Più che un post, voglio fare una domanda: perchè nel caso del piccolo Alfie il governo italiano interviene “a difesa dei diritti dei genitori e contro la prevaricazione da parte dello stato” (intervento che, per carità, sottoscrivo in pieno) ma per i vaccini, a dispetto di tutte le evidenze scientifiche (che non si vogliono mai affrontare) il governo rimane fermo sulla posizione che i genitori devono essere scavalcati, quando non addirittura tolti di mezzo (togliendo la patria potestà) se si rifiutano di sottomettersi agli obblighi imposti dallo stato?
Leggendo il libro di Suzanne Humphries “Dissolving illusions“, tradotto in italiano col titolo “Malattie vaccini e la storia dimenticata” si trovano, nella storia, molti altri esperimenti di imposizione obbligatoria dei vaccini, con multe e addirittura incarcerazioni per i coraggiosi genitori che si rifiutavano di lasciar iniettare ai propri bimbi delle sostanze tossiche; nonostante di altrettanto numerose esperienze drammatiche di avvelenamento della popolazione avrebbero dovuto svegliare e allertare sulla pericolosità dei vaccini (primo fra tutti il famoso “Cutter incident“, che provocò la poliomielite a migliaia di bambini).
Quando invece esperimento famosi come quello di Leicester dimostrano, senza ombra di dubbio, l’assoluta inutilità e pura dannosità dei vaccini.
Che questo sia un segnale di svolta da parte del governo italiano?
Io, commettendo probabilmente peccato, sono incline a pensar male, e pensare che si tratti solo di propaganda. Ma magari sbaglio.
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