Esiste uno studio (https://www.bolognatoday.it/cronaca/vaccini-covid-rischi-studio-universita-bologna.html), credo abbastanza raro se non unico al mondo, in cui una intera provincia è stata messa sotto monitoraggio per verificare gli effetti avversi dei vaccini. E la colclusione, manco a dirlo, è stata che non esiste alcun peggioramento delle condizioni di salute di chi si è vaccinato rispetto a chi non si è vaccinato.
Cito:
“I risultati che abbiamo ottenuto mostrano in modo netto che tra i vaccinati non c’è stato un aumento di rischio di malattie gravi”, dice Manzoli. “Vi sono stati casi isolati negativi, ma il profilo di sicurezza dei vaccini utilizzati durante la pandemia è stato confermato: sarà ora importante continuare il follow-up su un periodo più lungo”.
E anche:
L’analisi ha anche confermato che le persone vaccinate che hanno contratto il COVID-19 sono più protette contro il coronavirus rispetto a chi è guarito dopo aver contratto la malattia ma non è vaccinato. Una maggiore incidenza delle patologie considerate è invece emersa tra chi non ha contratto il COVID-19 e ha solo una o due dosi di vaccino, rispetto a chi ha tre o più dosi.
Quindi? Ancora una volta, tutto a posto!
Strano, perchè gli aumenti di mortalità sono indiscutibili ed evidenziati dai vari istituti di statistica del mondo, per non parlare delle morti improvvise che stanno falcidiando la fascia di età dai 40 ai 60 anni.
E allora? Hanno falsificato i risultati?
Sarei tentato di dire di sì, ma non ho ancora avuto tempo di entrare nel dettaglio.
Fino a che ho trovato un illuminante commento di un utente su Luogocomune, Aironeblu, che devo ancora verificare, ma lo lascio ugialmente alla vostra valutazione per aiutarm a capire se possa essere confermato.
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https://luogocomune.net/35-commenti-liberi/6281-commenti-liberi-15-lug-2023#comment-372253
Ricordo bene lo studio truffa dell’università di Bologna, che capovolgeva completamente i risultati dell’esperimento con il gioco delle tre carte, avevo speso un po’ di tempo per esaminarlo bene:
Lo studio divideva la popolazione secondo lo stato vaccinale (0,1,2,3 dosi) e registrava per 18 mesi, durante il periodo delle inoculazioni il loro stato di salute.
I risultati letti correttamente erano disastrosi per i vaccinati, ma quando hanno presentato lo studio hanno usato questo semplicissimo trucchetto per ribaltarli:
per dividere in categorie i pazienti hanno considerato come loro stato vaccinale quello alla fine dei 18 mesi, ovvero quello dell’ultimo giorno della sperimentazione.
E la falsificazione sta tutta qui: siccome l’inizio della sperimentazione coincide con l’inizio della campagna vaccinale, logicamente al giorno 1 i non vaccinati erano il 100% del campione analizzato. Chiunque si ammalasse in questo periodo veniva classificato tra i non vaccinati.
Al giorno 30 dello studio nel campione di popolazione iniziavano ad esserci i primi vaccinati con la prima dose, al giorno 100 iniziavano ad esserci i primi con due dosi, e al giorno 160 i primissimi con tre dosi…
Ora, non ci vuole molto a vedere che i tridosati hanno partecipato allo studio solo pochi giorni, diciamo una trentina, come tridosati, mentre per il resto degli altri 150 giorni (voleva dire 17 mesi secondo me, NdR) hanno partecipato un po’ come bidosati, un po’ come monodosati e un po’ come non dosati.
Lo studio li presenta però come se fossero stati tridosati per 180 giorni (voleva dire 18 mesi secondo me, NdR), dicendo ”guarda, quante poche malattie hanno preso i tridosati nel periodo dello studio”…
Viceversa, i non dosati, presentati come il 15% (o quanto era, adesso non ricordo) del totale, in realtà considerando giorno per giorno il loro numero rappresentano almeno un 60% del campione totale: al primo giorno erano il 100%, dopo un mese il 75%, dopo un anno il 50%, dopo 18 mesi il 15%… 15% è il valore minimo, non la media ponderata.
Così i furbacchioni:
- hanno preso il numero reale delle malattie contratte,
- ma le hanno correlate
- con un numero enormemente diminuito di non dosati
- e un numero enormemente aumentato di dosati,
in modo da far risultare che i non dosati si ammalassero di più.
Avevo anche calcolato esattamente le percentuali reali delle 4 tipologie, no-1-2-3, deve essere qui su LC in qualche vecchio commenti liberi di quando era uscito lo studio truffaldino, adesso però non ho proprio voglia di cercarlo.
