Avevo visto l’inizio di questo video (vedi sotto) e, colpito dalla bravura del ragazzo (oltre che dalla sua sciarpetta palestinese, lo ammetto), l’ho subito linkato sul mio canale telegram.
Poi, guardandolo con maggior calma,
l’ho tolto, e credo di non sbagliarmi pensando che si tratti di una ben congegnata operazione di gatekeeping, ecco perchè:
- la critica al sistema è generica e priva di elementi di novità o di approfondimento; ne cita alla fine solo 3 ma con gravi carenze (vedi punti successivi);
- Primo elemento di critica: la scuola. Dice che è fatta per indottrinare, per educare i giovani all’obbedienza, ma non specifica nessun tipo di soluzione o di alternativa. Vero è che i programmi potrebbero far pensare a questo, ma perchè non insistere sul fatto che in realtà ci sono tanti bravi insegnanti che insegnano ai ragazzi a ragionare? Perchè non dare almeno delle proposte alternative? Non è che sparare a zero sulla scuola possa avere l’effetto, sui ragazzi, di impegnarsi ancora meno e diventare, nella loro ignoranza, elementi ancora più facili da controllare?
- Secondo elemento di critica: la sanità e l’industria farmaceutica. Vero che l’industria farmaceutica la fa da padrone, ma solo per la pigrizia e l’ignoranza della gente, alimentate dalla paura della malattia e della morte. Anche qui: perchè non dare soluzioni, come ad esempio invitare le persone a documentarsi e studiare, ad esempio le 5 leggi biologiche del dr.Hamer?
- Terzo elemento di critica: il sistema economico. Ok la critica, ma perchè nessun accenno al vero problema, cioè il modo in cui viene creato il denaro, che permette a chi ne usufruisce di impossessarsi, in maniera occulta, del mondo? Tutta la critica perde valore se non si accenna neanche a questo importantissimo aspetto.
Ulteriore considerazione: il video è fatto benissimo, da veri professionisti (vedi ad esempio la scena finale dove il ragazzo è a piedi nudi sul deserto), e domandatevi:
può un ragazzo, per quanto bravo e preparato, fare un video di così alto livello, se non è supportato da una produzione ed una regia che le tasche di un individuo solo non si possono permettere?
Caro Daniele di Benedetti,
se non metti il dito nella piaga (o nelle piaghe),
- manchi il bersaglio, nella migliore delle ipotesi,
- sei un gatekeeper, nella peggiore.
@Ing Alberto Medici
1. Bastava andare sul suo sito:
https://www.dibenedetti.com/chi-sono/
per rendersi conto che di dissenso autentico neanche l’ombra e infatti lui stesso mette subito in bella mostra “Hanno scritto e parlati di me” che non sono altro che i classici TV e giornaloni , stai pur certo che se avesse espresso dissenso autentico con soluzioni alternative efficaci annesse, di lui non avrebbero mai parlato. come mai? Vedasi i prossimi punti.
2. “Classifica libertà di stampa, l’Italia peggiora: Armenia e Tonga fanno meglio di noi”
di Alessandro Cipolla per Money.it
08/05/2024
Il rapporto 2024 sulla libertà di stampa di Reporter sans frontier vede l’Italia al 46° posto, peggiorando di cinque posizioni rispetto all’anno precedente.
Classifica libertà di stampa, dov’è l’Italia? Stando al World Press Freedom Index 2024, l’annuale rapporto sulla libertà di stampa di Reporter sans frontier, il nostro Paese non sembrerebbe passarsela molto bene peggiorando di sei posizioni rispetto al 2023.
Il World Press Freedom Index è una classifica annuale in cui viene valutata la situazione dei vari Paesi, esclusi quelli più piccoli, relativa alla libertà di stampa focalizzandosi soprattutto sulle pressioni e gli attacchi diretti ricevuti dai media.
La classifica 2024 sulla libertà di stampa stilata da Rsf vede l’Italia al 46° posto – su 180 Paesi presi in esame – di questa speciale graduatoria: nel 2023 invece era al 41° posto.
“La libertà di stampa in Italia continua a essere minacciata dalle organizzazioni mafiose, soprattutto nel Sud del Paese, nonché da vari piccoli gruppi estremisti violenti – si legge nel rapporto -. I giornalisti denunciano anche i tentativi da parte dei politici di ostacolare la loro libertà e di coprire i casi giudiziari attraverso una ‘legge bavaglio’”.
