ha detto e scritto che la piccola e media impresa, in quanto “non efficiente”, va eliminata);
- i meccanismi di elusione fiscale (elusione: parente stretto di evasione ma meno indagabile) applicati grazie alle differenti normative fiscali sono di fatto accessibili perlopiù alle grandi e ricche multinazionali e non alle piccole imprese e famiglie (come ho scritto anche qui e qui, ad esempio).
Ma il problema è ancora più profondo di questo.
Il problema è che un governo che ha tradito il proprio compito, che ha tradito i propri elettori, che non rispetta la costituzione, ha ancora l’autorità morale di esigere il pagamento delle imposte a cittadini?
- È morale pagare le tasse ad uno stato dove il governo taglia i fondi per la sanità, per gli anziani, per i più poveri, e contemporaneamente manda miliardi per alimentare una guerra che oltre a rischiare di degenerare in confllitto mondiale, comporta solo il massacro di una popolazione, quella ucraina, messa lì come esca per attivare la guerra con la Russia?
- È morale pagare le tasse ad uno stato dove il governo permette il massacro della popolazione palestinese e non ha neanche il coraggio di chiedere un cessate il fuoco? E che manda militare in una azione di guerra contro gli unici, gli Yemeniti, che cercano di fermare questo massacro con la ritorsione degli attentati alle navi nel Mar Rosso, per cercare di colpire gli israeliani nei loro interessi più profondi, quelli economici? Diventando in tal modo complice stretto di chi il massacro di bambini lo sta compiendo? Vogliamo essere complici anche noi di questo Erode moderno?
- È morale pagare le tasse ad uno stato dove il governo ha calpestato la costituzione dividendo la popolazione, mettendoci gli uni contro gli altri, impedendo le libertà civili, compresa la prima, sancita nella costituzione, quella del lavoro, a chi non si fosse fatto una iniezione sperimentale di un siero che ha già causato milioni di morti in tutto il mondo?
- È morale pagare le tasse ad uno stato dove il governo ha tradito completamente le promesse elettorali, facendo il contrario di quello che aveva promesso in campagna elettorale, e che non permette il libero dibattito e si arroga il diritto di dire cosa è scientifico e cosa no?
- È morale pagare le tasse ad uno stato dove il governo nasconde i dati sui morti, non pubblica le statistiche, non permette una analisi trasparente dei danni da vaccino?
- (la lista potrebbe continuare, ma vi rimando a questo audio che ho trovato in rete e che condivido)
Ricordate i poliziotti e i carabinieri che inseguivano i runner solitari o che entravano nei locali a controllare i green pass? Quanti di loro oggi si staranno facendo due domande, e a fronte del gran numero di morti improvvise, anche fra i loro colleghi, si staranno pentendo di essere stati complici di un governo che li mandava a stanare i ribelli, mentre il vero criminiale era lo stesso governo che imponeva il siero mortale?
-oOo-
In una finta democrazia dove al popolo è di fatto impedito l’accesso al potere, all’informazione, una volta scartata la violenza come mezzo per cambiare le cose, cosa resta ai cittadini se non l’astensione dall’alimentare, col proprio lavoro e il proprio denaro, un governo ed un apparato statale corrotto?
Non sto facendo apologia di reato.
Sto solo domandando, a me stesso prima che ad altri, quali altre forme di protesta possono essere messe in campo per iniziare il cambiamento.
Una provocazione che spero riesca nel suo intento (provoca-azione) di produrre nuove idee, nuove iniziative, nuovi modi di costruire un modo più equo di convivenza civile.
Perche mai dovrebbe pagare il 90% di imposte in questa fogna di paese invece che il 28% come dovrebbe essere, fa bene ad andarsene, tutti lo dovrebbero fare come infatti fanno, rimarrà solo il deserto grazie ai nostri politici gnrnt, nlfbt e in mala fede ! VERGOGNATEVI ! https://www.youtube.com/watch?v=7RCRhv0McEs&t=4020s
@Marco
1. Balle totali che dovrebbe pagare il 90% di imposte in Italia, pagherebbe in realtà il 43% che è meno della metà del 90%, ecco i dettagli:
https://www.informazionefiscale.it/IRPEF-2023-scaglioni-reddito-aliquote-novita-esempio-calcolo
2. La stragrande maggioranza dei tennisti professionisti al top fanno come Sinner, evidentemente non è solo un problema italiano, e non è che ci voleva un genio a capirlo, tutt’altro, ergo, se si è duri di comprendonio e/o ignoranti sull’argomento, vedasi il seguente approfondimento:
Una buona parte dei tennisti sono residenti nel Principato di Monaco. Ci sono Novak Djokovic, Alexander Zverev, Daniil Medvedev e appunto Jannik Sinner; ma anche Hubert Hurkacz, Stefanos Tsitsipas, Holger Rune e Felix Auger-Aliassime, Alex De Minaur, Cameron Norrie, Lorenzo Musetti, Alexander Bublik. Non che altri non siano guidati da motivi fiscali nella scelta della propria residenza. I tennisti americani come Opelka, Tiafoe, Shelton e Fritz hanno scelto di abitare in Florida e Texas, in cui per le leggi federali il regime fiscale è simile a quello monegasco. Una conseguenza delle leggi americane, che non permettono di pagare tassazioni diverse pur abitando all’estero, se non rinunciando alla cittadinanza. Altri ancora sono nel paradiso fiscale delle Bahamas come Shapovalov e Kyrgios, o negli Emirati Arabi Uniti come Karen Khachanov e Daniel Evans. Se parliamo di fiscalità avvantaggiata, bisogna citare anche Gael Monfils residente a Ginevra, Mannarino a Malta, Humbert in Lussemburgo.
Insomma, tra i primi 30 tennisti al mondo oggi, 13 risiedono nel Principato di Monaco e 20 riescono a sfruttare comunque dei regimi fiscali più morbidi. Fanno eccezione i tennisti spagnoli, Andrey Rublev, e il norvegese Casper Ruud. Teniamo conto, per alcuni russi, che l’aliquota a Mosca è del 15%.
Proseguimento:
https://www.ultimouomo.com/jannik-sinnder-tasse-residenza-montecarlo/
@Eventuali terzi lettori.
Jannik Sinner: “Residenza a Montecarlo? Strutture perfette, sto bene lì”, A. Frappola per TennisWorldItalia, 31 gennaio 2024
“Se il nostro Jannik Sinner decidesse di riportare il domicilio fiscale in Italia, diventerei subito un suo tifoso. Un gesto simile avrebbe un valore simbolico enorme, superiore a quello di tante misure governative a favore del recupero fiscale.
In 53 anni, non ricordo un evento sportivo che abbia suscitato un’ondata di retorica più alta della vittoria di Sinner a Melbourne. Neppure il Mondiale del 1982” . Ci ha pensato, come già accaduto diverso volte in passato, il vicedirettore de Il Corriere della Sera Aldo Cazzullo a riaccendere le polemiche sulla scelta effettuata da Sinner.
L’altoatesino ha deciso di spostare la sua residenza dall’Italia a Montecarlo nel 2020: un’opzione che a diversi personaggi non è piaciuta. Montecarlo ha sempre rappresentato un paradiso per i tennisti, non solo dal punto di vista fiscale.
Jannik Sinner: “Residenza a Montecarlo? Strutture perfette, lì mi sento a casa”
Interrogato sull’argomento durante la speciale conferenza stampa organizzata nella nuova sede della FITP, Sinner ha spiegato le ragioni che lo hanno portato verso questa direzione.
“Quando ho compiuto 18 anni mi sono allenato a Bordighera con il mio ex allenatore( si riferisce a Riccardo Piatti, ndr). Lui aveva la residenza a Montecarlo e ho deciso di seguirlo. La cosa più bella di Montecarlo è che ci sono tanti tennisti con cui puoi allenarti, le strutture sono perfette, ci sono diverse palestre.
Quindi onestamente lì mi sento a casa. Sto bene lì, ho una vita normale. Posso andare al supermercato senza problemi” , ha ribadito Sinner con la sua semplicità e senza arricciare il naso.
Proseguimento:
https://www.tennisworlditalia.com/tennis/news/Jannik_Sinner/92354/jannik-sinner-residenza-a-montecarlo-strutture-perfette-sto-bene-li-/
Commento
Cazzullo, vice direttore del Corriere della Serva, fa finta di non sapere che il Governo Renzie ha indrodotto in Italia una flat tax scandalosa per i ricconi stranieri:
“La tassa fissa da 100mila euro attira i super-Paperoni in Italia: ora sono 421
Nel 2019, terzo anno di applicazione, sfruttata da 421 nuovi residenti”
di Cristiano Dell’Oste per Il Sole24Ore
27 agosto 2020
https://www.ilsole24ore.com/art/la-tassa-fissa-100mila-euro-attira-super-paperoni-italia-ora-sono-421-ADhuHDl
fa finta di non sapere che le tasse si pagano in euro e non più in lire da molto tempo ormai e quindi fa anche finta di non sapere o addirittura ignora che il potere di emettere la propria moneta e di intervenire tramite la propria banca centrale è il fatto principale che definisce l’indipendenza di una nazione, e che se un paese rinuncia a questo potere, o lo perde, acquisisce lo status di ente locale o di colonia, approfondimento su:
https://www.libreidee.org/2015/03/leuro-sara-la-vostra-tomba-parola-di-godley-era-il-1992/
fa anche finta di non sapere che la stragrande maggioranza dei tennisti professionisti al top fanno la stessa identica cosa di Sinner dal punto di vista fiscale, insomma, Cazzullo è un pennivendolo gazzettiero da tre lire bucate, d’altronde:
“Gazzettiero non dice il vero o non lo dice tutto intero”, detto popolare italiano degli inizi del secolo scorso.
