Premessa: so di fare qualcosa che non dovrei: il sito effedieffe è a pagamento e solo chi ha pagato può leggere gli articoli. Per cui spero di cavarmela invitandovi ad andare ad abbonarvi, e pagare, per avere un servizio di informazione eccellente. Parafrasando Ezra Pound, che disse “.. se un uomo non è disposto a dare la vita per i propri ideali, o valgono poco quegli ideali o vale poco quell’uomo“, dico che se non siamo disposti a pagare, e a contribuire a chi di mestiere si è messo a cercarci le informazioni, beh, allora non è che abbiamo poi tanto diritto di lamentarci se le cose non vanno come vorremmo: prima regola, cominciamo noi a rimboccarci le maniche e a metterci del nostro.
Ciò detto, mi piace ricopiare questo articolo anche perchè, senza mezzi termini, riporta all’aldilà, e lo fa in una maniera che è molto fuori moda, anzi direi quasi malvista: suscita la paura delle conseguenze di una vita dissoluta, in opposizione a Dio. Orrore! Vergogna! Ma come si permette? Far leva su questo? Ma a Dio bisogna andarci per amore, per moto spontaneo, non sotto il ricatto delle pene future!
Ma… e se questo fosse l’unico mezzo che funziona? Non sarebbe lecito, al fine di un bene più grande, usare ciò che veramente funziona? Non fareste forse tutto ciò che è in vostro potere, pur di salvare un figlio? Io non so se questo funzioni meglio o peggio. Però non mi sento di censurare: se anche fosse l’unico elemento di ravvedimento anche per uno solo, perchè togliere questa opportunità?
Insomma, mentre la mia risposta invitava a rivedere tutte le certezze costruite su anni ed anni di medicina allopatica, particolaristica (guardo il particolare slegandolo dall’insieme, commettendo in tal modo un colossale errore), mentre quella pubblicata sul sito di Costanza Miriano invitava a dare valore al dolore, al sacrificio, Blondet, senza mezzi termini e senza scorciatoie ricorda a Veronesi il suo prossimo, imminente, appuntamento.
Con la morte.
E lo invita a non scherzarci troppo su.
Buona lettura.
-oOOo-
Veronesi morirà. Presto. E poi?
Ooopppsssss! Il sito non permette il copia e incolla! Meglio così: ho fatto pubblicità, senza commettere alcunchè di illecito.
(In buona sostanza, Blondet ricorda alcune delle esperienze post mortem in cui, anzichè immagini vellutate di posti paradisiaci, le esperienze sono di ambienti oscuri, agghiaccianti e terrorizzanti. Inutile dire che tutte le persone che sono ritornate hanno completamente cambiato la propria vita (in meglio).)
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AVE*KAESAR…MORITVRI*TE*SALVTANT…!!!
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Mentre illo Babbèo de lo Mattèo,ubiquo su tutti li cànali…24H24…
davvero irresponsàbile,nel suo ” nèuro+delirio ” da onnipotènza…hàhàhà…
s’illude d’aver lui solo…”…le Karte in màno…”…ma che colossàle Renzàta…
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beh…il buòn Blondet ci ramménta che tutti,ma proprio tutti…siàm di fronte…alla Mòrte…!!!
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XIII…la Muèrte…
lo Tredicèsimo+Arcàno+Maggiore…
la Tredicèsima+Làma de li Tarokki…hìhìhì…
lo Tredicèsimo+Triunfo…
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ista è la Kàrta che lo Fàto+Sovràno sta per calàr…su tutti Noi…Nisciuno excluso…!!!
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Volgarmente detti casi di pre-morte sono in verità casi di rtorno dalla morte. Queste persone infatti sono realmente morte, sotto tutti gli aspetti, poi però ritrnano in vita (sotto tutti gli aspetti) e questo nonostante siano stati dichiarati morti anche per ore (con buona pace di chi sostiene che il cervello muore dopo sei minuti senza ossigeno).
