Ecco la versione sottotitolata di un video che segna una pietra miliare nella storia della lotta per la libertà, la verità e la liberazione dai globalisti.
Qui infatti una parlamentare della Nuova Zelanda, Lyz Gunn, annuncia di avere le prove fornite da un informatore segreto circa:
- la letalità dei vaccini (come avevamo segnalato da quasi 2 anni (https://www.ingannati.it/2023/02/24/laumento-incredibile-dei-decessi-fra-i-sierati-i-dati-uk-ons/), quando a novembre 2021, riportando i dati dell’ONS inglese, evidenziavamo tale aumento di mortalità fra i vaccinati rispetto ai non vaccinati)
- il fatto che i politici fossero a conoscenza di tale letalità (come abbiamo fatto vedere con l’analisi sui lotti della Danimarca (https://www.ingannati.it/2023/07/08/non-erano-in-buona-fede-ecco-le-prove/))
- la necessità di avviare una vera e propria indagine di polizia, e non soltanto una interrogazione parlamentare, una vera e propria indagine criminale con tanto di sequesttro di PC, tablet, cellulari, registrazioni di persone coinvolte, ecc.
Preghiamo Dio che questa parlamentare non rimanga isolata ma riesca a raccogliere consenso, e che dalla Nuova Zelanda parta l’onda che seppellisca l’OMS, i globalisti e tutti i governi e ministeri della sanità che hanno le mani sporche di sangue innocente.
1. Manifesti davanti all’ospedale di Verona: “Malori improvvisi in forte crescita dopo vaccini Covid, cosa sta succedendo?”. Ordine dei medici: “Informatevi su fonti accreditate”
Emergerebbero domande tra i cittadini sulla correlazione tra malori improvvisi e vaccini. Arriva la riposta dell’Ordine dei medici
di Redazione
20 Ottobre 2023
Sono comparsi davanti gli ospedali di Verona e Perugia dei manifesti che raffigurano una persona distesa: un cadavere. Il testo recita: “Malori improvvisi in forte crescita. Effetti avversi, eventi anomali, mortalità in eccesso. Tutto questo, dopo la vaccinazione di massa”. Infine, una domanda: “Cosa sta succedendo?”. I manifesti riportano poi con un asterisco “dati eurostat” come fonte: il committente del manifesto è il movimento no Green pass Verona per la Libertà.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/537849/manifesti-verona-malori-improvvisi-vaccini-covid-ordine-dei-medici.html
Di particolare rilevanza il seguente passaggio finale dell’articolo:
L’Ordine dei medici invita i cittadini ad informarsi presso fonti accreditate
È arrivato anche il commento della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri: “Siamo più che altro rammaricati per queste iniziative”, ha affermato il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli. “Invitiamo la cittadinanza a informarsi presso fonti accreditate senza lasciarsi turbare da queste campagne”, conclude.
Breve commento
Ennesima figura di palta colossale di Filippo Anelli, vedasi il prossimo punto che costituisce non solo una picconata erculea nei confronti di tutta la menzognera propaganda vaccinale ma anche una sorta di Smoking Gun clamorosa!!
2. “Vaccinati e neuro invalidi: 1458 motivi per fare domande”, di Andrea Zambrano per La Nuova Bussola Quotidiana, 20 ottobre 2023
Dai dati della Regione Emilia, in due anni sono stati 1458 i ricoverati vaccinati e invalidi da malattie neurologiche in 4 reparti di neuroriabilitazione. Esclusi i traumatizzati (pochi) «il dato potrebbe essere sottostimato», conferma un vertice dell’Asl alla Bussola: «Tanti i giovani per emiplegie e paralisi. Qualcuno dovrebbe interrogarsi».
Il segreto di una buona censura è ignorare le notizie. Nel corso del biennio 2021-2022 sono stati ben 1458 i cittadini vaccinati covid e ricoverati nei reparti di neuroriabilitazione e riabilitazione intensiva neurologica nelle sole province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna. Detta così potrebbe essere una notizia banale, e anche un po’ locale. Ma se aggiungiamo che gli addetti ai lavori, cioè i medici dell’ambito neurologico, se ne aspettavano poco meno della metà, la cosa potrebbe interessare di più?
E se aggiungiamo che il dato si riferisce a cittadini, anche giovani, tutti vaccinati con inoculo a mRna o Astrazeneca? E se a questo specifichiamo che non si tratta di semplici ricoveri in reparti di neurologia, ma di ricoveri nei soli reparti di neuroriabilitazione, che nelle province elencate sono appena quattro e dunque si tratta di pazienti ormai resi invalidi gravemente e inabili all’uso di diverse funzioni?