Significativi pensieri di Filippo Corridoni, socialista, sindacalista, politico, militare, amico in gioventù di Benito Mussolini.
La rivoluzione non deve essere fatta da cani arrabbiati. La rivoluzione non deve essere opera di un ventre vuoto o di uno stomaco stiracchiato, ma bensì di un cervello sano e fresco, che medita una vita di giustizia e di equità, e che vi vuol giungere a tutti i costi, anche attraverso alla violenza, ma organizzata ed intelligente.
Date al popolo la libertà ed esso la difenderà vittoriosamente contro il mondo intero coalizzato ai suoi danni. Perché per il popolo il problema di patria è essenzialmente un problema di libertà. Toglietela e gli toglierete la patria: non sentirà più, si disinteresserà delle sue sorti.
Quando si è incatenati non si bada a chi ci ribadisce le catene. Quando si è schiavi, non interessa il cambiamento del padrone. Pretendere dal popolo che esso difenda la patria per motivi ideologici, trascendentali, è assurdo.
Pochi si sono resi esatto conto del valore immenso che ha oggigiorno la stampa. La vita febbrile che conducono gli uomini, per strappare nella lotta per l’esistenza il tozzo quotidiano, non dà loro il tempo di afferrare e giudicare equamente e serenamente l’attimo fuggente, di criticare e pesare l’avvenimento dell’ora che volge, di farsi una convinzione oggettiva di un fatto attraverso un oculato vaglio critico.
Riferimenti, post di febbraio 2024
https://byebyeunclesam.wordpress.com/
Il punto critico assolutamente fondamentale, arriva!
“La sovranità non si cede a terzi”, di L. Presotto per Sovranità Popolare, 6 maggio 2023
Sovranità è una parola che viene spesso pronunciata, quasi a dare un’immagine di regalità.
In verità contrariamente a ciò che pensa la maggioranza della popolazione, non si tratta di uno status quo ma di un potere, esercitato da chi sta a capo di un sistema, o di una collettività, che può anche configurarsi in una dittatura.
Il potere di sovranità infatti è l’esercizio di chi sta all’apice di prescrivere e proscrivere (ordinare e vietare).
Se la democrazia è il potere del popolo (demos cratos) la sovranità è il potere del capo indiscusso di una comunità. Questo capo indiscusso può essere un solo soggetto, oppure può essere un gruppo di soggetti.
La sovranità si toglie anche quando si limita il potere attraverso la rappresentanza elettiva.
In verità più che un limite si tratta di una vera e propria “cessione del potere sovrano”, poiché saranno in seguito i rappresentanti eletti ad esercitarlo nel modo che riterranno e senza che il cedente, cioè il popolo, possa avvalersi di alcuna azione giuridica per revocarlo.
Quel potere sovrano di una collettività, quale ad esempio un popolo, appena nominato, scivola dunque immediatamente dalle mani per finire nelle mani di una “oligarchia”.
Questo tipo di sovranità esercitato per procura, ovvero tramite mandato elettivo senza possibilità di revoca, può essere accettabile e anche in un certo senso “bilanciabile” attraverso l’affiancamento strumenti di democrazia diretta come avviene nella vicina Repubblica Elvetica (Svizzera) dove il popolo annualmente è chiamato a votare ed autorizzare nuove norme che il Governo Federale emana.
In Italia gli strumenti di democrazia diretta sono limitati, e per esercitarli occorrono grossi impegni come la raccolta di molte firme da parte dei comitati referendari.
Fino al 1992 comunque, anche se alcune volte in modo un po’ azzoppato, la sovranità è stato un potere bene o male gestito tra popolo e delegati (istituzioni).
Dal 1992 in poi però tutto è cambiato. Con la sottoscrizione dei Trattati e quindi l’adesione alla Unione europea, l’Italia ha rinunciato ad esercitare il proprio potere sovrano in molte materie, tra cui la materia economica.
Tale cessione di sovranità è stata fatta in modo illegittimo ed in contrasto con l’articolo 11 della Carta costituzionale. Non poteva essere ceduta tramite la sottoscrizione di un trattato. L’articolo 11 prevede “piccole limitazioni ai fine della pace” e non cessioni di sovranità per scopi commerciali e concorrenziali.
Ciò che accadde all’epoca può essere definito un vero e proprio golpe attuato mediante una distorsione dell’informazione e della politica.
Da quel momento in poi l’Italia ha perso tutto il suo potere economico. Il suo ruolo è quello di una provincia che raccoglie le tasse e le versa al “sovrano”, l’Unione europea appunto.
Proseguimento:
https://www.sovranitapopolare.org/2023/05/06/sovranita-non-si-cede-a-terzi/
Breve commento
Le tasse pagate dai cittadiini nei paesi in area euro servono solo a mantenere lo status quo : euro e NATO, che sono due facce della stessa mediaglia, in altre parole, la NATO è la gabbia militare, l”area euro è la gabbia economica, basta andare a studiare solo un po di storia economica sulle origini profondamente antidemicratiche dell’euro per capirlo meglio, domani posterò qualcosa a riguardo.
Ottima Sintesi dell’Ing. Giovanni Lazzaretti sulla “Big Picture” ovvero sul quadro generale.
“Il neoliberismo ha applicato le sue ricette identiche in Africa e in Italia.”, Ing Giovanni Lazzaretti
In Italia ha impiegato molto più tempo perché la nostra economia è ben diversa da quella africana.
In Africa.
– Creazioni di unioni monetarie, unioni doganali e trattati commerciali vari.
– Legame della classe dirigente con le potenze finanziarie estere.
– Si fa credere alla classe dirigente che lo sviluppo del paese ha bisogno necessariamente di finanziamenti e
aiuti esterni.
– La partenza è effettivamente buona, l’economia drogata dal credito accelera, e invoglia a continuare.
– A un certo punto il “servizio del debito”, cioè il pagamento degli interessi passivi, diventa insostenibile.
– Il debito viene ristrutturato e rinnovato, a patto che inizino le “riforme strutturali”.
– Tagli alla spesa sociale, privatizzazioni, liberalizzazioni, aree di libero scambio, conversione dell’economia
dalle produzioni locali alle produzioni per l’esportazione.
– Povertà crescente, disuguaglianze crescenti, corruzione a tutti i livelli come mezzo di sopravvivenza.
– La colpa, naturalmente, viene assegnata al popolo stesso “che vive al di sopra delle proprie possibilità”.
– I soli interessi passivi prelevati a ogni Stato sono 2, 3, 4,… volte il debito originario. E il debito mai si
estingue, autoalimentato dagli interessi passivi.
Era ciò che dicevamo nel 2000 con le campagne di remissione del debito.
E in Italia?
– Debito dello Stato venduto all’estero.
– Debito autoalimentato dagli interessi passivi, vedasi: https://www.attivismo.info/nella-gabbia-degli-interessi-passivi/
– Classi dirigenti succubi della finanza,
– Tagli alla spesa sociale per “servire il debito”
– Privatizzazioni, liberalizzazioni, conversione dell’economia dal mercato interno alle esportazioni.
– Povertà crescente, disuguaglianze crescenti.
– Colpa assegnata al popolo stesso “che vive al di sopra delle proprie possibilità”.
Confermo quindi quanto ho detto in trasmissione sulla trappola neoliberista, creata attraverso una gabbia
monetaria.
La nOmismatica si occupa anche di questo.”
Integrazioni al mio terzo post. di cui sopra. Prima parte.
Per approfondimenti sul neoliberismo, vedasi:
https://www.attivismo.info/la-verita-sul-neoliberismo-non-un-modello-economico-ma-un-sistema-di-potere-politico-delle-oligarchie/
https://www.attivismo.info/il-neoliberismo-ci-ha-indotti-a-credere-a-delle-favole-sulla-provenienza-del-denaro/
Integrazioni al mio terzo post di cui sopra. Seconda parte.
