A seguito dell’esperienza Covid sono emersi, e anzi continuano ad emergere, dei paradossi logico-scientifici che però apparentemente non sono così facili da cogliere.

Evidentemente tanto facili da cogliere non lo sono se anche la corte costituzionale, e la sua presidente Sciarra, sono riusciti ad avallare tali paradossi con una loro “sentenza” (si chiama così?): sono infatti cascati nello stesso errore di logica circolare auto-assolvente, come spieghiamo più sotto. E sì che loro sarebbero pagati, e profumatamente, per dare giudizi che restino a mo’ di pietra miliare, di colonna portante del castello giuridico…

Caso n.1: Cateno De Luca

Pur apprezzando la capacità di ritornare sui propri passi, e l’apertura a tutti gli esclusi dalle elezioni, inserendoli nella sua lista e dandogli così una possibilità che altrimenti non avrebbero avuto, critico al De Luca l’incapacità di dichiarare pubblicamente almeno un paio di cose:

  1. dire non tanto “sono stato strumentalizzato” (come dire: colpa degli altri) ma dire invece: “mi sono sbagliato(ammettere le proprie colpe ed assumersi le proprie responsabilità);
  2. A seguito di questa ammissione di responsabilità, indicare la strada maestra per evitare che in futuro si possa ripetere un tale imbroglio: che è quella del rispetto delle leggi ma soprattutto della costituzione, cosa che avrebbe impedito al governo Conte prima e a quello Draghi poi di scrivere e pretendere la sottomissione a decreti anticostituzionali.

Riprendo qui sotto il video di Red Ronnie (che apprezzo) e la mia risposta su Telegram.

Quale è il paradosso in questo caso?

Che la giustificazione per le misure eccezionali

  • è stata data dalla gravità della cosiddetta pandemia;
  • ma tale gravità era stata dichiarata dal governo, il quale, così facendo (e non permettendo le autopsie, vietando le cure esistenti, imponendo le aggravanti della vigile attesa e del sostanziale non far nulla, impedendo il dibattito e silenziando tutte le voci contrarie, diffondendo terrore con la conta dei morti giornalieri, perlopiù gonfiati ad arte con gli incentivi agli ospedali)
  • si è auto-assolto in anticipo per le misure che avrebbe preso.

E la stessa Sciarra, presidente della corte costituzionale, è cascata nel tranello indicando la gravità della situazione pandemica come giustificativo per le misure anti-costituzionali adottate dai decreti Conte prima e Draghi poi.

Tradendo il suo ruolo istituzionale.

Caso n.2: Toti e i numeri gonfiati

Nel caso Toti il paradosso è ancora più evidente. Dalle intercettazioni emerge che lui e il suo staff avevano gonfiato i numeri dei contagi o dei morti per Covid. Cosa non negata dallo stesso Toti che infatti ha cercato goffamente di giustificarsi dicendo che così: “avrebbe avuto più vaccini“.

Ma i vaccini non avevano avuto

la strada spianata (tempi di approvazione accellerati, sperimentazione praticamente inesistente, contratti protetti da segreti militari, ecc.) proprio per il gran numero di contagi e di morti?