Interrogato a sorpresa da una signora (immagino danneggiata da vaccino, con le stampelle), l’ex ministro speranza sostiene che:
“I vaccini hanno salvato 1.700.000 vite in Europa e 100.000 solo in Italia”
Gli vorrei fare qualche domanda, se lo avessi a tu per tu.
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che dai dati ufficiali inglesi il tasso di mortalità dei plurivaccinati è 3, 4 5 volte quello dei non vaccinati?”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che l’aumento di mortalità è arrivato dopo i lockdown, solo in certe province, e che nessuna pandemia naturale avrebbe seguito lo schema che si è visto, rispettando addirittura i confini regionali?
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che la stragrande maggioranza dei morti da presunto Covid sono stati negli ospedali, e che solo l’applicazione folle dei tuoi protocolli di tachipirina e vigile attesa (=non far nulla, mai visto in nessuna epidemia) sono ritenuti responsabili di quei morti?”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che esistevano moltissime cure provate per questa presunto virus, e che sei stato tu a vietarle per imporre il vaccino che ha causato e sta tuttora causando morti improvvise, turbo-tumori, sterilità, ecc. ecc.”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che quando abbiamo provato ad infettarci per avere il green pass senza vaccinazione, non ci siamo riusciti? Ma non era la pandemia del secolo, la nuova spagnola, il morbo che ci ha costretti tutti a casa?”
Senza giustizia non c’è democrazia.
E senza verità non c’è giustizia.
Se vogliamo lasciare ai nostri figli una società democratica, dobbiamo lavorare per la Verità e la Giustizia.
@Ing Alberto Medici
1. “Se vogliamo lasciare ai nostri figli una società democratica, dobbiamo lavorare per la Verità e la Giustizia.”, Ing Alberto Medici
Breve commento.
Grandiosa questa, me la sono scritta come tua citazione!
2. Ottimo articolo, l’unica pecca è che non ci sono link di riferimento per nessuna delle affermazioni fatte, so che sono all’interno del Blog ma quando si parla in modo così cazzuto bisogna anche fornire subito al lettore dei link di riferimento altrettanto cazzuti!!
My 2 cents.
“Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato”, Andrea Zambrano per LNABQ, 5 aprile 2024
Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia».
Ovunque vada, viene contestato al grido di «assassino» come è successo mercoledì sera a Ostia, ma nelle aule di tribunale, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza non sarà processato. Così ha deciso il Tribunale dei ministri che ieri ha depositato la sentenza sulla denuncia presentata dal Comitato Ascoltami e da altre sigle.
Il procedimento contro Speranza è stato archiviato così come proposto dalla Procura di Roma che aveva inviato gli atti per competenza al Tribunale dei ministri.
Ora, della denuncia presentata da Ali (Avvocati liberi) per conto dei danneggiati e del sindacato di Polizia Osa e dell’ex senatrice Laura Granato, resta in piedi solo lo stralcio rimasto in Procura e che riguarda, per gli stessi reati, l’allora direttore generale di Aifa Nicola Magrini, che potrebbe essere dunque archiviato a sua volta, come probabile.
Eppure, i capi di imputazione a carico dei due erano tali e tanti che almeno un’indagine sul loro conto si sarebbe potuta aprire: falso ideologico, corruzione, omicidio colposo e lesioni, somministrazione di medicinali imperfetti.
Nella corposa denuncia degli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano (QUI, QUI e QUI l’analisi effettuata dalla Bussola) comparivano tutti gli errori e le omissioni che Aifa e Ministero avevano introdotto per minimizzare i danni da vaccino che fin dall’inizio della campagna vaccinale erano emersi. Omissioni scovate da un’inchiesta di Fuori dal Coro, la trasmissione Mediaset di Mario Giordano e raccontate dalla giornalista Marianna Canè con dovizia di particolari.
È in quelle rivelazioni che la Procura di Roma avrebbe potuto trovare, se solo avesse ritenuto di indagare, la spia per molte altre omissioni a carico dell’ente statale deputato alla farmacovigilanza. Ma, evidentemente per il Tribunale dei ministri, su Speranza non si deve indagare perché indagare sul ministro che ha gestito la pandemia significa sporcare la narrazione che vede ancora oggi la campagna vaccinale come perfetta e priva di errori e omissioni.
