“Mamma, chi è di mentalità più aperta: i liberali o i conservatori?” “La maggior parte della gente è di mente aperta nei confronti di idee che condividono già”
“E a che serve?????”
Prima di raccontare i vari inganni narrati nel libro mi premunisco di sottolineare: “Guardate che non è colpa vostra!“. Mi sono reso conto che, per i neofiti del complottismo, già l’idea che uno stato che si pone come modello di democrazia possa avere, infiltrati ai massimi livelli del proprio governo e dei servizi segreti, persone così ciniche da organizzare un auto-attentato per avere la scusa per scatenare due guerre; figuriamoci cosa può significare dover mettere in discussione altri mostri sacri, come la medicina (vaccini e AIDS), la scienza (riscaldamento globale, uomo sulla Luna), l’informazione ufficiale: è decisamente troppo! Siccome uno degli effetti più devastanti della presa di coscienza è un sentimento di colpa per essersi lasciati ingannare così a lungo, ci tengo a precisare: la colpa è di chi vi ha imbrogliato, non di chi si è fatto imbrogliare.
Questo “addolcimento della pillola” trova la sua giustificazione anche in un meccanismo (di difesa) noto in psicologia che va sotto la definizione di “Bias di conferma“: diversi studi provano che la maggior parte della gente preferisce cercare (e trovare) conferme alle cose in cui credono già piuttosto che cercare la prova che qualcosa è sbagliato; è un modo per confermare la bontà delle nostre scelte, per restare nel porto, non affrontare l’alto mare delle incertezze e restare nella baia tranquilla delle nostre sicurezze. Quando ad esempio ho parlato nella Nuova Medicina Germanica di Hamer a mia sorella, lei se ne è tornata con tutta una serie di link in cui Hamer, come persona, veniva screditata. Quando ho parlato dell’esperimento di Rossi-Focardi, ancora alla fine del 2010, ad un amico che lavora al Cern a Ginevra, lui ha preso informazioni e mi ha riportato tutta la vicenda della PetrolDragon, dove Rossi subì anche un processo e gli fu impedito di portare avanti il suo progetto di smaltimento e recupero rifiuti. Banalmente, se la squadra del cuore perde, il lunedì mattina si compra la Gazzetta molto meno volentieri, anzi magari non la si compra proprio.
Ma questi sono tutti atteggiamenti “coscienti“: cioè, volontariamente si va a cercare ciò che ci conferma nelle nostre convinzioni pregresse. Anche a livello inconscio, però, funziona lo stesso meccanismo: se nella lettura di un testo si riscontrano alcuni elementi a supporto di ciò in cui crediamo e altri contro, ci rimarranno più impressi gli elementi a favore.
Anche qui, come ricordato più volte (non sto a linkare tutti i post relativi… se volete cercatevi quelli con la parola “legami“) si tratta di una pigrizia letale, che ci impedisce di evolvere, e ci avvelena lentamente. Spero di non cascare in questa tentazione; ricordo al proposito un commento dell’ottimo Mazzucco, quando ha fatto la recensione del libro sul suo sito, dove, a fronte di posizioni contrapposte sull’omosessualità, ad un certo punto se ne è venuto fuori con un lapidario e bellissimo: “Siamo tutti prigionieri di quello che crediamo di sapere“.
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