Liberalizzazioni, la P.A. paga i fornitori tasse più alte sui redditi da capitaleStamattina per radio sentivo che, fra le grandi “manovre” del nuovo governo ci sarebbe il pagamento di una parte dei debiti che lo stato ha con i propri fornitori. Già il fatto che questa sia una notizia degna di menzione la dice lunga su chi ci governa e sul degrado in cui siamo finiti: pagare i fornitori è una notizia degna di nota? Anzi, pagare parte dei debiti?

Ma andiamo avanti. Per quelle aziende che lo accetteranno, i debiti saranno pagati con titoli di stato. Cioè: stampo un pezzo di carta sul quale c’è scritto “Pagherò” (alla scadenza). Insomma, una scorciatoia rispetto al giro solito. Quale giro solito? L’emissione di titoli di stato a garanzia del debito, che vengono ceduti al sistema bancario che li mette in circolazione (facendosi pagare però profumatamente per i soldi prestati allo stato, soldi, ricordiamolo, creati dal nulla).

Riuscite a vedere la crepa nel muro? Se il governo dice: “Toh, prendi questi titoli di stato in cambio dei servizi che mi hai fornito“, sta implicitamente dicendo: “ho il potere di pagare beni e servizi reali con pezzi di carta di mia emissione“. Allora la domanda che sorge spontanea è:

perchè non scrivere su quei pezzi di carta, direttamente, per far prima,

<<DENARO>> ?

 

Se hai il potere di emettere dei titoli a scadenza, dei “pagherò“, perchè non stampare direttamente denaro? Almeno eviteresti di pagarci sopra gli interessi che, fra l’altro, oggi vanno a pagare la BCE, istituzione privata esterna all’Italia.

Insomma: come scritto e detto molte volte:

  1. questo sistema non può durare;
  2. il ripudio del debito ci sarà in ogni caso (è la matematica che lo impone), e
  3. l’emissione di moneta deve tornare nelle mani del pubblico e venire sottratta ai privati.

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Ben Bernanke, nella prima intervista televisiva, avvenuta il giorno dopo aver dato 160 miliardi di Euro alla AIG, ammette candidamente che i soldi sono creati scrivendoli su computer: