In questo articolo di ImolaOggi viene evidenziato molto bene come il famigerato “Comitato Tecnico Scientifico“, questa sorta di corte di cassazione di ultima istanza, questi guru inappellabili ai quali si devono tutte le decisioni nefaste degli ultimi 12 mesi sia composto perlopiù:
- da “scienziati” mediocri
- con pesanti dipendenze dal governo stesso
- senza nessun virologo al loro interno
In particolare, per il primo punto, riprendo:
Quando Conte e Speranza devono fare deglutire qualcosa che va di traverso agli italiani limitando ancora di più le loro libertà costituzionali come sta avvenendo da quasi un anno, deve essere a lei che pensano sostenendo: «Così hanno deciso gli scienziati». La Dejana lo è davvero, e infatti il suo h-index, l’indice che censisce per la comunità scientifica la rilevanza di uno dei suoi membri per numero di pubblicazioni e citazioni scientifiche, è alto: 109. …. Senza la Dejana la somma degli altri 25 sarebbe 712, la media scenderebbe a un h-index di 28,48 pro capite. Ma quella somma è dovuta a un altro componente del comitato, Franco Locatelli, direttore del dipartimento di oncoematologia … Togliamo lui e la Dejana e il totale degli altri 24 componenti scende a 611, la media supera di poco il punteggio di 25 e la parola «scienziati» diventerebbe del tutto fuori luogo.
Mentre per il secondo:
Ma c’è un altro tema non meno irrilevante su quel comitato tecnico e scientifico che ha adottato le scelte più dure per gli italiani: non è affatto indipendente. Quasi la metà dei suoi componenti (12 su 26) dipende direttamente dalla presidenza del Consiglio dei ministri, e cioè da Conte, o dal ministero della Salute, e cioè da Speranza. Se entrasse in contrasto con loro rischierebbe il posto.
Quindi, se è vero che a pensar male si fa peccato ma ci s’azzecca, si potrebbe pensare che Conte & Speranza abbiano creato questo CTS come sorta di “alibi” o scusa per le proprie decisioni.
Questa pochezza di autorevolezza e di scientificità salta ancora di più agli occhi se si fanno confronti con studi, analisi e paper che si trovano in rete, come quella del matematico Marco Mamone Capria, che per vostra comodità vi potete scaricare qui: mamone_covid-dic20
Vediamo la biografia innanzitutto:
Professor Marco MAMONE CAPRIA,
(www.dmi.unipg.it/mamone) è ricercatore in matematica presso l’Università di Perugia dal 1990. È stato docente di Storia ed Epistemologia della Matematica e delle Scienze per tutti e 9 i cicli della SSIS (Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario) (1999-2008) e ha fatto parte per due trienni del Comitato Etico universitario (1997-2003). Ha partecipato come relatore su invito a diversi convegni dell’Ordine Nazionale Biologi, e pubblicato sulla rivista Biologi Italiani articoli concernenti la critica della sperimentazione animale, la manipolazione della percezione di rischio in campo sanitario, e i condizionamenti della ricerca e della legislazione in campo alimentare. Ha tenuto decine di conferenze su questi temi, e in particolare un seminario di tre ore al Parlamento Europeo a Bruxelles, il 16 ottobre 2014, intitolato Tutelare la salute dal business della malattia. (http://www.youtube.com/watch?v=jMRXiPVVXC4 ).
Coordina il progetto Scienza e democrazia , nell’ambito del quale ha organizzato tra il 2001 e il 2011 cinque convegni internazionali (http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem/scidem.htm). Dal 2007 è presidente della Fondazione Hans Ruesch per una Medicina senza Vivisezione (http://www.hansruesch.net/). Tra le sue pubblicazioni, un’ampia panoramica sulle tematiche citate si può trovare in Scienziati e laici Per un controllo democratico della scienza (2015)
Ee ecco alcune “perle” che vorrei sottolineare (ma senza pretesa di sintesi, andatevi comunque a leggervi il suo studio).
Innanzitutto fa osservare giustamente che tutto era proiettato ad un vaccino, quando ancora non si era nemmeno certi che questo sarebbe stato disponibile (e le esperienze di aviaria, suina, per non parlare dell’AIDS stesso starebbero in teoria a dimostrare della difficoltà a trovare un vaccino, se anche dopo 10, 20, 30 e 40 anni non si sono ancora trovati vaccini).
Altra osservazione intelligente (ma sfuggita al CTS ed ai nostri giornalisti ignoranti o in malafede): come mai in Africa, un paese con condizioni economiche e sanitarie molto peggiori delle nostre, si sarebbero verificati un numero infinitamente inferiore di decessi?
Poi fa notare la subdola ipocrisia di Conte che si rifugia dietro alla cosdeetta “scienza”, quando in realtà non permesso alla scinza vera di esprimersi:
Un’altra osservazione da applauso è quella relativa al cambio di criteri che avviene, guarda caso, proprio nel momento in cui si rende disponibile il vaccino (cosa un po’ sospetta, no?); operazione ipocrita e criminale che si era già verificata in passato, guarda caso, con l’introduizione di un altro vaccino, guarda caso il vaccino più ostentato dai sostenitori acefali della vaccinazione a tutti i costi, quello della poliomielite (sarà un caso?)
Altra osservazione giustissima (che forse per pudore – o per spudoratezza) nessun altro ha il coraggio di fare:
Per non dimenticare la sistematica esclusione ed impedimento a tutte le cure efficaci, quasi che non si volesse nessun concorrente al salvifico (se anche il papa ne parla in questi termini) vaccino:
Per concludere con una analisi spettacolare, da fine matematico, che taglia la testa al toro sui conteggi dei decessi: se anche un aumento c’è stato, è assolutamente in linea con il trend degli ultimi 10 anni. Che solo uno stupido può attribuire a questa “supposta” pandemia.
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