Copio pari pari questa video-testimonianza del campione serbo Novak Djokovic.
Lo amavo già per il suo tennis: colpi che sembrano impossibili, in condizioni ai limiti, a lui riescono in continuazione.
Poi l’ho “incontrato” in un documentario di FMTV (Food Matters TV), dove parlava del suo cambio di dieta, prodromico al suo rientro alla grande (quest’anno alla finale degli Australian Opens ha letteralmente stracciato il suo avversiario, Rafa Nadal, che aveva appena stracciato a sua volta Tsisipras che aveva battuto Federer… ).
Ma qui si vede la profonda spiritualità, la maturità e saggezza di questo ragazzo che lascia a bocca aperta e ti riconcilia col mondo.
Super Novak!
(PS in inglese…. ma un inglese facile, tipico di chi non è madre lingua….)
Non trovo nulla di eccezionale:
‘Sta scritto: non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio’ (Mt 4,4)
Gli sportivi, vivendo l’antagonismo, sono diabolici: troveranno sempre un diavolo più forte.
La lingua slava per di più è divisiva: il pensiero loro è nascosto dalle parole (lo si vede dal suo linguaggio del corpo, e da un minimo di conoscenza dei popoli loro oltre che dalla filologia).
…è un mortale qualsiasi…
Mortale: certo!
Qualsiasi: mica tanto…
Chiaro che per diventare campione del mondo devi avere una fortissima ambizione, e forza di carattere, disciplina, ecc.
Quello che è eccezionale è che, oltre a queste qualità, dimostri una saggezza ed una profondità di pensiero che, normalmente, negli sportivi, non si trova (hai presente le interviste ai calciatori?). Ad esempio quando parla dei bombardamenti sulla Serbia, che ha vissuto quando era bambino…. pochi arrivano a fare tali considerazioni e a superare la rabbia e la voglia di vendetta di chi si sente offeso ingiustamente.
E poi, perchè la lingua slava è divisiva?
Hai mai avuto a che fare con loro?
No. Ma non considerare il valore di una persona perchè appartiene ad una categoria non mi sembra corretto.
…corretto rispetto a che cosa?!?
Studia un po’ di filologia, antropologia, sociologia e psicologia… capirai e comprenderai meglio i bugiardi…
Ringrazio Alberto Medici per i sempre ottimi contributi e spunti. Personalmente non mi entusiasmo per le ambizioni sportive, ritenendole spesso mirate solo alla vittoria sugli avversari (e all’eccessivo guadagno), in Đoković mi sembra di intravvedere anche qualità legate alla crescita personale. Inviterei peraltro il sig. Roland a ricordare che tra le bombe della Nato su Belgrado c’erano anche le nostre e mentre Đoković non serba rancori, mi sa che il sig. Roland ce l’abbia con tutti gli slavi, addirittura consigliando (il saccente) ad Alberto Medici sturi di filologia, antropologia e quant’altro. Da noi si dice: Il sapiente sa poco, il saggio non sa nulla, EL MONA SA TUTO. ( e chiedo scusa perr la volgarità)
Della serie: “…passavo di qua per caso e vi lascio la mia perla di saggezza” e, anche, “Scusa non richiesta accusa manifesta.”
A Dokovic è negata la possibilità di aver rancore verso i suoi datori di lavoro: questo basta per far capire che mente.
Da noi, dove vivono persone volgari e dove le parole hanno un significato concreto e, soprattutto, dei pensieri collegati ad esse, si dice:
“Quando la merda monta in scagno o la spusa o la fa dano!”
Io so da fonti certe ( businessinsider del mondo professionistico tennistico ad alti livelli ) che la storia che lui ha vissuto i bombardamenti di Belgrado fa parte della costruzione della cosiddetta “StoryTelling” sul personaggio sportivo di turno per renderelo più appetibile e popolare, cioè in pratica nel caso specifico circolavano delle foto di lui ragazzino piccolo che si allenava in uno dei migliori circoli tennistici di Montecarlo mentre a Belgrado piovevano le bombe della Nato, foto mai pubblicate da nessuno, chissà come mai…., ma poi ma da uno che ha detto diverse volte in diverse interviste che lui ha la residenza a Montecarlo da un sacco di tempo solo per questioni climatiche , i suoi due figli li ha fatti nascere pure a Montecarlo e poi però si spara le pose di essere orgogliosamente serbo, insomma, già da questa roba si vede che è un grande paracu….., mica ci vuole una laurea in “Rocket Science” per capirlo!!
