So che devo stare molto attento in quello che sto per scrivere perchè rischio di scivolare nella “apologia di reato” o nella “istigazione a delinquere“. E siccome non conto niente, nè ho amici importanti (umanamente parlando), queste cose non me le posso permettere.
Allora: tutte le volte che sento indicare come la causa summa dei problemi economici della nostra società l‘evasore fiscale, non riesco a fare a meno di pensare che sotto sotto ci sia la volontà di creare tensione sociale, diffidenza verso il prossimo, spirito di delazione, insomma: scatenare una guerra fra poveri che tutto sommato serve solo a distrarre dai veri problemi. Certo che le tasse vanno pagate, ma è assolutamente fuori luogo pensare che il problema della crisi economica sia dovuto all’evasione fiscale.
Diverse volte, anche nel libro, abbiamo visto che il denaro, che di fatto è il frutto del nostro lavoro, quello che ci occupa la maggior parte del nostro tempo, se ne va (“evapora“) lungo tre direttrici principali: Tasse, Interessi, Inflazione. E di come tutto questo sarebbe di gran lunga inferiore se il governo non avesse abdicato da tempo alla creazione e gestione del denaro, delegandola ad organismi privati e caricandosi di un debito che non si potrà mai pagare, e che costringe a tassare a livelli assurdi per far fronte agli interessi sul debito maturato (solo gli interessi sul debito si portano via 2/3 della raccolta IRPEF!). Un’altra funzione utilissima e indispensabile del sistema fiscale è quello di rendere obbligatoria la moneta come mezzo di scambio: se posso usare solo quella per pagare le tasse, accetterò solo quella per essere pagato nei servizi e prodotti che vendo (la cosiddetta “fiat currency“, cioè valuta imposta).
Inoltre questa creazione spaventosa di massa monetaria, indipendentemente che sia fatta da privati o dal pubblico, genera inflazione che di fatto è una tassa su tutti, specialmente chi è a reddito fisso.
Ma supponiamo che questa creazione di moneta, pubblica o privata, non ci fosse, e quindi non ci fosse neanche l’inflazione (tassa sui redditi fissi) nè il debito pubblico (ipotesi). A questo punto torniamo alle tasse: paghiamole tutti, punto e basta, no? A parte che sarebbero mooooooolto più basse (ripeto per i distratti: due terzi dell’IRPEF se ne vanno solo per pagare gli interessi sul debito pubblico), possiamo sostenere che il sistema di prelievo attuale va bene così?
Riporto di seguito alcuni esempi che mi fanno pensare ad un sistema che di equo non ha prorpio nulla. Che sia fatto apposta? Giudicate voi.
A) Avevo già scritto tempo fa una nota intitolate “Due storie“: un imprenditore del nordest, con giro d’affari basso per via della crisi, che non aveva mai fatto nero (lo posso testimoniare, è un mio amico), a fronte di una indagine viene “costretto” a pagare perchè la sua dichiarazione era troppo bassa. A fronte della possibilità di vedersi bloccati i conti, dover impiegare tantissimo tempo in una causa, col rischio di perderla e la certezza di perdere un sacco di tempo, decise di pagare: sapeva di essere a posto, di non dover pagare, ma per un semplice calcolo economico decise che era più conveniente pagare. Un po’ come quando ti chiedono il pizzo: sai che è ingiusto, sai che non dovresti, ma, fatti due conti,ti conviene pagare, a meno che tu non decida di uscire dagli affari e chiudere l’attività.
B) Un amico (un altro) ha comprato un pezzettino di terreno agricolo per completare un giardino, circa 7.000 mq. Ora dovete sapere che la legge prevede che se acquistate del terreno agricolo e non siete agricoltori, l’imposta, fra registro e altro, è il 18%. Già il valore è alto, ma su cosa viene calcolato? Sul prezzo concordato. Il venditore dichiara, ad esempio, 5.000 €. L’acquirente dichiara 5.000 €. Il notaio, che è un pubblico ufficiale pagato apposta, certifica 5.000 €.L’agenzia delle entrate dice no. Il valore medio per quella zona è più del doppio. E quindi il 18% va più che raddoppiato. Inutile spiegare che un pezzo di terreno così piccolo non può essere equiparato ad un terreno agricolo vero e proprio, inutile portare altri contratti di compravendita della zona con prezzi analoghi, tutto inutile. Possibilità di opporsi: certo, facendo ricorsi, rischiando di perdere soldi e certamente la salute. Soluzione: ha pagato quello che gli avevano chiesto, pari a oltre il 40% del terreno acquistato.
