Ricordate quando, nonostante lo scienziato politico di Potenza non fosse più ministro della sanità, il direttore de La Stampa Giannini lo salutò con un profondo e rispettoso inchino?
Ecco, in scene così, rubate per un attimo grazie ai cellulari omnipresenti, si capisce quali sono i veri rapporti di forza.
Al funerale della sig.ra Franzoni, moglie di Romano Prodi, un altro scatto rubato che rivela qualcosa che forse si poteva immaginare:
- al capo dei capi,
- al signore dei signori,
- al principe dei principi
ci si inchina anche quando – in teoria – sarebbe lui a dover rendere omaggio.
“Perchè padrino, anche lei? Non dovevano essere tutti placebo quelli che toccavano a noi?”
“Picciotto, qualcuno dovevamo pur sacrificarlo, altrimenti sarebbe stato chiaro l’imbroglio. Lei è una martire per la causa, il suo sacrificio la renderà immortale nei nostri cuori!”
Ma quale capo dei capi d’egitto?
Cossiga lo defini giustamente un volgare affarista e tale rimane in quanto solo un campiere telecomandato dall’estero in tutto e per tutto!!
vedasi a tale proposito magistrale storico articolo evergreen:
Di chi e’ la repubblica italiana bye bye uncle sam wordpress
😀
Ma non è che Cossiga aveva capito proprio tutto….pensava lui che fosse solo un vile affarista, ma si sbagliava di grosso…. infatti il vile affarista è diventato capo BCE e residente del consiglio, e anche da “pensionato” continua a tirare i fili
@ ing alberto medici
Ancora con questa storiella che draghi sia il capo dei capi? Se avessi letto attentamente l’articolo evergreen segnalato non la penseresti in questo modo, a parte quindi il fatto che lui rimane sostanzialmente solo un campiere telecomandato dall’estero in tutto e per tutto, che gentaglia squallida e criminale del genere sia ancora in vetta dipende anche molto dal fatto che i politici italiani sono in realta solo dei politicanti venduti e/o ricattati ( a seconda dei casi e del livello ) e cosa ancora piu grave la maggior parte del popolo italiano purtroppo ormai e’ composto da ingenui sempliciotti e questo nella migliore delle ipotesi, ma una massa critica di protesta si sta cominciando a formare, vedasi il 36 per cento di astensionismo alle ultime politiche nazionali di settembre 2022.
Ps esempio emblematico: sabato pomeriggio ho incontrato un mio cugino architetto quarantenne, tridosato, si era dopo la terza dose beccato ilcovid, curato con semplice brufen, nonostante questo flop colossale sulla sua pelle, continua a ripetere come un pappagallo che i vaccini hanno salvato un sacco di vite, dice anche da convinto covidiota che la russia di putin e’ criminale e andava fermata, ancora rimasto alla versione ufficiale sull’11 settembre, si informa solo sulla tv in cui dice tutto tronfio vige da sempre liberta’ di parola, insomma, classico tipo vittima della propaganda di tv e giornaloni!
🙁
…. quanti ne dovranno morire ancora prima di svegliarsi?
@ing alberto medici
Andavo molto di fretta, quindi bisogna anche dire che, oltre quel 36 per cento di astensionismo, bisogna anche contare quel 3 per cento che ha votato neo partiti anti sistema che come giustamente facevi notare facevano paura e per questo anticiparono le elezioni in modo scandaloso, e comunque, 36 + 3 = quasi il 40 per cento, mica pizza e fichi, tutt’altro!!
Ergo, la domanda giusta dovrebbe essere:
quando si formera’ un fronte del dissenso unitario a livello politico capace di focalizzarsi su poche ma utili priorita e quindi anche capace di raccogliere una massa critica di voti?
@ing alberto medici
Cossiga diceva anche ma in privato:
” il piu’ pericoloso per l’italia e’ draghi perche’ referente di interessi stranieri”
Riferimento: tweet di mario adinolfi, giornalista e politico area cattolica tradizionalista