Copio e rilancio da luogocomune.net. Documento originale qui.
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MANCANZA CRONICA DI DATI OGGETTIVI SUI VACCINI
Probabilmente nessun farmaco è più malinteso e più oggetto di opinione di quanto siano i vaccini. Almeno in teoria, i farmaci che vengono usati correntemente sono chiamati a dimostrare la loro efficacia sulla base di dati oggettivi, e questi dati si ricavano dai confronti fatti tra chi, ammalato della stessa patologia, viene trattato con il medicinale e chi, invece, non assume nulla o assume un placebo. Un dato ulteriore è quello relativo agli effetti collaterali. Come suggerisce l’etimologia stessa della parola, ogni farmaco è contemporaneamente agente curativo e veleno e, di fatto, nessun medicinale è esente da effetti indesiderati. Quindi, prima di assumere un farmaco, è ragionevole valutare da un lato la probabilità di ottenere un effetto positivo, effetto che si ottiene solo su una frazione dei soggetti, e dall’altro la tossicità che si esplica in maggiore o minor misura in ogni caso.
CONFRONTO TRA GRUPPO-FARMACO E GRUPPO-PLACEBO NEI FARMACI CURATIVI
Quando si sperimenta un farmaco curativo si prendono due gruppi omogenei di soggetti e li si tratta un gruppo con il farmaco e l’altro con il placebo, vale a dire una sostanza che ha tutta l’apparenza del medicinale ma che è privo del principio attivo. Poi si confrontano i risultati ottenuti nei due gruppi e non è troppo difficile stabilire se il farmaco ha ottenuto un effetto migliore rispetto al non farmaco, e questo principalmente in base alla rapidità con cui la patologia guarisce (non poche patologie guariscono comunque da sole) e alla presenza di effetti indebiti.
PER I FARMACI PREVENTIVI SERVONO GRANDI NUMERI E TEMPI LUNGHI
Quando, invece di un farmaco curativo, si sperimenta un prodotto che mira a prevenire l’insorgenza di una determinata patologia la situazione si complica parecchio. Non si è, infatti, di fronte ad una certezza come quella di confrontarsi con qualcuno che di quella patologia soffre ma di fronte a qualcuno che altro non ha se non un certo grado di probabilità di ammalarsi. Quindi, non è dato sapere né se quel soggetto si ammalerà né, in caso si ammalasse, quando l’evento di manifesterà. È necessario, allora, che l’esperimento sia condotto non solo su un numero molto grande di persone ma per tempi molto lunghi.
I VACCINI SONO FARMACI PRIVI DI QUALSIASI CERTEZZA
Questo è il caso dei vaccini ma, di fatto, la sperimentazione non è mai condotta in quelle pur indispensabili condizioni. Anzi, nella soverchiante maggioranza dei casi il vaccino non è sperimentato affatto. Nei casi in cui qualche prova sia condotta si parla di pochissimi soggetti osservati per qualche giorno e, come è ovvio, da situazioni simili non si può ottenere alcuna indicazione. Se, poi, si usa un placebo, questo contiene sempre prodotti tossici o, addirittura, è un altro vaccino ed è evidente che si tratta di condizioni che rendono l’esperimento privo di qualunque significato. Insomma, i vaccini sono farmaci su cui non esiste alcuna certezza, per vaga che sia, non solo di efficacia ma di innocuità.
NON È AFFATTO VERO CHE I VACCINI ABBIANO DEBELLATO MALATTIE E SALVATO VITE
Si è detto che i vaccini sono farmaci oggetto di opinione e, dunque, di divisione tra fronti antitetici e assai spesso molte fra le tesi sostenute dai due schieramenti sono fondate su convinzioni che nulla hanno di oggettivo. Accade, poi, addirittura che anche chi si schiera a sfavore di quei farmaci attribuisca loro pregi che non sono dimostrati o che non esistono affatto. Il più comune tra i cosiddetti “antivaccinisti” è quello da loro accettato secondo cui i vaccini avrebbe debellato malattie e salvato innumerevoli vite. Chi voglia affrontare freddamente la questione troverà sì diversi testi che lo affermano ma non troverà nulla che lo attesti, dati reali alla mano.
I GRAFICI SULLA MORTALITÀ DA MALATTIE INFETTIVE INDICANO CHE L’USO DEL VACCINO È PRIVO DI EFFETTI POSITIVI
Da molti anni si raccolgono i dati relativi alla mortalità di varie malattie infettive e chiunque ne osservi i grafici noterà che questa è in calo relativamente veloce. Indipendentemente dalla malattia considerata, ad un punto dell’ascissa della curva, l’asse corrispondente al tempo espresso in anni, entra la variabile del vaccino e, dunque, se questo fosse davvero efficace, si dovrebbe notare un più o meno vistoso calo della mortalità, peraltro già in diminuzione. Nulla di tutto ciò compare nella curva che procede indisturbata nel suo andamento. L’ovvia conclusione è che l’uso del vaccino non ha indotto alcun effetto.
