In Uk si sono accorti che una percentuale sempre maggiore dei ragazzi non crede alle versioni ufficiali del governo e della BBC e si cerca le informazioni su internet da sè. Oltretutto sempre più studenti vengono a conoscere le teorie cospirazioniste a casa, e le riportano in classe….orribile!!!! Come fare allora? Dato il problema, ecco la soluzione: hanno messo in piedi un programma di educazione per le scuole, incaricando una agenzia, “Demos“, di effettuare interventi formativi nelle scuole per formare il cosiddetto “pensiero critico“.
Come vedete nel video sopra (prima o poi lo sottotitolerò), cercano di mettere i ragazzi in guardia su quello che trovano in rete, che – in effetti è vero – potrebbe essere falso, con tanto di “bufala” finale (finto attacco di una volpe) per far capire come è facile cadere nella trappola di una menzogna. (Come dimenticare ad esempio le menzogne di governo e BBC sulle armi di distruzione di massa in Irak, o sugli attentati alla metropolitana, tanto per citare le prime che vengono in mente?)
Sarà, ma secondo me stanno commettendo un gravissimo (dal loro punto di vista) errore…. una volta che si comincia ad usare il cervello e a mettere in discussione quello che ci viene detto, questa capacità non si lascia più…. mah! Meglio così!
E in Italia? In Italia siamo molto più avanti: vedete nella clip sotto un giovane medico neolaureando che, grazie alle proprie ricerche su Internet, smonta l’assioma HIV <-> AIDS, di fronte alla sua commissione esaminatrice che sembra imperturbabile (quando in realtà, di fronte alla pesantezza di tali affermazioni -ricordo che l’AIDS ha attirato capitali per la ricerca come nient’altro nella storia della medicina- dovrebbero saltare sulla sedia).
Scrisse l’antropologo-teosofo Bernardino del Boca nel 1971 (1):
“. . . Fra poco i giovani faranno un’altra scoperta, una di quelle necessarie per la rottura col passato e per permettere l’avvento del nuovo piano di coscienza. Scopriranno che gli adulti sono soltanto mascherati da adulti. Scopriranno che i corpi invecchiano e che l’adulto si immedesima nel ruolo che la società gli fa assumere, ma che gli adulti, dentro, sono ancora ragazzi, con le stesse paure, le stesse infantilità, le stesse odiose meschinità. Scopriranno che professori e magistrati, poliziotti e uomini politici, medici e avvocati, banchieri e giornalisti, sotto la maschera della loro deformazione professionale nascondono la realtà di un infantilismo che la nostra civiltà non ha potuto far superare. Quando si accorgeranno di questa realtà, i giovani non perderanno più tempo a contestare e a criticare gli adulti, ma guarderanno con un nuovo senso critico a loro stessi.
Per imparare ad essere neutrali agli eventi, a non identificarci con le negatività ma a collaborare invece con tutto ciò che rappresenta la Vita, la Verità, l’Amore, dobbiamo imparare a osservare, a udire, a comprendere in modo oggettivo, non soggettivo. . . . Invece di perdere tempo e energie a preoccuparci per questi nostri errori del passato, causati dall’ignoranza e dall’egoismo, è meglio cercare di vincere l’ignoranza e l’egoismo affinchè non si facciano altri errori, e la scienza trovi la sua morale. E’ soprattutto nocivo l’uso delle mezze-verità.
