Ricevo (TTS) e più che volentieri pubblico.
Nota personale: mi fanno tenerezza quei tanti amici che ancora – raramente a dire il vero – quando il discorso va sulla politica, tendono a “giustificarsi” se votano PD perchè: “sai, noi siamo di sinistra”, come se fosse una scusante, questa, “di essere di sinistra“, per votare un partito, il PD, che ha fatto le peggio cose contro la gente, contro l’Italia, contro i lavoratori.
Elly Schlein, contro annullamento multe ai no-vax “Grave, governo favorisce chi evade e non rispetta regole”; ma dimentica effetti avversi al vaccino Covid e rispetto libertà
Le parole della segretaria del Partito Democratico in diretta ieri sera a diMartedì
11 Dicembre 2024
Elly Schlein – foto @imagoeconomica
Ieri sera la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, in diretta alla trasmissione di La7 “diMartedì”, condotta da Giovanni Floris, si è espressa sulla decisione del governo di annullare le multe ai “no-vax”.
“Togliere la multa a chi non si è vaccinato durante il Covid è una decisione molto grave. A chi va a strizzare l’occhio il governo? A chi evade, a chi non ha rispettato le regole quando erano difficile da rispettare per tutti“, ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante il talk show.
Quello che Elly Schlein dimentica sul vaccino da Covid-19La segretaria del Pd nel suo discorso televisivo dimentica quelli che sono stati gli effetti avversi del vaccino da Covid-19. Uno degli ultimi e più recenti è proprio uno studio di Pfizer, che dimostra un’incidenza di 3,8 volte maggiore “del tasso di anomalie congenite e ritardi nello sviluppo dei neonati”. Lo studio, effettuato su un campione significativo di circa 350 donne in stato di gravidanza, è continuato per mesi monitorando le condizioni dei neonati nelle prime fasi di vita, dimostrando una correlazione diretta e 3,8 volte più elevata di eventi avversi di particolare interesse (Aesi) nei feti. I neonati delle madri che avevano ricevuto un placebo, infatti, sono risultati mediamente più sani e con meno episodi Aesi.
L’indagine è solo l’ultima di una lunga lista di ricerche e studi ufficiali che negli anni si sta accumulando, e che dimostra la mancanza di una sicurezza “al 100%” dei vaccini da Covid-19.
La decisione discussa dall’opposizione, tutto il Pd allineato contro i “no-vax”
Il decreto Milleproroghe 2025, approvato ieri in Consiglio dei Ministri, prevede la cancellazione delle sanzioni per 1,7 milioni di italiani che si sono opposti all’obbligo contro il vaccino da Covid-19. Le multe, fissate a 100 euro, erano destinate agli over 50, al personale sanitario, alle forze dell’ordine e ad altre categorie obbligate per legge a vaccinarsi durante il periodo del Covid-19.
Riferimento:
Commento
Il PD ha disertato totalmente i lavori della Commissione Parlamentare d’ Inchiesta sul Covid dove già sono saltate fuori pesanti magagne,vedasi:
https://lanuovabq.it/it/consulenti-scuse-e-verita-la-commissione-covid-fa-sul-serio
ps de 27 novembre 2024
ovvio quindi che avendo i carboni bagnati fradici negano ancora la realtà e rilanciano ancora con la loro criminale propaganda vaccinale, d’altronde, la loro attività politica è sempre stata contro il popolo italiano, vedasi prossimo punto.
@Ing Alberto Medici
1. “Nota personale: mi fanno tenerezza quei tanti amici che ancora – raramente a dire il vero – quando il discorso va sulla politica, tendono a “giustificarsi” se votano PD perchè: “sai, noi siamo di sinistra”, come se fosse una scusante, questa, “di essere di sinistra“, per votare un partito, il PD, che ha fatto le peggio cose contro la gente, contro l’Italia, contro i lavoratori.”, Ing Alberto Medici
Commento
Ma loro sono di sinistra perché TV e giornaloni dicono che il PD è di sinistra , quando invece in effetti è tutto il contrario , vedasi prossimi due punti a titolo integrativo.
2. La mitologia di destra si basa sul culto della forza, magari ribattezzata eufemisticamente “merito”, che andrebbe lasciata libera di esprimersi anche a scapito dei deboli, ma in definitiva a loro vantaggio, poiché ne verrebbero indirizzati e disciplinati. La “sinistra” pretenderebbe invece di porre alla “forza” dei limiti morali, da imporre attraverso la legge o l’educazione, o entrambe. La diatriba tra liberismo e socialismo si appunta su questo schema, che comunque non scalfisce il mito della “forza”.
