Dei ragazzi si stanno nascondendo. Sono andati nel bosco per non farsi trovare. Ma vengono trovati. Altri ragazzi li trovano, e li portano in piazza. Magari si conoscevano, magari qualche mese prima erano a scuola insieme. Però adesso li fanno mettere vicino ad un muro, allineati, e li uccidono. E poi, giusto perchè si sappia, li appendono a testa in giù, uno per ogni albero, di un viale di Bassano. E oggi, a distanza di 60 anni, una foto di ognuno di loro è appesa all’albero. Questo è l’evento storico che ha ispirato Giorgio Gobbo, della Piccola Bottega Baltazar, a scrivere questa canzone, ispirata dal ricordo ci una gita scolastica, di quando era alle elementari, proprio a Bassano.
“Ah, vabbeh, ma allora dillo: si era in guerra, quelli erano partigiani, erano nemici, da come l’hai raccontata tu sembra quasi un gioco a nascondino finito male...” Come a voler giustificare che dei ragazzi, vestiti con una divisa e armati di un fucuile, uccidano dei coetanei, che quella divisa non volevano indossare e quel fucile non volevano imbracciare. “Beh, si era in guerra, c’erano i nemici…“.
E già. Perchè se il contesto è: guerra, nemici, armi, allora si capisce, è normale, è giusto. Insomma: ad una mente addestrata si può far fare di tutto, si può giustificare qualunque atrocità. E la guerra è uno strumento potentissimo di annullamento di ogni forma di difesa, di dissenso, di opposizione. Infatti in guerra chi si oppone viene considerato disertore, traditore, viene fucilato.
Questa canzone (bellissima e commovente) della Piccola Bottega Baltazar mi ha ricordato un bellissimo film che vi raccomando: “Joeux Noel” (Natale Gioioso) che narra una storia accaduta veramente durante la prima guerra mondiale, quando, in occasione del Natale, fronti opposti decisero autonomamente una sospensione delle ostilità. Non guardate il clip che segue se contate di vedere il film; oppure guardatelo, ma guardate lo stesso anche tutto il film: bellissimo, insegna come l’uomo sia naturalmente contrario alla violenza, alla guerra, e solo l’inganno di pochi riesce ad indurre molti ad imbracciare un’arma e ammazzare i propri fratelli.
Unusquisque faber fortunae suae.
Ciao Ciao
Roland
Non è che ti sei sprecato tanto…. 😉
… il verbo è azzeccato.
Quando vuoi (in questo periodo sono a CFV perchè lavoro a Marghera) parliamo di un sistema informativo molto più potente di internet: basta connettersi 1ms e il volume di scambio dati è pressochè ∞, c’è un unico problema non sei visibile.
Ciao (senza emoticon: l’emozione te l’ho inviata con l’altro SI che mi fa sprecare nulla)
roland
Interesante. Perché non la smetti di essere avaro e mi scrivi qualcosa?
…perchè lo scritto è il cadavere dell’idea.
Bye, Bye Scettico.