C) Le memorie di massa in Italia costano di più. Se comprate un iPhone con 64 GB di memoria la differenza di prezzo con un analogo comprato in Svizzera è più alta. Motivo? Siccome è “verosimile” che voi userete le memorie di massa (inclusi DVD e CD) per copiarvi film e musica, e così facendo farete perdere un sacco di soldi ad autori ed editori, loro se li vengono a prendere sui vostri supporti di massa. Un po’ come dire: siccome c’è chi, con un coltello, ammazza delle persone, se compri un coltello ti fai una settimana di galera, tanto per gradire.
Una volta in diritto si parlava di “onere della prova“: se lo stato ti vuole incolpare, deve dimostrarla lui, la tua colpevolezza; con il fisco no: è il contribuente che deve dimostrare di NON aver infranto la legge, e, anche quando non lo ha fatto, come nei casi sopracitati, non può farlo.
Ecco perchè mi sembra tanto che ci vogliano incitare ad una vera e propria guerra tra poveri, quando i veri problemi sono altri.
La vera evasione ed elusione delle tasse è fatta dai ricchi, dalle grandi società (vedi Profumo). Negli Usa i super ricchi pagano imposte con aliquote che sono la metà rispetto ai poveri. Storicamente le tasse son sempre state pagate dai poveri e abbuonate con vari privilegi ai ricchi. La lotta all’evasione fiscale che si deve fare è questa, non certo rincorrere il prof che ha fatto qualche lezione in nero. Comunque sollevare la gente contro il Fisco che ti depreda è stata la grande trovata dei ricchi per nascondere i loro privilegi e le loro malefatte fiscali. Non conviene ai poveri. Così come non conviene alla gente comune chiudere lo Stato e che ognuno s’arrangi.
Esatto, non avrei potuto dire meglio, grazie Daniele!
PS a proposito di trucchi ed escamotage legali per non pagare le tasse o per creare fondi neri a disposizione dei super ricchi, ricordo anche le “tax esempt fundations” come la Ford fundations: mettono lì i loro soldi per sottrarli al fisco e poi da lì li muovono come vogliono senza dover rendicontare i movimenti.
ANCHE IN ITALIA I RICCHI CHE GUADAGNANO MILIARDI.SONO TUTTI SOCIETA’ PER AZIONI .E PAGANO IL 12.5% MENTRE IO CON QUINDICIMILA EURI DI REDDITO PAGO IL 23%.
MA E’ POSSIBILE CHE NESSUNO NE PARLI?
E SE LO DICO AGLI AMICI MI RIDONO IN FACCIA.
E DICONO CHE SONO BALLE.
[…] parziale completamento dell’articolo sulla “guerra fra poveri“, aggiungo e sottolineo la funzione fondamentale del sistema di prelievo fiscale anche per […]
Giulietto Chiesa – 15 Novembre 2011 http://www.cadoinpiedi.it
Non credo che il governo Monti sarà un buco nell’acqua perché alla fine coloro che hanno organizzato questa offensiva contro l’Italia, la chiamo proprio così “offensiva dall’esterno contro l’Italia” hanno potenti mezzi di dissuasione, non sono naturalmente onnipotenti, ma i grandi centri della finanza internazionale che sono dietro a questo, che – lo ribadisco, è un “attacco contro l’Italia” – sono molto potenti e hanno strumenti tali da poter condizionare anche il comportamento di forze politiche decisive nel Paese. Quindi credo che l’operazione andrà avanti, altrimenti il Presidente Napolitano non si sarebbe sprecato così tanto per costruirla. Questo è il primo punto.