Ecco che la notizia, da semplice dato clinico locale, potrebbe assumere una valenza diversa. Ad esempio, suscitare non pochi interrogativi e sospetti che siamo di fronte a un fatto di interesse rilevante per quanto riguarda la salute pubblica.
Eppure, la notizia data dalla Verità lo scorso 12 ottobre è passata liscia come l’olio nel tritacarne mediatico. Ma a ben vedere, avrebbe dovuto far rizzare i capelli a molti. Nell’articolo scritto per il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, da Patrizia Floder Reitter, si presentava il conto di una richiesta di accesso agli atti effettuata in ambito regionale dalla leghista Maura Catellani. Che aveva posto alla direzione generale della sanità regionale un quesito molto preciso e puntuale: quanti sono stati i ricoverati in quei reparti – ribadiamo: appena quattro e con pazienti gravi – negli anni ’21 e ’22 di soggetti vaccinati?
1458 INVALIDI E MISTERI
In risposta, il direttore generale Cura della persona e Welfare di viale Aldo Moro, Luca Baldino, ha confezionato un poderoso file di 17 pagine contenenti dei dati impressionanti: 1458 pazienti, divisi per provincia e per patologia, con età e numero di ricoveri. E le diagnosi riscontrate sono davvero quelle più gravi del campo neurologico: emiplegie, emiparesi, paraplegie, disturbi del sistema nervoso, mieliti, atassia, emorragie cerebrali, malattie cerebrovascolari e molte altre ancora.
L’articolo era accompagnato da un commento di un medico del settore che evidenziava come il dato fosse in assoluta controtendenza rispetto all’attesa annuale e si chiedeva che cosa succederebbe se tutte le regioni fornissero dati come questi.
Anche la Bussola ha potuto leggere il file.
Anzitutto, perché la ricerca è stata effettuata solo per i pazienti vaccinati? Semplice: perché, essendo molto probabili le correlazioni di tali patologie con i vaccini a fronte di numerose segnalazioni ed anche come da bugiardino, gli eventuali altri casi non sarebbero di interesse riguardo alla tutela della salute pubblica dopo la somministrazione di massa di una sostanza.
SOLO QUATTRO OSPEDALI
E dunque, la domanda da porsi è la seguente: perché c’è stato un aumento così esponenziale di queste malattie? La prima scrematura sui dati va fatta rispetto a chi è stato ricoverato a seguito di eventi traumatici, che rappresentano appena un 10% circa, pochissimi. Ma tutti gli altri?
I dati si riferiscono a quattro centri specialistici del campo neuro riabilitativo: l’ospedale di Montecatone di Imola, per i pazienti bolognesi, il San Sebastiano di Correggio, la Neuroriabilitazione di Reggio Emilia e il Centro Cardinal Ferrari di Soragna, in provincia di Parma. Stiamo parlando, dunque, delle riabilitazioni che trattano i cosiddetti pazienti di secondo e terzo livello, non dei reparti di neurologia ordinari degli ospedali che trattano le fasi acute. E il dato non può non far sobbalzare.
QUADRIPLEGIE A 30 ANNI
Prendiamo ad esempio i numerosi casi di mielite, una infiammazione del midollo spinale che provoca paralisi degli sfinteri e impotenza. Se non ci sono eventi traumatici a provocarla, da che cosa potrà mai derivare questa impennata?
Oppure le tantissime emiplegie e emiparesi: si tratta di pazienti che hanno avuto degli ictus. Ma è l’età a colpire: tanti quarantenni e 65enni. Troppi. O le polineuriti infettive acute, la sindrome di Guillaime Barrè. Nel file ce ne sono 21, c’è anche un ragazzo di appena 29 anni.
Il catalogo è sterminato. Nel 2021 per la sola Bologna, 17 pazienti affetti da quadriplegia non specificata: vuol dire che sono paralizzati nei quattro arti e – almeno dalla cartella clinica – si ignora il perché, quindi vengono escluse tutte le traumatizzazioni: 30, 47, 52, 53, 56, 58 anni. Età di persone dalle quali non ti aspetteresti una quadriplegia. A qualcuno viene un dubbio? “Se a nessuno viene un dubbio deve cambiare mestiere”, commenta un medico del settore neuroriabilitativo che aiuta la Bussola a leggere i dati.