Riferimento:
https://comedonchisciotte.org/destra-e-sinistra-ossequiano-le-stesse-gerarchie-antropologiche/
Commento che feci appena uscito l’articolo.
Secondo questa definizione, che secondo me fa una buona sintesi, ad esempio il fascismo è stato un movimento politico, sociale ed economico principalmente di sinistra mentre tanti di coloro che lo hanno osteggiato, sia armati nella seconda guerra mondiale che facendo propaganda antifascista post seconda guerra mondiale,sono di destra, in primis i “liberatori americani” e i “liberatori inglesi”, Reagan e la Thatcher , con le loro politiche ultra liberista, nascono in casa loro e sempre da casa loro parte e si diffonde il virus neoliberista in tutto il resto delle società occidentali e i partiti “progressisti” radical chic tipo il PD italiano si sono fatti contagiare con molto piacere dal loro virus neoliberista ma per TV e giornaloni il fascismo è estrema destra e il PD è sinistra, insomma, classico caso di mondo al contrario!!
3. “La questione della sovranità”, Fabio Falchi, rassegna stampa di Ariannaeditrice, 3 novembre 2019
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/la-questione-della-sovranita
In particolare il seguente passaggio dell’articolo:
“Democrazia è potere del demos che si esercita mediante gli apparati dello Stato ossia tramite una élite legittimata dalla sovranità popolare, il cui scopo principale è mettere al servizio della collettività le forze produttive ovvero tutelare la “salute” (il benessere morale e materiale) dell’intera comunità(del demos), rafforzando il “senso di appartenenza” secondo un complesso e articolato sistema di diritti e doveri. L’alternativa quindi oggi è tra oligarchia o tirannia oligarchica neoliberale e democrazia comunitaria (intesa come nuova forma di socialismo “sovranista”). Il resto sono ciance di chi pensa che si viva ancora al tempo degli opifici, delle carrozze e delle “parrucche”.”
Commento
Per realizzare questa democrazia comunitaria , conditio sine qua non è che l’Italia si metta in cammino veloce per recuperare la propria sovranità monetaria, sanitaria e militare, il PD invece è sempre andato in direzione opposta e per giunta sempre in modo più che convinto!
D’altronde, gli sponsor della Schlein sono Soros e Obama, vedasi prossimo punto.
4. “Gli sponsor dell’ascesa di Elly Schlein”, Tino Oldani per ItaliaOggi, 1 marzo 2023
Secondo alcuni biografi della neosegretaria del Pd, Elly Schlein, 37 anni, la sua rapida ascesa politica è stata agevolata e pianificata dall’agenzia Social Changes, vicina a Barack Obama, che ne ha promosso l’immagine sui media con grande efficacia. Per altri biografi, non vanno però trascurati sponsor di peso nel mondo dem, come Romano Prodi, e i rapporti del passato tra lo stesso Prodi e Melvin Schlein, padre di Elly, docente universitario americano: i due prof, entrambi classe 1939, hanno avuto modo per alcuni anni di collaborare e insegnare a Bologna nella John Hopkins University. Due tracce da seguire molto interessanti.
Nel suo sito, l’agenzia Social Changes, diretta da Arun Chaudhary, noto per essere stato il filmmaker ufficiale della campagna elettorale di Obama nel 2008, si definisce così: «Lavoriamo per progressisti senza paura e campagne audaci». Più avanti: «L’incredibile ritorno dell’estrema destra ci impone di cambiare il modo con cui facciamo campagna elettorale, e in fretta. Frustrati da come la politica rimane distante sulle due sponde dell’Atlantico, abbiamo deciso di sfidare lo status quo intervenendo nei cambiamenti sociali. Siamo specializzati nel riunire attivisti di diversi ambiti e parti del mondo. Il nostro obiettivo è creare una sinistra transnazionale che possa portare un avanzamento dei diritti attraverso un sistema più strutturato, più organizzato e con campagne digitali più sofisticate».
Non vi sono prove, al momento, che questa agenzia abbia assistito la Schlein nelle primarie del Pd. Di certo, però, la neosegretaria piddina e Social Changes si conoscono da tempo. La Schlein, quando era una studentessa, ha partecipato come volontaria a due campagne elettorali di Obama (2008 e 2012), dove ha fatto conoscenze preziose, assai utili per la sua carriera politica, compresi gli attivisti di Social Changes. Il ruolo svolto da questi ultimi in Italia è stato rivelato per la prima volta dal Foglio nell’ottobre 2020, che ne descrisse l’appoggio dato nelle elezioni regionali della Toscana ad alcuni giovani candidati dem. Un «aiutino americano» per scovare nuovi talenti, concordato a livello nazionale con la segreteria Pd, allora guidata da Nicola Zingaretti.