Per approfondimenti sulla nOmismatica, vedasi:
Corso di nOmismatica a cura dell’ Ing Giovanni Lazzaretti
https://lanomismatica.org/il-corso/
Debunking vulgata propagandistica di italiani come popolo di evasori per cui l’economia italiana va male!! Prima parte
1. Quando qualche pennivendolo su TV e giornaloni fa discorsi da bar sport che non ci sono soldi perchè tanta gente non paga le tasse e quindi poi mancano i soldi a d esempio per i posti in ospedale e allora come conseguenza logica ogni anno lo Stato italiano al netto degli interessi pagati sul debito pubblico dovrebbe avere spese maggiori delle entrate fiscali, ma guarda caso, che strana coincidenza…., avviene il contrario e da un sacco di anni, ecco qui i dati incontrovertibili!!
“Menzogne di Stato. Dove vanno a finire i nostri soldi?” , A. Giangrande per Attivismo.Info
30 Agosto 2020
E’ vero dunque, contrariamente a quanto si potrebbe pensare in base a molti dei pregiudizi in circolazione, che l’Italia negli ultimi 20 anni ha gestito in maniera decisamente oculata il saldo tra spese ed entrate. Guardare alla sola differenza tra entrate e uscite, però, vuol dire perdersi una parte importante della storia.
I Governi che si sono succeduti, infatti, hanno ottenuto una lunga serie di avanzi primari alzando le tasse (entrate) più che riducendo la spesa (uscite); e questo ha depresso la crescita e l’occupazione, già prima che scoppiasse l’ultima recessione globale, facendo comunque salire il rapporto tra debito pubblico e PIL.
Infatti, se invece di badare al solo “livello” del debito pubblico teniamo conto del più importante “rapporto tra debito pubblico e PIL”, c’è pure un’altra variante che entra in gioco: secondo gli economisti, quando il tasso d’interesse reale – da pagare sul debito pregresso – è maggiore del tasso di crescita del PIL reale, il debito pubblico tende comunque a lievitare. E considerato che dall’inizio della crisi abbiamo perso oltre 10 punti di PIL, il rapporto tra debito pubblico e PIL non può che continuare a crescere (visto che il denominatore di questo rapporto diventa più piccolo).
Siamo abituati ad ascoltare parole come “la corruzione ci costa 60 miliardi”, “l’evasione fiscale ci costa 120 miliardi”.
Numeri aleatori impossibili da verificare ma che gettano fumo negli occhi alla massa credulona.
In realtà i 620 miliardi di avanzo di bilancio 1992-2012 sono veritieri ed è il risultato di una precisa scelta politica: sono soldi sottratti veramente ai cittadini e scomparsi dalla circolazione.
Riferimento e proseguimento:
https://www.attivismo.info/menzogne-di-stato-dove-vanno-a-finire-i-nostri-soldi/
“L’ITALIA DETIENE IL RECORD MONDIALE DI AVANZI PRIMARI PER NUMERO DI ANNI CONSECUTIVI.” di Cristian Minerva , 2017
L’avanzo primario è a differenza tra le entrate e le uscite dello Stato, al netto degli interessi (politiche economiche restrittive).
Riferimento e proseguimento:
https://cristianminerva.altervista.org/dimostrazione-avanzo-primario/
“Ilaria Bifarini: da 30 anni lo Stato spende meno di quanto incassa”, aprile 2019
https://www.libreidee.org/2019/04/bifarini-da-30-anni-lo-stato-spende-meno-di-quanto-incassa/
PS https://ilariabifarini.com/chi-siamo/
Debunking vulgata propagandistica di italiani come popolo di evasori per cui l’economia italiana va male!! Seconda parte.
Quando qualche pennivendolo su TV e giornaloni fa discorsi da bar sport che non ci sono soldi perchè tanta gente non paga le tasse e quindi poi mancano i soldi per adesempio i posti in ospedale e allora come conseguenza logica ogni anno lo Stato italiano al netto degli interessi pagati sul debito pubblico dovrebbe avere spese maggiori delle entrate fiscali, ma guarda caso, che strana coincidenza…, avviene il contrario e da un sacco di anni, vedasi la prima parte di cui sopra, e mantenere questo modus operandi assurdo, ovvero che lo stato ogni anno non spende adeguatamente perché invece vuole incassare di più , non è una cosa cascata dal pero ma deriva da precise e puntuali direttive di austerity della UEM ( = Unione Economica Monetaria/ area euro ), il famoso “Ce Lo Chiede L’Europa ” che poi si traduce anche quindi ad esempio in molti meno posti d’ospedale, that’s it!!
Ecco una vera e propria Lectio Magistralis in questo senso di Pier Paolo Flamini per Attivismo.info
“Taccia chi ha tagliato la Sanità. Un passato che non deve tornare più.” di Pier Paolo Flamini per Attivismo.info
20 marzo 2020
L’Osservatorio Gimbe ha calcolato 37 miliardi di definanziamento al Sistema Sanitario Nazionale. Responsabilità che hanno nomi e cognomi: dalla lettera di Draghi-Trichet all’avvento di Monti, e poi governi incapaci di invertire la tendenza. I documenti e l’occasione storica per il governo in carica: ribaltare il paradigma imperante
I tagli alla Sanità italiana portano il nome, primo fra tutti, del governo Mario Monti (2011-12): così l’ex presidente del think tank Bruegel, che aveva per membri le più grandi aziende multinazionali europee, ha agito in pochi giorni, sulla scorta dello choc dello spread.
I governi seguenti hanno continuato nel solco del pilota automatico innestato da Monti. Come spiega lo studio dell’Osservatorio Gimbe sopra linkato, il definanziamento si è avuto con una crescita degli stanziamenti inferiore a quello dell’inflazione. Sono stati i governi Letta (2013-14), Renzi (2014-2016), Gentiloni (2016-18).
Diverso e troppo ravvicinato il discorso dei governi Conte 1 e 2. In entrambi vi è stata una leggera inversione di tendenza, non facile da misurare al momento con precisione. Ma adesso con l’emergenza coronavirus il governo in carica ha anche l’occasione storica per cambiare del tutto il paradigma. O, attenzione, il rischio di distruggere definitivamente il Paese.
Ci sono dunque nomi e cognomi, volti e mani che hanno letto e firmato, che speriamo restino confinati ad un passato che non vorremmo più tornasse tra noi. Che almeno questi sedicenti statisti evitino di spiegare come ci dobbiamo salvare; e che i media nazionali siano in grado di fornire una informazione corretta.
Resta poi il grande incomodo. Qui riportiamo uno studio di una economista irlandese, Emma Clancy, che ha letteralmente “contato” il numero di raccomandazioni della Commissione Europea agli Stati Membri in merito ai tagli a varie voci della spesa pubblica. Qui il suo articolo “Disciplina e Punisci”.
Riferimento e proseguimento:
https://www.attivismo.info/taccia-chi-ha-tagliato-la-sanita-un-passato-che-non-deve-tornare-piu/
Da segnalare con il pennarello rosso il seguente passaggio finale dell’articolo:
E sarebbe clamorosa l’ipotesi che per il salvataggio di una Italia magari devastata, si chiamino in causa a furor di popolo coloro che hanno guidato, negli ultimi trent’anni, la distruzione del sistema costituzionale parzialmente affermatosi nel trentennio seguente al 1948. Come quel Mario Draghi, co-firmatario della famosa lettera che ha innestato il pilota automatico e tutto ciò che abbiamo descritto in questo articolo. Da non dimenticare:
https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-29/testo-lettera-governo-italiano-091227.shtml?uuid=Aad8ZT8D&p=2
NB gl avanzi primar, i durante e dopo questa fake pandemia, e durante questa guerra per procura della NATO all’Ucraina contro la Russia, sono spariti, ma ciò non toglie che per i passati 30 anni lo Stato italiano ha speso meno di quanto ha incassato, un record mondiale da masochisti o da campieri? Mi sa la seconda! Vedasi prossimo post integrativo!
In riferimento al punto finale del post di cui sopra:
“NB gli avanzi primari, durante e dopo questa fake pandemia, e durante questa guerra per procura della NATO all’Ucraina contro la Russia, sono spariti, ma ciò non toglie che per i passati 30 anni lo Stato italiano ha speso meno di quanto ha incassato, un record mondiale da masochisti o da campieri? Mi sa la seconda! Vedasi prossimo post integrativo!”
ecco l’integrazione che da una chiara risposta alla domanda:
https://sinistrainrete.info/articoli-brevi/23265-comidad-l-oligarchia-italica-ha-come-modello-i-campieri.html
Big Picture ( = quadro generale ) sull’evasione ed elusione a livello globale!
1. “Le Isole del Tesoro che finanziano l’egemonia mondiale”
Più della metà del commercio mondiale passa attraverso i paradisi fiscali. Oltre la metà di tutti gli attivi bancari e un terzo dell’investimento diretto estero effettuato dalle imprese multinazionali vengono dirottati offshore. L’85% delle emissioni bancarie ed obbligazionarie internazionali si svolgono in una zona protetta, fuori controllo. Finanza-fantasma, un volume economico mostruoso: pari a un terzo del Pil mondiale. Secondo l’Fmi, è il fatturato-ombra dei soli piccoli centri insulari. Sono le “Isole del tesoro” svelate dall’inglese Nicholas Shaxson, autore di un singolare libro-denuncia. Cifre impietose: a possedere società off shore è l’83% delle maggiori impresi statunitensi e, secondo “Tax Justice Network”, il 99% di quelle europee. Isole protette da legislazioni opache: non solo isolette caraibiche, ma grandi isole famosissime: come Manhattan o la stessa Gran Bretagna, dove nel 2007 sempre il Fondo Monetario Internazionale ha individuato una giurisdizione segreta.