A dare la notizia dell’archiviazione di Speranza è stata l’associazione Ali (Avvocali liberi) sulla sua pagina Telegram. «La Giustizia è amministrata in nome del popolo italiano? La Legge è uguale per tutti?», si chiede. «Non pare proprio sia così. Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato il procedimento nei confronti di Speranza, decidendo che le indagini, mai iniziate, nei suoi confronti non devono proseguire. Nell’attesa che ci consegnino le oltre 30 pagine di motivazione dell’archiviazione, prendiamo atto che gli organi giurisdizionali italiani non intendono cercare la verità, rinunciando persino all’accertamento dei gravissimi fatti denunciati da cittadini danneggiati e forze dell’ordine che hanno subito l’inoculazione di farmaci pericolosi e mortali».
Secondo Ali «la Giustizia italiana è morta insieme a quei danneggiati da vaccino che Speranza, da ministro della salute, ha imposto a tutti e che oggi continuano ad essere somministrati senza alcuna soluzione di continuità».
Stesso tono indignato e non poteva essere altrimenti, per il Comitato Ascoltami, promotore della denuncia e che in gennaio aveva manifestato proprio sotto le finestre della Procura per chiedere che il ministro venisse indagato. In un comunicato ha espresso tutta la sua contrarietà alla decisione di archiviare senza neanche far mai partire le indagini: «Nessuna indagine ci sarà, nessuna indagine è mai iniziata nonostante il cospicuo fascicolo depositato per i reati di commercio e somministrazione di medicinali imperfetti, somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico ed omicidio plurimo».
Parole che però non fermeranno l’attività del Comitato, che in questi giorni, ha raggiunto ormai la cifra di 5000 danneggiati iscritti e che attende dal Governo di essere ascoltato e studiato. «Non ci fermeremo. La nostra determinazione è più che mai forte. Abbiamo bisogno della forza di ogni cittadino che non si piega e non gira la testa altrove se altri cittadini non ottengono giustizia».
La notizia dell’archiviazione emerge proprio negli stessi giorni in cui la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è sotto indagine della Procura Europea per la gestione dei contratti con Pfizer. Quello che in Europa si può fare per la presidente in carica dell’Ue, non si può fare in Italia per un ex ministro della Salute: appurare se sono stati commessi reati nella gestione della campagna vaccinale anti-Covid e rendere conto delle migliaia di danneggiati da vaccino.
Proprio quei danneggiati che ancora oggi chiedono ascolto e cure da uno Stato che, negando un’inchiesta, ha dato loro un secondo schiaffo dopo quello ricevuto con il vaccino che ha rovinato loro la vita.
Riferimento:
https://lanuovabq.it/it/nuovo-schiaffo-ai-danneggiati-speranza-non-sara-indagato
VS
La Procura Europea indaga su Von der Leyen ▷ “Uno scandalo che scuoterà l’Unione europea”
Radio Radio, 5 Aprile 2024
Le vicende giudiziarie sull’acquisto di ingenti quantità di vaccini Pfizer da parte dell’Europa nel periodo Covid è un capitolo ancora a perto e con sviluppi in corso. Il Sole 24 ore titolava negli scorsi giorni: “Pfizergate, la Procura Europea indaga su Ursula von der Leyen per gli sms spariti”. L’Europarlamentare Matteo Adinfolfi: “Situazione imbarazzante nel cuore dell’Europa, è vero che c’era una pandemia spaventosa, ma la trattativa passa da delle mail sparite. In quella fase diversi eurodeputati hanno fatto richiesta di visione dei contratti riguardanti i vaccini. Era stata data la possibilità di visionarli, ma solo in presenza di personale del parlamento per 30 minuti, senza poter fare fotografie. E sono contratti da almeno 100 pagine”.