Comunque, ecco qui un breve articolo ma molto interessante per capire la tanta ipocrisia che circonda il mondo del tennis professionistico agli alti livelli.
“A racket with no net”, by Ewan MacKenna
November 5, 2014
https://ewanmackenna.wordpress.com/2014/11/05/a-racket-with-no-net/
Da notare il seguente significativo passaggio dell’articolo:
“As day broke back in August, maybe it was light that brought sense along with a line in a Telegraph blog about Murray. “He heartbreakingly couldn’t quite match the ridiculous endurance levels of Djokovic.” Whether it was a veiled comment we’ll never know, but we do know the world number one is tender to talk about his use of a pressure chamber whose chief executive says may be twice as effective at helping the body absorb oxygen as blood doping, and of which Wada said was “against the spirit of the sport”. This after Djokovic admitted on route to winning the 2013 Australian Open that he hadn’t been drug tested in six months.”
Praticamente quello è doping legalizzato a tutti gli effetti ma viene coperto dallo “Story Telling” dei media mainstream ( TV e giornaloni ) sulla sua dieta che fa la vera differenza,
, dallo “Story Telling” sul suo spirito di guerriero nato e forgiato dai bombardamenti Nato a Belgrado, vedasi sopra mie considerazioni a riguardo, e via dicendo.
Ovviamente tutto questo “Story Telling” nel mondo del tennis profesionistico di alti livelli non riguarda solo il caso di Djokovic ma è avvenuto e avviene diverse altre volte, ad esempio nella biografia “Open” di Andrè Agassi c’è pure la tanto fumo per impressionare fans e lettori e ci sono anche diversi altri casi, insomma, il campione di tennis e la campianessa sportiva di tennis devono essere resi quanto più appetibili al grande pubblico perché muovono un sacco di soldi con sponsors e diritti televisivi e quindi la costruzione di “Story Telling” su questi personaggi sportivi per rendere tutto il processo più fluido e più veloce diventa un must.
Dimenticavo, lo stesso Novak Djokovic in un’intervista di qualche anno fa molto sottovalutata dai media mainstream ( chissà come mai… ) diceva tranquillamente, in uno dei suoi rari momenti in cui non recitava il copione dello “Story Telling” scritto per lui, che il tennis professionistico non è più uno sport ma solo un business come tanti altri; Nick Bollettieri, famoso tennis coach americano, diceva in un’intervista di qualche anno fa che per Maria Sharapova ( sua allieva da ragazzina nella sua accademia tennistica in USA e suo allenatore personale part time da professionista ) il tennis è sempre stato solo un business e mai uno sport e guarda caso, che strana coincidenza…, dopo un po di tempo da quell’intervista la Sharapova fu beccata per doping, fu sospesa solo per 15 mesi ( invece si doveva fare quattro anni ) e quando ritornò sui campi da tennis tutti i tornei facevano a gara a darle delle wild card, questo per dire che nel tennis professionistico di alti livelli del doping anche quando è conclamato non gli importa un fico secco, gli importa solo avere i grandi nomi per fare soldi con tutto lo “Story Telling” che li circonda e che viene sempre alimentato.
Insomma, in poche parole, non è oro tutto quel che luccica, e invece la Tv e i giornaloni lo spacciano sempre come oro colato dal cielo, chissà come mai………..!!
Saluti e comunque complimenti per il suo Blog davvero interessante.
The Truth Seeker
Grazie, e grazie per il contributo che hai portato.
Integrazione post precedente.
Novak Djokovic: ‘Hyperbaric Chamber is very good!’