I VACCINI NON PROTEGGONO DA UNA DETERMINATA MALATTIA MA ADDIRITTURA LA INDUCONO
Un altro dato comunemente ignorato è quello della capacità dei vaccini non di proteggere da una determinata malattia ma di indurla. Molto noti sono i casi di poliomielite da vaccino tra cui quello statunitense di Dominick Tenuto che fu infettato dalle feci della figlia vaccinata da poco con il vaccino Orimune prodotto dalla Lederle Laboratories. Il governo americano indennizzò la vittima con 22,5 milioni di Dollari, una cifra che fa parte dei 3,7 miliardi di Dollari che gli USA hanno già versato ai danneggiati da vaccino. Ma i casi analoghi sono piuttosto numerosi.
CLAMOROSO IL CASO DEL MICHIGAN NEL 1958, DOVE 2000 VACCINATI CONTRASSERO LA POLIO
Nel solo stato del Michigan, almeno 2.000 persone vaccinate nel 1958 contrassero la poliomielite. In India il vaccino produsse oltre 47.000 casi di poliomielite. Davanti ad una vera e propria esplosione della malattia di cui esistono 3 ceppi virali bastò cambiarle nome in “paralisi flaccida” e il problema scomparve dalla percezione generale. A causa della mancanza di sperimentazione e di controlli adeguati, un numero altissimo di soggetti restò infettato a vita dal virus SV40. Il vaccino antipolio Salk, infatti, veniva prodotto usando reni di scimmia che ospitavano quel virus. Mentre nella scimmia si era instaurata, generazione dopo generazione, una convivenza pacifica tra il virus e l’animale, non così per l’uomo sul quale il virus è causa potenziale di cancro, una condizione che può verificarsi anche a distanza di molti anni dal contatto dovuta ad un occasionale abbassamento delle difese immunitarie.
LA MAGGIOR EPIDEMIA DI MORBILLO NEL 2011 IN CANADA, IN UNA POPOLAZIONE VACCINATA AL 96,5%
Particolarmente notevoli sono i casi di epidemie di morbillo e di pertosse in cui tra l’80 e il 100% dei soggetti colpiti era costituito da vaccinati (spesso proprio il 100% come, per il morbillo, nelle epidemie che colpirono varie università americane tra cui quelle di Harvard, Richmond, Loyola e Fordham). Con 9,1 soggetti colpiti ogni 100.000 abitanti, la più grande epidemia di morbillo mai registrata nel continente americano si verificò nel 2011 in Canada (Québec) dove, secondo l’Istitut National de Santé Publique du Québec, solo il 3-5% dei colpiti non era stato vaccinato (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23264672).
EPIDEMIA DI PAROTITE AD HARVARD COLPISCE LA GENTE TOTALMENTE VACCINATA
Tra studenti e personale dell’Università di Harvard, poi, si verificò un’epidemia di parotite laddove la totalità dei colpiti era stata vaccinata con un vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia prodotto dalla Merck. I virologi della ditta Merck compilarono il cosiddetto False Act Claim presso il governo federale ammettendo che “la Merck aveva ordinato di correggere i campioni di sangue con anticorpi animali in modo da superare lo scrutinio della FDA ed essere accettati come prova di efficacia del vaccino contro la parotite”. Ma situazioni analoghe si ripetono con frequenza dovunque.
I VACCINI POLIVALENTI CAUSANO INFIAMMAZIONI INTESTINALI E STRONCANO L’EFFICIENZA IMMUNITARIA
Va ricordato, poi, come soprattutto i vaccini polivalenti inducano forme infiammatorie gravi a carico dell’intestino e come abbassino notevolmente l’efficienza del sistema immunitario.
IN GUINEA-BISSAU I BAMBINI TRATTATI COL TRIVALENTE RIVELANO UNA MORTALITÀ QUINTUPLA RISPETTO AI BIMBI NON VACCINATI
Un recente articolo pubblicato da ricercatori danesi dello Statens Serum Institut dimostra come nella Guinea-Bissau i bambini trattati con il vaccino trivalente contro difterite, tetano e pertosse cui era aggiunto l’anti-polio orale avevano una mortalità quintupla rispetto ai soggetti non vaccinati (LINK).
AGGIUNTA SISTEMICA DI ADIUVANTI
Occorre ora considerare come tutti i vaccini correnti debbano forzatamente avere una forma farmaceutica, vale a dire essere trasportabili, conservabili e, almeno per quanto possibile, non deperibili. Quindi, occorre aggiungere sostanze che facciano loro acquisire le caratteristiche necessarie. Inoltre, poiché alla prova dei fatti tutti i vaccini mostrano una scarsa efficacia, li si addiziona di prassi con i cosiddetti adiuvanti, cioè sostanze che potenzino l’attività del prodotto.