Al momento sono avanzate 4 miliardi di dosi, praticamente circa 10 dosi per ogni cittadino europeo. Un investimento di denaro impressionante, che vede coinvolta una delle più alte cariche della democrazia europea, commenta Adinolfi: “Bene ha fatto la procura europea ad affrontare queste indagini, anche perché si parla di rinnovo di mandato per la Von Der Leyen, ma qui c’è uno scandalo che scuoterà l’Unione europea con dei costi incredibili per i cittadini europei”
Riferimento:
https://www.radioradio.it/2024/04/von-der-leyen-europa-vaccini-sms/
Breve commento finale
Le motivizioni della sentenza che scagiona Speranza saranno totalmente ridicole, della serie: il re è nudo, e fa più schifo dello schifo!!
La Von der Leyen, hostess di lusso del Bilderberg, la passerà liscia anche stavolta o no? Si vedrà!
La coscienza collettiva sta crescendo, e questi criminali hanno le ore contate.
Ridicoli i giornali che parlano di “Speranza attaccato dai novax”: come se un danneggiato da vaccino fosse un novax!!!
@Ing Alberto Medici
1. “La coscienza collettiva sta crescendo, e questi criminali hanno le ore contate.”, Ing Alberto Medici
Che la la coscienza collettiva stia crescendo e che siano criminali , non ci sono dubbi, che abbiano le ore contate, diciamo che troppo bello per essere vero, e comunque si vedrà!
2. Integrazione
https://www.imolaoggi.it/2024/04/05/speranza-scontata-decisione-tribunale-dei-ministri/
Breve commento
Fino a quando in USA o in Germania non si smuove qualcosa di veramente effettivo da questo punto di vista, altamente improbabile che l’effetto domino di giustizia possa partire dall’Itailia che in era euro ha sempre subito ciò che si decide ai piani alti a Washington e Berlino!
Aggiornamenti importanti, eccoli arrivano!
1. «Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati, di Andrea Zambrano per LNBQ, 6 aprile 2024
Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull’archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l’ex ministro non ha colpe perché c’era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l’impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.
Se c’è un principio che viene affermato nelle oltre 30 pagine di motivazione con le quali il Tribunale dei ministri archivia la denuncia del Comitato Ascoltami e del sindacato Osa Polizia contro l’ex ministro della salute Roberto Speranza, è che l’Italia ha semplicemente eseguito gli ordini che venivano dall’alto.
Chi? Il giudice di Roma cita nell’ordine l’Ema, l’Oms, l’Fda statunitense e la Commissione europea. Istituzioni, organismi o agenzie regolatorie sovranazionali che hanno dato il via libera ai vaccini prima che il Ministero della Salute e Aifa introducessero nel mercato italiano gli inoculi. Ne consegue che di ogni tipo di responsabilità su eventuali danneggiamenti a persone, non sarebbe Speranza – e in seconda battuta l’ex direttore di Aifa Nicola Magrini – che deve rispondere, ma semmai quegli organismi.
Quello che emerge, dunque, non è un’analisi degli elementi contro la tesi dei numerosi reati evidenziati dagli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano, ma una sorta di buona fede istituzionale. Speranza ha eseguito gli ordini che venivano dall’alto e lo ha fatto nell’«esclusivo interesse del popolo italiano», si legge. Una sorta di “protocollo Norimberga” per l’ex ministro, che però stavolta fa comodo sfruttare a vantaggio delle istituzioni. Del resto, se c’erano organismi sovranazionali che avevano dato il via libera per i vaccini, che senso ha prendersela con chi, in Italia, li ha somministrati?
Il punto forse, che è assente, è un’analisi nel merito delle accuse mosse a Speranza e Magrini e giova ricordare che, oltre all’omicidio plurimo, sicuramente impegnativo da dimostrare, i denuncianti avevano elencato una sfilza di reati rientranti dentro l’accusa di falso ideologico, la maggior parte scaturiti dall’inchiesta sugli Aifaleaks di Fuori dal Coro. Omissioni nei rapporti con le Regioni che stavano via via segnalando reazioni avverse aumentate e non previste, ritardi nella classificazione dei danneggiati, aggiustamenti grafici per depotenziare la portata comunicativa degli effetti avversi, perfino l’ostinata volontà di non riportare certi dati perché «così si uccide il vaccino».
