Lascio qui un file trovato in rete grazie all’amico Umberto riguardante le statistiche della sanità per i primi 9 mesi del 2021 in UK.
Lascio il file a disposizione di chi volesse giocarci un po’ (e un paio di immagini per stimolare la vostra creatività), e aggiungo un paio di considerazioni mie.
I numeri che contano
Come evidenziato in altri post, esistono notevoli margini di manovra per alterare alcune statistiche. Essendo che le % sono di fatto rapporti fra due numeri, alterando (aumentando e diminuendo uno dei due) si possono alterare le % nelle direzioni volute.
Ad esempio, aumentando il numero di tamponi (ed il numero di cicli), si può fittiziamente aumentare la diffusione della malattia sul totale della popolazione.
Al contrario, diminuendo tale valore, si può aumentare il tasso di morbidità, cioè il numero dei malati sintomatici all’interno del novero dei contagiati totali.
Abbiamo visto che, mancando un gold standard di riferimento (non essendo di fatto mai stato isolato il Sars-Cov2) i test tampone possono essere mossi a piacere. Anche il numero di morti DA COVID può essere fatto crescere entro certi termini (ad esempio incentivando a dismisura gli ospedali).
Cosa ci fanno vedere
Ad esempio risulta abbastanza facile far vedere come i morti non vaccinati siano la grande maggioranza all’interno del totale dei morti da covid: ergo, i vaccini funzionano:
Di fronte ad una tabella del genere, come dubitare? I vaccini funzionano, eccome! Nonostante la stragrande maggioranza di inglesi sia vaccinata, la maggior parte dei morti da Covid (il 70%) è fra i vaccinati! Quindi? Discorso chiuso, no?
E invece no.
Perchè se partiamo dal presupposto che ci hanno mentito, e, dove possono, imbrogliano, non dobbiamo fermarci a vedere i numeri che ci fanno vadere, ma guardare un po’ più in dettaglio. E scopriamo alcune cose, specialmente andando a guardare fra i numeri dove non possono imbrogliare, cioe in particolare il numero di totale di morti, per tutte le cause.
E facciamo alcune scoperte interessanti.
Prima scoperta:
il tasso di morte (per tutte la cause) fra i non vaccinati è molto più basso di quello fra i vaccinati. Si veda ad esempio il tasso medio (media dei tassi settimanali) nella fascia 10-59 anni (tassi su 100.000) :
Seconda scoperta:
L’età media di morte nel 2021 si è abbassata. Mentre cioè i morti apparentemente in eccesso nel 2020 erano nella fascia più alta, quella terminale, l’aumento di mortalità nel 2021 riguarda fasce di età più giovani, dove è più anomala la morte.
Terza scoperta:
Si registra un aumento generalizzato di morti in Europa fra il 2021 rispetto al 2020:
Cosa c’è di nuovo, nel 2021 rispetto al 2020? A me sembra solo la vaccinazione di massa. A voi?
Aggiunta del 08 12 2021
Grazie all’osservazione di Roland, e ad un confronto con Mirco Vandelli (*), in effetti il grafico, derivante da come sono stati raggruppati i campioni, è fuorviante: se uno arriva a fare la seconda dose, ha sicuramente attraversato il primo gruppo (vaccinati con la prima entro 21 gg.) e il secondo (vaccinati con la prima doppo i 21 gg.). Quindi, sarebbe più corretto un confronto fra due gruppi soltanto, combinando le probabilità di sopravvicenza come da seguente figura:
Insomma, è un processo: se si supera indenni il primo step, si deve affrontare il secondo, e poi il terzo, come nello schema seguente. La cosa interessante è che nel gruppo dei non vaccinati la probabilità di morte è un terzo di quella per il gruppo dei vaccinati.
Conclusione
Sono bravi a mentire con le statistiche (vedi foto sotto).
(*) Effettivamente, se tutti quelli che hanno fatto la prima, si fanno anche la seconda, la probabilità di morire, nell’ultimo gruppo, andrebbe stimata sui rimasti, dopo i primi due “ostacoli” e visto che la percentuale di chi si ferma alla prima dose, è piuttosto bassa, si tratta di un’approssimazione più che buona.
