Un governo, sia esso nazionale, regionale o comunale, può agevolare operatori economici in diversi modi: può diventare acquirente diretto di beni e servizi forniti da tali soggetti (vedi ad esempio quando una regione acquista per le sue USL protesi da un dato fornitore, magari evitando procedure di appalto o scrivendole in maniera tale che favoriscano un dato fornitore), può promuovere leggi che incentivino l’acquisto di determinati beni, magari con incentivi alla rottamazione, o con norme che impongano standard qualitativi, di emissione, ecc. per le quali è indispensabile sostituire i beni in uso.
Nel caso delle banche la cosa più semplice qual’è? Dato che la principale prerogativa di un governo, il vero e proprio monopolio naturale, vale a dire l’emissione di denaro, gli è già stata regalata da tempo, cos’altro può restare per favorire ancora questa “classe“? A ben pensare, una banca guadagna dal debito, motivo per cui Ezra Pound aveva detto: “Una nazione senza debiti fa la rabbia dei banchieri”; e chi, meglio di uno stato, può accumulare debiti enormi senza il rischio di fallire?
Ecco perchè gli stati, tutti gli stati, sono sommersi da debiti inconcepibili, che non verranno mai ripagati, e che se da una parte garantiscono al sistema bancario un flusso costante di denaro, dall”altra gravano sempre di più sulle tasche dei cittadini (ormai il gettito IRPEF si avvicina alla sola spesa per interessi sul debito, in Italia).
Ma soprattutto ecco perchè gli stati, tutti gli stati, spendono e spandono a più non posso, anche in opere assolutamente inutili, assolutamente antieconomiche e assolutamente contrastate e non volute dalla popolazione (vedi TAV di val di Susa, vedi guerre di aggressione assurde verso stati che non ci avevano fatto niente, ecc.).
- Per creare il “rischio” di default; che automaticamente ->
- richiede l’intervento del fondo monetario internazionale (IMF) che arriva “in soccorso“, ->
- a condizione che vengano accettate le stringenti norme che riducono le garanzie per lavoratori, aumentano il prelievo fiscale, riducono l’erogazione dei servizi sociali minimi garantiti (scuola, sanità, previdenza).
Guardate questo bellissimo video prodotto in Grecia: hanno capito tutto e lo hanno messo in chiaro (peccato sia in greco, in compenso ci sono i sottotitoli … in inglese): un quadro chiaro e illuminante.
Post Scriptum del 9/9/01: anche la diffusione di notizie preoccupanti, notizie di crisi, di disoccupazione, di inflazione, di borse che “crollano“, di voragini del disavanzo e del debito pubblico, date o anche solo accennate, servono a creare il clima di paura propedeutico all’introduzione di nuove forme di “austerity” e di “rigore”: la famosa medicina amara che uno accetta di prendere solo se spaventato a morte…
BEPPE grillo.
si e’ risvegliato dal letargo: C’erano una volta i parlamenti, i governi federali e nazionali, i pubblici dibattiti sul futuro delle nazioni. C’era persino l’ONU che non funzionava un granché, ma era pur sempre uno straccio di organo rappresentativo. Tutto questo è memoria, cenere di democratica parvenza, polvere del passato. Non conta più nulla. Altri organismi li hanno superati con sigle misteriose per la gente: WTO, BCE, FMI. Il nostro destino è nelle loro mani, ma non sappiamo chi li dirige, chi ne decide gli obiettivi. Nessuno ne ha eletto i rappresentanti, ma da loro dipendono le nostre vite. La BCE, una banca, può inviare, senza che nessuno più si scandalizzi, una lettera a un governo in carica dettandogli le condizioni e minacciandolo di licenziamento. Il WTO può decidere di sconquassare il mondo con la libera economia, una parodia del libero amore dei figli dei fiori trasformati in figli delle banch. La produzione può essere affidata dalle multinazionali a bambini indiani o a lavoratori cinesi senza alcun diritto sindacale. Trasferita da Stati con norme severissime sull’ambiente, alle quali le aziende devono attenersi pena la loro chiusura, a Stati dove tutto è permesso. Di che competizione globale stiamo parlando? La competizione esiste a parità di regole, di diritti. E’ più corretto parlare di sfruttamento globale, di abbassamento generale dei salari nelle nazioni industrializzate, della perdita di conquiste sociali e sindacali frutto delle lotte delle generazioni precedenti. Chi ha deciso tutto questo? Il WTO. E in nome in di chi? Il FMI internazionale ricorda gli avvoltoi. I suoi rappresentanti arrivano quando uno Stato sta tirando le cuoia per proteggere interessi internazionali. La Grecia non può andare subito in default. Se fallisse, potrebbero fallire le banche francesi che detengono il suo debito. Quindi prima deve vendere il suo patrimonio nazionale e salvare le banche. Il mondo è bancocentrico e di politica sociale non si discute nemmeno più. La UE è stata sostituita dalla BCE, l’ONU dal WTO, i governi dal FMI. Le stesse guerre hanno ormai solo finalità economiche, non più ideologiche, religiose o territoriali come ha dimostrato la guerra in Libia. Le banche finanziano le guerre che a loro volta finanziano le banche. In albergo ti chiedono la carta di credito al posto della carta di identità. Alla nascita ti attribuiscono il codice fiscale, insieme alla quota personale di debito pubblico, prima di assegnarti un pediatra. I politici sono i camerieri dei banchieri e noi paghiamo il conto.
copy&paste dal sito di Beppe Grillo
In effetti mi sono accorto che Grillo si sta spingendo un po’ oltre… che sia per questo che Travaglio l’ha abbandonato?