«La giurisdizione segreta – scrive “Megachip” nel presentare il libro di Shaxson – serve a diverse cose: evasione, elusione, irrintracciabilità dei soci di una impresa, irrintracciabilità dell’origine dei flussi finanziari, riciclaggio, false fatturazioni ed altre pratiche spinte». Tra queste, scambi di favori con i narcotrafficanti, piazzisti d’armi, corruttori e tangentari di varia taglia che si comprano i loro rappresentanti all’interno del sistema politico, inclusi «monarchi, generali, dittatori sanguinari e conduttori di “Stati canaglia”». L’off shore, continua “Megachip”, è la concreta condizione di possibilità perché esista sia la globalizzazione del traffico delle merci, sia la costituzioni di multinazionali, sia più di ogni altra cosa, la globalizzazione finanziaria, nonché il riciclaggio dell’economia del debito. Queste “giurisdizioni segrete” sono circa 60. I due gruppi principali, secondo Shaxson, sono quello britannico e quello americano.
Proseguimento:
https://www.libreidee.org/2012/08/le-isole-del-tesoro-che-finanziano-legemonia-mondiale/
1A. Vedasi anche ottima recensione del Dott. Pier Luigi Fagan:
https://pierluigifagan.wordpress.com/2012/12/17/le-isole-del-tesoro/
Brevissimo commento.
Chiunque se lo compra e lo legge per intero questo libro si potrà facilmente rendere conto che l’Italia a livello di corruzione ( vedasi prossimo punto ) ed evasione è una ladra di galline rispetto ai pirati finanziari della globalizzazione che vedono ai primi posti USA e UK!!
2. La corruzione è un’ammaccatura al paraurti!!
Vedasi i miei ultimi tre post, firmati “TheTruthSeeker”, al seguente ottimo articolo del Dott Marco Cattaneo:
http://bastaconleurocrisi.blogspot.com/2019/07/la-corruzione-e-unammaccatura-sul.html
questi sono i titoli dei miei ultimi tre post:
“Italia Quarta Potenza Mondiale nel 1991. Trova le Differenze”, Prof. Massimo Bordin per Micidial Blog pubblicato da Scenarieconomici
“Corruzione, debito pubblico e costi della politica non c’entrano. L’austerità sì”, Daniela Corda, referente economico di Rete MMT Sardegna.
“Crisi e corruzione in Italia”, Prof. Alberto Bagnai per Goofynomics Blog
Integrazione.
Da notare anche che uno dei politicanti italiani più in vista che ha sempre fatto il reggimoccolo ai pirati finanziari della globalizzazione che vedono ai primi posti USA e UK ( vedasi quanto appena segnalato ) fa finta di cascare dal pero , eccolo in tutto il suo squallore da ominicchio quaquaraqua!
“Allarme di Mattarella: molti grandi detentori di capitali nel pianeta riescono a eludere obblighi fiscali”, FiscoEquo, 23 dicembre 2023
“Un altro tema, di grande rilievo per la portata dei mutamenti in atto, è quello della tassazione. Un recente rapporto dell’Osservatorio fiscale dell’Unione europea fornisce in proposito alcuni dati allarmanti. Nel 2022 più della metà delle entrate delle imprese statunitensi risultavano contabilizzate nei paradisi fiscali: cinquanta anni fa, nel 1970, questa percentuale era prossima allo zero. Nel 2021, 140 Stati hanno convenuto di istituire una global minum tax sulle imprese multinazionali, ma gli Stati Uniti e numerose altre nazioni tra le più ricche non hanno dato adeguata attuazione alla misura”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia al Quirinale con le alte cariche dello Stato per gli auguri di Natale.
“Molti tra i detentori di grandi capitali del pianeta, persone e aziende, riescono a eludere quasi integralmente gli obblighi fiscali – ha detto ancora Mattarella – soprattutto nei servizi all’informazione, oggi settori di punta e in continua crescita. Si tratta di un’altra questione che riguarda direttamente l’espressione della sovranità dei cittadini, ai quali viene chiesto di concorrere al finanziamento delle attività statuali in quanto titolari di diritti; mentre, contemporaneamente, c’è chi ritiene di potersi sottrarre a quel dovere, disconoscendo ruolo e natura dello Stato, talvolta avvalendosi di legislazioni compiacenti di alcuni Paesi”.
Riferimento:
https://www.fiscoequo.it/allarme-di-mattarella-molti-grandi-detentori-di-capitali-nel-pianeta-riescono-a-eludere-obblighi-fiscali/
Integrazione.
Classifica dell’ indice di segretezza finanziaria a livello mondiale. Nel 2022 USA è N 1 al mondo , gli altri anni era sempre UK N 1 al mondo perché consideravano anche le britanniche estensioni territoriali come “Overseas Territories, Crown Dependencies and other Commonwealth Territories” e poi subito appresso era sempre USA N 2 al mondo, insomma , entrambi i paesi erano sempre ai vertici altissimi di questa particolare classifica e lo sono tuttora, ma che strane coincidenze……..!!
Questa la mappa interattiva:
https://fsi.taxjustice.net/interactive-map/
Da notare anche che l’Italia è N 21 ma prima del 2017 non risultava nemmeno fra le prime 50, come mai questa enorme differenza?
Risposta:
https://www.informazionefiscale.it/flat-tax-2017-stranieri-100-mila-euro
https://www.money.it/tassa-fissa-100-mila-euro-come-funziona
e questo frutto avvelenato fu partorito dai pupari del governo Renzie e poi governo Gentiloni & Company avvallarono subito e TV e giornaloni fecero scivolare la cosa con nonchalance come se fosse robetta da niente, poi però fanno i titoloni su l’evasore italiano , soliti gazzettieri da tre lire bucate!
Integrazione.
1. “Un “paradiso di parassiti” nel tempio del denaro. La criminalità finanziaria a Londra”
di James Petras per Globalresearch, traduzione a cura di CDC – 17/10/2012
Ogni volta che qualsiasi truffatore finanziario prospera a spese degli investitori, o una banca s’ingozza con i tassi di interesse per sodomizzare i suoi concorrenti, o gli evasori fiscali scappano dalle crisi fiscali, o fanno riciclare i loro profitti ai principi dei petro-dollari o a quegli oligarchi che saccheggiano le economie e buttano i loro milioni per alimentare droga e miseria …. Sicuramente il suo Tempio si trova a Londra.
Sarà corteggiato e inseguito dai più importanti agenti immobiliari inglesi, tutti desiderosi di vendere proprietà multi-milionarie, edifici storici e residenze-prestigiose.
Pomposi e pretenziosi accademici inglesi cercano di convincerli a mandare i loro figli a scuole private che costano milioni, promettendo loro che dopo la laurea sapranno parlare inglese con tutte le nasali, arroteranno le loro “erre” e padroneggeranno l’arte di una dizione eloquente ma vuota. Il Governo inglese, i laburisti, i liberali e i conservatori, secondo le migliori tradizioni giuridiche più ipocrite, modellano scappatoie legali per attirare i più grandi e ricchi parassiti del mondo.
Ondate Criminali dilagano a London City
Una vera e propria ondata di crimine ha invaso la città di Londra, dove banche da investimenti milionari truccano i libri di clienti miliardari e truffano il Tesoro pagando le loro multe per non rispettare la legge. I corsi di “etica degli affari” sono diventati obbligatori a Oxford e a Cambridge da quando è diventata procedura operativa standard che mega-truffatori si dichiarino colpevoli, in modo da pagare una multa ed evitando così la galera, promettendo solennemente che mai e mai più , agiranno in spregio alla legge … fino al prossimo mega- affare.
Londra è diventata il centro mondiale del capitale finanziario, per il suo impegno attivo da tanto tempo nella collaborazione con tutti i cartelli, multi-miliardari in sterline, della droga, delle armi e del contrabbando di persone rese schiave e prostituite. I “Brits” sono specializzati nel riciclaggio di fondi dei re dei narco messicani, colombiani, peruviani, russi, cechi, nigeriani. Gli schiavisti bianchi albanesi hanno i loro “private bankers” nelle prestigiose banche della City, con una forte preferenza per i laureati della London School of Economics.
Cleptocrati greci, bi-lingue, evasori fiscali da tutta la vita per miliardi di dollari, in fuga dalla loro terra saccheggiata trovano qui i loro mediatori immobiliari preferiti, che non vengono mai sfiorati da nessuno scrupolo e nessuna “due diligence” che potrebbe far scoprire dichiarazioni fiscali false.