Sempre a Bologna, ma nel 2022: 23 paraplegie anche su 21enni, 36enni, 47enni, 58enni. Stiamo parlando di eventi irreversibili non derivanti da azioni traumatiche come gli incidenti o gli infortuni. Che cosa spinge poi un paziente intorno ai 55 anni ad avere deficit cognitivo con esito di malattia cerebrovascolare? Non è un Alzeheimer, non deriva da una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale o altre forme demenziali. “Quindi da che cosa deriva?”, prosegue il dottore.
E che cosa dire dei numerosi disturbi dell’andatura riscontrati? Ad appena 28 anni e 40 anni fino a 86. Ma perché? “Per una artrosi all’anca? Non credo, questa persona è andata in neuroriabilitazione, perché gli hanno fatto degli accertamenti neurofisiologici, che hanno dato riscontro positivo, sennò sarebbe stato dimesso”.
UN FENOMENO DA INDAGARE
Cambiamo provincia. A Parma nel 2022 ci sono stati 19 casi classificati con diagnosi “Altri disturbi non specificati del sistema nervoso”. Le età vanno da 34 a 51 anni. Non inganni la terminologia così generica: “Se è lì significa che è messo molto male, per questo servirebbe una bella indagine della Procura che andasse a guardare le cartelle cliniche”.
Riavvolgiamo il nastro e proviamo a chiedere al nostro dottore. Ammettiamo che non ci sia mai stata la vaccinazione di massa e nemmeno la pandemia. Se ci fossimo trovati di fronte a dati di questa portata, come avrebbero reagito i medici del suo settore? “Saremmo scattati sull’attenti immediatamente, avremmo parlato con le altre riabilitazioni del Paese per chiedere una condivisione sui riscontri emersi, e avremmo già cominciato a studiare abitudini di vita, farmaci assunti e quant’altro, perché una variazione così significativa non può non far interrogare. Una cosa è certa: questi numeri non sono normali”.
E di certo, queste persone prima stavano bene invece adesso sono invalide e probabilmente percepiscono già un assegno di accompagnamento o una pensione di inabilità che, viste le età tutto sommato giovani a livello di previdenza e assistenza è una cifra enorme sul bilancio dello Stato.
Resta da capire a questo punto la portata di questi dati alla luce degli anni scorsi. E qui sarà probabilmente più difficile ottenere dei riscontri attendibili perché, da quanto ha appreso la Bussola che è riuscita a parlare con una figura apicale dell’Asl, il quale chiede l’anonimato, all’interno delle aziende sanitarie c’è un “dibattito” piuttosto acceso sulle modalità di conteggio tanto che per l’anno in corso, il 2023 i dati degli accessi dovrebbero essere rivalutati, perché sono stati valutati per difetto e forse anche quelli del 2022.
Ossia, non contengono tutti i casi che in realtà hanno trattato. Con i dati sottovalutati, dunque, c’è il forte rischio che i riscontri sul pregresso possano essere inquinati da diversi fattori. C’è poi da dire, riferisce sempre il medico contattato dalla Bussola, che i pazienti di secondo livello potrebbero essere assorbiti anche da altri reparti come quelli di Medicina in lungodegenza, ma che nei briefing periodici non è emersa una evidenza di correlazione vaccino e malattia neurologica. Ma, come ormai si sa molto bene, la correlazione è una coperta che si può stiracchiare come si vuole.
In ogni caso, da fonti bene informate sui numeri, sappiamo che nella sola Correggio i ricoveri si aggirano intorno ai 120 all’anno, circa 200 a Reggio Emilia anche se quello di Reggio è un reparto soprattutto ortopedico, quindi con la maggior concentrazione di traumatizzati. Altri 100 circa nella struttura di Parma e 150 in quella di Montecatone.
Se i numeri sono corretti – ma abbiamo capito che c’è un problema di conteggio dentro le stesse Asl – saremmo di fronte a circa 500 pazienti all’anno. Che moltiplicato per due fa mille. Rimangono da spiegare i restanti 485 tenendo conto che questo numero non include i pazienti non vaccinati che pure esistono anche se probabilmente molto meno. Il numero di 1458, infatti, è relativo ai soli vaccinati. A questi vanno aggiunti anche tutti gli altri pazienti non vaccinati quindi all’appello mancano spiegazioni motivate sul fenomeno che riguarda uno strano e ingiustificato aumento di circa 60 pazienti in più all’anno in ogni ospedale giunti in riabilitazione con due caratteristiche peculiari: l’essere gravemente invalidi sul versante neurologico e l’essere vaccinati. Di solito, la medicina e la politica, si interrogavano per molto meno. Ma questo accadeva prima della pandemia.