AL CONTRARIO DI QUANTO SI DICE, TUTTI I VACCINI CONTENGONO IL MICIDIALE MERCURIO
La prima e, dal punto di vista della tossicologia, forse più importante aggiunta che si fa al vaccino è in fase di produzione. Per evitare crescite di colonie batteriche o fungine si aggiunge di prassi e senza eccezione mercurio sotto forma salina (sodio-etilmercurio-tiosalicilato). Poiché è tecnicamente impossibile allontanare il composto dal prodotto finito, contrariamente a quanto viene spesso sostenuto da chi, con ogni evidenza, non ha nozioni di tecnica farmaceutica, tutti i vaccini contengono mercurio.
IL MERCURIO DEI VACCINI COMPROMETTE IMPORTANTI FUNZIONI CEREBRALI
Vero è che in molti casi oggi si evita di aggiungere mercurio al prodotto finito come si faceva fino a qualche anno fa, precauzione non osservata per i vaccini destinati a zone calde come, ad esempio, molti paesi africani. In quelle partite di prodotto il mercurio salificato viene aggiunto regolarmente. Questo metallo è estremamente aggressivo anche in tracce, e questo, tra l’altro, perché, a livello di microbiota, modifica la chimica degli enzimi che il microbiota stesso produce e che permettono lo svolgersi di reazioni chimiche a livello cellulare nel volgere di frazioni di secondo. Quando l’enzima è modificato, le reazioni non avvengono con le modalità indispensabili soprattutto in termini di tempo e, pertanto, diversi organi perdono funzioni importanti. Tra questi è particolarmente notevole il cervello.
PURE L’ALLUMINIO DEI VACCINI È ALTAMENTE TOSSICO PER IL CERVELLO
Un’aggiunta che viene fatta molto spesso al prodotto è quella dell’alluminio sotto diverse forme chimiche. La tossicità dell’elemento specie a carico del cervello è universalmente nota e, come è possibile constatare consultando le schede tecniche, il suo contenuto supera a volte anche di centinaia di volte il limite di tollerabilità stabilito per legge. Detto tra parentesi, i limiti di legge non hanno alcun valore scientifico, essendo il risultato di negoziati tra chi inquina e chi legifera e, dunque, sproporzionatamente elevati rispetto al reale.
ANCHE NEOMICINA E GLUTAMMATO MONOSODICO TRA I COMPONENTI VACCINI
Altra aggiunta è quella di vari antibiotici tra i quali la Neomicina notoriamente controindicata nei bambini. Come stabilizzante si usa spessissimo il glutammato monosodico, cancerogeno soprattutto se somministrato per via parenterale.
I VACCINI CONTENGONO PERSINO IL DISASTRANTE GLIFOSATO
Poiché i vaccini sono prodotti su materiali biologici (uova, organi animali, feti umani abortiti) è inevitabile che vi si trovino proteine estranee, frazioni di DNA e globuli rossi. Notevole è quanto rilevato da Stephanie Seneff del Massachusetts Institute of Technology: i vaccini che usano gelatina animale contengono glifosato, un erbicida non selettivo inibitore dell’enzima EPSP sintasi che lo IARC (International Agency for Research on Cancer, parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) ha classificato come probabile cancerogeno per l’uomo.
L’AVVELENAMENTO PIÙ GRAVE È QUELLO DA NANOPARTICELLE PESANTI
Il motivo per cui questo prodotto entra nel vaccino è legato al mangime somministrato agli animali (spesso maiali), regolarmente inquinato da glifosato. Poiché l’eliminazione fisiologica del prodotto è difficile, questa si accumula nei tessuti dai quali si ricava la gelatina. Se il glifosato è un inquinante che può essere presente nei vaccini, ciò che inquina apparentemente in ogni caso quei prodotti sono le micro e le nanoparticelle solide e inorganiche.
AL LABORATORIO NANODIAGNOSTIC DI MODENA 32 VACCINI SU 32 RISULTANO INQUINATI
Negli ultimi 15 anni il nostro laboratorio (Nanodiagnostics di Modena) ha analizzato 33 vaccini diversi di cui 32 per uso umano e uno per uso veterinario. Se il Feligen (vaccino trivalente per i gatti) ha mostrato di essere esente da quell’inquinamento, non così per i 32 tipi destinati all’uso umano. In ogni caso quei prodotti hanno mostrato di contenere particelle composte principalmente da metalli pesanti (ma anche non metalli come il silicio o il calcio). La composizione delle particelle si è mostrata piuttosto varia con una certa prevalenza di leghe di ferro, cromo e nichel (acciaio inox) e tungsteno. Ma non pochi altri elementi sono stati trovati: piombo, titanio, bismuto, zinco, bario, rame, magnesio, fosforo, zolfo).