Per essere corretto lo studio andava fatto singolarmente su ogni paziente a partire dal giorno in cui si inoculava il topicida e determinava il suo stato vaccinale:
Tizio si è ammalato 4 volte nei 18 mesi i SUCCESSIVI alla seconda dose, Caio si è ammalato 6 volte nei 18 mesi SUCCESSIVI alla prima dose…
E non Tizio si è ammalato 4 volte nei due mesi successivi alla seconda dose ma li contiamo come se fossero 18 mesi…
Impostando i dati dello studio (che ci sono) correttamente, i risultati sono impietosi, i vaccinati si ammalano e muoiono decine di volte più dei non vaccinati
Aggiunta
https://luogocomune.net/35-commenti-liberi/6281-commenti-liberi-15-lug-2023#comment-372570
Fatto.
Ecco i sospirati risultati:
STUDIO UFFICIALE UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Lo studio è particolarmente importante in quanto è l’unico al mondo che ha analizzato un ampio campione di soggetti in un ampio periodo, secondo il loro stato vaccinale, per studiare la differenza di mortalità tra i vari gruppi.
Si è svolto per la durata di 19 mesi, a partire da gen ’21, data di inizio delle inoculazioni, raccogliendo i dati sulla mortalità dei soggetti in base al proprio stato di vaccinazione.
Come si vede i dati sono completamente falsati perché il calcolo è stato fatto in base al numero di individui appartenenti ai diversi gruppi AL MOMENTO FINALE DELLO STUDIO, e non al loro numero reale DURANTE LO STUDIO.
Come ricordato nei commenti precedenti, al giorno 1 dello studio l’intera popolazione esaminata era no-vaxx, poi piano piano sono iniziate le prime dosi, mesi dopo le seconde, mesi dopo le terze e mesi dopo le quarte.
I soggetti che vengono identificati come 4 dosi hanno dunque partecipato allo studio per pochissimi giorni, quelli con 3 dosi per pochi mesi, quelli con 2 dosi per un po’ più di mesi, fino ai no-vax che sono gli unici ad aver partecipato per tutti i 18 mesi.
Pertanto l’incidenza della mortalità va calcolata in relazione ai giorni totali per cui si è avuto lo specifico stato vaccinale, e non in base allo stato vaccinale che risultava l’ultimo giorno dello studio.
Altrimenti il numero dei no-vax risulta enormemente diminuito e la percentuale di mortalità enormemente aumentata:
se consideriamo l’ultimo giorno dello studio, i no-vax rimanevano 56.494, con un totale di 2.932 decessi nel corso dei 18 mesi, che danno una mortalità del 4,2%,come (erroneamente) riportato dallo studio bolognese.
Se invece paradossalmente consideriamo il giorno 1 dello studio, quando nessuno si era ancora inoculato, i no-vax erano la totalità della popolazione, ovvero 324.528, che con 2932 decessi darebbero un mortalità dello 0,9%…
ma anche questa è una percentuale immaginaria come la prima, e per calcolare la reale mortalità dei vari gruppi bisogna fare una stima del loro numero medio durante tutto il periodo di sperimentazione.
Partiamo dai dati pubblicati.
Per prima cosa bisogna correggere un evidente errore in questi dati (che avevano loro stessi ammesso), che attribuiscono una mortalità del 40,8% ai quadridosati: probabimente in tutti i rimaneggiamenti e salti mortali che hanno dovuto compiere per falsificare i risultati hanno lasciato questa enorme macchia.
Per semplificare, uniamo il gruppo 4 dosi, che tutto sommato è abbastanza esiguo e non cambia troppo i risultati, insieme a quello 3 dosi, che diventa gruppo 3-4 dosi.
Bene, a questo punto, partiamo pure con i calcoli, che tutto sommato sono molto semplici: probabilmente esistono formule statistiche più complesse e con qualche nome altisonante, ma io preferisco affidarmi al magico excel…
Il nostro obbiettivo è di calcolare il numero effettivo dei soggetti nei diversi gruppi giorno per giorno, per poi fare una media e calcolare la loro “quota” di partecipazione allo studio, da mettere in relazione con i decessi.
Per non creare un foglio excel da 548 righe (i giorni totali dello studio), ho preferito fare una media mensile, il risultato sarà approssimativamente identico.
– Numero totale vaccinati a fine studio: 324.528-56.494 = 268.034
– Numero totale di nuovi vaccinati/mese: 268.034/18 = 14.891
Ogni mese abbiamo avuto mediamente 14.891 nuovi vaccinati.
Mettiamo tutto su excel, dove ogni mese i no-vax diminuiranno di 14.891 unità e i vaxx aumenteranno della stessa cifra:
In questa tabella vediamo l’andamento delle vaccinazioni in maniera uniformemente distribuita, che ci indica le reali cifre dei vari gruppi di popolazione durante i 18 mesi di sperimentazione, da cui ricaviamo il dato che ci interessa, ovvero la percentuale di mortalità tra i vari gruppi.