Naturalmente è un’operazione bluff, nel senso che questo attacco è senza destino perché il Prof. Monti, se ci riesce, guiderà il governo italiano in un momento in cui l’Italia andrà in recessione, e ci andrà in compagnia dell’intera Europa, secondo quanto attestano tutti i dati che vengono dalle stesse fonti europee.
Quindi, pensare a un risanamento dell’Italia in caduta libera, in questa situazione non è praticamente possibile, per cui sarà un buco nell’acqua, ma sarà un buco nell’acqua catastrofico per il contribuente italiano, per il lavoratore italiano, per il pensionato italiano. Il Signor Monti viene in Italia per applicare le norme di un’Europa che va a fondo, ma queste norme sono molto gravi e significano drastici tagli alla condizione di vita di larghissime masse popolari, non più soltanto i lavoratori ma anche settori cruciali dei ceti medi: riduzione dei salari, libertà di licenziamento, compressione delle spese sociali, tutte cose che graveranno drammaticamente sulla vita dei cittadini.
Naturalmente, tutto questo viene fatto in base a una scommessa, che io ritengo mal fondata perché ci sono limiti oltre i quali la gente: 1) non crede più alle storie che le sono state raccontate; 2) non è disposta a rinunciare così facilmente alle proprie condizioni di vita, per cui questa scommessa è una giocata alla roulette su un numero solo, può andare bene ma con buona probabilità andrà male per gli organizzatori.
La domanda alla quale viene da rispondere è: chi sono questi organizzatori? Ritengo che siano i grandi gruppi della finanza internazionale, guidati dalle grandi banche di investimento, tra cui la più famosa, ma non l’unica, si chiama Goldman Sachs ma ce ne sono anche altre: Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank etc., tutte le banche che, tra il 2007 e il 2010, sono tecnicamente fallite ma che hanno recuperato fantasticamente dopo essere state ricapitalizzate dalla Federal Reserve, che ha erogato 16 trilioni di dollari inesistenti, inventati per tenerle in piedi.
Dopodiché queste banche, con questi soldi, si sono gettate sugli unici asset che ritenevano praticamente invincibili, immarcescibili, ovvero gli asset dei bond degli stati europei che, essendo protetti dall’Euro, venivano considerati al riparo dal rischio di default, impossibilitati a azzerarsi o a vanificarsi come invece era accaduto per tutti gli asset dei cosiddetti mutui facili su cui ha fiorito la finanza americana nel corso di questi ultimi 8 anni.
Queste banche si sono dunque precipitate in Europa e hanno cominciato a comprare i buoni del tesoro, le emissioni delle banche centrali europee, andando alla ricerca di quelli che avevano i più alti tassi di interesse.
Sono andati a comprare i bond greci in primo luogo, perché erano quelli più esposti che davano tassi di interesse più alti, poi sono andati a comprare quelli italiani, visto che l’Italia è considerata tra i Paesi in difficoltà a causa della dimensione del debito pubblico.
Voglio però ribadire che il conto dei debiti privati italiani è tra i migliori in assoluto dell’Europa, gli italiani hanno un debito privato pari al 42% del Pil, quando per esempio la Gran Bretagna ha un debito privato del 103% del Pil. Dunque, quando si dice che l’Italia è un paese praticamente al fallimento, si dice una menzogna gigantesca che è stata artificialmente creata da questi signori, perché se si mette insieme il debito privato e il debito pubblico, l’Italia sta molto meglio della Francia, molto meglio del Belgio, molto meglio ovviamente della Grecia, della Spagna, della Gran Bretagna, sta un po’ meno bene della Germania.
Quindi tutta questa storia secondo cui l’Italia sarebbe in bancarotta è una menzogna organizzata dai mercati o meglio dalla finanza internazionale, che è venuta per catturare e comprarsi l’Italia a basso prezzo con i soldi fittizi, inventati dagli Stati Uniti e usando le leve legislative che l’Europa ha offerto alla finanza mondiale. Ci sono decine di prove che l’Europa legifera sulla base delle indicazioni dirette di questi centri: sono i consiglieri della Goldman Sachs che suggeriscono all’Europa le norme giuridiche con cui deve essere avvantaggiata la finanza internazionale.