LE PARTICELLE INFIAMMANO IL TESSUTO E INNESCANO POTENZIALMENTE IL CANCRO
Occorre precisare che la tossicità di quelle particelle è solo in parte legata agli elementi che contengono. La loro aggressività è dovuta al fatto di essere corpi estranei e come tali essere percepite. Questo innesca le note reazioni consistenti nell’instaurazione di una forma infiammatoria a carico del tessuto che le ospita e nella formazione di un tessuto di granulazione che le avvolge isolandole dal resto dell’organo. Questo tessuto resta cronicamente infiammato essendo l’innesco, cioè la particella, non degradabile ed è potenziale inizio di uno stato canceroso. Ma quelle particelle hanno pure la capacità di attrarre le proteine del sangue formando la cosiddetta corona proteica. Il quel caso la proteina viene alterata soprattutto dal punto di vista sterico e non è più riconosciuta dall’organismo se non come potenziale nemico. Da qui le numerose forme di malattie autoimmuni.
LE PARTICELLE PASSANO DA MADRE A FETO
Una caratteristica ulteriore delle particelle è quella di passare con estrema facilità da madre a feto andando a provocare una serie di condizioni patologiche. Per questo, somministrare vaccini alle donne gravide comporta un rischio tutt’altro che trascurabile. Ancora, le particelle entrano spontaneamente all’interno del nucleo delle cellule interferendo negativamente con il DNA ed esitando in risultati imprevedibili.
DANNOSITÀ ED IMPREVEDIBILITÀ COMPORTAMENTALE DELLE PARTICELLE
Le particelle iniettate possono comportarsi in maniere diverse. Nei casi più fortunati ed auspicabilmente più numerosi, queste possono distribuirsi più o meno omogeneamente in tutto l’organismo senza provocare reazioni clinicamente osservabili. Possono, altresì, concentrarsi intorno al punto d’iniezione provocando la formazione di ponfi duri e dolenti come era spesso il caso del primo vaccino che analizzammo 15 anni or sono per l’Università tedesca di Mainz. Possono raggiungere il cervello, facilitate dall’uso di Polisorbato-80 spesso aggiunto ai vaccini come emulsionante, e qui colpire casualmente uno o più centri cerebrali con le conseguenza del caso, diverse a seconda del punto o dei punti colpiti. Possono, infine, terminare la loro corsa a livello intestinale modificando il microbiota in sinergia con il mercurio.
PARTICELLE INALATE E RESPIRATE, MANGIATE E BEVUTE
È indispensabile considerare come particelle inquinanti siano presenti nell’aria e, dunque, vengano inalate e respirate, e come siano presenti nel cibo e nell’acqua dopo esservi cadute. Quindi, numerose particelle entrano continuamente nell’organismo indipendentemente dai vaccini. La differenza tra gli esiti delle particelle è vistosa. Mentre quelle respirate vengono eliminate in grandissima parte ad ogni espirazione e quelle ingerite lo fanno insieme con le feci, quelle introdotte per via parenterale non hanno alcun meccanismo di eliminazione e, dunque, restano in toto nell’organismo.
LE SOSTANZE TOSSICHE SI POTENZIANO A VICENDA
A questo si aggiunge la presenza nel vaccino di non poche sostanze tossiche, ognuna delle quali è origine di determinate reazioni avverse che sono loro caratteristiche. Per iniziare a comprendere l’effetto di tutto ciò è indispensabile sapere che in Tossicologia le sostanze tossiche non addizionano reciprocamente l’entità dei loro effetti ma agiscono in maniera reciprocamente sinergica e, dunque, si potenziano a vicenda. Se già è piuttosto difficile prevedere gli effetti di un paio di sostanze tossiche assunte contemporaneamente, mano a mano che il numero degli addendi cresce le difficoltà aumentano rapidamente fino a rendere impossibile rendersi conto del possibile risultato.
SECONDO IL PARTITO PRO-VACCINI LA VACCINAZIONE, PER PRINCIPIO, NON FA MAI MALE
Va poi considerata la non trascurabile variabilità individuale. Non esistono due individui simili e ciò che può risultare tollerabile per uno può non esserlo affatto per l’altro. Di questa ovvietà non si tiene conto quando si somministra il vaccino. La buona pratica medica, pratica, peraltro, conosciuta già oltre due secoli fa, impone che non si vaccini chi, per qualunque motivo, è già immune nei riguardi della malattia verso cui il vaccino avrebbe attività. Quindi, è indispensabile e, tra l’altro, rientra nei diritti del soggetto che sta per sottoporsi alla vaccinazione, che si sia ben certi che la somministrazione avvenga esclusivamente se il candidato non è immune sia per natura (per esempio il tetano è malattia verso cui esiste non di rado un’immunità innata) sia per aver già contratto la malattia. In pratica questa precauzione ineludibile non viene mai osservata e, dunque, si procede alla cieca. Tra queste, alla domanda se un bambino che ha già contratto e superato il morbillo debba essere vaccinato per quella malattia, la risposta è stata che “la vaccinazione non fa mai male”. Come sia selezionato il personale addetto alle risposte non è noto. Certo, però, che il livello appare davvero preoccupante.