January 14, 2017
Novak Djokovic uses the hyperbaric chamber, the renewed electronic system that speeds up recovery after long matches. The world no. 2, after the Doha final won over Andy Murray, confirmed he will use it during Australian Open.
‘I don’t unfortunately have access to it everywhere I go, but I try to use it wherever I can, this opportunity to use the cryotherapy, the hyperbaric chambers. Especially hyperbaric chamber is very good. I’ve seen many top players using it as well.
So I’m looking forward to Australia actually.’
Proseguimento:
https://www.tennisworldusa.org/tennis/news/Novak_Djokovic/39709/novak-djokovic-hyperbaric-chamber-is-very-good-/
A ulteriore conferma della tanta ipocrisia del tennis professionistico ad alti livelli.
“Sandro Donati, il tennis e il doping”
di Alessandro Nizegorodcew
11 Novembre 2013
http://www.spaziotennis.com/interv/sandro-donati-il-tennis-e-il-doping/23324
Da notare questo significativo passaggio dell’articolo:
Domanda:
Nel caso in cui ci sia un utilizzo sistematico di doping da parte di un atleta, quante ore sono necessarie per far sparire le tracce dopanti dal corpo? Cosa pensa quando sente le motivazioni più assurde per giustificare i casi di doping?
Risposta:
“Un atleta malintenzionato può assumere un basso dosaggio di Epo o testosterone che può essere eliminato nell’arco di 24 ore. Poi ci sono altri problemi importanti, come per esempio la reperibilità che va data ad inizio di ogni trimestre. Essa arriva realmente agli atleti? Nel tennis, come negli altri sport, si può arrivare ad accumulare diversi mancati test, e solo al terzo test mancato (chiamato in gergo “missed test”) scatta una squalifica. Quindi gli atleti hanno molti margini per eludere questo ostacolo. Per quanto concerne le motivazioni, non mi soffermerei più di tanto a valutarle. Gli atleti, quando si rendono conto che il sistema è un colabrodo, cercano di farsi furbi. Il problema risiede nelle federazioni internazionali. La Wada non ha potere su di loro. Una soluzione potrebbe essere quella di assegnare i controlli a sorpresa solo alla Wada, ma a quel punto dovrebbe essere potenziata a livello economico.”
E dal 2013 sostanzialmente è cambiato ben poco perché non sono mai stati assegnati i controlli a sopresa solo alla Wada ma invece è rimasto immutato tutto il sistema di “Story Telling”, vedasi il mio primo post a tale riguardo, pompato dai media mainstream, chissà come mai…………..
Saluti.
TheTruthSeeker
PS nel frattempo invece sono aumentati, anche se di poco, i prize money dei più importanti tornei di tennis e si è arrivati pure a cifre ancora più monstre sulle sponsarizzazioni dei top tennis players ATP e WTA.
Ho conosciuto personalmente Sandro Donati quando, una vita (non per scherzo, avevo 16 anni) fa ero stato convocato a Formia con i finalisti dei 400 mt. piani (io secondo, il proimo era un tal Donato Sabia che, a differenza degli altri, di strada ne ha fatta parecchia!!!). Forse anche per questo lo sto seguendo nella sua battaglia contro il doping, anche per la sfortunata vicenda di Alex Schweitzer. Mi sono anche disgustato della corruzione del mondo dello sport per altri casi famosi, ad esempio Ben Johnson (ma anche l’immacolato Carl Lewis pare non sia sfuggito a tali tentazioni) o, per stare in casa nostra, l’orrenda farsa che fece salire Evangelisti (mio amico) al terzo posto ai mondiali di Roma o al trucco delle tre carte che riuscì a portare Pavoni nella finale dei 100 mt. sempre agli stessi mondiali.
Tornando a Novak Djokovic, mi dispiace un po’, perchè a me sembra onesto in quello che dice…. capisco lo story telling che serve a creare il personaggio (e gli introiti pubblicitari che ne conseguono) ma mi sembra strano che si possa simulare tutto…. no?
@Alberto Medici
“Tornando a Novak Djokovic, mi dispiace un po’, perchè a me sembra onesto in quello che dice…. capisco lo story telling che serve a creare il personaggio (e gli introiti pubblicitari che ne conseguono) ma mi sembra strano che si possa simulare tutto…. no?”, Ing. Alberto Medici.
Scusi Ingegner Medici, non mi sembra neanche lei, vengo e mi spiego meglio!
Se sul debito pubblico italiano i media mainstream ( Tv e giornaloni ) raccontano un mare di balle dalla mattina alla sera da un sacco di tempo, a tale proposito vedasi il seguente interessante articolo e i miei post integrativi:
http://www.libreidee.org/2019/04/bifarini-da-30-anni-lo-stato-spende-meno-di-quanto-incassa/
e allora siccome viviamo nella cosiddetta “Societò dello Spettacolo” e l’Infoteinment ovvero l’informazione- spettacolo ne è la manifestazione più evidente, ad esempio in politica ed economia i i talk shows in Tv che se ne occupano sono degli esempi lampanti in questo senso, e allora è logicamente conseguente che l’informazione- spettacolo la fa da padrone anche nello sport professionistico ad alti livelli, anzi proprio in questo settore raggiunge le vette più alte perché più facile spettacolizzare il tutto a uso e consumo delle masse adoranti di fans degli atleti di grido di turno e il tutto si inquadra nella classica strategia del potere:
1.Distract.
2. Deceive.
3. Divide.
“Distract” ovvero con il “Panem et circenses” ( letteralmente: pane e giochi da circo) amplificato a dismisura dall’informazione- spettacolo dei media mainstream si distrae il popolo dai veri problemi che lo riguardano e per farlo bene ovviamente non bisogna far venir fuori gli scheletri negli armadi dello sport professionistico ad alti livelli e bisogna inventarsi continuamente delle “Story Telling” appetitose sui personaggi sportivi di turno.
“Deceive” ovvero ingannare il popolo con l’Infoteinment ovvero con l’informazione- spettacolo, vedasi esempio riportato sul debito pubblico italiano sul quale nei talk shows riguardanti politica ed economia si raccontano un mare di balle.
“Divide”, ovvere dividere il popolo, un popolo distratto e ingannato è facilmente manipolabile e non sarà mai unito, insomma, il classico “Divide et Impera”, motto latino per «dividi e conquista», ma per arrivarci i primi due pilastri della classica strategia del potere che conta sono essenziali e infatti i media mainstream ( Tv e giornaloni ) con il loro sistema di informazione- spettacolo ci lavorano imperterriti dalla mattina alla sera!!
Saluti.
TheTruthSeeker
NB le ho anche inviato un email sul doping nel tennis professionistico ad altissimi livelli.
NB sui primi due pilastri “Distract” e “Deceive” segnalerò due interessanti integrazioni nei prossimi due post.
Già…. ma chi viene utilizzato a questo scopo ne è al corrente?
Magari, nella maggior parte dei casi, anche no… sono utili e funzionali al sistema del “DDD” (mi piace).
@Alberto Medici
“Già…. ma chi viene utilizzato a questo scopo ne è al corrente?
Magari, nella maggior parte dei casi, anche no…”, Ing. Alberto Medici.
Ovviamente no e il motivo è molto semplice, nel caso specifico in questione ovvero i Super Top Players del mondo del tennis professionistico sia a livello maschile che femminile vivono sempre in una bolla dorata con pochissimi contatti con la realtà di tutti i giorni delle persone normali perché sempre circondati h 24 dal loro numeroso entourage i cui componenti sono sempre impegnati al massimo a fare stare nel migliore dei modi da tutti i punti di vista il/la Super Top Player che li ha ingaggiati, e anche se hanno un sentore che le cose al di fuori del loro mondo dorato non vanno per il verso giusto non si fanno nessun problema di nessuna sorta perché il loro obiettivo N 1 è essere al massimio della forma ( in modo legale, antisportivo ma legale e illegale ) per vincere il più possibile per fare più soldi possibili, poi certo ci sono i Djokovic e i Federer che dopo aver fatto milioni di dollari a palate dicono che giocano ancora a tennis solo per passione e amore dello sport, ma questo fa parte al solito dello “Story Telling” a uso e consumo delle masse adoranti dei loro fans, a questo proposito:
“Uniqlo explains why they signed $300 million contract with Roger Federer”
https://www.tennisworldusa.org/tennis/news/Roger_Federer/59330/uniqlo-explains-why-they-signed-300-million-contract-with-roger-federer/
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
NB “La verità è troppo nuda, per questo non eccita gli uomini”, Jean Cocteau, ( 1899-1963) poeta, saggista, dramaturgo francese, sceneggiatore e attore francese.
Invece l’attuale società dello spettacolo di matrice americana gioca al contrario ad eccitare gli animi sempre: nello sport, nella politica, nell’informazione , insomma, fa il gioco del potere, non una coincidenza fortuita.
“Deceive”, Integrazione.
“Senza disinformazione, la NATO crollerebbe”
di Manlio Dinucci
25 aprile 2019
Manlio Dinucci trae le conclusioni del colloquio internazionale tenutosi a Firenze in occasione dell’anniversario della NATO, sottolineando come l’opinione pubblica ignori la natura di questa sedicente alleanza, i suoi reali obiettivi, il suo funzionamento nonché i suoi crimini.
Proseguimento:
https://www.voltairenet.org/article206297.html
Precisazione.
In riferimento:
“NB sui primi due pilastri “Distract” e “Deceive” segnalerò due interessanti integrazioni nei prossimi due post.”
L’integrazione che avevo scritto su “Distract” non è stata pubblicata finora, comunque, non c’era nulla di compromettente.
Buon fine settimana.
TheTruthSeeker
Buogiorno Ing. Alberto Medici,
ecco a titolo integrativo degli altri spunti controinformativi sulla tematica sport e doping.
Cordiali saluti.
TheTruthSeeker
Primo Punto.
How I became a drug cheat athlete to test the system
By Mark Daly BBC Scotland Investigations Correspondent
t felt like I had crossed the line. I may not be an elite athlete, but I’m still an athlete. And I had just taken my first shot of EPO.
My goal was not to win a medal or make a team but to test the effectiveness of the athletes’ biological passport – the latest tool in the global fight against drugs in sport.
It was a decision I had not arrived at lightly. I had decided to do what no elite athlete could do – put the passport to the test by becoming a doper myself.
For a year I had been investigating allegations about doping in athletics and exploring the cliché that cheats are “one step ahead” of the authorities.
When the biological passport was introduced in 2009, it was seen by some as the saviour of clean sport. Even the disgraced cyclist Lance Armstrong said it “worked” and would have prevented him from the using the blood-doping techniques he used to win seven Tour de France titles.
Since 2012, about 50 track and field athletes have been banned for biological passport irregularities. But is that all of them?
And can clean athletes really be sure the passport is levelling the playing field?
Proseguimento:
https://www.bbc.com/news/uk-scotland-32983932
Secondo Punto.
1. “Campioni senza valore” del Prof. Sandro Donati. Il libro che denunciò l’atletica italiana a fine anni ’80.
A. Per un’anteprima, digitare su motore di ricerca preferito:
Campioni senza valore Sandro Donati Oasport
B. Per leggerlo:
http://www.sixthlane.com/campioni-senza-valore.pdf
NB lo può scaricare for free, ormai è introvabile, ai tempi quando uscì la versione cartacea fecero tutto il necessario e il possibile per farlo sparire al più presto….!!
Secondo Punto.
1. “Campioni senza valore” del Prof. Sandro Donati. Il libro che denunciò l’atletica italiana a fine anni ’80.
A. Per un’anteprima, digitare su motore di ricerca preferito:
Campioni senza valore Sandro Donati Oasport
B. Per leggerlo:
http://www.sixthlane.com/campioni-senza-valore.pdf
NB lo si può scaricare gratuitamente, ormai è introvabile, quando uscì la versione cartacea fecero tutto il necessario e il possibile per farlo sparire al più presto, chissà come mai…………
Secondo Punto.
