E così, un pochino alla volta, a forza, in maniera quasi impercettibile, con una serie di “buone” motivazioni a contorno, stiamo arrivando ad impedire il pensiero. Il pensiero??? E come si fa ad impedire a qualcuno di pensare qualcosa??? Ma soprattutto: perchè deve essere un REATO? Reato deriva dalla parola latina RES, cosa, oggetto, qualcosa di concreto. Se io rubo una bicicletta a qualcuno, ecco, c’è un reato; ma se io penso di qualcuno che è un cretino, e non faccio nient’altro, come posso compiere un reato? (anzi, a maggior ragione: se penso che uno sia un cretino e tengo per me la cosa, casomai dovrebbero darmi un premio, perchè non ho dato seguito, con gli atti, ad un mio pensiero).
Invece ora no: stiamo arrivando al punto in cui una persona potrà essere incarcerata per le sue opinioni: è successo ad un signore tedesco di cui riporto la lettera. Ma soprattutto, mi domando: come ci si potrà difendere da una accusa del genere? Immagino il dialogo. Giudice: “Lei è negazionista!“. Imputato: “No, non è vero!“. Giudice: “Lei dice così per difendersi, ma in realtà la pensa diversamente! Mi provi che non è vero, se ci riesce! Colpevole!”
Come per il reato di “omofobia” (ne abbiamo parlato qui, qui e qui): provate a dimostrare di NON avere paura degli omosessuali: cosa dovrete fare per dimostrarlo?
Vi sembra impossibile? Leggete la testimonianza sotto.
7 febbraio 2015
Caro Signor Dieudonné,
Ho chiesto a uno dei miei amici francesi di trasmetterle questa lettera e pubblicarla per me.
Non posso farlo io stesso poiché sono prigioniero politico nella Repubblica Federale Tedesca- solo per un motivo totalmente non violento.
Solo per aver usato la libertà d’espressione, sono imprigionato da ormai tre anni. Che ipocrisia: da un lato scandiscono “Io sono Charlie” lodando la più totale libertà di espressione e con la pretesa di combattere il terrorismo ; e dall’altra sono loro stessi terroristi contro la libertà di espressione ! Nel 2012, dopo essermi esiliato sette anni in diversi paesi, sono stato arrestato in Portogallo e estradato nella RFT per avere espresso i miei pensieri [contro la guerra in Irak, denunciando il governo degli Stati Uniti e il genocidio amerindiano]*nel 2002 e nel 2003.
E’ evidente che io fossi colpevole perché non ho usato la buona libertà di espressione, quella al solo fine di umiliare le religioni e di urtare diversi milioni di persone con disegni sul profeta Mohamed; ho usato la cattiva libertà di espressione, quella che riguarda la critica delle storie di Olocausto: storie messe in opera da una potentissimo e molto influente lobby organizzata, che esercita un business e fa pressione sulle politiche e la Finanza.
Ho quindi imparato che la democrazia permetteva di urtare le sensibilità religiose di parecchi milioni di persone nel mondo ma non permetteva di disturbare il business di un certo gruppo di individui con questioni imbarazzanti.
Chi ha bisogno di una “democrazia” come quella, a parte quegli stessi individui? Ho sempre creduto che la democrazia difendesse gli interessi del popolo, non di un piccolo ma molto influente gruppo di uomini d’affari e incantatori professionisti apolidi.
La mia pena é finita nell’ottobre 2014 ma non sono stato liberato. Devo restare qui aspettando un altro processo che hanno aperto contro di me per “negazione di crimini contro l’umanità”.
Sono accusato di aver “negato l’Olocausto” in alcune lettere private, scritte mentre ero in prigione in Portogallo e aspettavo la mia estradizione.
Il soggetto delle mie lettere non era di abbordare la questione dell’ “Olocausto” in particolare, ma solo di chiedere perché la libertà di espressione non fosse effettiva per questo periodo della Storia.
Il procuratore ha detto che fare questa domanda costituiva in sé un delitto poiché le mie intenzioni erano di negare l’ “Olocausto”. La Corte ha detto che dovevo attendere il mio processo in prigione perché ci avrei passato molto tempo per il mio terribile crimine.
