La Verità è docile e paziente: “docile“, perché si fa trovare da chiunque la cerchi; “paziente“, perché non si impone a chi non è pronto, ma sa aspettare, senza fretta, lasciando che ognuno maturi fino al punto in cui è in grado di cercarla e accettarla.
A. Chi sarà sempre schiavo
A vedere, come mi è capitato in questi giorni, persone sole o in coppia, che a 1800 metri di altitudine, in mezzo a paesaggi innevati mozzafiato e sotto un sole ed un cielo azzurrissimo continuano imperterriti a tenere la mascherina; o altri due, in riva al mare, che , solo per il selfie se la abbassano un attimo e poi, ancora prima di mettere via lo smartphone, la loro prima preoccupazione e ritirarsela su (ma siete soli in mezzo al nulla: cosa pensate, che ci siano i virus che come zanzare assetate vi svolazzano intorno aspettando il momento buono per penetrarvi?) mi prende, lo confesso, un certo sconforto.
Penso che il potere della propaganda e della TV li ha talmente rincretiniti che se gli dicessero (anzi, glielo diranno sicuramente) di stare chiusi in casa un altro anno lo faranno volentieri, certi che chi glielo ordina “lo fa per il loro bene“.
E pazienza.
Non siamo tutti uguali e, come detto più volte, all’inizio da Igor Sibaldi, è in corso una speciazione: una parte di umanità che si sta evolvendo, sta capendo, e il resto che è molto più lento e sembra stare confortevolmente all’interno della propria caverna ad osservare le ombre come se fossero la realtà. E questa divisione è trasversale, nessun ambiente ne è esente: nè quello familiare, nè di lavoro, nè di amicizie.
L’unica è prenderla con filosofia, ed accettare che non tutti hanno gli stessi tempi e lo stesso livello evolutivo; e non possiamo farci carico di tutto il mondo.
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B. Chi si è svegliato
Per quelli che invece hanno cominciato a guardarsi intorno, e sono alla ricerca di informazioni, conferme, novità, segnalo questo video (sotto, speriamo non lo tolgano) tratto da Social TV, dove il titolare del canale (Andrea mi pare) fa una lunga disamina di tutte le incongruenze della narrativa ufficiale Covid; un’ora e passa di dati ed info in buona parte già noti, tratta da un paper di Mamone (un matematico già citato in questo post).
Noticina a margine: ascoltandolo mi è venuta in mente questa correlazione (all’apparenza contraria al buon senso… per chi si fida della medicina tradizionale): parrebbe che i casi di morti di Covid siano maggiori laddove la medicina è più avanzata, o dove il numero di medici in rapporto alla popolazione è più alto. Non sarebbe una grossissima novità, anche in questo paper, citato anche su queste pagine, si riportava una correlazione diretta fra il nunero di vaccini praticati entro il primo anno di vita e il numero di morti nello stesso periodo.
E se esistesse veramente una correlazione del genere?
Di seguito il video su Youtube; nel caso venisse tolto, sul sito brighteon l’ho ricaricato a questo indirizzo: https://www.brighteon.com/62236036-b838-466b-aa48-97d8c529dbc6
Aggiornamento del 18 febbraio 2021
CVD (Come Volevasi Dimostrare), in 24 ore YT ha rimosso il video.
La motivazione? “Disinformazione in ambito medico”.
E, come nel caso di Gava, il medico radiato dall’ordine dei medici di Treviso, nessun riferimento alla presunta “disinformazione“:
- quali affermazioni sarebbero false?
- quali contenuti costituiscono disinformazione?
- quali passaggi sono inesatti?
No, niente. solo un giudizio generico, senza alcun riferimento specifico (anche perchè non se ne sarebbero potuti trovare, essendo tutti dati e fonti ufficiali).
“La censura dell’avversario è l’arma di chi non ha altre armi, nessuna argomentazione, in una parola, di chi sa di avere torto”.
Per unire i puntini. Prima parte
“Tumore al rene asportato con robot su paziente sveglia
All’ospedale Molinette di Torino”, ANSA
17 febbraio 2021
https://www.ansa.it/piemonte/notizie/2021/02/17/tumore-al-rene-asportato-con-robot-su-paziente-sveglia_b7f0c28c-fc45-4257-81c6-51d7f4307294.html
Per unire i puntini. Seconda parte
“Telemedicina, terapie digitali e farmaci consegnati da droni “per una sanità più umana”, Imolaoggi , 18 Novembre 2020.
La trasformazione digitale della salute e un ampio confronto su come la digital health rappresenti un pilastro strategico per la risposta alla pandemia globale da Covid-19, contribuendo alla definizione della sanità nel prossimo futuro. C’è stato questo al centro della quinta edizione di Frontiers Health, la conferenza internazionale, appena conclusa, sulla salute digitale presieduta dall’italiano Roberto Ascione, imprenditore e opinion leader internazionale nella digital health, Ceo di Healthware Group e autore del libro ‘Il Futuro della Salute’.
L’evento ha coinvolto e riunito, sia fisicamente che virtualmente, più di 1.000 esperti internazionali. La conferenza si è sviluppata intorno ai temi legati a: terapie digitali, politiche sanitarie volte a promuovere l’innovazione, Insurtech & Health, sperimentazioni cliniche virtuali, soluzioni avanzate centrate sul paziente basate sull’intelligenza artificiale e sulla realtà virtuale, strategie di investimento e tutti gli aspetti delle applicazioni della scienza dei dati in ambito sanitario.
Ad aprire la conferenza Gottfried Ludewig, direttore Generale digitalizzazione e innovazione del ministero Federale della Salute tedesco, che ha illustrato come la salute digitale sia un tema centrale della Presidenza tedesca del Consiglio dell’Ue e in Germania con focus su terapie digitali e l’European data space per la circolazione in sicurezza dei dati sanitari in Europa. Tra le soluzioni innovative e i temi affrontati: la telemedicina per la gestione e il monitoraggio a distanza dei pazienti; le terapie digitali, la loro validazione e rimborsabilità; le applicazioni per pianificare le vaccinazioni; l’utilizzo dei droni per la consegna dei farmaci ed il futuro della farmacia; i biomarcatori digitali per scoprire l’infezione da Covid-19 prima ancora dei sintomi; l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione dei pazienti; le soluzioni di mental health a supporto di medici e pazienti e l’importanza dell’empatia; l’impatto degli studi clinici virtuali nella riduzione dei costi e nel coinvolgimento dei pazienti; le sinergie tra telehealth e insurtech nella trasformazione digitale della salute; la possibilità per i medici di continuare a fare ricerca a distanza grazie all’uso del digitale.
Riferimento e proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2020/11/18/telemedicina-terapie-digitali-e-farmaci-consegnati-da-droni-per-una-sanita-piu-umana/
Nella versione originale su Adnkronos:
https://www.adnkronos.com/salute/sanita/2020/11/18/frontiers-health-focus-salute-digitale-risposta-pandemia_C1ofefh0ARDlBkeGofzsoJ.html
Per un breve commento finale, stasera o domani.
Cordiali saluti e buona giornata.
Fabrice