🙂
Da: Il profeta, di Khalil Gibran
…
E anche questo vi dirò, benché le mie parole potranno esservi di peso:
L’assassinato non è irresponsabile della propria uccisione,
E il derubato non è privo di colpa nel furto che ha subito.
Né il giusto è incolpevole degli atti del malvagio,
Né chi ha le mani bianche è netto nelle azioni del criminale.
Sì, il colpevole è spesso vittima dell’offeso.
E anche più spesso il condannato porta il fardello per l’innocente irreprensibile.
Voi non potete separare il giusto dall’ingiusto e il cattivo dal buono;
Perché essi stanno insieme davanti al sole, come se il filo nero e il filo bianco fossero insieme
intessuti.
E quando si rompe il filo nero, il tessitore rivedrà tutta la tela, e dovrà esaminare anche il telaio.
Se uno di voi volesse giudicare una moglie infedele,
Metta sulla bilancia anche il cuore del marito, e misuri la sua anima col metro.
E chi volesse frustare l’offensore scruti lo spirito dell’offeso.
E se qualcuno di voi, in nome della giustizia, volesse abbattere la scure sopra il tronco malato,
osservi le radici;
E in verità, troverà le radici del bene e del male, le infeconde e le fertili, tutte intrecciate nel cuore silenzioso della terra.
E voi giudici che volete esser giusti.
Quale sentenza emanate contro chi è onesto nella carne ma è ladro nello spirito?
Che punizione date a chi uccide nella carne, ma è egli stesso ucciso nello spirito?
E come processate colui che con gli atti inganna e opprime,
Eppure è afflitto e oltraggiato?
E come punirete coloro il cui rimorso è già più grande che il loro misfatto?
Non è forse il rimorso la giustizia amministrata proprio da quella legge che servireste contenti?
Tuttavia non potete imporre il rimorso all’innocente né toglierlo dal cuore del colpevole.
Non chiamato esso chiama nella notte, affinché gli uomini si sveglino e scrutino se stessi.
E voi che volete capire la giustizia, come potrete farlo se non studiando ogni fatto nella pienezza della luce?
Solo allora saprete che l’eretto e il caduto sono un unico uomo che vive nel crepuscolo fra la notte del suo io pigmeo e l’alba del suo io divino,
E che la pietra angolare del tempio non è più elevata della pietra più bassa delle sue fondamenta.
Beh…alla luce del presènte stàto delle còse…
osservàndole dall’immortàle Poèma omèrico…
l’Itàlia attuàle somiglia assài alla mitica Itaca…
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latitànte e dispèrso il legittimo REX
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impazzàno ‘sti nòvi Proci,impostori ed usurpatori,
sfacciatissimi parassiti…” rappresentativi “…
vessàndo e tartassàndo l’inèrme Popol bue…
beh…se dovesse tornàr il divino Odissèo…
li metterèbbe tutti quànti a sicura Muèrte…
cosi come justamente fece il Profèta Elìa…
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stéssa LEX…e clàssica…e Biblica…hàhàhà…
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non furon…”buonìsti,perdonìsti,pacifìsti”…hìhìhì…
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QVIA…
per tutta ‘sta maledettissima Gentàglia,
criminàli Canàglie,che sànno benissimo
tutto il malèfico Màle che ci fànno…
il pìo ” Gandhìsmo ” è medicina inefficàce:
se ne fàn sonorissime,beffàrde bèffe,
continuàndo,impertèrriti,a delinquere…
ERGO…
andrà applicàta loro la dura,spietàta,crudele
Legge del Pàdre…
la sola che pòssa sbarazzàrci di costoro…!!!
…tròppo tènera…tròppo dolce…tròppo mite…
essèndo,purtròppo,
la Legge del Figlio…
tròppo Sublime…pei sinistri Tèmpi odièrni…
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ché,se ne approfittàno…’sti maledetti càni…!!!
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Tanto…alla fine…saremo graziàti…
saremo perdonàti…su questo confidano…
‘sti fessissimi féssi…che di certo si illudono…
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AMEN…PRIMO*RE*XVIII*40…ALLELVJA…!!!
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