Un amico pubblica un post, su Facebook, dove ironicamente si prende in giro la posizione dei credenti basandosi sull’esistenza di micro-organismi cattivi che aggrediscono bambini innocenti. Quindi: Dio non esiste perchè se esistesse non creerebbe questi micro-organismi cattivi. Ne segue un acceso dibattito in cui mi inserisco riportando un mio pezzo (lo so, lo so, avrei fatto meglio a ricopiare il testo punto e basta: ma non mi aspettavo tanto pre-giudizio: errore mio!) dove elenco quelli che secondo me sono gli elementi di irrazionalità nella posizione degli atei, che pure amano definirsi “razionalisti“. Risposta di un commentatore: “non vorrai mica mettere sullo stesso piano Ingannati e Veronesi?”
Ora, che una persona magari anziana, magari non abituata al confronto, magari dedita esclusivamente all’abbeveraggio passivo delle notizie che la mamma TV fornisce, sia un po’ vittima di pregiudizi, non mi stupisce più di tanto. Ma che un giovane, che probabilmente la TV manco la guarda, che è abituato a navigare su Internet e magari le notizie se le cerca, sia così vittima di un un pregiudizio, questo proprio mi è dispiaciuto.
Pensavo di non tornare su questo episodio, accaduto alcune settimane fa, ma poi un altro episodio, di questi giorni, mi ci ha fatto ripensare. Cottarelli, nella cui biografia troviamo scritto:
Biografia
Laureato in Scienze Economiche e Bancarie presso l’Università di Siena, ha conseguito il master in Economia presso la London School of Economics.[2] Ha lavorato nel Servizio Studi della Banca d’Italia (1981-1987), Dipartimento monetario e settore finanziario, e dell’Eni (1987-1988).[2]
Dal settembre 1988 lavora per il Fondo monetario internazionale (FMI)[2] nell’ambito del quale ha fatto parte di diversi dipartimenti: il Dipartimento europeo, del quale è stato vicepresidente; il Dipartimento monetario e dei capitali; il Dipartimento Strategia, Politica e Revisione, del quale è pure stato vicepresidente, occupandosi tra l’altro di riforma della sorveglianza; il Dipartimento Affari Fiscali.[3] Nel 2001 è stato senior advisor nel Dipartimento Europeo come responsabile per la supervisione della attività del FMI in una decina di Paesi, ed è capo della delegazione del FMI per l’Italia e per il Regno Unito. In passato è stato capo delle delegazioni del FMI per diversi Paesi europei tra i quali l’Ungheria e la Turchia.[2]
Dal novembre 2008 al 2013 ha assunto l’incarico di direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI.[3] Inoltre è stato responsabile per lo sviluppo e la pubblicazione di Fiscal Monitor, una delle tre riviste del FMI.[3] Ha scritto diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie, libri sull’inflazione, politica monetaria e tassi di conversione.
Ebbene, proprio questo insigne studioso, questa autorità nel campo dell’economia, se viene fuori con questa affermazione, in merito ai minibot:
Capito? Per qualche insondabile motivo, questo qua ritiene che i minibot non avrebbero dignità, perchè gli Euro sì che sono soldi “veri” (ma veri… rispetto a cosa?), mentre i minibot no. Non ha capito nulla (nella migliore delle ipotesi…. nella peggiore fa deliberatamente disinformazione).
E tutte le volte che mi sento ribattere, difronte a qualsiasi argomento (vaccini, salute, economia, ecc.) che una certa cosa “l’ha detto il Tale”, non posso che ripensare a quale meccanismo perfetto di sottomissione sia stato messo in piedi:
- L’argomento è complicatissimo;
- Quindi, se vuoi capirci qualcosa devi studiare tantissimo; (ergo: lascia perdere!)
- (siccome mediamente la gente è pigra ed ha paura di far fatica) la gente preferisce affidarsi agli esperti;
- si comprano gli esperti e tutti li seguiranno.
Alla fine: chi è causa del suo mal pianga sè stesso.
1. L’argomento è complicatissimo: NON ASCOLTO PIÙ;
2.Quindi, se vuoi capirci qualcosa devi studiare tantissimo; (ergo: lascia perdere!): L’IGNORANTE È GRADASSO;
3. (siccome mediamente la gente è pigra ed ha paura di far fatica) la gente preferisce affidarsi agli esperti: CHI VA CON LO ZOPPO IMPARA A ZOPPICARE;
4. si comprano gli esperti e tutti li seguiranno: IL DENARO HA INTRINSECAMENTE VALORE? NO! TORNO AL PUNTO 1.
😀
😀
😀
Ehm, veramente un tasso di cambio è ipotizzabile per il differente grado di liquidità dei due tipi di titoli.
Euro= cash di accettazione obbligatoria
Minibot= titolo ad accettazione libera e volontaria il cui uso garantito (accettazione per pagamento delle tasse) è dilazionato di 2 anni dall’emissione.
Questo non toglie che cottarelli tiri acqua al mulino degli usurocrati, però nel caso specifico la sua affermazione ha una base veritiera.
Mah, la fiat currency è “fiat” perchè ci si devono pagare le tasse. Se con i minibot posso pagare le tasse, direi che sono allineati, no?
Il progetto è che tu ci possa pagare le tasse 2 anni dopo l’emissione.
Per due anni possono essere spesi ma con accettazione libera e volontaria.
L’accettazione non può essere obbligatoria altrimenti sarebbero moneta legale vietata da Maastricht, e la dilazione per il pagamento delle tasse serve a scongiurare che li usino subito per tale scopo (in tal caso la massa monetaria circolante non avrebbe incrementi e non ci sarebbe manovra espansiva).
Mi scusi, Woland, potrebbe gentilmente indicarmi il punto esatto in cui il cosiddetto “Trattato di Maastricht” vieterebbe allo Stato italiano l’emissione di una moneta a corso legale, ossia forzoso, (ovviamente, non denominata “euro”) nel territorio su cui il suddetto Stato ha giurisdizione?
Tale punto, se esiste, deve essere diverso dall’art. 128 del T.F.U.E. (Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea), in cui si statuisce che le banconote in euro, emesse dal S.E.B.C. (Sistema Europeo Banche Centrali) e la cui emissione all’interno dell’Unione puó essere autorizzata esclusivamente dalla B.C.E. (Banca Centrale Europeo): “costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione”.
Quindi, essendo manifesto che il comma 1 dell’art. 128 del T.F.U.E. NON impedisce che lo Stato italiano emetta (tramite l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato o anche tramite una costituenda Banca pubblica, posseduta interamente dal Ministero del Tesoro) una moneta a corso legale: quale sarebbe il punto del “Trattato di Maastricht” ove sarebbe statuito tale divieto?
Grazie in anticipo per la sua risposta,
Fabio Massimo Patricelli