L’egoismo, la paura e l’ignoranza che hanno abituato gli uomini, sia i politici che l’uomo della strada, a non dire mai la verità completa (è ora diventata un’abitudine inconscia quella di addomesticare tutte le notizie, qualsiasi cosa che si dice, secondo una complessa e inconscia censura repressiva) così che ora questo stato inconscio di non-verità è il primo fattore che mantiene l’uomo nel suo stato di infantilismo emozionale e spirituale. Einstein lo aveva compreso quando si era battuto per la “libertà accademica”. “Per libertà accademica intendo il diritto alla ricerca della verità, il diritto a pubblicare e insegnare ciò che uno in buona fede ritiene essere vero. Questo diritto comprende anche un dovere: l’intellettuale e lo studioso sono tenuti espressamente a non nascondere alcun dettaglio di ciò che essi hanno compreso essere la verità. E’ ovvio che ogni restrizione alla libertà accademica agisce in un senso tale da impedire il diffondersi della verità e della conoscenza tra gli uomini, e perciò impedisce azioni e giudizi dettati dalla ragione. La minaccia alla libertà accademica nei nostri tempi deve essere vista nel fatto che sono attaccate, quando non impedite, la libertà d’insegnamento, il mutuo scambio delle opinioni e la libertà di stampa e di altri mezzi di comunicazione. Ciò viene messo in atto creando una situazione in cui la popolazione è indotta a temere che la propria posizione economica sia in pericolo. Di conseguenza un numero sempre crescente di persone evita di esprimere liberamente le proprie opinioni, persino nella vita privata. In questa situazione un governo democratico non può sopravvivere. I giovani cercano confusamente la libertà perché hanno compreso il pericolo di essere presi in quell’ingranaggio di paure e di egoismi che rende tanto difficile il vivere serenamente sul nostro pianeta.”
“IL SERVIZIO PUBBLICO, I GIOVANI, IL FUTURO” – Trasmissione televisiva “La storia siamo noi” 18-5-2011:
“L’umanità è preoccupata perché quelli che hanno cercato di guidare la cosiddetta globalizzazione hanno ritenuto spesso di usare questo sistema della paura per intimidire o con il pericolo atomico, o quello dell’inquinamento ambientale, oppure la mucca pazza, oppure un virus strano e hanno dovuto accorgersi che non solo non era giusto ma non faceva nemmeno i loro interessi” – Ettore Bernabei – ex direttore generale RAI.
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(1) Rivista Età dell’Acquario n. 3/1971 pag. 3-7
Cito:
*** Invece di perdere tempo e energie a preoccuparci per questi nostri errori del passato, causati dall’ignoranza e dall’egoismo, è meglio cercare di vincere l’ignoranza e l’egoismo affinchè non si facciano altri errori, e la scienza trovi la sua morale.****
Uno psico-pedagogo che abbiamo sentito l’altra sera diceva: “I sensi di colpa non servono a nulla, trasformate il senso di colpa in senso di responsabilità”. Cioè: tutti facciamo errori, ma stare a crogiolarsi nel pensiero di quello che si sarebbe potuto fare e non si è fatto non serve a niente: partiamo da lì per fare invece azioni concrete di riparazione, prendendoci a cuore i problemi, mettendoci in gioco, rimboccandoci le maniche!.
“gli adulti sono soltanto mascherati da adulti”
questa parte introduce il tutto.. la maschera è in realtà qualcosa di più, una corazza, issata a baluardo della programmazione subita dall’io-bambino, sopraffatto dalle ipocrisie, quell’io in realtà non accetta nulla di ciò, chi non riconosce il proprio io-bambino è quindi destinato alla malattia.. da giovani, si è più istintivi, si percepisce questo pericolo e lo si vuole giustamente evitare, da qui nasce la ribbellione, da questo senso di disagio, osservando gli adulti ti chiedi perchè, perchè devo finire così, in questa rete di interessi che non mi appartengono. Ecco perchè il sitema tende a fottere le giovani generazioni riquadrandole.. A Woodstok l’introduzione dell’ELD fu un primo esempio di impiego massivo ed istituzionalizzato della droga quale mezzo di appiattimento emozionale.. per deragliare l’energia creativa, quella vera, di seguito hanno aggiustato il tiro, droghe più sofisticate, i mass-media e quant’altro.. l’attacco alla coscienza dell’umanità parte quindi dai giovani..
ora che siamo giovani-adulti riconosciamo cosa ci è stato sottratto con l’inganno. Lasciamo cader la corazza.. scopriamo la ns. pelle.. è molto più farte di qualsiasi inganno, basta non aver paura, appunto, la paura di essere ciò che realmente siamo, i co-cratori della realtà circostante. Chi apre gli occhi una volta.. non li chiude più, non rinincia più alla ricerca della verità!
Pillola rossa o pillola blu? Per noi la risposta è scontata, ma c’è anche chi preferisce non vedere, preferisce non sapere… anche nel film matrix era così: “io so benissimo che questa bistecca è finta…”