Nella stessa tornata elettorale, un supporto analogo fu assicurato in Emilia-Romagna alla Schlein, che capeggiava la lista “Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista e Progressista”, alleata al Pd di Stefano Bonaccini. Risultato: la Schlein fu eletta con 80mila voti di lista e 22mila preferenze personali, un 4% che consolidò la vittoria della sinistra, ottenendo in cambio da Bonaccini la vicepresidenza della Giunta regionale. Secondo fonti giornalistiche, in quella campagna elettorale Social Changes aveva offerto “pro bono” i propri servigi anche a Bonaccini. Poco dopo le elezioni in Emilia-Romagna, la Schlein fece outing in tv: in un’intervista a Daria Bignardi su La7 disse di «avere amato molti uomini e molte donne, ma al momento di essere felice di stare con una ragazza».
Una sceneggiata preparata con cura dalla solita Social Changes, ha svelato Giuseppe Russo sull’Avanti! in uno dei ritratti più completi e documentati della Schlein. Tanto è vero che a scriverla era stato Ludovico Manzoni, figlio della Bignardi, il quale era allora nell’organigramma di Social Changes, nonché consigliere pd del Muncipio 1 di Milano, tanto promettente da essere definito da Beppe Severgnini «un piccolo Demostene». Commenta Russo: «Plausibile ipotizzare che anche le campagne Slow Foot e #siscriveschlein, che condussero Schlein al Parlamento europeo nel 2014, siano state concepite nello stesso laboratorio».
Tra gli sponsor della Schlein, viene indicato anche George Soros, la cui Open Foundation inserì il suo nome nell’elenco degli eurodeputati italiani considerati «idonei e affidabili». C’è poi Romano Prodi, che ieri, intervistato da Repubblica, nel darle alcuni consigli, si è limitato a dire di «averla vista nascere e di essersi confrontato spesso con lei, anche con qualche ramanzina da vecchio professore». Ma il suo ruolo è stato tutt’altro che secondario. Nel 2013, dopo la fallimentare esperienza con Pippo Civati, Schlein venne ugualmente eletta nella direzione del Pd: «ufficialmente in quota Civati», ricorda Russo, «ufficiosamente in quota Prodi», perché il Professore è da allora il suo vero tutor politico. Un rapporto su cui ha influito non poco la collaborazione che, negli anni Settanta, ha unito Prodi a Melvin Schlein, padre di Elly: il Professore come uomo di punta della casa editrice Il Mulino, Melvin Schlein come direttore (1969-1973) della John Hopkins University di Bologna, filiale di un ateneo americano specializzato nello studio delle relazioni internazionali e nella formazione di quadri dirigenti contrari al comunismo. Due istituti, Il Mulino e la John Hopkins, da allora centrali nella vita cultura e politica di Bologna, e non solo.
In origine, anni Cinquanta, la John Hopkins è stata fondata come osservatorio americano sulla «capitale del comunismo italiano», dove i sindaci comunisti coesistevano con il capitalismo. «Oltre che da centro studi», ha scritto Russo,«è lecito supporre che la sede bolognese della John Hopkins funzionasse anche come articolazione delle agenzie di intelligence, con il preciso fine di insinuarsi nel mondo accademico e di conquistare alla causa dell’anticomunismo qualche giovane ambizioso e promettente».
Il finale della storia, tuttavia, appare paradossale: Melvin Schlein, inviato dagli Usa a studiare e controllare i comunisti italiani, oggi si ritrova la figlia come neosegretaria del partito che, dopo giravolte e cambi di nome, è pur sempre l’erede del vecchio Pci, sia pure mascherato con gli slogan di moda lanciati da Obama, rivoluzione green e fluidità sessuale inclusi.
Riferimento:
https://www.italiaoggi.it/news/gli-sponsor-dell-ascesa-di-elly-2594409
4A. Vedasi anche:
https://www.lafionda.org/2023/02/27/elly-schlein-e-lamericanizzazione-della-politica-la-scuola-di-bologna-e-la-scuola-di-chicago/
PS ti sto inviando file con allegato per completare discorso .