RISPOSTE GRAVEMENTE CARENTI ED INESATTE DA PARTE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Un’altra precauzione ineludibile e regolarmente elusa è quella di verificare se il vaccinando sia allergico nei confronti di uno o più componenti del vaccino. È ovvio che questa precauzione prevede controlli oggettivamente difficili da attuare, non fosse altro che per il fatto che non pochi componenti sono di fatto ignoti, inquinanti necessariamente compresi. Dunque, anche sotto questo aspetto si procede alla cieca. Purtroppo il numero verde di telefono istituito dal Ministero della salute per rispondere alle domande di chi non ha chiaro l’argomento fornisce risposte che a volte sono gravemente inesatte.
IL MITO FUORVIANTE E MISTERIOSO DELLA COPERTURA 95% E DELL’EFFETTO GREGGE
Da ultimo l’argomento della cosiddetta immunità di gregge su cui si basa il decreto relativamente all’obbligatorietà di certi vaccini, la cui scelta resta comunque tutta da spiegare, essendo le malattie infettive numerosissime ed essendo i vaccini disponibili non poche decine. La teoria avanzata afferma che, se il 95% della popolazione non viene vaccinata (verso quale malattia?) esiste il rischio concreto che la malattia, qualunque essa sia, si propaghi causando epidemie. Da dove esca quel 95% resta a tutt’oggi avvolto nel mistero. Non esistendo alcun riscontro epidemiologico che lo confermi né alcuna indagine passata o presente in proposito. Oggettività vuole che epidemie si siano verificate presso popolazioni totalmente o quasi vaccinate mentre popolazioni in cui la copertura vaccinale è anche notevolmente inferiore al limite preteso non presentino problemi di sorta.
L’AUSTRIA SI VACCINA ASSAI MENO DELLA GERMANIA E GLI AUSTRIACI SI AMMALANO ASSAI MENO DEI TEDESCHI
Un esempio geograficamenbte vicino all’Italia è quello della Germania e dell’Austria, due nazioni molto simili tra loro. Mentre i tedeschi sono molto affezionati ai vaccini con livelli per alcuni di essi che si avvicina al 100%, gli austriaci appaiono molto più dubbiosi e spesso faticano a superare la soglia del 70%. Chi volesse controllare i dati epidemiologici troverebbe che i tedeschi si ammalano notevolmente di più rispetto ai vicini austriaci.
PER DARE QUALCHE FORMA DI IMMUNITÀ SI DOVREBBERO FARE DEI RICHIAMI CONTINUI PER TUTTA LA VITA, COSA ASSURDA ED IMPRATICABILE
Un altro punto tutto da spiegare è quello che riguarda l’efficacia dei vari vaccini. Ci sono prodotti che offrono una copertura tutto sommato buona ed altri che paiono del tutto o quasi del tutto inefficaci come, ad esempio, accade per il morbillo. Dunque, anche praticando l’iniezione, non esiste alcuna certezza che questa abbia avuto l’esito desiderato. Inoltre, come noto, nessun vaccino funziona come la malattia contratta naturalmente e, per questo, se l’immunità viene raggiunta, questa viene perduta nel giro di pochissimi anni. La conseguenza immediata è che la vaccinazione dovrebbe essere ripetuta vita natural durante, sempre controllando che il risultato sia ottenuto. È evidente che la cosa è impraticabile, e questo senza entrare nel discorso delicato degli effetti collaterali che ogni vaccinazione porta con sé almeno a livello di potenzialità. Né va trascurato un altro fatto ovvio. Ci sono malattie non trasmissibili come, ad esempio, il tetano (malattia peraltro rara e contraibile solo in circostanze molto particolari) e, dunque, l’immunità di gregge, se mai esistesse una cosa simile, non avrebbe alcun senso come spiegazione per l’obbligatorietà.
LA VACCINAZIONE CREA PORTATORI DI MALATTIA E NUOVE FONTI DI INFEZIONE
Un altro quesito è quello relativo alla protezione che un vaccino offre nei riguardi non del soggetto vaccinato ma verso il prossimo. Ci sono malattie come, ad esempio, la pertosse per cui, se anche il vaccino funzionasse, proteggerebbe soltanto il vaccinato che resterebbe comunque un portatore della malattia. Si consideri, inoltre, come, soprattutto a ridosso dell’avvenuta vaccinazione, il soggetto sia una fonte certa d’infezione nei riguardi di chi lo attornia.
Dott. Stefano Montanari e Nino Ferri
Consulente scientifico Vitalmicroscopio e Presidente Vitalmicroscopio
Risposta (ironica) del Senato: Complimenti per i dati forniti… ma noi eseguiamo semplicemente gli ordini dei Padroni i quali tempo fa sono venuti in vacanza in Italia e “qualcuno” ha contratto il morbillo oppure hanno paura di contrarlo per aver “sentito dire” che in Italia ci sono stati casi di morbillo proprio nelle “zone” dove volovano andare loro… per cui ci hanno ordinato di rendere obbligatoria la vaccinazione di massa per impedire nuovi focolai ed evitare, così, che i loro bambini potessero venire contagiati! Lo sappiamo… il loro ragionamento è contorto… perché bastava semplicemente vaccinare i loro bambini e così sarebbero stati “protetti” dai nostri bambini “non vaccinati”… quello che fanno tutti i turisti quando si recano in zone a rischio… ma loro sono i Padroni e noi obbediamo ! ! !