Il problema in queste stime, è il lasso temporale considerato.
In un intervallo di tempo relativamente breve, avremo gruppi abbastanza consistenti di tutte e tre le casistiche, mentre a lungo termine, la situazione dovrebbe tendere ad unico gruppo di vaccinati con doppia dose.
Credo che siano giochetti presi dal libro che aveva Bill Gates sul tavolo durante l’intervista TV… (Ti giro l’immagine straordinaria)
Certamente, suddividere in questo modo i gruppi, permette di diluire la mortalità dei vaccinati, se ci pensi, è la stessa cosa fatta dall’ISS, quando valuta l’incidenza delle malattie pregresse sui decessi per Covid-19.
Avrebbero potuto fare due gruppi, uno con malattie pregresse (che ha contato il 97,1% dei decessi) e l’altro senza malattie pregresse (con il 2,9%), ma hanno preferito fare una bella scaletta di casistiche, per fare in modo che si notasse meno l’enorme peso delle malattie pregresse, sui decessi.
Video riassuntivo (5 minuti)
Aggiunta del 17 12 2021
L’amico Mauro Sartorio mi passa un paio di immagini significative (anche se, in una popolazione a maggioranza vaccinata, è normale che la maggior parte dei morti sia vaccinata):
Cit.: “Prima scoperta:”
NON si possono confrontare grandezze diverse: in ascissa non puoi mettere persone con stati fisiologici diversi.
1) Cioè i punturati non possono essere confrontati con i non punturati perchè quest’ultimi hanno una fisiologia sicuramente diversa (sono malati almeno a causa del vaccino).
2) i non punturati lo sono da sempre, mentre nella seconda colonna i punturati lo sono per 21 giorni, la terza dopo 21 gg e la quarta dopo la seconda dose
3) la prevenzione come la cura sono soggettive e quindi non si possono fare generalizzazioni.
ERGO: se continui a criticare la narrazione dominante con le loro regole diventi un amplificatore del loro sistema: S E I U N G A T E K E E P E R
… comunque se la tua passione è dare i numeri allora poco si può fare con te! 😉
ahahahah…. quindi far vedere che che si puntura muore con probabiità maggiore non serve, secondo te?
Cit.: “ahahahah…. quindi far vedere che che si puntura muore con probabiità maggiore non serve, secondo te?”
Perchè è ovvio e sperimentabile oggettivamente da chiunque!
Comunque hai ragione. Se una persona ha fatto le 2 dosi, è ovvio che 1) ha fatto prima la prima, e quindi è passata nel primo gruppo, quello dei “entro 21 giorni”, poi 2) è entrata nel secondo gruppo, quella dei “con una dose ma dopo 21 giorni” e poi 3) è entratat nel terzo gruppo, quella di quelli con 2 dosi Quindi la sua probabilità di morire è stata la somma delle 3.
(ma perchè per te sarebbe meglio non dirle queste cose? Proprio non ti capisco)
Cit.: “(ma perchè per te sarebbe meglio non dirle queste cose? Proprio non ti capisco)”
Perchè l’attività psichica dell’incantato (indemoniato) è resa blindata dall’incantesimo: solo l’esperienza DIRETTA gli da la possibilità di uscirne.
…infatti N O N M I C A P I S C I !
Quindi dire ad un bambino “Non attraversare la strada quando il semaforo è rosso” non servirebbe a nulla, ma solo l’esperienza di attraversare ed essere investito servirebbe? In effetti è vero, non ti capisco.
…sei incantato (indemoniato), mentre il bambino non lo è finché non lo diventa grazie ai genitori.
Il sintomo principe dell’incantamento, è sragionare con questi paragoni surreali…
…a Napoli ed in Grecia insegnano ai bambini a passare col rosso…
…ma anche alle autolettighe!
Questa è bella, complimenti 🙂
Mi riferivo alla replica: “Quindi dire ad un bambino “Non attraversare la strada quando il semaforo è rosso” non servirebbe a nulla, ma solo l’esperienza di attraversare ed essere investito servirebbe? In effetti è vero, non ti capisco.”