Ricevo e più che volentieri pubblico:
1. IL COVID SI SCONFIGGE A CASA ► Dott. Cavanna: “Con il mio metodo non è morto nessuno”
18 Agosto 2020
Il Dott. Luigi Cavanna è il Primario di Oncoematologia all’ospedale di Piacenza che si è distinto insieme al suo team durante periodo di maggiore emergenza da coronavirus grazie al suo metodo di intervento. La sua procedura non ha soltanto salvato moltissime vite, ma è persino diventata un modello in tutto il mondo. La rivista Time, lo scorso aprile, gli ha dedicato la copertina, elogiandone l’operato e la prontezza.
Ma in cosa consiste questo metodo? Perché non è stato adottato in tutta Italia?
A distanza di mesi, e con l’allarmismo da seconda ondata alle porte, Stefano Molinari e Fabio Duranti lo hanno intervistato per Radio Radio. Ecco cosa ha detto il Dott. Cavanna in diretta.
Riferimento e proseguimento:
2. Coronavirus, De Donno: «La plasmaterapia è efficace, sicura e poco costosa»
di V. Campo per “InSanitas”
11 Luglio 2020
De Donno ha illustrato il profilo dei soggetti riceventi: “Abbiamo selezionato i pazienti con gravi insufficienze respiratorie, ma non ancora tali da dover essere intubati. Il plasma infatti, svolge un’azione antivirale e se la tempesta citochinica è troppo avanzata, non è possibile tornare indietro”.
Il protocollo ha dato esiti incoraggianti: su 48 individui, si sono verificati solo 3 decessi. Positivi anche gli effetti connessi alla terapia: scomparsa della febbre e della tosse e remissione delle insufficienze respiratorie. Inoltre si è verificata per l’80% dei casi la negativizzazione dei tamponi in terza, massimo in quinta giornata, condizione che si è mantenuta anche nel lungo periodo.
Grazie al plasma iperimmune si è ottenuto anche un aumento dei linfociti e una riduzione dei neutrofili e dell’indice di infiammazione. Nel 70 % dei casi poi, tra il settimo e il quattordicesimo giorno si è avuto un miglioramento della polmonite.
“Non abbiamo riscontrato risultati sullo storm citochinico– ha commentato De Donno- ed è per questo forse che il plasma non funziona nelle fasi più avanzate, dove lo storm è più esaltato e vale di più utilizzare anti interleuchina 6 o 1”.
Lo specialista ha poi citato due modelli particolari di pazienti trattati al “Carlo Poma” con il plasma iperimmune. Il primo era un soggetto agammaglobulinemico, che dall’età di un anno non produceva immunoglobuline: “Si era ammalato di una polmonite grave da coronavirus ed era poi precipitato in una gravissima forma di insufficienza respiratoria. Così è stato trasferito in terapia intensiva, sottoposto a infusione di plasma da paziente convalescente e ventilato con ossigeno. In terza giornata abbiamo ridotto le ore di ventilazione meccanica, in quinta l’abbiamo sospesa e in settima abbiamo tolto l’ossigenoterapia e ottenuto la negativizzazione del tampone”.
Il secondo caso riguarda una donna in stato di gravidanza sottoposta alla terapia del plasma iperimmune. Un caso senza precedenti, pubblicato anche sull’ American Journal of Obstetrics & Gynecology. “Era alla 22esima settimana, colpita da una grave polmonite bilaterale. Dopo la prima sacca di plasma abbiamo ottenuto un parziale miglioramento clinico, in terza giornata abbiamo fatto la seconda sacca e in poche ore sono scomparsi febbre e sintomi ed è migliorata la sindrome respiratoria”.
Un ulteriore vantaggio della plasmaterapia riguarda il profilo di sicurezza, grazie alle metodiche di neutralizzazione virale, che rendono nulle le possibilità che il paziente trasfuso possa prendere una malattia dal donatore.
“Anche il costo della terapia– ha aggiunto De Donno- è irrisorio e sostenibile da ogni ospedale che la effettua, aggirandosi sugli 80-100 euro”.
Riferimento e proseguimento:
https://www.insanitas.it/coronavirus-de-donno-la-plasmaterapia-e-efficace-sicura-e-poco-costosa/
Interessanti i passaggi dell’articolo riguardanti le analisi del il vincitore del premio Nobel [per la chimica, nel 2003], Michael Levitt.
Interessanti anche i commenti all’articolo di alcuni lettori sulla Lattoferrina, li riporto.
Aggiungo, la lattoferrina, vedi:
La scoperta dell’efficacia di questa proteina contro il covid è di 2 università italiane (la sapienza e tor vergata).
E addirittura si assume come integratore alimentare, quindi il covid si batte senza farmaci.
Domanda: quanti e quali media ne hanno parlato?
Pfefferminz XL • 4 giorni fa • edited
“Quanti e quali media ne hanno parlato?”
Della lattoferrina Comedonchisciotte, grazie al nostro CptHook.
Byoblu ha pubblicato due interviste al medico Pietro Mozzi sull’importanza dell’alimentazione per rafforzare il sistema immunitario. Ma da quando in qua le autorità sanitarie, e media annessi che dovrebbero avere funzione di vigilanza e denuncia, si preoccupano della nostra salute? Basti pensare alle migliaia di decessi per infezioni contratte in ospedale…
Le 2 università italiane si sono solo appropriate della lattoferrina, che mia moglie ed io prendiamo da ben prima del loro annuncio, dato che ne avevano già parlato il Dr. Di Bella ed altri medici seri.
Come ho già avuto modo di dire sul tema, le 2 università hanno solo strombazzato la riscoperta della riscoperta dell’acqua calda…
A proposito: se volete utilizzarla, compratela on-line direttamente dal produttore in confezione da 1 kg., costa circa 130 euro ma con 1 kg. ci andate avanti mesi e mesi.
Non compratela in farmacia perché vi spennano vivi.
Chi volesse chiedermi il mio fornitore (che è l’unico in Italia, praticamente) chieda il mio e-mail al WM e mi scriva.
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