Analisi davvero illuminante!
Mi domando se questo articolo, come immagino molti altri a tal proposito, non sono stati sottoposti anche ad una analisi da parte del ministero della salute e di altri organi “ufficiali”; parliamoci chiaro, per autorevole sia la fonte scrivente, inattaccabili i dati e scientificamente corrette le conclusioni il fatto di essere pubblicati su fonti di informazioni alternative produce effettivamente una diffusione di un’altra verità, ma d’altro canto, la recente narrativa del “pensiero unico dominante” tende a descriverle come fake news, annullando di fatto il potere divulgativo di articoli come questo.
Sono stati inoltrati ai vari ministeri?
Ed ai mezzi di informazione cosiddetti ufficiali (grandi quotidiani e siti di informazione “di massa”)?
Giusto ieri leggevo un articolo sul sito ANSA dove veniva “spiegata” l’assoluta sicurezza e la necessità salvifica dei vaccini, vedendosi bene di citare le fonti di tali notizie e senza nemmeno la metà dei dati e dei riferimenti qui presenti…con l’effetto che decine di persone leggeranno questo articolo, migliaia quello dell’ANSA, ed altre migliaia verranno indotte a credere che tutto ciò che non viene pubblicato sui megamedia altro non siano che bufale.
E’ un lavoro eccezionale il vostro, Dio vi benedica davvero, ma finchè resterà limitato in questi ambiti la verità sarà a disposizione delle poche persone che la vorranno cercare. Ed accettare.
Grazie davvero,
Alex
Grazie a te!
Sembra che abbia l’occasione di porre una domanda che da sempre mi tormenta su questi argomenti.
Tra tutte le correnti che si oppongono ai vaccini le motivazioni sono sempre le stesse su alcuni punti ma variabili su altri. Per esempio, le case farmaceutiche ci guadagnano e usano la loro influenza per far continuare a vaccinare; ma la effettiva utilita’ del vaccino varia: si va da poco efficace, a efficace ma troppo rischioso, a dannoso e basta.
Se leggo bene in questo articolo si sostiene che il vaccino non abbia alcuna efficacia ma faccia soltanto danni (particelle tossiche, allergie, autismo, etc…). Bene, lo prendo per vero.
In tal caso pero’ qualcosa nel ragionamento suona vuoto. Diciamo che le case farmaceutiche o chi per loro hanno quindi preso le teorie di Pasteur e si sono inventati un prodotto assolutamente inutile e anzi dannoso. Prima domanda: sapevano fin da subito che fosse dannoso? Assumo di no e vado oltre.
Col passare degli anni l’inganno funziona e la pratica della vaccinazione si diffonde. Qualcuno pero’ comincia ad accorgersi dei problemi collegati e i poteri forti ovviamente cercano di sopprimere tutto. E’ qui che si arriva alla forzatura: una volta scoperto che i vaccini sono dannosi, perche’ non renderli innocui? Chi e’ che spinge per mettere il mercurio e altre “particelle tossiche” negli ingredienti? Se il principio attivo e’ inutile, che senso ha preservarlo con dei conservanti? Chi ha quale interesse nel somministrare un preparato velenoso? Non basterebbe farsi pagare per un placebo?
Leggendo opinioni come queste ho la forte impressione che siano mosse da malafede (la disinformazione e’ un business che rende, inutile negarlo) o da forme di ossessione paranoica. L’articolo si da’ un tono rivelatorio-scientifico, ma di fatto fornisce una fonte per ogni dieci dichiarazioni sparate (fonti peraltro scarsamente collegate alle tesi sostenute). Siamo su internet: per giustificare queste argomentazioni servirebbe un link ogni dieci righe, o quantomeno una bibliografia. Senza, sono solo illazioni da bar. Ah, e “fonte PubMed” cosi’, a caso, non vale niente. Anche facendo la fortissima assunzione che tutta la cultura generale che posso avere su scienza e medicina (non sono un medico) sia sbagliata perche’ inoculata dalle logge massoniche, ci sono tantissimi incastri puramente logici che non entrano, oltre a giocoleria dialettica fatta evidentemente per perculare il lettore (io dal grafico traggo una lettura completamente diversa. Poi a ognuno la sua).
La prego, non prenda troppo male le critiche e risponda alla mia domanda, perche’ sono sinceramente interessato.
Una affermazione la contesto subito, senza neanche pensarci un secondo: e cioè la convinzione (peraltro non nuova, me la sono sentita dire tante volte) che la disinformazione renda, magari grazie a fantomatici click. Solo ignoranza o malafede possono giustificare tale affermazione, spero sia solo ignoranza. La raccolta di informazioni costa, soprattutto tempo, e non rende assolutamente nulla, se non la soddisfazione di aver fatto quello che è giusto fare.