Tutto questo discorso è interamente costruito sulla base di una pressione speculativa che va naturalmente contro i popoli, perché hanno da piazzare i loro soldi finti e dunque comprarsi l’Europa, l’Italia, la Grecia, la Spagna con quattro soldi, le terre, gli asset, gli edifici, le ricchezze artistiche, culturali etc…Noi, di fatto, stiamo svendendo erroneamente le nostre ricchezze a un gruppo di speculatori che si può contare sulle punte delle dita di due mani, a una trentina di farabutti, che si gettano letteralmente come dei caimani sulle prede che vengono loro offerte dalla legislazione europea, perché l’Europa è responsabile direttamente di questo obbrobrio, così come la Commissione europea e anche il Parlamento europeo che hanno votato e approvato queste norme.
Siamo schiacciati in una trappola, il Signor Monti è l’esecutore di questi ordini, viene in Italia per eseguire questi ordini che mi auguro gli italiani non accetteranno. Questo governo deve cadere prima ancora di essere nato e deve essere costruito un governo basato sulla volontà popolare di risanare questo Paese, che ne ha senz’altro bisogno. Dei quasi 2 mila miliardi del nostro debito pubblico, una parte rilevante deriva dal fatto che i ricchi non hanno pagato le tasse in Italia negli ultimi 30, 40 anni, violando la Costituzione e c’è un accumulo- i dati sono di Bankitalia- di almeno 9 mila miliardi, 9 trilioni di Euro di patrimoni che sono nella disponibilità di pochissime persone che non hanno pagato le tasse.
Ci sono in Italia decine di leggi che sono state specificatamente scritte nell’interesse degli evasori fiscali e che consentono alle banche italiane e agli evasori di evadere le tasse. Quindi noi sostanzialmente siamo in una situazione del tutto illegittima che dovrà essere ovviamente regolata in diverso modo.
di Giulietto Chiesa – 15 Novembre 2011
Non credo che il governo Monti sarà un buco nell’acqua perché alla fine coloro che hanno organizzato questa offensiva contro l’Italia, la chiamo proprio così “offensiva dall’esterno contro l’Italia” hanno potenti mezzi di dissuasione, non sono naturalmente onnipotenti, ma i grandi centri della finanza internazionale che sono dietro a questo, che – lo ribadisco, è un “attacco contro l’Italia” – sono molto potenti e hanno strumenti tali da poter condizionare anche il comportamento di forze politiche decisive nel Paese. Quindi credo che l’operazione andrà avanti, altrimenti il Presidente Napolitano non si sarebbe sprecato così tanto per costruirla. Questo è il primo punto.
Naturalmente è un’operazione bluff, nel senso che questo attacco è senza destino perché il Prof. Monti, se ci riesce, guiderà il governo italiano in un momento in cui l’Italia andrà in recessione, e ci andrà in compagnia dell’intera Europa, secondo quanto attestano tutti i dati che vengono dalle stesse fonti europee.
Quindi, pensare a un risanamento dell’Italia in caduta libera, in questa situazione non è praticamente possibile, per cui sarà un buco nell’acqua, ma sarà un buco nell’acqua catastrofico per il contribuente italiano, per il lavoratore italiano, per il pensionato italiano. Il Signor Monti viene in Italia per applicare le norme di un’Europa che va a fondo, ma queste norme sono molto gravi e significano drastici tagli alla condizione di vita di larghissime masse popolari, non più soltanto i lavoratori ma anche settori cruciali dei ceti medi: riduzione dei salari, libertà di licenziamento, compressione delle spese sociali, tutte cose che graveranno drammaticamente sulla vita dei cittadini.
Naturalmente, tutto questo viene fatto in base a una scommessa, che io ritengo mal fondata perché ci sono limiti oltre i quali la gente: 1) non crede più alle storie che le sono state raccontate; 2) non è disposta a rinunciare così facilmente alle proprie condizioni di vita, per cui questa scommessa è una giocata alla roulette su un numero solo, può andare bene ma con buona probabilità andrà male per gli organizzatori.