Due sarebbero così le criticità maggiori per quanto riguarda la situazione della stampa in Italia: l’aspetto economico – ovvero gli stipendi dei giornalisti – e quello politico, visto il legame strettissimo che da noi c’è tra i partiti e una buona fetta dei media.
Classifica libertà di stampa: Italia al 46° posto
Questo è il responso del World Press Freedom Index 2024, una sorta di classifica in merito alla libertà di stampa in tutto il mondo.
• 1 Norway 91.89
• 2 Denmark 89.6
• 3 Sweden 88.32
• 4 Netherlands 87.73
• 5 Finland 86.55
• 6 Estonia 86.44
• 7 Portugal 85.9
• 8 Ireland 85.59
• 9 Switzerland 84.01
• 10 Germany 83.84
• 11 Luxembourg 83.8
• 12 Latvia 82.9
• 13 Lithuania 81.73
• 14 Canada 81.7
• 15 Liechtenstein 81.52
• 16 Belgium 81.49
• 17 Czechia 80.14
• 18 Iceland 80.13
• 19 New Zealand 79.72
• 20 Timor-Leste 78.92
• 21 France 78.65
• 22 Samoa 78.41
• 23 United Kingdom 77.51
• 24 Jamaica 77.3
• 25 Trinidad and Tobago 76.69
• 26 Costa Rica 76.13
• 27 Taiwan 76.13
• 28 Suriname 76.11
• 29 Slovakia 76.03
• 30 Spain 76.01
• 31 Moldova 74.86
• 32 Austria 74.69
• 33 Mauritania 74.2
• 34 Namibia 74.16
• 35 Dominican Republic 73.89
• 36 North Macedonia 73.78
• 37 Seychelles 73.75
• 38 South Africa 73.73
• 39 Australia 73.42
• 40 Montenegro 73.21
• 41 Cabo Verde 72.77
• 42 Slovenia 72.6
• 43 Armenia 71.6
• 44 Fiji 71.23
• 45 Tonga 70.11
• 46 Italy 69.8
• 47 Poland 69.17
• 48 Croatia 68.79
• 49 Romania 68.45
• 50 Ghana 67.71
• 51 Uruguay 67.7
• 52 Chile 67.32
• 53 Ivory Coast 66.89
• 54 Belize 66.85
• 55 United States 66.59
• 56 Gabon 65.83
• 57 Mauritius 65.55
• 58 Gambia 65.53
• 59 Bulgaria 65.32
• 60 Liberia 65.13
• 61 Ukraine 65
• 62 South Korea 64.87
• 63 Malawi 64.46
• 64 Sierra Leone 64.27
• 65 Cyprus 63.14
• 66 Argentina 63.13
• 67 Hungary 62.98
• 68 OECS 62.83
• 69 Congo-Brazzaville 62.57
• 70 Japan 62.12
• 71 Comoros 61.47
• 72 Andorra 61.44
• 73 Malta 60.96
• 74 Nepal 60.52
• 75 Kosovo 60.19
• 76 Central African Republic 60.12
• 77 Guyana 60.1
• 78 Guinea 59.97
• 79 Botswana 59.78
• 80 Niger 59.71
• 81 Bosnia-Herzegovina 58.85
• 82 Brazil 58.59
• 83 Panama 58.55
• 84 Qatar 58.48
• 85 Eswatini 58.31
• 86 Burkina Faso 58.24
• 87 Thailand 58.12
• 88 Greece 57.15
• 89 Benin 56.73
• 90 Northern Cyprus 56.72
• 91 Papua New Guinea 56.02
• 92 Guinea Bissau 55.95
• 93 Haiti 55.92
• 94 Senegal 55.44
• 95 Zambia 55.38
• 96 Chad 54.81
• 97 Tanzania 54.8
• 98 Serbia 54.48
• 99 Albania 54.1
• 100 Madagascar 54.07
• 101 Israel 53.23
• 102 Kenya 53.22
• 103 Georgia 53.05
• 104 Angola 52.44
• 105 Mozambique 52.42
• 106 Maldives 52.36
• 107 Malaysia 52.07
• 108 Burundi 51.78
• 109 Mongolia 51.34
• 110 Ecuador 51.3
• 111 Indonesia 51.15
• 112 Nigeria 51.03
• 113 Togo 50.89
• 114 Mali 50.56
• 115 Paraguay 50.48
• 116 Zimbabwe 50.31
• 117 Brunei 50.09
• 118 Tunisia 49.97
• 119 Colombia 49.63
• 120 Kyrgyzstan 49.11
• 121 Mexico 49.01
• 122 Lesotho 48.92
• 123 Democratic Republic of Congo 48.91
• 124 Bolivia 48.88
• 125 Peru 47.76
• 126 Singapore 47.19
• 127 Equatorial Guinea 46.49
• 128 Uganda 46
• 129 Morocco / Western Sahara 45.97
• 130 Cameroon 44.95
• 131 Kuwait 44.66
• 132 Jordan 44.3
• 133 El Salvador 44.01
• 134 Philippines 43.36