Riferimento:
https://lanuovabq.it/it/vaccinati-e-neuro-invalidi-1458-motivi-per-fare-domande
Breve commento
Da segnalare col pennarello rosso ilseguente passaggio dell’articolo:
Riavvolgiamo il nastro e proviamo a chiedere al nostro dottore. Ammettiamo che non ci sia mai stata la vaccinazione di massa e nemmeno la pandemia. Se ci fossimo trovati di fronte a dati di questa portata, come avrebbero reagito i medici del suo settore? “Saremmo scattati sull’attenti immediatamente, avremmo parlato con le altre riabilitazioni del Paese per chiedere una condivisione sui riscontri emersi, e avremmo già cominciato a studiare abitudini di vita, farmaci assunti e quant’altro, perché una variazione così significativa non può non far interrogare. Una cosa è certa: questi numeri non sono normali”.
vedo che non sei sul mio canale Telegram… ne avevo parlato qui: https://t.me/IngannatiAlbertoMedici/9928
@Ing Alberto Medici
1. Già in passato te l’avevo detto che non sono su nessun social media, su Telegram ci avevo fatto un pensierino ma per ora non se ne parla.
2. Comunque, a titolo di cronaca, la vera notizia bomba che costuitsce una picconata erculea alla banda di assassini della mafia vaccinale globale operativa in Italia l’ho segnalata nel secondo articolo del mio post di cui sopra:
“Vaccinati e neuro invalidi: 1458 motivi per fare domande”
e già di questa segnalazione ne avevo parlato nel mio ultimo post ( indirizzato a te personalmente )nella sezione commenti del tuo recente articolo “Caso Paternò…..” .
2. Comunque, hanno rilanciato e rincarato la menzogna,eccolo arriva!
Vaia (Ministero della Salute): “Vaccino come stile di vita. Molti studi sugli effetti avversi sono fake news”
“Doppia transizione, demografica ed epidemiologia, ci pone la necessità di dare un contributo alla sostenibilità del sistema”
di Redazione
24 Ottobre 2023
Francesco Vaia, già Direttore generale dell’Istituto Spallanzani di Roma durante l’emergenza Covid19, attualmente Direttore Generale Prevenzione sanitaria, Ministero della Salute, ha dichiarato a Il Giornale d’Italia:
“Il dibattito si è incentrato, innanzitutto, sulla doppia transizione, demografica ed epidemiologia, che ci pone una necessità, di dare un contributo alla sostenibilità del sistema. Allora la prima cosa da fare è agire, sempre di più, sulla prevenzione. La prevenzione come soggetto, attrice del cambiamento.
Avere stili di vita salutari significa ridurre del 60% alcune malattie croniche e cronico-degenerative, quindi dare un contributo alla sostenibilità. La seconda azione da fare è fare in modo che questo strumento efficace, come il vaccino si è dimostrato durante la pandemia, sempre, per alcune malattie, possa rientrare negli stili di vita salutare. Accanto a mangiare bene, fare sport, eccetera, anche avere la percezione che il vaccino può servire, per evitare alcune malattie. C’è bisogno di una grande alleanza per questo: scuola famiglia e salute, perché non può essere solo la salute ad occuparsi dei problemi, che attengono trasversalmente alla società. Una visione che oggi chiamiamo una visione sindemica.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/salute/539256/vaia-ministero-della-salute-vaccino-come-stile-di-vita-molti-studi-sugli-effetti-avversi-sono-fake-news.html
Breve commento
Troppa menzogna farà male alla stessa menzogna!
Integrazione.
Hanno nuovamente rilanciato e rincarato la menzogna,eccolo arriva!
https://www.imolaoggi.it/2023/10/24/covid-bassetti-anziani-con-polmoniti-perche-non-hanno-fatto-quarte-o-quinte-dosi/
Breve commento
Amica di famiglia di mia madre, la madre di una sua amica,101 anni, bidosata, aveva beccato il covid l’anno scorso, curata con semplice Brufen, diceva subito dopo alla figlia covidiata ” E’ tutta una presa in giro per fare soldi coi vaccini, se non lo capisci sei scema!!” , compiuto poi 102 anni, tuttora viva e vegeta e autosufficiente!
Ma telegram non è propriamente un social media, è un sistema di messaggistica, al quale l’aggiunta dei “canali” e dei relativi commenti dà “anche” una (parziale) funzione di social.