Giusta osservazione..
sappiamo che ci sono argomenti “tabù”.. che il debunker di turno non tratterà mai.. ci vuole Coraggio!!
cito come l’intendeva un maestro spirituale ora scomparso:
IL CORAGGIO
La vita è incerta: l’incertezza è la sua natura intrinseca.
Una persona intelligente rimane sempre nell’incertezza.
La disponibilità stessa a rimanere nell’incertezza è coraggio.
La disponibilità stessa a rimanere nell’incertezza è fiducia.
Una persona intelligente è quella che rimane vigile di fronte a qualsiasi situazione e risponde con tutto il suo cuore.
Non sa che cosa le accadrà, non può dire: “Se farò questo, mi accadrà quest’altro”. La vita non è una scienza, non è una catena di causa/effetto. Se scaldi l’acqua a cento gradi, evaporerà: questa è una certezza; ma nella vita reale non ci sono certezze simili a questa! Ciascun individuo è una libertà, una libertà sconosciuta. E’ impossibile fare previsioni, è impossibile aspettarsi qualcosa; si deve vivere con consapevolezza e acquisire la capacità di comprendere. Se comprendete, vedrete che l’insicurezza è una parte intrinseca della vita, ed è bene che sia così: in questo modo la vostra vita diventerà libera e sarà un susseguirsi di sorprese.
Osho
Osho… andrebbe approfondito! Hai letto l’articolo di Franceschetti su Osho? http://paolofranceschetti.blogspot.com/2010/06/lassassionio-di-osho-perche-si-uccide.html
Grazie per la segnalazione, condivido l’articolo.. ti dirò, che quanto in esso sostenuto completa il quadro che mi ero fatto sulla morte di Osho, un maestro spirituale che aveva lasciato cadere due delle paure sulle quali si fonda l’attuale potere:
la paura della perdita economica..
la paura della morte..
Tutto ciò poteva quindi contribuire a scardinare un sistema di potere basato sull’inganno.
Cito: “Si dovrebbe accogliere la morte con gioia… è uno dei più grandi eventi della vita. Nella vita, esistono solo tre grandi eventi: la nascita, l’amore e la morte. La nascita, per tutti voi, è già accaduta: non potete farci più nulla. L’amore è una cosa del tutto eccezionale… accade solo a pochissime persone, e non lo si può prevedere affatto.
Ma la morte, accade a tutti quanti: non la si può evitare. È la sola certezza che abbiamo; quindi, accettala, gioiscine, celebrala, godila nella sua pienezza. La morte è semplice svanire nella fonte. La morte è andare nel regno di ciò che non è manifesto: è addormentarsi in Dio.
Di nuovo tornerai a fiorire. Di nuovo rivedrai il sole e la luna, e di nuovo e ancora… fino a quando non diventi un Buddha, fino a quando non riuscirai a morire in piena coscienza; fino a quando non sarai in grado di rilassarti in Dio consciamente, con consapevolezza.
Solo allora, non esiste ritorno: quella è una morte assoluta, è la morte suprema.”
Su: “…maestro spirituale che aveva lasciato cadere due delle paure sulle quali si fonda l’attuale potere:
la paura della perdita economica..
la paura della morte”
sono d’accordo; ma credo che la morte sia entrata nel mondo per l’invidia del Falsario, non era certo nei piani di Dio; so che Francesco la chiamava “sorella morte”, che va accettata senza ribellione, ma addirittura gioirne, no!
Anche sull’amore sarei leggermente diverso: non è una cosa “che capita”, come una vincita alla lotteria, ma una ATTIVITA’ che deve diventare la nostra stessa ragione di vita!
Travaglio, il negazionista del signoraggio? Quello che se non ha un foglio o un gobbo da leggere non sa cosa dire? Quello che copia gli articoli di Claudio Messora?
Se i travaglio e costui…
Mah, io non lo criticherei su questo: su quello che dice credo sia molto preparato e competente. Il problema è quello che NON dice: signoraggio, 11/9, scie chimiche, unione europea e trattato di Lisbona…
Quelli che osano dire la verità, come Barnard che ha cominciato sui farmaci, ma poi anche questione ebreo-palestinese, Lisbona, o Blondet, sull’11 Settembre, vengono emarginati e non andranno MAI in TV.
Ti racconto questo aneddoto, vero, perchè riferitomi da persona diretta testimone: quando è partito il giornale “Il Fatto quotidiano”, è stato chiesto ad una firma abbastanza nota di collaborare. Questi ha risposto: “Sì, a patto che mi lasciate scrivere di tutto, compreso l’imbroglio della comunità europea e del trattato di Lisbona”. E la risposta è stata: no, grazie, meglio di no.
Ripeto: il problema non è quello che lui dice, che saranno anche tutte cose sacrosante: il problema sta in tutto quello che NON dice! Un gatekeeper dei più bravi, insomma.
si come gatekeeper e’ davvero bravo, quindi sfondiamo i gates e mandiamo a lavare le scale i keepers, dico bene o c’ho raggione?