• 135 Hong Kong 43.06
• 136 South Sudan 42.57
• 137 Oman 42.52
• 138 Guatemala 42.28
• 139 Algeria 41.98
• 140 Lebanon 41.91
• 141 Ethiopia 41.37
• 142 Kazakhstan 41.11
• 143 Libya 40.59
• 144 Rwanda 40.54
• 145 Somalia 39.4
• 146 Honduras 38.18
• 147 Bhutan 37.29
• 148 Uzbekistan 37.27
• 149 Sudan 35.73
• 150 Sri Lanka 35.21
• 151 Cambodia 34.28
• 152 Pakistan 33.9
• 153 Laos 33.76
• 154 Yemen 33.67
• 155 Tajikistan 33.31
• 156 Venezuela 33.06
• 157 Palestine 31.92
• 158 Türkiye 31.6
• 159 India 31.28
• 160 United Arab Emirates 30.62
• 161 Djibouti 30.14
• 162 Russia 29.86
• 163 Nicaragua 29.2
• 164 Azerbaijan 27.99
• 165 Bangladesh 27.64
• 166 Saudi Arabia 27.14
• 167 Belarus 26.8
• 168 Cuba 25.63
• 169 Iraq 25.48
• 170 Egypt 25.1
• 171 Myanmar 24.41
• 172 China 23.36
• 173 Bahrain 23.21
• 174 Vietnam 22.31
• 175 Turkmenistan 22.01
• 176 Iran 21.3
• 177 North Korea 20.66
• 178 Afghanistan19.09
• 179 Syria 17.41
• 180 Eritrea 16.64
Come si può vedere l’Italia è al 46° posto per quanto riguarda la classifica della libertà di stampa. Giusto per rendere l’idea, siamo appena dietro a Tong, Fiji e Armenia. In classifica però siamo davanti agli Stati Uniti, dove il livello di libertà dell’informazione sarebbe peggiore rispetto all’Italia soprattutto per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza dei giornalisti.
Libertà di stampa nell’Unione europea per Rsf Fonte rsf.org
Se però prendiamo in considerazione l’Unione europea, l’Italia è diciannovesima tra i ventisette Stati membri, con la Grecia che farebbe peggio di tutti in materia di libertà di stampa.
Riferimento:
https://www.money.it/classifica-liberta-stampa-italia-peggiora
3. “Oggi le idee soffocano”
di Guido Grossi per “Sovranità Popolare”
21 dicembre 2019
Puoi parlare, ma non puoi pretendere di essere ascoltato!
Nelle democrazie contemporanee chiunque provi a criticare seriamente il Potere costituito trova porte sbarrate nel sistema mediatico. Non è semplice crederlo, se non lo hai sperimentato.
Ogni giorno che passa un cittadino va a cozzare più o meno accidentalmente contro una realtà totalmente diversa da quella che viene raccontata da TV e giornali e, grazie alla propria esperienza professionale, “intravede” aspetti che sfuggono agli altri.
Se è una persona curiosa e di carattere, si mette a studiare. Scopre allora una realtà davvero sorprendente; approfondisce, si accorge di non essere l’unico ad aver fatto la scoperta e questo lo conforta: non è pazzo! Continua così a documentarsi con maggior vigore, fino a “vedere” con chiarezza qualcosa che è troppo importante per non essere condiviso. Il “pensiero anomalo” va raccontato al mondo intero.
Scrive ai giornali, cerca contatti in TV, con qualche politico locale o nazionale…
A questo punto, sistematicamente, tocca con mano quanto sia impenetrabile il sistema mediatico “ufficiale”, controllato minuziosamente dal potere.
Proseguimento:
https://www.sovranitapopolare.org/2019/12/21/oggi-le-idee-soffocano-idee/
Commento.
“Chiunque prova a criticare seriamente il Potere costituito trova porte sbarrate nel sistema mediatico”, Guido Grossi, ex manager BNL.
Il suo interessante Blog:
https://tallonedachille.blogspot.com