I ragazzi della City con iniziativa e verve positiva, con la complicità iper-cinetica della politica di “Tony Blair” che lasciava la porta aperta a truffatori e santi di ogni colore e credo e che ha accolto con favore ogni gangster- russo oligarca-democratico, in particolare quelli che hanno pagato in contanti, per comprare storiche proprietà “Olde English”con milioni di sterline sonanti.
Il Santuario di Londra più ricco del mondo offre servizi senza precedenti a pirati e parassiti, in particolare offre protezione dall’ estradizione e dalle incriminazioni penali per i loro crimini. Avvocati britannici imparziali e ufficiali giudiziari sono esperti nel ricordare tutti i precedenti costituzionali che, nel rigoroso rispetto dell’ordinamento giuridico costituito, sostengono il rifiuto dell’estradizione, negando la legittimità dei sistemi giuridici e della giustizia di paesi saccheggiati e ignorando le grida di giustizia dei poveri irlandesi, russi , greci e spagnoli.
Vera indignazione simulata tra i ragazzi della City dall’alta moralità e cinici ghigni tra i più anziani, accolgono le vittime ignare dei loro ospiti miliardari. Le masse impoverite chiedono che le banche creditrici inglesi recuperino i soldi del debito dai conti dei truffatori che hanno ricevuto i prestiti e poi li hanno fatti pagare all’erario, mentre riciclavano gli illeciti guadagni nei loro conti britannici.
Quando, elegantissimi truffatori vestiti in cappa e spada incrociano le lame con le loro controparti, come quando la venerabile e rispettabile Barclays Bank ha fissato il Libor per lucrare sui differenziali dei tassi di interesse, a scapito di altre banche, i banchieri, tutti d’accordo, hanno detto che la soluzione era quella di pagare 290 milioni di sterline di multa, ammettendo il crimine pur di salvare un sistema che dovrebbe “solo” truffare l’erario pubblico, i piccoli investitori e ‘chi gioca in borsa’. Il “crimine” della Barclay era, naturalmente, aver avvelenato il trogolo in cui tutti i loro colleghi e partner mangiano con gusto.
La Barclay Boys di entrambi i sessi, tutti indignati per vedere un dito sconveniente puntato contro di loro da altri ragazzi della City, ha fatto una obiezione che nessuno ha potuto negare: non erano soli.
HSBC, Standard Charter, la Royal Bank of Scotland, i Lloyds di Londra e molti altri banchieri di uguale o minore peso economico nei due lati dell’Atlantico seguivano una “anti- etica” simile, (oserei dire criminale) o per lo meno erano immischiate in imprese discutibili. Hanno pagato le multe e sono stati debitamente puniti.
Gli agenti più esperti ed alti in grado della City hanno inviato sfacciate note interne ai loro subalterni PR per sottolineare che questo lavaggio delle loro camicie di seta sporche in pubblico era indecoroso; denunce reciproche potevano creare la falsa immagine che ci fosse un’ondata di crimini che si stavano perpetrando nelle suite della City di Londra.
Proseguimento con riferimenti:
https://web.archive.org/web/20130118211550/http://ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=44335
Breve commento.
E’ del 17 ottobre 2012 ma da allora non è cambiato niente in UK da quel punto di vista, vedasi prossimo punto.
2. The Spider’s Web.
An investigation into the world of Britain’s secrecy jurisdictions and the City of London.
http://spiderswebfilm.com/
Recensione.
Britain’s hidden empire
by Nick Holdsworth, June 3, 2018.
The Spider’s Web employs an array of experts in offshore tax havens to detail the degree to which the British elite has created a system of shocking inequity. This is a film all ordinary, tax-paying citizens should watch.
«At the twilight of the British Empire, bankers, lawyers and accountants from the City of London set up a spider’s web of offshore secrecy jurisdictions that captured wealth from across the globe and funnelled it to London.»
This on-screen statement opens Michael Oswald’s powerful and accessible film.
«As British elites saw their wealth, privileges and empire disintegrate, they began to search for a new role in a changing world and they found one: in finance.»
«This is a film about how Britain transformed from a colonial power to a modern financial power and how this transformation has shaped the world we live in,» the narration continues.
«The British Empire had sunk, leaving hardly a trace behind, but the City of London had adapted and survived,» the narrator intones.
«In Britain no bankers go to jail – they are a protected species. That is part of the business model.» – Nicholas Shaxson
The role of the City of London – a medieval entity that describes a tiny part of central London (the «square mile» that more or less occupies the area of the old Roman city) – is examined in more detail.
Exempt from many laws and regulations that other Londoners have to observe and dominated by medieval guilds and corporate interests.
It is run by the company – the Corporation of London – and has its own courts and police force. It is this unique factor – as the film asserts – that had fuelled the creation of the network of secret financial jurisdictions worldwide and the massive tax-avoidance with which they are now identified.
Bankers: Protected species.
But it is not only tax avoidance that the City’s clever schemes – actively aided and abetted by the Bank of England – facilitated, the film says.
It was identified as having financed terrorism, and for channelling CIA money for covert operations as well as facilitating money laundering.
«In Britain no bankers go to jail – they are a protected species. That is part of the business model,» Shaxson notes.
Riferimento e proseguimento:
https://www.moderntimes.review/britains-hidden-empire/
3. “La plutocrazia e il totalismo finanziario.”, di Fabrizio Pezzani – 17/10/2023
La rivoluzione finanziaria avviata nel 1971 con la fine del “gold exchange stadard “che vincolava la stampa della carta moneta ad un vincolo sottostante reale come l’oro consentì di stampare carta moneta all’infinito slegata da un sottostante reale. L’economia da scienza sociale basata sull’emozionalità dell’uomo diventava innaturalmente scienza esatta basata su numeri astratti slegati dal reale contro la realtà ma in funzione di interessi superiori e contro la scienza la finanza diventava razionale. Lucas, Nobel nel 1974, affermava in modo incontrovertibile che i mercati finanziari sono razionali e non sbagliano mai nell’allocazione delle ricchezze così perfino la bolla speculativa ed emozionale di Lemhan diventò solo un incidente di percorso.
Il cammino senza ostacoli della finanza ha radicalmente cambiato la modalità di accumulazione della ricchezza e della sua distribuzione , fino al 1971 il quintile più povero negli Usa cresceva più del quintile più ricco, dopo, la rivoluzione finanziaria ha consentito di creare la maggiore concentrazione di ricchezza della storia e quindi ha insediato al potere una plutocrazia che a sua volta ha dato posto al totalitarismo finanziario non meno pericoloso e non meno antidemocratico di quello politico e di quello militare che in forma diverse consentono agli interessi di pochi di determinare ed influenzare la vita di tutti.
Proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-plutocrazia-ed-il-totalitarismo-finanziario
“Le tasse pagate dai cittadiini nei paesi in area euro servono solo a mantenere lo status quo : euro e NATO, che sono due facce della stessa mediaglia, in altre parole, la NATO è la gabbia militare, l”area euro è la gabbia economica, basta andare a studiare solo un po di storia economica sulle origini profondamente antidemicratiche dell’euro per capirlo meglio, domani posterò qualcosa a riguardo.”, Riferimento: breve commento del mio secondo post.
Come promesso ecco la storia, tratta ovviamente a livello contro informativo, sulle origini profondamente antidemicratiche dell’euro!
Prim parte.
Unione Europea: creazione della CIA
1. Chicca controinformativa su Altiero Spinelli considerato da TV e giornaloni uno dei padri nobili della UE.
Altiero Spinelli scrive infatti nel suo Diario il 12 aprile 1953: “Per quanto non si possa dire pubblicamente, il fatto è che l’Europa per nascere ha bisogno di una forte tensione russo-americana, e non della distensione, così come per consolidarsi essa avrà bisogno di una guerra contro l’Unione Sovietica, da saper fare al momento buono in cui il regime poliziesco sarà marcio[…].” [2]
L’unità europea non è quindi un qualcosa di a sé stante fatta sulla Luna, ma che va inquadrata nella realtà concreta in cui viene concepita e sorge; sin dall’inizio, in particolare, non è disgiungibile dalla strategia e dagli interessi dell’imperialismo statunitense.
Negli ultimi anni di vita, è ancora Altiero Spinelli a riconoscerlo e anzi a rivendicarlo apertamente, intervenendo al congresso del Partito Radicale nel 1985: “Ci sono essenzialmente due metodi che sono contemporaneamente in opera; c’è il tentativo […] di un’Europa che sia fatta dagli europei. E c’è contemporaneamente il tentativo di un’Europa che sia fatta dagli americani. E vorrei che non ci sdegnassimo inutilmente, e in fondo non seriamente, di questa seconda alternativa. L’unità imperiale sotto l’egida americana è certo anche assai umiliante per i nostri popoli ma è superiore al nazionalismo perché contiene una risposta ai problemi delle democrazie europee, mentre il ritorno al culto delle sovranità nazionali non è una risposta. […]
Le due forme stanno procedendo insieme e noi le vediamo sotto i nostri occhi; e guardate, non si può abolire l’una nella misura in cui si sviluppa l’altra. […] È attraverso queste due che l’Europa va muovendosi.
