Per chi frequenta già queste pagine, niente di nuovo: solo una conferma.
Per chi capita da queste parti per la prima volta, qualcosa che potrà sconvolgere, quindi un minimo di introduzione è necessaria. Qui si sostiene la Nuova Medicina Germanica del Dr.Hamer e, a corollario (ma neanche tanto), si sostiene la visione di Bechamps (pare riconosciuta anche dal suo grande avversario Pasteur che dichiarò, verso la fine della sua vita: “Béchamp avait raison, le microbe n’est rien. Le terrain est tout” cioè Bechamps aveva ragione, il microbo non conta nulla, quello che conta è il terreno) contrapposta a quella originale di Pasteur, che è poi diventata la base di tutta la medicina e della farmacologia moderna: ci ammaliamo a causa dei virus.
Mentre per la NMG non sono funghi, microbi, batteri e virus a farci ammalare ma questi, al contrario, sono nostri alleati e collaborano nei processi biologici naturali previsti dalla natura.
Per cui, per gli amici che dicono: “Io non manderei i miei figli – vaccinati – in classe con bambini non vaccinati” (ma come? Dovrebbe essere il contrario, cioè, a rigore, i non vaccinati a correre rischi, no?), copio e incollo questo articolo sulla scomparsa dell’Ebola…. PRIMA dell’avvento del vaccino. Un po’ sorprendente, no?
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Articolo originale qui.
14 gennaio 2016: L’OMS dichiara la fine dell’epidemia di Ebola in Africa.
Il 2014 è stato un anno tragico in Sierra Leone e in altri paesi africani, tanto che il panico per “ebola” ha attanagliato il mondo intero.
In quel periodo di immersione nell’aggressiva atmosfera mediatica, ne avevo scritto un articolo piuttosto “dietrologico”.
Nello stesso articolo riportavo alcuni famosi studi su quell’errore prospettico che può far credere che un solo farmaco vaccinale sia in grado di eliminare una cosiddetta “malattia”, sull’esempio del vaccino per il morbillo.
Il caso “ebola”, sfortunatamente a noi contemporaneo, ci mostra qui e ora in modo diretto quanti numerosi altri fattori entrino in gioco, ponendo un limite a quell’assolutismo positivistico, antropocentrico e di fatto irreale, che tende ad accreditare in toto alla tecnologia farmaceutica il potere del controllo sui fenomeni epidemici.
Tra ottobre e dicembre 2014 in Sierra Leone l‘incidenza dei nuovi casi di ebola era di 500 a settimana.
Poi, improvvisamente, da gennaio 2015 osserviamo “un miglioramento della situazione con i casi che diminuiscono drasticamente per arrivare agli ultimi mesi di quest’anno con una media di 25 casi a settimana.
È difficile identificare un’unica ragione alla base di questo netto miglioramento registrato dall’inizio dell’anno corrente ma, da epidemiologo che ha seguito sul campo tutta l’evoluzione dell’epidemia dall’inizio, sottolinerei la fondamentale, anche se tardiva, responsabilizzazione delle autorità locali insieme all’aumento significativo del personale tecnico a supporto degli operatori locali.”
Oggi, gennaio 2016, il vaccino per l’ebola ancora non è distribuito perchè è in fase di test, eppure già da un anno l’incidenza dei sintomi fra la popolazione è crollata drasticamente fino ad essere ormai del tutto assente, grazie alla ripresa del controllo sanitario all’interno di una comunità allo sbando, con l’utilizzo di quelle “misure di salute pubblica fin qui adoperate, ovvero la ricostruzione dettagliata dei contatti, la sensibilizzazione nelle comunità, le sepolture sicure, il supporto psico-sociale oltre, ovviamente, all’isolamento e trattamento dei casi.”
Le citazioni in corsivo sono di un epidemiologo di Medici Senza Frontiere da La Stampa.
Se il vaccino avrà una qualche efficacia sarà certamente di aiuto in futuro, tuttavia non possiamo oggi ringraziare il medicinale, con grande fiato alle trombe del progresso, semplicemente perchè il medicinale non ha fatto in tempo ad intervenire.
Ma se, allo stesso tempo, lasciamo completamente in ombra l’altro lato della medaglia, perdiamo l’informazione più significativa: con o senza vaccino, prendersi cura di una comunità in gravi condizioni è stato un intervento di per sé efficace e sufficiente.
Un principio che è universalmente valido, lo sappiamo bene nel modello delle 5LB, perchè è sempre vero anche nei confronti del singolo individuo.
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