La domanda alla quale viene da rispondere è: chi sono questi organizzatori? Ritengo che siano i grandi gruppi della finanza internazionale, guidati dalle grandi banche di investimento, tra cui la più famosa, ma non l’unica, si chiama Goldman Sachs ma ce ne sono anche altre: Citigroup, Bank of America, Deutsche Bank etc., tutte le banche che, tra il 2007 e il 2010, sono tecnicamente fallite ma che hanno recuperato fantasticamente dopo essere state ricapitalizzate dalla Federal Reserve, che ha erogato 16 trilioni di dollari inesistenti, inventati per tenerle in piedi.
Dopodiché queste banche, con questi soldi, si sono gettate sugli unici asset che ritenevano praticamente invincibili, immarcescibili, ovvero gli asset dei bond degli stati europei che, essendo protetti dall’Euro, venivano considerati al riparo dal rischio di default, impossibilitati a azzerarsi o a vanificarsi come invece era accaduto per tutti gli asset dei cosiddetti mutui facili su cui ha fiorito la finanza americana nel corso di questi ultimi 8 anni.
Queste banche si sono dunque precipitate in Europa e hanno cominciato a comprare i buoni del tesoro, le emissioni delle banche centrali europee, andando alla ricerca di quelli che avevano i più alti tassi di interesse.
Sono andati a comprare i bond greci in primo luogo, perché erano quelli più esposti che davano tassi di interesse più alti, poi sono andati a comprare quelli italiani, visto che l’Italia è considerata tra i Paesi in difficoltà a causa della dimensione del debito pubblico.
Voglio però ribadire che il conto dei debiti privati italiani è tra i migliori in assoluto dell’Europa, gli italiani hanno un debito privato pari al 42% del Pil, quando per esempio la Gran Bretagna ha un debito privato del 103% del Pil. Dunque, quando si dice che l’Italia è un paese praticamente al fallimento, si dice una menzogna gigantesca che è stata artificialmente creata da questi signori, perché se si mette insieme il debito privato e il debito pubblico, l’Italia sta molto meglio della Francia, molto meglio del Belgio, molto meglio ovviamente della Grecia, della Spagna, della Gran Bretagna, sta un po’ meno bene della Germania.
Quindi tutta questa storia secondo cui l’Italia sarebbe in bancarotta è una menzogna organizzata dai mercati o meglio dalla finanza internazionale, che è venuta per catturare e comprarsi l’Italia a basso prezzo con i soldi fittizi, inventati dagli Stati Uniti e usando le leve legislative che l’Europa ha offerto alla finanza mondiale. Ci sono decine di prove che l’Europa legifera sulla base delle indicazioni dirette di questi centri: sono i consiglieri della Goldman Sachs che suggeriscono all’Europa le norme giuridiche con cui deve essere avvantaggiata la finanza internazionale.
Tutto questo discorso è interamente costruito sulla base di una pressione speculativa che va naturalmente contro i popoli, perché hanno da piazzare i loro soldi finti e dunque comprarsi l’Europa, l’Italia, la Grecia, la Spagna con quattro soldi, le terre, gli asset, gli edifici, le ricchezze artistiche, culturali etc…Noi, di fatto, stiamo svendendo erroneamente le nostre ricchezze a un gruppo di speculatori che si può contare sulle punte delle dita di due mani, a una trentina di farabutti, che si gettano letteralmente come dei caimani sulle prede che vengono loro offerte dalla legislazione europea, perché l’Europa è responsabile direttamente di questo obbrobrio, così come la Commissione europea e anche il Parlamento europeo che hanno votato e approvato queste norme.
Siamo schiacciati in una trappola, il Signor Monti è l’esecutore di questi ordini, viene in Italia per eseguire questi ordini che mi auguro gli italiani non accetteranno. Questo governo deve cadere prima ancora di essere nato e deve essere costruito un governo basato sulla volontà popolare di risanare questo Paese, che ne ha senz’altro bisogno. Dei quasi 2 mila miliardi del nostro debito pubblico, una parte rilevante deriva dal fatto che i ricchi non hanno pagato le tasse in Italia negli ultimi 30, 40 anni, violando la Costituzione e c’è un accumulo- i dati sono di Bankitalia- di almeno 9 mila miliardi, 9 trilioni di Euro di patrimoni che sono nella disponibilità di pochissime persone che non hanno pagato le tasse.