[…] Ebbene, noi abbiamo una serie di eserciti apparentemente nazionali inquadrati sotto il comando americano e nel sistema imperiale americano. E la responsabilità fondamentale della difesa dell’Europa ce l’hanno oggi gli americani. Noi formiamo truppe di ausiliari.” [3]
Più chiaro di così
Non può quindi sorprendere quanto appare nero su bianco nei documenti dell’intelligence Usa venuti alla luce grazie al ricercatore della Georgetown University Joshua Paul e ripresi dal Telegraph in un articolo del 2000: nel 1948 venne creato il Comitato Americano per l’Europa Unita (ACUE), guidato dall’ex capo dell’OSS (poi CIA) William J. Donovan e da Allen Dulles, poi capo della Cia. [4]
Il Comitato, attraverso finanziamenti delle fondazioni Rockefeller e Ford, aveva il compito di sostenere e indirizzare la campagna per l’integrazione politica europea in chiave anti-comunista, in particolare finanziando il Movimento Europeo e la Campagna Giovanile Europea. [4]
Secondo questi documenti desecretati, il Comitato disponeva a metà degli anni ’50 di circa 1 milione di dollari all’anno; nel 1958, per esempio, fornì il 53.5 per cento dei fondi del Movimento.
Fu ad esempio un memorandum del 26 luglio 1950 firmato dal generale Donovan a dare istruzioni per mettere in atto una campagna per promuovere la creazione del Parlamento europeo. [5]
Non si tratta quindi di complottismo, ma semplicemente della dimostrazione di una lucida e dichiarata strategia politica dell’imperialismo statunitense, accettata da gran parte delle classi dirigenti europee, che ha accompagnato sin dalle origini il mitico progetto comunitario.
Come scrive Brzezinski, “L’ Europa unita doveva fungere da strumento di colonizzazione Usa e testa di ponte verso il continente asiatico.” [6] Per caso vi suona familiare?
È del resto ancora Altiero Spinelli, con encomiabile schiettezza, a darne conferma nel suo Diario descrivendo il suo viaggio negli Usa del 1955: “Assai più interessante è stato l’incontro con Richard Bissell – Central Intelligence Agency. Ha mostrato subito un assai vivo interesse per i miei piani, ed ha promesso di intervenire presso Donovan e presso la Ford Foundation. […] Ho visitato Donovan. Era presente anche Hovey, Executive Director dell’American Committee on United Europe […] entrambi entusiasti del mio piano. Donovan si è impegnato formalmente a cercar fondi. Ha approvato la mia decisione di far in modo che sia io a dirigere l’operazione. […] Praticamente ho ottenuto la garanzia dell’appoggio dell’USIA, della Ford Foundation e dell’ACUE. Più di questo non potevo sperare.” [2]
Riferimento e proseguimento:
https://www.lacittafutura.it/esteri/il-mito-reazionario-dei-padri-fondatori-dell-ue
1A. https://associazioneindipendenza.wordpress.com/2016/07/04/il-federalismo-europeo-atlantico-di-altiero-spinelli/
1B. http://www.storiainrete.com/10942/in-primo-piano/lunione-europea-lha-fatta-nascere-la-cia/
1C. https://www.italiaoggi.it/news/la-ue-fatta-nascere-dalla-cia-2053384
“Le tasse pagate dai cittadiini nei paesi in area euro servono solo a mantenere lo status quo : euro e NATO, che sono due facce della stessa mediaglia, in altre parole, la NATO è la gabbia militare, l”area euro è la gabbia economica, basta andare a studiare solo un po di storia economica sulle origini profondamente antidemicratiche dell’euro per capirlo meglio, domani posterò qualcosa a riguardo.”, Riferimento: breve commento del mio secondo post.
Come promesso ecco la storia, tratta ovviamente a livello contro informativo, sulle origini profondamente antidemicratiche dell’euro!
Seconda parte.
Unione Europea: creazione della CIA
1D. https://quifinanza.it/soldi/lunione-europea-e-una-creazione-della-cia-ecco-i-documenti/82094/
https://www.libreidee.org/2015/11/ue-ed-eurozona-un-progetto-cia-rockefeller-dagli-anni-50/
1E. http://www.ilgiornale.it/news/politica/lunione-europea-fatta-nascere-cia-1216151.html
1F. https://www.imolaoggi.it/2016/06/11/telegraph-pritchard-lunione-europea-e-sempre-stata-un-progetto-della-cia/
1G. https://ilprof.com/2016/07/17/il-rilancio-del-super-stato-europeoii-parte-i-padri-fondatori-e-la-cia/
PS i post integrativi nella sezione commenti firmati “TheTruthSeeker” sono i miei
1H. http://vocidallestero.it/2016/06/07/aep-lunione-europea-e-sempre-stata-un-progetto-della-cia/
@Ing Alberto Medici.
Ci sarebbe da sbloccare il mio ultimo post ( seconda parte dell’ultima serie di post, contenente cinque link ) che è stato messo in attesa di moderazione.
Terza ed ultima parte.
Unione Europea: creazione della CIA
1H. “Al contrario di quanto affermano, gli Stati Uniti importano massicciamente petrolio russo”, traduzione di R. Marmetti per Rete Voltaire, 17 gennaio, 2023
The Telegraph of India afferma che, mentre ha vietato alla propria popolazione e agli alleati di acquistare petrolio russo, Washington in realtà lo importa massicciamente senza violare le proprie cosiddette sanzioni [1].
L’India acquista oltre 1,7 milioni di barili al giorno di petrolio russo. Questo petrolio viene raffinato da Nayara Energy e Reliance Industries, poi rivenduto legalmente agli Stati Uniti.
Questo significa che la guerra economica degli Stati Uniti non colpisce la Russia, ma gli alleati europei, che sono i soli a essere privati degli idrocarburi russi. Una constatazione che va collocata nel contesto del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, che priva l’Unione Europea della sua principale fonte di energia.
Washington è perciò perfettamente consapevole che Mosca non ha invaso l’Ucraina, ma sta tentando di applicare la risoluzione 2202 del Consiglio di Sicurezza. L’insieme della propaganda atlantista non mira a mobilitare le truppe alleate contro Mosca, ma a manipolare gli europei per far loro accettare una recessione economica, imposta nello spirito del rapporto di Paul Wolfowitz (foto) al Pentagono del 1992 [2]. Il segretario di Stato Antony Blinken e la sua vice, Viktoria Nuland, appartengono allo stesso gruppuscolo ideologico di Wolfowitz [3].
Nel 1992 Wolfowitz scriveva: «Benché gli Stati Uniti sostengano il progetto d’integrazione europea, si deve vigilare per prevenire l’emergere di un sistema di sicurezza puramente europeo che minerebbe la Nato, in particolare la sua struttura di comando militare integrato». Per il Pentagono il nemico principale non è la Russia, ma un’Europa indipendente.
Fonte con riferimenti:
https://www.voltairenet.org/article218669.html
Breve commento finale.
Lo spauracchio per le élites psicopatiche guerrafondaie degli USA è la potenziale formazione del blocco geopolitico Eurasia ( Europa + Russia e Russia + Cina ) e quindi ancora fanno tutto il necessario , il possibile e l’impossibile per impedirlo, ma un mondo multipolare è ormai impossibile da fermare!!
1. La trascrizione integrale dell’audio “Lidia-Sella-Europa Tiranna” riportato nel link a fine dell’articolo.
“EUROPA TIRANNA”, di Lidia Sella, ImolaOggi, 8 maggio 2023
A noi europei è ormai preclusa qualunque autentica possibilità di incidere sulle dinamiche politiche. Ridotti in schiavitù, trascinati verso un futuro estraneo e opprimente, obbligati a eseguire ordini assurdi, in apparenza impartiti dai vertici dell’Unione Europea, ma di fatto espressione di una volontà che promana dalle oligarchie massoniche e usuraie, oggi al comando di organismi quali WEF, ONU, NATO, OMS, Club Bilderberg, Aspen Institute…
Che si tratti di biolaboratori, digitalizzazione, passaporti vaccinali, credit carbon, flussi migratori, farina di grilli o concessioni balneari, il risultato non cambia. I popoli non contano nulla, né decidono alcunché. Sono anzi puntualmente vessati, derubati, penalizzati, umiliati. Devono subire, soccombere. Se provano a opporsi, il potere fa orecchie da mercante, avanza imperterrito, li stritola sotto i carri armati della ritorsione, della censura, del politicamente corretto. E di un mito del progresso che viene dipinto come necessario e inevitabile quando, viceversa, non è che il frutto delle elucubrazioni distopiche di un pugno di miliardari psicopatici.
