“Il modo più veloce per essere espulsi da un’università britannica è dire che stai esaminando le prove chimiche dell’uso dello Zyklon nella seconda guerra mondiale, con una discussione su come funzionava la tecnologia di disinfestazione nei campi di lavoro tedeschi della seconda guerra mondiale”
Nella trasmissione con Fabio Frabetti di venerdì scorso Massimo Mazzucco sottolinea come il caso di Giulia sia stato amplificato a dismisura per permettere a tutto il giornalismo mainstream di prendere fiato e riposarsi un po’.
Prendere fiato e riposarsi un po’ da quello sforzo immane, sovrumano, estenuante, di continuare, imperterriti, a cercare di negare i crimini di Israele che sta massacrando una popolazione inerme a Gaza senza che nessuno (nè USA, nè ONU, nè UE, ecc.) facciano o dicano qualcosa.
E i giornalisti a cercare in tutti i modi di nascondere la verità, ad esempio
- parlando di guerra quando in realtà guerra non è;
- modificando le parole (mentre gli israeliani sono ammazzati, i palestinesi sono, al massimo, morti);
- parlando di diritto alla difesa di Israele (come se la difesa comprendesse lo sterminio indiscriminato di civili, bambini soprattutto);
- ed altre acrobazie semantiche di questo tipo.
Viene da domandarsi: “Ma possibile che Israele abbia tutto questo potere nell’influenzare la TV e stampa mondiali?” e mentre mi facevo questa domanda (retorica, si sa che HA tutto questo potere) mi arriva questa mail da un amico che è la prova provata di questo potere (in questo caso esercitato contro chi osa soltanto indagare sull’Olocausto).
Buona lettura.
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1.”The Holocaust Narrative: Politics Trumps Science”, by The Truth Seeker.co.uk , november 2014
by Jim Fetzer — Veterans Today Nov 26, 2014
“The fastest way to get expelled from a British university is by saying you are looking at chemical evidence for how Zyklon was used in World War II, with a discussion of how delousing technology functioned in the German World War II labour camps”—Nicholas Kollerstrom
The author of this refreshing scientific study of the Holocaust, Nicholas Kollerstrom, may be the most honorable man whom I have ever had the pleasure to know.
In response to PM David Cameron’s denunciation of 7/7 and 9/11 skeptics as on a par with ISIS, he went to Scotland Yard with a copy of Terror on the Tube (3rd ed., 2011) and turned himself in.
Scotland Yard declined the honor, but this act–which symbolically castrated the PM’s outrageous stance–was a striking illustration of his ability to tackle a problem by going right at it.
A distinguished historian of science with multiple degrees, including from Cambridge, he has published on 9/11 and especially 7/7, about which he appears to be the world’s leading expert.
When his attention turned to research on the use of Zykon B as a delousing agent in the labor camps run by the Germans during World War II, however, he was treated as an outcast.
He lost his position at University College London, which he had held for 15 years, where university officials did not bother to extend the opportunity of a rebuttal before they sacked him.
He and I both spoke at the recent conference, “Academic Freedom: Are there limits to inquiry? JFK, 9/11 and the Holocaust”, where this book reports the results of the research for which he was banned. The book, a stunning historic expose, has just appeared. I endorse it with my highest recommendation.
“That Nicholas Kollerstrom was booted from his post at University College, London—and without any hearing or opportunity to present his defense, where the truth of his observations, one might have thought, would have made a difference—is one of a large number of indications that even our best academic institutions and societies are not capable of dealing objectively with the history of World War II.”
2. Reato d’opinione e olocausto.Giro di vite perché proprio adesso?
23/11/2005
Accusato di negare l’olocausto l’agosto scorso, ad ottobre è stato estradato dall’Olanda in Germania (di entrambi i Paesi non è cittadino) è si è preso 14 mesi di galera.
Il caso Irving a novembre promette di non essere l’ultimo.
C’è evidentemente un giro di vite contro i revisionisti storici del Terzo Reich.
Ci si domanda perché.
Alcuni dicono: internet, fonte di informazione non controllabile del tutto, sta dando il panico alla nota lobby.
Altra possibilità: i superstiti dei lager, benché diano l’impressione di aumentare di numero di anno in anno, e alcuni abbiano superato, nonostante le immani sofferenze patite dai nazisti, felicemente il secolo di vita, stanno in realtà defungendo; spariscono «testimoni oculari» da esibire, dunque bisogna ricorrere ai rigori della psico-polizia per mantenere la verità ufficiale.
Terza possibilità: è quella che ha definito George Orwell: «chi controlla il passato, controlla il presente».
Chi controlla il presente controlla il passato.”, George Orwell, 1984
Integrazione.
“Dagli indiani ai maori: il libro nero dei genocidi del mondo libero”
di Alberto Petrachi per StoriaInRete
16 Ottobre 2020
Non solo gulag e lager: in un volume Leonardo Pegoraro racconta le politiche di sterminio di popoli attuate da Usa, Canada, Australia e anche Nuova Zelanda
di Luca Gallesi da Avvenire.it 11 settembre 2019
Il Novecento è stato spesso definito il “secolo delle idee assassine”, l’epoca delle “dittature spietate”, il periodo dei “totalitarismi omicidi” che hanno inventato i gulag e l’universo concentrazionario di Auschwitz, orrori figli delle dittature staliniste e hitleriane, fortunatamente sconfitte dalle democrazie liberali, che hanno liberato l’umanità, guarendola dal “male assoluto”.