Sulla paranoia invece sono possibilista: a volte ci può stare, non dico di no.
Il problema di fondo delle sue osservazioni è che pretende che ci sia una spiegazione completa, razionale, soddisfacente a tutto. e questo viene richiesto a chi denuncia. Un po’ come, per uscire dal caso dei vaccini e ritornare ad un caso famoso, l’11 Settembre, chiedere a chi faceva notare che la torre 7, il Solomon Brothers Building, era caduto senza essere colpito da nessun aereo, 9 ore più tardi, alla quasi velocità di caduta libera, ecco, se affermavi una cosa del genere ti sentivi replicare tutta una serie di domande del tipo: “E come mai il capo della CIA non ha detto niente?” oppure “E come hanno fatto a non farlo sapere agli addetti alla sicurezza?” e altre cose del genere. Un conto è evidenziare l’anomalia, ma questo non implica automaticamente di avere un quadro completo. I complottisti sono quelli che i complotti li fanno, e bisognerebbe chiedere a loro, non quelli che i complotti li denunciano!
Per tornare nello specifico: credo che la maggioranza dei medici, e di quelli che consigliano i ministeri, siano in buona fede, e credano ai vari MITI sui vaccini, che sono:
I vaccini hanno eradicato le malattie
I vaccini sono sicuri
I vaccinoi non hanno effetti collaterali
E quando anche li avessero, nella bilancia costi benefici i benefici sono maggiori dei costi.
Un po’ di ignoranza e tanta presunzione e incapacità di mettersi in discussione.
Che questo sito non renda un granche’ dai click e’ evidente; mancano le pubblicita’ (ne vedo giusto tre, peraltro a lato, che non sono nulla in termini di rendimento). Ma che con la struttura giusta le visite al sito portino dei guadagni non e’ affatto un mito. Su facebook passano articoli e notizie completamente inventati e condivisi decine di migliaia di volte che una volta aperti portano a siti dove e’ difficile trovare il contenuto, tanto e’ nascosto dietro link e immagini pubblicitarie.
Sulla disinformazione, in un modo o in un altro, si lucra anche; soprattutto perche’ la maggior parte di siti disinformativi non produce nulla, ma si limita a un servizio di “copia e incolla”. Se vuole puo’ pensare male, ma ignoranza non e’: studio e lavoro nel campo dell’informatica.
Giustamente dice che l’informazione richiede tempo e risorse. La disinformazione no. Se anche lo scrivo io, mi bastano venti minuti per inventarmi un articolo senza alcun fondamento. In molti casi non viene nemmeno controllata la grammatica.
Le diro’ anche la verita’: il mio primo pensiero capitando qui e’ stato che il lucro in questo caso venisse dalla pubblicita’ per i suoi libri. Ma un libro e’ un libro; pur se l’avesse scritto e pubblicato in malafede, non credo proprio che le avrebbe reso molto di piu’ di una qualsiasi altra occupazione (sempre che le vendite del libro portino dei guadagni effettivamente significativi).
Insomma, non credo che lei personalmente ci guadagni, ma altri sicuramente lo fanno.
Se non ho capito male lei sta dicendo che molta gente e’ convinta, in buona fede, che i vaccini siano utili, ma che chi ha interessi economici nel mucchio di fatto si opponga alla ricerca della verita’. Insomma, non un vero complotto in grande stile: i vaccini nascono come soluzione, qualcuno si e’ accorto che sono dannosi e semplicemente le compagnie farmaceutiche hanno buon gioco a negarlo.
Si tratta in effetti di un quadro molto piu’ ragionevole di quello che mi ero dipinto leggendo questi articoli.
Storco il naso con decisione invece davanti al suggerimento che basti osservare delle anomalie qua e la’ per imbastire un’accusa. “Questo viene richiesto a chi denuncia”. E ci mancherebbe altro! Un’accusa priva di solide basi si chiama illazione, e non deve godere certo della stessa importanza.
D’altra parte, si tratta di un argomento delicato. Quando e’ della nostra salute che si parla anche un piccolo dubbio dovrebbe essere dettagliatamente esplorato; ma mi pare di capire che questo sia stato fatto. Per ogni medico o studio che trova una conseguenza negativa dei vaccini che ne sono 100 che non riscontrano nulla. Vale davvero la pena continuare a spendere tempo e risorse che potrebbero essere investite in altre ricerche?
Tornando su aspetti piu’ concreti: e’ un dato di fatto che la copertura vaccinale in Italia per il morbillo sia diminuita da un paio d’anni a questa parte, scendendo al di sotto del fantomatico 95%. Altro dato di fatto e’ stato il corrispondente (e attuale) ripresentarsi della malattia. Questo come si spiega, se i vaccini non sono efficaci? Sono state le compagnie farmaceutiche a diffondere la malattia? Il morbillo e’ contagioso, perche’ i vaccinati non si ammalano (e che i vaccinati non si stiano ammalando e’ un altro dato comprovato)?