I Paesi europei vengono invasi, le ricchezze depredate, i paesaggi deturpati. Al contempo, la società è stata imbarbarita, la gioventù decimata, la cultura cancellata. Eppure tutto ciò non è accaduto per caso. Giacché l’Europa, questa Europa totalitaria matrigna materialista, trappola normativa che si regge sulla truffa legalizzata dell’euro e del debito pubblico, è stata edificata con lo specifico obiettivo di spogliare a poco a poco la sovranità delle nazioni. Colpire le economie, l’identita etnica e le nostre tradizioni millenarie equivale a disintegrare il Vecchio Continente, a metterlo in ginocchio. Un passaggio prodromico all’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale che, entro il 2050, si prefigge di istituire un governo centrale, una moneta unica, un idioma comune e una religione universale, in un generale quadro di “decrescita felice”, transumanesimo e ipersorveglianza.
Le élite globaliste detengono immensi capitali, grazie ai quali controllano la finanza, i media, i governi, la magistratura. I registi delle sorti umane temono tuttavia che se l’incremento demografico procedesse ai ritmi attuali, entro un secolo le risorse idriche, nutritive ed energetiche della Terra potrebbero scarseggiare e i loro eletti discendenti rischierebbero quindi di trovarsi in difficoltà. Per scongiurare tale pericolo, e in ossequio alle teorie malthusiane, si apprestano dunque a depopolare il Pianeta. Sono astuti, e spietati, obbediscono a una logica luciferina, ci attaccano su più fronti contemporaneamente, hanno adottato strategie assai articolate. E pressoché infallibili. Che applicano, con abilità e coerenza, in maniera chirurgica. Ne illustriamo alcune.
Proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2023/05/08/europa-tiranna-di-lidia-sella/
Il passaggio chiave dell’articolo che vale fiumi d’inchiostro spesi sull’argomento:
“Ma se le mete cui l’Europa mira non fossero queste, come si spiegherebbe allora un simile accanimento contro di noi? Se chi governa avesse a cuore il nostro benessere, potrebbe davvero aver commesso una tale sfilza di errori madornali, senza averne mai imbroccata una giusta, nemmeno per sbaglio?”
da incorniciare!!
2. Chi è Lidia Sella.
Lidia Sella, nata a Milano dove vive e lavora, laureata in scienze politiche, giornalista, scrittrice e poeta, ha collaborato con alcuni quotidiani (Il Giornale, Libero, L’Indipendente, Il Sole 24 ORE – on line, Affaritaliani.it) e numerose riviste (Gente, Gioia, L’Europeo, Lo Specchio…).
Ha pubblicato cinque libri: Amore come…, Sonzogno, 1999 (25.000 copie); La roulette dell’Amore, Bur, 2000 (43.000 copie); La figlia di Ar – Appunti interiori, con postfazione di Armando Torno, La Vita Felice, 2011 (alla VII edizione); Eros, il dio lontano – Visioni sull’Amore in Occidente, con postfazione di Armando Torno, La Vita Felice, 2012 (alla VII edizione); Strano virus il pensiero, con riflessioni di Antonio Prete e postfazione di Giulio Giorello, La Vita Felice, 2016 (alla II edizione).
Proseguimento:
https://www.aiplaforisma.org/?tag=lidia-sella
“Sto solo domandando, a me stesso prima che ad altri, quali altre forme di protesta possono essere messe in campo per iniziare il cambiamento.
Una provocazione che spero riesca nel suo intento (provoca-azione) di produrre nuove idee, nuove iniziative, nuovi modi di costruire un modo più equo di convivenza civile.”, Ing Alberto Medici, riferimento: parte finale dell’articolo.
Soluzioni prioritarie in ambito economico assolutamente fondamentali:
1. VADEMECUM: COME E PERCHÉ USCIRE DALL’EURO
a cura di Fronte del Dissenso
6 Gennaio 2024
https://www.liberiamolitalia.org/2024/01/06/vademecum-come-e-perche-uscire-dalleuro/
2. “Sanzioni, deprivazione energetica, deindustrializzazione, recessione, austerity, MES, default… Quali soluzioni?”, Francesco Cappello per SP, 28 dicembre 2022
https://www.sovranitapopolare.org/2022/12/28/lagarde-preme-per-la-ratifica-del-mes/
In particolare i seguenti passaggi:
“Servirebbero
La fine del regime sanzionatorio alla Russia e un ruolo di protagonismo diplomatico del nostro Paese che inviasse negoziatori di pace piuttosto che armi e finanziamento e quindi prolungamento della guerra;
la applicazione del Piano di Salvezza Nazionale (5) che propone strumenti di finanziamento non a debito:
1) Emissione di titoli di Stato a breve termine, garantiti e riservati esclusivamente al risparmio di operatori nazionali;
2) Emissione diretta da parte del MEF di biglietti di stato (o statonote), anche in versione elettronica;
3) Le istituzioni finanziarie pubbliche (Medio Credito Centrale, Cassa Depositi e Prestiti ecc.) vengono ampiamente ricapitalizzate e messe a rapporto diretto e stringente con il Governo per tutelare strutturalmente il risparmio pubblico e creare investimenti;
4) La trasferibilità di qualsiasi agevolazione fiscale (credito, detrazione, sconto, compensazione) tra tutti i soggetti giuridici residenti;
5) I Conti di Risparmio (CdR) pubblici, volontari e con somme trasferibili su piattaforma elettronica presso il MEF, aperti a tutti i residenti.
La piena valorizzazione della Rete di mutuo credito collaborativo MONETHICA, un sistema generativo non estrattivo di valore, che è già una realtà praticabile. Essa usa moneta funzionale, ulteriore riaffermazione del genio italiano in campo finanziario. Vedi qui.
Una strategia, dal basso, secondo la proposta già praticabile delle filiere virtuose, miranti alla costruzione di comunità energetiche in grado di trasformare il normale cittadino consumatore in produttore e consumatore (prosumer) di materie prime (non più rifiuti ma beni di scarto) anche energetiche, in un contesto relazionale che includa micro e piccole imprese, in grado di attivare una economia circolare dal basso”
Commento
Nel nostro piccolo, aderire e finanziare nuovi movimenti politici del genere, fare il passaparola online e offline sulle loro positive proposte prioritarie in ambito economico, comprare libri controinformativi di carattere economico, politico e geopolitico sia a titolo personale che di incoraggiamento per gli autori, sostenere Byoblu TV con piccola donazione e/o comprando alcuni libri interessanti di Byoblu Editore sul loro sito web, scrivere in sintesi un proprio personale programma politco riguardante i principali settori economico sociali ( sanità, istruzione, mass media, agricoltura , industria, ecc ) nel presupposto che l’Italia abbia quanto meno riacqustato la propria sovranità monetaria, e pubblicarlo sul proprio Blog oppure segnalarlo a chi ne potrebbe beneficiare ( nuovi movimenti politici , associazioni di categoria ) , insomma, stringendo il succo, molto meglio essere pro qualcosa di positivo piuttosto che essere contro qualcosa di negativo, nel primo caso viene più facile costruire e coinvolgere, nel secondo caso mancando proposte realmente concrete in positivo si può protestare finchè si vuole ma più probabile che si fa la fine del cane che abbaia ma non morde, a meno che ovviamente si fanno proteste davvero violente ma in quel caso bisogna anche essere disposti a rischiare di farsi poi vari anni di galera, non mi sembra il tuo caso e nemmeno il mio caso ( non che mi faccia paura commettere atti di violenza per fini alti a livello politico ma del tutto impraticabile per vari motivi ) e d tanta altrai gente simile a noi!
“Sto solo domandando, a me stesso prima che ad altri, quali altre forme di protesta possono essere messe in campo per iniziare il cambiamento.
Una provocazione che spero riesca nel suo intento (provoca-azione) di produrre nuove idee, nuove iniziative, nuovi modi di costruire un modo più equo di convivenza civile.”, Ing Alberto Medici, riferimento: parte finale dell’articolo.
Aderire subito a proposte di legge significative e nel proprio piccolo promuoverle, eccone tre molto recenti davvero interessanti!
Stop indottrinamento “gender fluid” nelle scuole, si a utilizzo contanti e autoproduzione cibo, al via i 3 referendum di “Liberi in Veritate”
Le tre proposte di legge sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale e sono a cura dell’alleanza anti globalista per la difesa dell’ordine del creato
di Redazione
05 Febbraio 2024
Stop indottrinamento “gender fluid” nelle scuole, si a utilizzo contanti e autoproduzione cibo, al via i 3 referendum di “Liberi in Veritate”
Le tre proposte di legge sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale e sono a cura dell’alleanza anti globalista per la difesa dell’ordine del creato
di Redazione
05 Febbraio 2024
Diritto all’autoproduzione del cibo, diritto alla libertà di pagamento in contanti e stop all’indottrinamento gender fluid nelle scuole. Il 22 novembre sono state presentate le tre proposte di legge da parte del comitato di Liberi in Veritate, alleanza anti globalista per la difesa dell’ordine del creato e dal 23 sono presenti nella Gazzetta Ufficiale. Dal 15 gennaio, invece, è possibile partecipare al referendum di iniziativa popolare in ogni comune d’Italia: per farlo basterà richiedere all’ufficio anagrafe o elettorale di compilare e i firmare gli appositi moduli. Ci sarà tempo fino al 15 luglio 2024.