Secondo la vulgata, mai prima della Rivoluzione d’Ottobre, né dopo la fine della Seconda guerra mondiale, si sono verificati crimini contro l’umanità paragonabili a quelli perseguiti dal Tribunale di Norimberga e da quello di Tokio che hanno individuato e condannato i responsabili di orrendi massacri, criminali che, per la prima volta, sono stati accusati di “genocidio”.
Lo stesso termine genocidio è piuttosto recente: è stato, infatti, coniato da Raphael Lemkin, un giurista polacco di origine ebraica, che, nel 1943, nel libro dedicato a Il dominio dell’Asse nell’Europa occupata, introduce questa parola nuova, che indica «la distruzione di una nazione o di un gruppo etnico», non necessariamente attuata tramite sterminio, ma perseguita anche tramite l’annientamento dei fondamenti della vita di gruppi nazionali. Possiamo, quindi, parlare legittimamente di genocidio quando si vuole eliminare l’identità di un popolo tramite la soppressione delle sue istituzioni sociali, politiche, religiose, aggredendo la dignità, la cultura e la salute degli individui appartenenti a tale gruppo etnico, nazionale o linguistico.
Partendo da questa premessa, il ricercatore Leonardo Pegoraro ha scritto un saggio lucido e documentato sui genocidi dimenticati o rimossi, che sono assai più numerosi, raccapriccianti ed estesi nel tempo di quanto possiamo immaginare. Il libro I dannati senza terra. I genocidi dei popoli indigeni in Nord America e in Australia (Meltemi, pagine 424, euro 24) dimostra come l’arcipelago gulag e i campi di concentramento tedeschi non sono né i primi né gli ultimi, e forse nemmeno i più terribili, esempi di genocidio.
Proseguimento:
https://storiainrete.com/dagli-indiani-ai-maori-il-libro-nero-dei-genocidi-del-mondo-libero/
Breve commento
Domanda.
Due pesi e due misure in modo del tutto sproporzionato per usare un eufemismo, Cui Prodest?
La risposta è più che scontata!!
Precisazioni.
1. Diciamo che quelli di Storia In Rete delle volte su alcuni loro importanti articoli fanno gli “scherzetti”, li fanno sparire, come in questo caso, non si è capito se lo fanno intenzionalmente oppure per problemi che hanno con il loro sito, comunque, ecco l’articolo in questione recuperato integralmente:
http://web.archive.org/web/20191029220600/https://storiainrete.com/12833/stampa-italiana-2/dagli-indiani-ai-maori-il-libro-nero-dei-genocidi-del-mondo-libero/
2. Questo il libro in questione:
https://www.ibs.it/dannati-senza-terra-genocidi-dei-libro-leonardo-pegoraro/e/9788883539879
Integrazioni. Prima parte.
Premessa.
The Unz Review ( https://www.unz.com . A online Collection of Interesting, Important, and Controversial Perspectives Largely Excluded from the American Mainstream Media ),
è fondata, diretta e gestita da Ron Keeva Unz ( 1961 ), laureato in fisica teorica, americano di origini ebraiche al 100% ( sia da parte di madre che di padre, a casa sua si parlava anche Yiddish ), ex imprenditore nel settore informatico, aveva concorso anche per la carica di governatore della California, per un riassunto in inglese della sua biografia:
http://www.ronunz.org/summary-biography/
e allora, vista l’occasione, e visto anche che un personaggio del genere ha tutte le carte ( intellettualmente è in gamba, non fa parte del mondo mainstream occidentale e per giunta è di chiare origini ebraiche ) per avere un atteggiamento disincantato verso l’Olacausto, andiamo a vedere a titolo di curiosità che ne pensa nei prossimi punti.
1. https://www.ossin.org/rubriche/206-le-schede-di-ossin/2428-pravda-statunitense-la-negazione-dell-olocausto-parte-prima
2. https://www.ossin.org/rubriche/206-le-schede-di-ossin/2430-pravda-statunitense-la-negazione-dell-olocausto-parte-seconda
Breve commento
Insomma, già che solo dica chiaramente che in USA lui conosce personalmente svariate persone intellettualmente valide che nutrono molto dubbi sulla versione ufficiale sull’Olacausto ma non li esternano mai in pubblico per evitare pesanti ritorsioni alla loro carriera, la dice lunga sulla pesante cappa mediatica mainstream esistente anche in USA su Olacausto e tematiche connesse, da loro neanche bisogno di una legge apposita , a chi sgarra gli troncano direttamente la carriera!
PS continua nel prossimo post
Integrazioni. Seconda ed ultima parte.
1. Anche molto recentemente hanno dato l’ennesimo avvertimento di questo tipo:
https://www.ilsussidiario.net/news/frasi-antisemite-susan-sarandon-cacciata-dalla-sua-storica-agenzia-commenti-anti-ebrei-a-new-york/2621923/
PS è del 22 novembre 2023
insomma, trattasi del classico: colpirne uno, per educarne cento!
2. Per completare il discorso, è sempre a firma di Ron Keeva Unz , eccolo:
https://www.ossin.org/rubriche/206-le-schede-di-ossin/2399-pravda-statunitense-ebrei-e-nazisti
3. Breve commento finale
“History is a pack of lies we play on the dead” , Voltaire
“Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ‘ad usum delphini’; poi la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”. Honoré de Balzac (1799-1850) scrittore, romanziere e giornalista francese
“La Ricerca Della Verità E’ Più Preziosa Del Suo Possesso”, Albert Einstein