Non so se siete a conoscenza del caso Cucchi, il povero ragazzo ucciso da un pestaggio di carabinieri che lo avevano fermato e trovato con della droga.
Ora, se appare scandaloso, intollerabile, indegno di uno stato che si vuole definire civile e democratico, che dei rappresentanti delle istituzioni possano uccidere, e non con un colpo di postola partito per sbaglio, ma pestandolo, senza pietà alcuna, un povero ragazzo inerme ed indifeso, a mio avviso ancora più incredibile ed intollerabile è che gli autori di tale scempio siano ancora al loro posto.
Se si può accettare, o meglio comprendere, che in un momento di follia si possa arrivare a tanto, quello che io non riesco a comprendere (non so voi) è che l’analisi lucida, fredda, a posteriori della magistratura, fatta con i suoi tempi e con il necessario distacco sia giunta a non considerare colpevoli gli assassini (e li abbia lasciati al loro posto, onta infamante per l’Arma, simbolo di protezione dei cittadini dalla malavita e dai criminali).
Corollario di questa triste pagina di storia italiana: Riccardo Casamassima, un coraggioso carabiniere, che ha detto la Verità sul caso, viene trasferito e demansionato. Ascoltate la sua testimonianza coraggiosa sotto.
Chiaro il messaggio? Se ammazzi un povero ragazzino di botte rimani al tuo posto, se dici la Verità ti allontanano e ti fanno mobbing.
Spero che la cosa non finisca qui o la Beneamata Arma si macchierà di un’altra vergogna che sarà difficile dimenticare.
https://www.youtube.com/watch?v=SECft7x_9UY
Grazie ! Rinvio Al
Testo scritto un proposito dall’ ottimo Mazzucco sul suo blog “luogo commune”