Forse, lei e i suoi lettori potreste chiedere all’Ambasciata Tedesca in Francia come può la RFT esclamare “Io sono Charlie” e lodare la libertà di espressione, intimando l’ordine di rispettare questa libertà di espressione alla Cina e alla Russia- mentre persone come me sono rinchiuse come prigionieri politici, come grandi delinquenti, solo a causa di un discorso non violento.
Caro Signor Dieudonné, apprezzo molto il suo lavoro e il suo stato d’animo. Sia certo del mio sostegno e della mia simpatia.
Molto cordialmente,
Gerhard Ittner (1)
Prigioniero politico nella RFT
Questo l’indirizzo del prigioniero politico
Gerhard Ittner
JVA Nürnberg
Bärenschanzstr. 68
D-90429 Nürnberg
Visto che sono un fuorilegge (e lo sarò sempre di più perché io difendo “la verità” e non la legge), cerco di esprimere il mio pensiero il più possibile.
Il fatto che ci sia bisogno di una legge per stabilire una verità indica che quella non può essere la verità poiché la verità non ha bisogno di stampelle, si regge da sola. Da che mondo è mondo si regge da sola.
Questo fatto dimostra molte (brutte, bruttissime) cose. Qualcuna di queste:
Questa è una guerra.
Non esiste la democrazia così come etimoogicamente descritta.
Si sta cercando di schiavizzare gran parte dell’umanità.
Si sta cercando di distruggere i nostro spirito (anima) che è la parte più importante di noi.
…..e altro a seguire….
Sarà interessante andare in tribunale e dimostrare che La Sacra Bibbia (libro ritenuto verità sul quale si fondano “tutte” le leggi dell’occidente compresi i trattati, le leggi del commercio e dell’ammiragliato) è antisemita.
Questa legge è al pari (anzi, ben peggio) dellel leggi razziali al tempo del nazifascismo.
Dici la verità, Davide.
E infatti ogni persona che osa parlare di quanto fosse brutto e diabolico il nazismo (ed INDUBITABILMENTE lo era, con una satanicità DIVERSA da quella altrettanto INDUBITABILE del comunismo) e di quanto siano stati colpevoli i tedeschi a seguirne i principi ispiratori ed i leader politici ed intellettuali e spirituali;
ma che, al contempo, resta stolidamente in silenzio rispetto al regime satanico e demonocratico odierno e che anzi, ancora peggio, addirittura si fa VOLONTARIA CARNEFICE di quei pochi che osano dire la verità, per un basilare amore nei suoi confronti:
fanno semplicemente VOMITARE.
E non fanno VOMITARE solo me.
Ma fanno VOMITARE ogni discepolo e amante di Colui che E’ Verità ed Amore.
E che da diciannove secoli fa sapere questo, ai cristiani di Laodicea che pretendono di non stare né di qua e né di là:
Costoro a cui si rivolge Gesù sono gli stessi che pretendono di “vederci bene”, e di essere “ricchi”, e di essere “ben vestiti”.
E che quindi hanno la pretesa di poter formulare giudizi senza essere allineati con lo Spirito (e nessun TIEPIDO può essere veramente allineato con lo Spirito: per il motivo puro e semplice che non si fa GUIDARE, dallo Spirito).
A costoro Gesù dice ancora:
Cosa diranno, a Gesù Giudice, i VOLONTARI CARNEFICI di oggi? Dopo aver giudicato i tedeschi di ieri come VOLONTARI CARNEFICI?
Cosa diranno del loro essersi considerati “cittadini” di nazioni in cui la strage degli innocenti è stata LEGALIZZATA nel modo PEGGIORE possibile: perché, addirittura, “ospedalizzata” ed ammantata di un TIEPIDO e SATANICO “manto di misericordia”, attraverso una “legge” intitolata “legge per la tutela sociale della maternità”?
Quando poi tu, Davide dici:
Stai in parte riproponendo le Parole di Gesù:
Il Vangelo è OGGI, Davide.
E Gesù sta per venire.
Maranathà.
Vieni Spirito Santo. Lo Spirito Santo viene.
Vieni Signore Gesù. Il Signore Gesù viene.