Un (piccolo) sassolino nella scarpa che non vedevo l’ora di togliermi: tutti quelli che si ostinano a negare il signoraggio, in particolare quello secondario, e cioè la possibilità, da parte degli istituti di credito, di creare ex nihilo (cioè dal nulla) denaro, grazie al meccanismo della riserva frazionaria, vorrei sapere come spiegano adesso le vicende della Popolare di Vicenza e di Veneto banca.
Ne avevo già scritto anche in questo post, ma spendo due parole a scanso di equivoci. La riserva frazionaria è quel meccanismo che consente alle banche di prestare denaro che non hanno, secondo un certo rapporto (che serve a limitare questo potere di creazione dal nulla – ma va?) fra attivi e passivi. Il giochetto che queste due banche venete sono state scoperte a fare era questo: aumentare la possibilità di emissione a fronte di una creazione “fittizia” di asset. In che modo?
Al malcapitato imprenditore che chiedeva un prestito, la banca proponeva condizioni migliorative in caso avesse accettato di diventare socio (=azionista) della banca stessa,
- In che modo? Ma ovviamente comprando azioni della banca.
- A che prezzo? Al prezzo deciso autonomamente, dalla banca stessa.
- Con che soldi? Con soldi prestati ad hoc. ad esempio, se tu chiedevi 100.000€ in prestito, loro te ne prestavano 150.000 per comprare, con i 50.000 in eccesso, azioni della banca stessa. Al prezzo deciso dalla banca. Che in questo modo aumentava il suo attivo (=fonti) e, per il citato meccanismo della riserva frazionaria, permetteva di aumentare proporzionalmente il capitale erogato (=usi).
Tutto chiaro, tutto in regola (se ammettiamo che la riserva frazionaria sia un meccanismo che permette la creazione di denaro dal nulla…. e Consoli (Veneto banca) e Zonin (Popolare di Vicenza) l’avevano capito molto bene.
Peccato che il malcapitato imprenditore/azionista si sia trovato SIA con un debito più alto (di 50.000€) di quello che aveva chiesto, SIA con un pugno di azioni che valgono ora zero.
Caro Lefou Reloaded e cari tutti negatori del signoraggio, vediamo come me la spiegate questa vicenda senza usare il termine “signoraggio” e senza citare la creazione di denaro dal nulla. Auguri.
Voglio tentare di spiegare con parole facili che cos’è in realtà quel che le banche commerciali chiamano “CREDITO” o “PRESTITO”:
Il sistema bancario fa una vera e propria EMISSIONE DI DENARO a costo pressochè zero e la chiamano Credito o prestito..
Quando dicono di farti un “prestito” ti mettono in mano un blocchetto di assegni. In pratica ti aurtorizzano ad emettere una somma di denaro creata dal nulla, creata compilando un assegno e cedendo questo assegno al beneficiario il quale quindi lo depositerà sul proprio conto corrente. Giusto?
Questo assegno non si può chiamare denaro contante, circolantre poichè é ceduto una sola volta, effettua un solo scambio e ritorna al sistema bancario, che lo annulla restituendolo alla banca che lo aveva rilasciato (camera di compensazione)..
Una emission e di denaro che alla banca costa zero; ma facendoti credere di averti prestato denaro, ne esige la “restituzione” più gli interessi. Cosa molto differente è una banconota a corso legale: essa è capace di passare di mano in mano per esempuio due volte al giorno, cioè settecento volte all’anno, corrispondenti a settrecento scambi di beni contro pagamento.
La pratica bancaria si chiama truffa, ed il sistema bancario una associazione di delinquenti il cui obbiettivo è saccheggiare tuttta la ricche zza autentica prodotta dalla popolazione.
Infatti quando andiamo a pagare le rate, credendo di aver ricevuto un “crestito”noi regaliamo alla banca la nostra AUTENTICA RICCHEZZA, frutto del nostro lavoro, della nostra operosità e della niostra intelligenza.
Mi sembra che la prassi di tali banche sia pure un reato. Non sono competente in diritto, ma mi pare che “l’insider trading” descriva una serie di comportamenti come quelli di cui sopra.
Il giochetto serviva a gonfiare gli asset per erogare mutui non-ipotecari. Nel caso di un mutuo ipotecario infatti è il valore stesso dell’ipoteca ad accrescere l’attivo della banca permettendo così il prestito (la creazione di denaro per il prestito).
L’unica cosa che metterei, quando si parla di signoraggio secondario, sono le virgolette sul termine “creazione di denaro”. Infatti quello che viene erogato col prestito non è denaro con valore legale (anche se ha valore economico in quanto viene usato), ma promessa di pagamento: la banca presta debiti.
Ed è “denaro” debitorio che si annulla con la restituzione.
Quindi la massa monetaria totale è alta se c’è un indebitamento alto; e scarseggia se la gente, le imprese e lo stato smettono di indebitarsi.
Sig. Andrea,
le sue affermazioni sono false, benchè apparentemente sembrino vere.
Il denaro sarebbe “debitorio” se la banca si fosse privata di propria ricchezza per prestarla a te.
Invece quella non ha rinunciato AD ALCUNA RICCHEZZA. Non ti ha dato alcuna ricchezza propria.
2 La “restituzione” non è affatto una restituzione, visto che tu dai la tua ricchezza a uno che non ti ha dato niente, ma che ti ha fatto CREDERE di averti dato qualcosa.
3 Il denaro “debitorio ” non si annulla affatto con la “restituzione” ma prende la via delle Seichelles o delle Isole Vergini.
Anche l’ultima affermazione è falsa.
La “Massa monetaria” non è il denaro circolante. Non è data ai produttori di beni reali, ma generalmente alle banche affinchè possa essere prestato contro addizione del tributo chiamato Interesse o Usura.
Indebitamento alto o basso non ha alcun senso visto che il “debito” non può essere riconosciuto verso un interlocutore che non ti ha dato un fico secco.
Se invece dicesse: Disponibilità di circolante (banconote stampate dal governo) per i produttori di beni reali, questo si (se l’interesse fosse del 2%, sarebbe capace di promuovere la prosperità nazionale.