https://www.youtube.com/watch?v=YGOpjPNtjes
Mi sono divertito molto ascoltando alcune interviste e conferenze di Jonny Bowden, autore americano famoso in particolare per il suo libro: “The Great Cholesterol Myth” (Il Grande mito del Colesterolo), anche perchè, sempre alla luce delle –benedette– leggi di Hamer, tutto torna, preciso come un orologio. Ma andiamo con ordine.
Ho già provato a provocarvi con questo post in cui domandavo: “ma com’è possibile che persone in splendida forma, addirittura atleti a livelli agonistici importanti, abbiano un attacco mortale al cuore?“. La provocazione, ovviamente, stava nella domanda retorica, perchè chi conosce Hamer, sa che il grasso ed il colesterolo stanno all’attacco al cuore come le cicogne all’arrivo di un nuovo bambino o i pompieri agli incendi: il rapporto di causalità c’è, ma è invertito (prima avviene l’incendio, e poi arrivano i pompieri; prima arriva l’attacco e poi il colesterolo si preoccupa di ricostruire le arterie).
Ora, questo Bowden, trainer, preparatore atletico, nutrizionista e autore di diversi libri di successo, pur non arrivando alla comprensione completa come Hamer, fa una importante scoperta: il colesterolo non c’entra nulla. Stiamo usando un indicatore solo perchè è più facile da misurare, ma che non ha alcuna correlazione con quello che vogliamo misurare. Cita un esperimento in cui 605 pazienti, molto messi male di salute (sovrappeso, esperienze pregresse di attacchi cardiaci, molti fumatori, diabetici, ecc.) furono divisi in due gruppi:
- Al primo gruppo fu data una dieta denominata “dieta prudente“, consigliata dall’associazione americana dei cardiologi: grassi insaturi al 30%, grassi saturi sotto il 7%, no uova, ecc.;
- Al secondo gruppo una dieta mediterranea, molto ricca anche di grassi, pur se nella forma insatura (olii, ecc.).
A metà strada l’esperimento venne interrotto per motivi umanitari: le morti nel primo gruppo erano troppo alte, rispetto a quelle del secondo, e tutti i pazienti superstiti furono ricondotti alla dieta mediterranea. Questo può non stupire più di tanto, ma quello che val la pena sottolineare è che il livello di colesterolo misurato nei due gruppi era esattamente lo stesso: quindi, nessuna correlazione con le cardiopatie. Altri particolari interessanti emergono, quali ad esempio la correlazione inversa fra “grassi” e il dimagrimento, ma magari approfondirò un’altra volta.
Per ora, mi basta osservare questo: quello che misuriamo, molto spesso, non ha alcuna correlazione con quello che si vuole osservare. E questo perchè ci ostiniamo a non capire come funzioniamo: in chiave riduzionistica, analizziamo solo il particolare (elemento chimico, proteina, cellula, ecc.) e perdiamo di vista di vista il generale (corpo, mente, psiche come ha fatto Hamer nella Nuova Medicina Germanica). Non siamo la somma di atomi, molecole e composti chimici: c’è molto di più, e chi si ostina a negarlo non fa un gran servizio a sè stresso, alla scienza, e all’umanità.
ok ma il colesterolo indica che comunque qualcosa c’è stato, per cui se si ha tanto colesterolo si interviene per abbassarlo con il paradossale risultato involontario di favorire il ripristino del danno, confermato dal fatto che il colesterolo si abbassa, o no?
No, non il ripristino del danno ma un rallentamento del processo di riparazione.
da ingoranta allora chiedo: bisogna lasciare lì il colesterolo?
Sì, il colesterolo serve per il cervello e per tutti gli altri organi.
e quindi, in pratica cosa bisogna fare se si ha il colesterolo alto?
Nulla. Ma non hai letto l’articolo? Il colesterolo non c’entra niente!
Certo che ho letto l’articolo.
Lei poi afferma che il colesterolo indica la riparazione in atto di un problema, io non devo fare nulla per questo problema?
In questo caso la medicina germanica che dice?
Di non fare nulla? Aspettare e basta?
Il fatto, come detto che il colesterolo sia una riparazione in atto fà si che se io faccio le analisi e mi trovano il colesterolo alto debba esclamare: “Evviva mi sto riparando!” ? Cioè è un bene?!
E sia ben chiaro che non sono polemico o scherzoso, voglio solo capire.
Il primo passo è: Non spaventarsi, comprendere il processo ed intervenire solo se serve attenuare i sintomi. Ma non spaventarsi, perchè si sa che è un processo di riparazione in atto, è già una ottima cosa.
Il secondo passo è: capire cosa ha generato il conflitto, e cominciare a “lavorarci” sopra, per evitare le recidive.
In una parola: “O t’elevi, o ti levi”.
Il terzo passo è mettersi a studiare la Nuova Medicina Germanica (sarebbe stato il primo, a dire il vero, da fare quando ancora si sta nei banchi di scuola….)
Mah…la Medicina è diventata troppo ” analitica “…hàhàhà…
beh…è bene,allora,ritornare a quella…” sintetica “…
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illa dei Nostri+Avi…Quella Tradizionale…Classica…
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Beati Loro,i Nostri+Nonni,che ancora non sapevano…
di…” colesterolo “…ed altri moderni ” paroloni ” magici…hìhìhì…
A proposito…Vi domando…secondo Voi…
‘sto…” colesterolo “…
fu una Scoperta…oppure…una Invenzione…???
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Suggerimento :…il mirabolante…” Bosone “…
pardon…” Bidone “…di Higgs..recente,mediatico Nobel…
è stato,a mio modesto avviso…una…Invenzione…!!!
al di là della medicina germanica (validissima ma non per tutti, come dice Hamer) vorrei tranquillizzare chiunque sia caduto nella trappola di BigPharma. Anche la medicina ufficiale ora sa che il colesterolo è innocente e va scaginato da ogni accusa. Recenti studi australiani (4 anni fa) danno prove convincenti al proposito. La regione Lombardia non rimborsa più l’esame del colesterolo perchè inutile. L ‘AIFA ha recentemente scritto a tutti i medici raccomandando prudenza nell’uso delle statine soprattutto nel dosaggio. Ricordo anche che nel 1980 il limite del colesterolo era di 300 mg. Ora tutto sappiamo che è 200 e che gli Usa stanno spingendo per portarlo a 180. Io vorrei proporre a BigPharma di ridurre il valore massimo a 25mg, così il profitto è assicurato. Una cosa simile sta succedendo per i valori “normali” di pressione arteriosa. Per decenni abbiamo considerato che 140/90 erano i limiti da non superare. Ora si fa un gran parlare della riduzione a 120/80. BigPharma non demorde mai!!! Siamo noi che non dobbiamo cadere nelle trappole e soprattutto dobbiamo liberarci dalla paura.