Ci sono in Italia decine di leggi che sono state specificatamente scritte nell’interesse degli evasori fiscali e che consentono alle banche italiane e agli evasori di evadere le tasse. Quindi noi sostanzialmente siamo in una situazione del tutto illegittima che dovrà essere ovviamente regolata in diverso modo.
Cosa pensare di chi parla di evasione fiscale e di obbligo di pagare le tasse, tacendo contestualmente su come viene emessa la moneta-debito, senza alcuna garanzia sottostante che non sia il fatto che verrà accettata dalla collettività (che, quindi, ne è la vera proprietaria e che se ne ritrova invece non solo espropriata: ma, addirittura, indebitata per l’intera massa monetaria in circolazione, e con l’obbligo di pagarvi sopra addirittura un interesse)?
Cosa pensare di coloro a cui sembra perfettamente normale che i fabbricanti delle reti le “prestino” vuote ai pescatori e le rivogliano indietro con tutto il pesce pescato, più un “interesse” aggiuntivo?
Cosa pensare di coloro a cui sembra perfettamente normale che i fabbricanti delle botti le “prestino” vuote ai vignaioli e le rivogliano indietro con tutto il vino stipatovi dentro, più un “interesse” aggiuntivo?
Cosa pensare di coloro a cui sembra perfettamente normale che i fabbricanti di carta stampata la prestino “vuota” (nel senso di fresca di stampa e non avente in sé alcun valore) agli Stati e poi la rivogliano indietro “piena” (nel senso di “usata” per creare un certo tot di ricchezza fisica, che proprio grazie a quella moneta aggiuntiva è stato possibile scambiare), più un “interesse” aggiuntivo?
Ma Monti ci è o ci fa?????
Cosa caspita serve tracciare i pensionati?????
Ma voi l’avete mai visto uno con la minima che paga la mazzetta a lorsignori????
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-12-06/pensioni-tracciate-pagamenti-contante-141014.shtml
Il re è nudo: questi lavorano solo per i banchieri e basta.
E che non ci infarciscano la cosa con “le agevolazioni” , ma che agevolazioni????
Se mio padre ha 100 euri in tasca sa benissimo che può spendere 100 euri.
Se gli dai la carta sono CERTISSIMA che andrà a sforare, per il semplice fatto che a 80 anni non è facile tenere a mente quanto ho speso ieri e ieri l’altro. Quindi, cari banchieri, sarete lì come vampiri ad applicare le vostre CMS del 2/mille al giorno (=73% anno) e tutti i balzelli di rito ai pensionati e ai poveracci in barba agli evasori con tanti zeri che se la ridono.
Egr. Sig. Prof. ecc. ha pensato di dotare anche papponi e spacciatori di POS???
Lì di contante ne gira parecchio.
Cara Lella, con chi vuoi che se la prenda Monti, coi banchieri? Vale sempre il vecchio detto: “cane non mangia cane”…
ORFEO,
con 15mila euro di reddito non paghi il 23% di tasse.
Devi aggiungere:
1) il 33% di contributi pensionistici (9% a tuo carico, 24% a carico del datore di lavoro cioè fuori busta paga, ma sei sempre tu che paghi col tuo lavoro). Visto che la pensione slitta sempre più in avanti e cala di importo, e l’INPS -questione di tempo- con l’attuale demografia è destinata all’insolvenza, i contributi di fatto sono un’altra tassa che finisce nelle fauci dello Stato.
2) tutte le imposte indirette. Cioè oltre 1 euro al litro ogni volta che fai il pieno di benzina, il bollo auto, l’IVA ( 21%, salvo il 10% su beni di prima necessità) sulla spesa settimanale , sulle bollette di luce, acqua, gas, sui beni durevoli (automobile, computer, telefonino, mobili di casa), su ogni servizio come ad esempio il meccanico, l’idraulico, l’avvocato.
Totale: fai i calcoli e vedrai che arrivi tranquillamente al 60% e oltre dei tuoi 15mila euro annui.
Ma sarai felice di sapere che le tue tasse vanno ad aiutare le grandi banche internazionali, che, poverine, hanno tanti BTP in portafoglio.