Come scritto anche in altri punti, come ad esempio in “Hamer confermato dal Vangelo”, o “Gesù bugiardo?”) la bellezza delle scoperte del dr.Hamer, raggruppate nella sua Nuova Medicina Germanica, per me sta nella capacità di riconciliare scienza e fede, immanente e trascendente, insegnamenti di Gesù con il funzionamento del nostro corpo. I processi biologici scoperti da Hamer, sconosciuti fino a pochi decenni fa (e per la maggior parte della gente sconosciuti tuttora, ahimè) danno invece ragione di fenomeni altrimenti incomprensibili, il più delle volte attribuiti al caso, ad una generica “familiarità” o “predisposizione”, all’età, al fumo, all’obesità.
Oggi vorrei accennare brevemente alla relazione fra la cosiddetta “malattia”, o, come la chiama il naturopata Adriano Buranello, “bioattia” (anche “benattia”, pur capovolgendo il male in bene, dava comunque un giudizio di merito: invece “bioattia” sottolinea un processo biologico, senza alcuna classificazione) e la fede. Non consideriamo qui fenomeni da pronto soccorso, tagli, bruciature, scottature, sbucciature, rotture di ossa, per le quali la natura meccanica della causa è abbastanza evidente: consideriamo le malattie classiche, dal tumore, nelle sue varie forme, ai problemi della pelle, siano essi eczemi, psoriasi o altro; gastriti, disturbi dell’apparato digerente, ecc. Chi conosce la NMG sa bene che sotto il termine malattia in realtà sta un processo di reazione ad un conflitto improvviso, inaspettato, e vissuto in solitudine, che in qualche modo attiva un programma Speciale, Biologico, Sensato, finalizzato alla sopravvivenza dell’individuo e del gruppo. E chi conosce la NMG sa che i tipi di conflitto che si possono vivere sono Attacco, solitudine, separazione, boccone (non avere ciò di cui si necessita per vivere), paura di morire.
E nonostante secondo alcuni i conflitti sono inevitabili (anche perchè, se fossero prevedibili, si eviterebbero), io credo che una persona carrozzata con una fede profonda, anzi una Fede profonda, sia in qualche misura dotata di una corazza che attenua, smorza e disinnesca in qualche caso del tutto ogni tipo di conflitto che possa insorgere.
Se infatti
- Sono fiducioso in un Dio che non mi farà mai mancare nulla di quello che necessito per vivere, compe potrò soffrire il conflitto di mancanza del boccone vitale?
- Sono fiducioso in un Dio che ha riservato per me il meglio che c’è, come posso subire il conflitto di territorio, attaccandomi al mio piccolo metro quadro? Dio ha riservato per me molto di più!
- Sono fiducioso in un Dio che è al di sopra di chiunque, onnipotente e amoroso dei suoi figli, cosa posso temere in caso di attacco?
- E proprio perchè ho questa fiducia, queste fede, e so che la vita è un passaggio, ma la Vita vera, quella eterna, non ce la può togliere nessuno, non vivrò in maniera molto ma molto più attenuata la paura della morte?
Mi rendo conto che tali considerazioni possono suscitare almeno un paio di obiezioni. La prima riguarda la responsabilità personale: se le malattie non sono una aggressione dall’esterno, ma il risultato, biologico e coerente, del nostro vissuto e del nostro modo di porci di fronte alla vita, la NMG può risultare ostica, dura da digerire a molti, che non vogliono mettersi in discussione. Per questo Trupiano ha scritto: “per molti, ma non per tutti”. La seconda è che molti santi, molti uomini di Dio, hanno sofferto, per tutta la loro vita, malattie e sofferenze enormi, incompatibili con le spiegazioni riportate sopra, almeno all’apparenza. Su questo non saprei cosa dire se non che le leggi biologiche sono, in quanto biologiche, universali. E non è detto che una persona, che ha saputo trasformare la propria vita e la doni agli altri e a Dio, non abbia per questo dei conflitti e dei processo biologici che agiscono come agirebbero per tutto il resto dell’umanità; senza per questo nulla togliere al valore della loro santità. Altro discorso sarebbe da fare per l’assunzione volontaria di sofferenze altrui, ma qui il discorso si fa più complesso e lo affronteremo in altra occasione.
Quello che mi premeva dire era che alla luce delle scoperte di Hamer, si capisce come una persona illuminata dalla fede avrà una vita ed uno stato di salute più “impermeabile” alle paure ad ai conflitti e quindi alle conseguenti malattie che affliggono l’umanità. E la malattia diventa quindi una splendida opportunità di crescita: un’occasione per capirsi meglio, abbandonare qualche legame e crescere un po’ di più, se non si vuole ricadere nello stesso conflitto, negli stessi errori, negli stessi attaccamenti. Come citato da Trupiano: “O ti elevi, o ti levi (di torno)“. La vita è una palestra dove fare esercizio e crescere: e anche a questo serve tutto quello che ci capita, se lo sappiamo accettare e capire.
Aggiornamento: copio e incollo questo pezzo carino che mi è stato passato, trovo che “capiti a fagiolo”!
LA CLINICA DEL SIGNORE :
Sono stato nella clinica del Signore per farmi dei controlli di routine e ho constatato che ero ammalato:
Quando il Signore mi misurò la pressione, ho visto che avevo la Tenerezza “bassa”.
Nel misurarmi la temperatura, il termometro registrò 40º di Ansietà. Mi fece un elettrocardiogramma e la diagnosi fu che avevo bisogno di diversi by pass di Amore, perchè le mie arterie erano bloccate dalla Solitudine e non irroravano il mio cuore vuoto.
Andai in Ortopedia, dato che non potevo camminare al fianco del mio fratello, e non potevo dargli un abbraccio fraterno, perché lo avevo fratturato inciampando nell’Invidia. Mi riscontrò anche una Miopia, dato che non potevo vedere al di là delle cose negative del mio prossimo. Quando dissi di essere Sordo, il Signore mi diagnosticò che avevo tralasciato di ascoltare ogni giorno la sua Voce.
È per questo che il Signore mi ha fatto una consulenza gratuita, e, grazie alla sua grande misericordia, prometto che, uscendo da questa Clinica, prenderò solamente le medicine naturali che mi ha prescritto attraverso la sua Verità:
•Appena alzato dal letto, bere un bicchiere di “Riconoscenza”.
•Prima di andare al lavoro, prendere un cucchiaio di Pace.
•Ad ogni ora, ingerire una compressa di Pazienza e una coppa di Umiltà.
•Al ritorno a casa, iniettarmi una dose di Amore x la mia famiglia.
•E, prima di andare a letto, prendere due capsule di Coscienza Tranquilla.
•Non deprimerti nè disperarti prima di vivere questo giorno. Dio sa come ti senti. Dio sa perfettamente quello che sta succedendo nella tua vita, proprio in questo momento,
•Il disegno di Dio su di te è meravigliosamente perfetto. Egli desidera mostrarti molte cose che comprenderai solamente stando nel posto dove attualmente stai ora e nella condizione che vivi in questo posto.
•Che Dio ti Benedica sempre!!
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