Ed ecco finalmente la tabella corretta dello studio Unibo:
Citazione:
“Più ti vaccini, più ti ammali, più muori”.
Interessanti aggiornamenti.
1. “This is bigger than COVID: Why are so many Americans dying early?”
by Pierre Kory and Mary Beth Pfeiffer for The Hill, -12/12/2023
Food and Drug Administration Commissioner Robert Califf recently took to X to mourn the “catastrophic” decline in U.S. life expectancy.
But his post, which hit on smoking, diet, chronic illness and health care, ignored the obvious: People are dying in abnormally high numbers even now and long since COVID-19 waned. Yet public health agencies and medical societies are silent.
Life insurers have been consistently sounding the alarm over these unexpected or, “excess,” deaths, which claimed 158,000 more Americans in the first nine months of 2023 than in the same period in 2019. That exceeds America’s combined losses from every war since Vietnam. Congress should urgently work with insurance experts to investigate this troubling trend.
With the worst of COVID behind us, annual deaths for all causes should be back to pre-pandemic levels — or even lower because of the loss of so many sick and infirm Americans. Instead, the death toll remains “alarming,” “disturbing,” and deserving of “urgent attention,” according to insurance industry articles.
Actuarial reports — used by insurers to inform decisions — show deaths occurring disproportionately among young working-age people. Nonetheless, America’s chief health manager, the Centers for Disease Control and Prevention, opted in September to archive its excess deaths webpage with a note stating, “these datasets will no longer be updated.”
Money, of course, is a motivating issue for insurers. In 2020, death claims took their biggest one-year leap since the 1918 influenza scourge, jumping 15.4 percent to $90 billion in payouts. After hitting $100 billion in 2021, claims slowed in 2022, but are still above 2019. Indemnity experts are urging the adoption of an early-warning program to detect looming health problems among people with life insurance and keep them alive.
Unlike in the pandemic’s early phase, these deaths are not primarily among the old. For people 65 and over, deaths in the second quarter of 2023 were 6 percent below the pre-pandemic norm, according to a new report from the Society of Actuaries. Mortality was 26 percent higher among insured 35-to-44-year-olds, and 19 percent higher for 25-to-34-year-olds, continuing a death spike that peaked in the third quarter of 2021 at a staggering 101 percent and 79 percent above normal, respectively.
Proseguimento:
https://thehill.com/opinion/healthcare/4354004-this-is-bigger-than-covid-why-are-so-many-americans-dying-early/
2. Rasmussen poll: A stunning 42% of Americans would likely join a class action lawsuit against COVID vax makers if it was permitted by law
Wow. 42% of Americans were vaccine injured! The poll also implies that 500,000 Americans were killed by the jab. How many more Americans must be killed before this deadly vaccine is stopped? “, by Steve Kirsch, 2 november 2023
https://kirschsubstack.com/p/rasmussen-poll-a-stunning-42-of-americans
3. Vaccino Covid, Germania: “Speranza e Magrini indagati, conoscevano effetti avversi ma hanno imposto obbligo vaccinale e nascosto le morti post siero” – VIDEO
L’emittente tedesca Rtv: “Istruzioni alle autorità sanitarie locali per nascondere le morti e i gravi effetti collaterali del vaccino”
15 Dicembre 2023
La notizia è arrivata anche in Germania: “Roberto Speranza e Nicola Magrini indagati”. I due, secondo le accuse, “conoscevano gli effetti avversi del vaccino Covid, ma hanno imposto l’obbligo vaccinale e nascosto le morti post siero”.
“Contro Roberto Speranza, ex ministro della Salute del governo italiano, ai tempi delle misure del coronavirus, è indagato dalla procura di Roma”, spiega l’emittente tedesca Rtv. “È stato responsabile della campagna di vaccinazione. Le indagini sono frutto di denunce in relazione alle cosiddette e-mail tra Aifa e le autorità sanitarie italiane. È indagato anche l’ex direttore di Aifa, Nicola Magrini. Pubblicando queste e-mail interne è diventato noto che sapevano fin dall’inizio del pericolo della vaccinazione per il coronavirus”.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/salute/559947/vaccino-covid-germania-speranza-magrini-indagati-effetti-avversi-obbligo-vaccinale-morti.html
Breve commento finale
Più ti vaccini, più ti ammali, più muori!!!
Interessante aggiornamento.
https://newsacademy.it/scienze-e-salute/2023/12/08/svizzera-aumento-esplosivo-dei-casi-di-cancro-il-governo-nasconde-i-dati/