2. “Lo sport del doping. Chi lo subisce, chi lo combatte”
by Prof Sandro Donati, EGA-Edizioni Gruppo Abele, 312 pagine, 2013.
https://www.ibs.it/sport-del-doping-chi-subisce-libro-generic-contributors/e/9788865790649
NB in quest’ultimo libro fra le svariate “chicche” c’è ne una clamorosa, quella che vede protagonista un politico italiano allora moooolto famoso che nel tempo libero si dopava con l’aiuto di un massimo “esperto” italiano di doping sportivo, non lo dice ( l’autore del libro ) proprio esplicitamente ma insomma lo fa capire fra le righe……
2Bis. Chi è il Prof. Sandro Donati:
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/archivi/video/655-bolt-il-doping
https://it.wikipedia.org/wiki/Sandro_Donati
so già che il Prof Sandro Donati lo conobbe per i suoi passati gloriosi sportivi in gioventù ( complimentoni!! ), sono solo due note di aggiornamento per terzi lettori.
3. “Qualcuno corre troppo. Il lato oscuro del calcio” di Lamberti Gherpelli
https://www.ibs.it/qualcuno-corre-troppo-lato-oscuro-libro-lamberto-gherpelli/e/9788865790847
Un conto è la “Storytelling” di Tv e giornaloni per rendere appetibile il calcio alle masse popolari ( la versione moderna del “Panem et Circenses”!! ), un altro conto completamente diverso è come si ottengono in realtà le performance sportive ai massimi livelli del calcio professionistico su cui invece vige mooolta omertà, ma che strane coincidenze……..
4. https://www.yumpu.com/it/document/read/56507778/doping-ieri-oggi-domani
5. La grande Inter di Helenio Herrera e il doping
Aveva ragione Ferruccio Mazzola
Dieci anni dopo l’intervista a l’Espresso su pasticche e caffè con sostanze, il fratello Sandro ammette: «Era tutto vero». Una battaglia storica che il nostro settimanale ha condotto non solo sulla squadra milanese, ma anche sulle morti misteriose nella Fiorentina degli anni Settanta.
Proseguimento:
http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/11/10/news/inter-aveva-ragione-ferruccio-mazzola-1.238101
6. Conclusioni.
“Everybody wants to be famous and success is always measured in money. If you are not making money out of what you are doing, you are no good. On the other hand if you are making money even from not so moral activities, you are treated as a king. We have built a world in which having a small cigarette kiosk on the street is considered a low life, while being the CEO of Philip Morris is highly respected, even though in both cases the money comes from the same place.”
Stesso identico principio è vivo e vegeto negli sport professionisti ad alti livelli dove girano molti soldi, nei media , in politica e in economia, solo per citare alcuni settori dove questo avviene in modo più lampante.
Ecco un esempio emblamatico in economia:
Teorema del dubbio
di Pierluigi Fagan
22/09/2019
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/teorema-del-dubbio
E questo ottimo articolo controinformativo parla solo dei miliardi e miliardi di dollari pompati nell’economia USA per il loro settore militare, poi ci sarebbero anche quelli pompati nei paradisi fiscali in USA ( USA n 2 al mondo nella classifica dei paradisi fiscali, magari poi posto qualcosa in merito ) , poi ci sarebbero anche quelli provenienti dal traffico internazionale di droga in cui la CIA fa la parte del leone ( magari poi posto qualcosa in merito anche su questo ), insomma, l’economia degli USA è dopata alla stragrande ma per i pennnivendoli dei media mainstream occidentali è la più grande democrazia al mondo, quindi figurarsi cosa capita in altri settori con la complicità dei media mainstream occidentali, e cosa serve per tenere vivo un malsano sistema del genere?
Risposta: le tre D, a tale proposito , vedasi il mio quarto post.
Cordiali saluti, buon fine settimana e buon prosieguo.
TheTruthSeeker