Guarda, che con la disinformazione seria si possa guadagnare è tutto da dimostrare. Byoblu, che avrà almeno 100 volte le visite che ho io, una volta ha mostrato i guadagni che prendeva con AdWords e si trattava di poche decine di euro. Se facesse il dog sitter 2 ore al giorno prenderebbe sicuramente di più! Se poi mi dimostri che c’è qualcuno che facendo copia-incolla riesce ad arricchirsi sarei curioso di avere le prove!
Per quanto riguarda i vaccini, la mia posizione è molto più lontana da quella della gente comune di quanto tu possa pensare.
Da un certo punto di vista ho seguito la teoria della Nuova Medicina Germanica, e sono profondamente convinto che le malattie siano una cosa diversa da come la si intende normalmente.
Restando nel campo dei vaccini, ho seguito tutto il documentario the truth about vaccines, le interviste della dottoressa Suzanne Humphries, le conferenze della dott.ssa Tenpenny e molti altri. Mi sono convinto, come puoi vedere anche da molti altri articoli sui vaccini in queste pagine, che abbiamo delle idee sui vaccini e sulle malattie che non sono per niente provate ma solo frutto di credenze comuni. Ma mi rendo conto che è difficile giustificare tutto in poche righe.
Ti faccio i miei migliori auguri per una ricca e fruttuosa ricerca personale!
Accetto l’invito a informarmi. Ma esco dai commenti piu’ scettico di prima.
Io ho fatto alcune domande. Di fatto, non ho ricevuto alcuna risposta.
Un qualunque medico spiega se interrogato che scendere sotto la soglia del 95% e’ pericoloso perche’ si perde l’immunita’ di gregge, che un vaccino costa meno del trattamento ad un malato, che il sistema immunitario di un neonato e’ gia’ formato e che 10 malattie (appositamente indebolite) non sono troppe da gestire (in base a che criterio poi? Chi stabilisce quante malattie sono “troppe”? Mi sembra si vada molto a braccio quando si critica questo aspetto), e potrebbe approfondire in base ai suoi studi certificati.
Tutto quello che ho ricevuto come risposta da lei invece e’ “non e’ proprio tutto chiaro, ma nel frattempo ci lamentiamo di quello che non ci piace, perche’ l’ho sentito qui, qua e la’ “. Ora, con queste premesse personalmente credo non si possa andare molto lontano.
Soprattutto poi se conclude, dall’alto di un blog che denuncia complotti nascosti, dubitando che delle persone possano trarre guadagno dal mentire.
Insomma, dovrei accettare per fede idee senza prove reali, che non danno spiegazioni complete e sostenute da pochi soggetti senza credenziali particolari?
Il numero di persone che sostengono una teoria non e’ in alcun modo correlato alla sua veridicita’, ma c’e’ un limite a tutto.
Secondo me accetti o meno quello che ti viene detto in base al principi di autorità.
“Un qualunque medico spiega se interrogato che scendere sotto la soglia del 95% e’ pericoloso perche’ si perde l’immunita’ di gregge,” e dove è mai stata provata la validità di questa ipotesi? Solo perchè te lo dice uno di cui DOVRESTI fidarti, la dai per buona. Se grazie ad internet abbiamo imparato qualcosa, è proprio che NON C’E’ da fidarsi….
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/07/vaccini-esperimenti-di-ingegneria.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2017/07/vaccini-la-mutazione-genetica.html
Mi permetto consigliare al Sig. Mattia di lasciar andare per un pò la mente (la mente…mente!) e abbracciare di più il proprio cuore. Molte volte le risposte più semplici ai problemi più complessi ce le abbiamo proprio lì, nel nostro cuore.
Sul tema, ho trovato interessante anche questo articolo di Alberto un pò datato, ma sempre attualissimo,
https://www.ingannati.it/2014/01/10/il-risveglio-come-la-verita-e-inarrestabile/
Mi abbandono alle emozioni quando faccio una passeggiata in montagna, quando passo una serata con gli amici o in generale quando dedico del tempo a me stesso. Le decisioni serie, quelle che hanno un grave impatto sulla vita delle persone (soprattutto le altre) vanno prese con un approccio freddo e ragionato; quello che permette di vedere che non vale la pena di rischiare delle vite per la paranoia e l’arroganza di pochi. L’emotivita’ porta per definizione a risposte semplici, non necessariamente giuste. Se ragionassimo tutti con la pancia saremmo alla legge della jungla.
Quando un bambino non vuole andare a scuola, lavarsi o mangiare le verdure lo si costringe, perche’ non ha il giudizio necessario per decidere cosa e’ meglio per lui. Gli adulti non fanno eccezzione, se dimostrano di volersi basare sulle stesse motivazioni di un bambino ( “perche’ non mi piace”).
PS: l’aspetto piu’ divertente e’ che seguo gia’ la maggior parte delle massime citate nell’articolo, senza bisogno di alcun percorso spirituale.
I medici ed i pediatri non vaccinano i loro figli, ma quelli degli altri ! ;))