“Stop indottrinamento gender fluid, pro contanti e autoproduzione cibo”, al via i referendum di iniziativa popolare di Liberi in Veritate: si firma nei comuni
“Firma per difendere libertà fondamentali”, si legge nella locandina di Liberi in Veritate, alleanza anti globalista per la difesa dell’ordine del creato e protagonista delle tre proposte di legge del referendum di iniziativa popolare. Proposte che prevedono il “diritto all’autoproduzione del cibo”, “diritto alla libertà di pagamento in contanti” e lo “stop all’indottrinamento gender nelle scuole”. Sarà possibile firmare e aderire al referendum fino al 15 luglio 2024 negli uffici elettorali dei propri comuni di residenza.
“Diritto al pagamento in contanti”
“Noi promuoviamo tutto quello che può essere in contrasto con l’agenda globalista e in difesa del diritto naturale”, dice Davide Lovat di Liberi in Veritate. “La prima proposta di legge riguarda il diritto alla libertà di pagamento in contanti: chiediamo che venga sancito il diritto di poter pagare qualsiasi prestazione economica in contanti, senza nulla togliere a quelli elettronici sia chiaro. Con i contanti, però, siamo liberi. Abbiamo conosciuto uno strumento satanico come il green pass, il quale, se dovesse essere collegato alla moneta digitale, potrebbe stoppare l’utilizzo di carte di credito e conti corrente. L’iniziativa richiede 50mila firme in 6 mesi”.
All’art. 1277 del codice civile (Debito di somma di danaro), si aggiunge il seguente: “Comma 3: “L’estinzione delle obbligazioni pecuniarie può sempre avvenire mediante pagamento in denaro contante”.
Diritto all’autoproduzione di cibo
Lovat prosegue con la seconda iniziativa: “Parliamo del diritto all’autoproduzione di cibo e quindi avere un orto con degli animali non per commercio, non per attività di lucro ma per alimentarsi in caso di emergenza. Questo è un diritto dell’uomo innato. Oggi siamo costretti a metterlo nero su bianco, perché alla Commissione Europea, il principale organo legislativo dell’Unione Europea, stanno già prendendo misure ufficiali che limitano questo diritto, ad esempio sull’uso delle sementi e sull’autoproduzione del cibo non a scopo di lucro”.
Nella costituzione della Repubblica Italiana, al Titolo III (Rapporti economici), all’articolo 44, si aggiunge il seguente:
“Terzo comma. “Tutti i cittadini e i soggetti residenti nel territorio della Repubblica hanno il diritto assoluto e irrinunciabile di coltivare la terra e di allevare animali sul suolo di proprietà, senza scopo di lucro, per il soddisfacimento dei bisogni alimentari propri e della propria famiglia.”
“Stop all’indottrinamento gender fluid nelle scuole”
Il punto tre della proposta di legge riguarda l’indottrinamento gender fluid nelle scuole. “Stiamo parlando di una ideologia – conclude Lovat – nata da una visione del mondo del tutto diversa da quella cristiana. Ideologia che oggi viene promossa con la scusa del della parità di genere che dovrebbe essere tra maschio e femmina: invece qui ci inseriscono 50 generi diversi, frutto di teorie tutt’altro che dimostrate. Ideologia che viene promossa nelle scuole elementari, medie e superiori. Persino all’asilo in modo nascosto. Obbligando i nostri ragazzi a subire un indottrinamento di tipo morale che va in netto contrasto con i nostri principi”.
Introduzione nella costituzione della Repubblica Italiana, Al Titolo II, all’articolo 30 Il Comma 2-Bis: “Le scelte relative all’educazione e all’istruzione dei figli minori in ambito Religioso, Morale, Scientifico, Sanitario, Politico e Affettivo-Sessuale. Spettano in ultima istanza al padre e alla madre, i quali pertanto potranno sempre negare il proprio consenso all’insegnamento all’interno della struttura scolastica di teorie contrastanti con i loro principi e convinzioni morali”.
Riferimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/575555/stop-indottrinamento-gender-fluid-scuole-utilizzo-contanti-autoproduzione-cibo-al-via-3-refendum-liberi-veritate.html
“Sto solo domandando, a me stesso prima che ad altri, quali altre forme di protesta possono essere messe in campo per iniziare il cambiamento.
Una provocazione che spero riesca nel suo intento (provoca-azione) di produrre nuove idee, nuove iniziative, nuovi modi di costruire un modo più equo di convivenza civile.”, Ing Alberto Medici, riferimento: parte finale dell’articolo.
“A come Agricoltura, un progetto alternativo per unire le forze”
di Anna Maria Bellesia per ImolaOggi, 5 febbraio 2024
Le proteste degli agricoltori dilagano, ma se ne parla in modo settoriale (quindi limitativo), e non si vede la capacità di mobilitare altri settori e di coinvolgere i giovani.
Sarebbe l’ennesima grande occasione mancata per quello che continua ad autodefinirsi il fronte del dissenso, finora incapace di elaborare una Weltanschauung (concezione del mondo e della vita) alternativa a quella che ci viene imposta dal pensiero unico e dal governo globalista.
Gli agricoltori hanno molte buone ragioni per protestare, in quanto sono destinati a pagare un prezzo altissimo in seguito all’imposizione di un folle Green Deal che ha l’obiettivo di portare l’Europa a diventare “il primo continente a impatto climatico zero”. Per “ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030”, la UE, a guida Ursula von der Leyen, sta procedendo a tappe forzate e costi quel che costi, in materia di clima, energia, trasporti e fiscalità. Il progetto sta distruggendo la nostra precedente economia e convogliando finanziamenti record nella nuova direzione (come per gli armamenti).
Abbiamo visto anche da noi cosa sta accadendo, per esempio in Emilia Romagna, la regione più solerte nel portare avanti le politiche europee che prevedono l’obbligo di destinare almeno il 4% dei terreni coltivabili a funzioni non produttive. Un recente bando regionale prevede di assegnare agli agricoltori un contributo annuale da 500 a 1500 euro per ettaro lasciato non coltivato. Per non parlare della tendenza in atto un po’ ovunque a fare immensi parchi fotovoltaici al posto di terreni agricoli svenduti per necessità.
Non bisogna però cadere in errore pensando che la crisi dell’agricoltura sia solo un problema di soldi e di redditi troppo ridotti (per tasse, assicurazioni, gasolio, ecc…). Su questo la Ursula sta già correndo ai ripari in vista delle elezioni, annunciando soldi in arrivo e piccole deroghe temporanee rispetto ai nuovi obblighi. Obiettivo: sedare le proteste e dividere i manifestanti.
Ma la fregatura è solo differita
Cosa si nasconde dietro i soliti slogan ad effetto di “contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici” e “favorire lo sviluppo sostenibile”? Molti lo dicono chiaramente: una perdita di competitività rispetto ai mercati extra UE, la produzione agricola si sposterà in altri continenti dove sarà più facile il controllo da parte delle multinazionali. La nostra agricoltura, che negli ultimi decenni ha già visto una drastica riduzione delle imprese, non riuscirà a superare la batosta. Dal punto di vista alimentare la popolazione dipenderà da altri mercati, altri cibi, altre scelte.
Per questo motivo, se lasciamo soli gli agricoltori in questa protesta, perderemo tutti. Sarà un altro colpo irrimediabile a favore dell’agenda globalista che, settore per settore, sta distruggendo il vecchio mondo, l’economia, la società. Da un lato sempre più poveri, dall’altro sempre più ricchi.
È questo che vogliamo? Possibile che gli adulti accettino questi cambiamenti senza reagire? Possibile che i giovani nativi digitali accettino tutto questo come se fosse l’unico mondo possibile?
Chi in questi anni ha maturato consapevolezza, deve fare ora un passo ulteriore. È una chiamata storica.
Bisogna unire le forze, sostenere una visione alternativa, e soprattutto aprire gli occhi ai giovani. Lanciamo l’idea di una “Generazione A” (come Agricoltura), per ripartire dalla concretezza della terra, del suo lavoro, dei suoi prodotti, contro la virtualità disumanizzante in cui si sono cacciati i nativi digitali.
In campo politico, pare che nuove forze intendano presentarsi alle prossime elezioni italiane ed europee. Su questo “terreno” valuteremo le loro capacità progettuali. Di aspiranti poltronari ne abbiamo visti fin troppi.
Riferimento:
https://www.imolaoggi.it/2024/02/05/a-come-agricoltura-progetto-alternativo/
Breve commento finale
Stringendo il succo, molto meglio essere pro qualcosa di positivo piuttosto che essere contro qualcosa di negativo, nel primo caso viene più facile costruire e coinvolgere, nel secondo caso mancando proposte realmente concrete in positivo si può protestare finchè si vuole ma più che probabile che si fa la fine del cane che abbaia ma non morde.
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