Accuse precise, circostanziate, che evidenziavano un modus operandi da parte di Aifa volto a minimizzare tutto ciò che emergeva e poteva rallentare fino a ostacolare la campagna vaccinale di massa. Non c’era bisogno di ripararsi sotto l’ombrello di Ema, Fda e Oms, come se l’Italia avesse perduto improvvisamente sovranità sanitaria e avesse delegato l’onere del controllo ad altri. Aifa che cosa ci sta a fare allora? È sua, ed era sua in quei giorni, la responsabilità del controllo sulla sicurezza. Anche se qualcuno in alto avesse detto il contrario, sarebbe stato suo compito accertarsi di quello che emergeva. Fino a prova contraria l’autorità di farmacovigilanza è assegnata dalla legge italiana prima di tutto all’Aifa e non certo all’Ema e men che meno alla Fda o all’Oms.
E questo vale anche per un altro organismo tirato in ballo, quella Commissione europea alla quale il giudice ha delegato ogni tipo di responsabilità sulle procedure di acquisto, nel capitolo di reato apposito sollevato dai denuncianti. Ebbene: proprio la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen oggi è sotto indagine per gli sms scambiati con il Ceo di Pfizer Albert Bourla, ma il giudice non ha ritenuto che la cosa potesse interessare anche l’Italia. Una svista, visto che le ricadute di eventuali irregolarità nell’approvvigionamento dei vaccini, se mai accertate, avrebbero avuto conseguenze anche nel nostro Paese.
Gli ordini erano questi: vaccinare. E l’Italia ha eseguito. Punto. Tutto il resto, eventi avversi, danneggiati, malori improvvisi, invalidi cresciuti a dismisura nel tempo anche a causa della mancanza di cure tempestive, non sono altro che un accidente fuori percorso. Previsto, se vogliamo, ma irrilevante. Il giudice, infatti, non nega l’esistenza di danneggiati, né entra nel merito della mole di dati forniti nell’esposto che mostrava come già durante la campagna vaccinale ci fossero evidenze di mio-pericarditi o trombosi e molte altre patologie. No, questo è un aspetto che al giudice non interessa.
Semplicemente non lo nega, anzi lo mette in conto, e non esclude che in molti casi ci sia stata un’inefficacia vaccinale, ma semplicemente dice che non è stata colpa di Speranza perché Speranza non ha fatto altro che attenersi alle disposizioni sovranazionali di Ema e Commissione europea. Un fedele esecutore, dunque, da premiare semmai, non certo da indagare.
Ma allora, la colpa di chi sarà? Di Oms e Ema? Lo Stato dovrà rivalersi su di loro per avere ragione del dolore di quei poveri cittadini che, vaccinatisi per convinzione o per costrizione, hanno riportato danni gravi alla salute? Sarebbe fantapolitica, ma anche la naturale conseguenza di un ragionamento che fa emergere uno scaricabarile istituzionale inquietante.
Riferimento:
https://lanuovabq.it/it/speranza-eseguiva-gli-ordini-scaricabarile-di-stato-sui-danneggiati
Breve commento
Per meglio unire i puntini , vedasi i prossimi punti.
1. “Così Oms e Gates sono i padroni della nostra salute”, di Luisella Scrosati per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 25 marzo 2021
La priorità vaccinale cela un’operazione di potere che, con OMS, Banca Mondiale e Gavi, arriva fino a Bill Gates. La Bussola intervista Pier Francesco Belli, esperto di governance sanitaria: «L’UE ha “ceduto” all’OMS, finanziata da Gates, il controllo di epidemie e malattie infettive, favorendo anche procedure d’emergenza per bypassare le leggi. Gates ha rastrellato azioni delle società di biotecnologia che costruiscono vaccini Ogm, più veloci rispetto a quelli tradizionali. È questo il nuovo business delle case farmaceutiche». E l’Italia si è legata mani e piedi a questo sistema.
Vaccini sempre e comunque. Poco importano gli effetti avversi, anche letali. Poco importa che di questi vaccini non abbiamo dati significativi della loro efficacia, sicurezza, e durata. Poco importa che essi non siano in grado di impedire di infettarsi e infettare (in barba al tanto sbandierato principio di “responsabilità morale”). Poco importa anche che il Covid-19 possa essere curato in altro modo o che la stragrande maggioranza delle persone ritenute infette, in realtà, abbia sintomi blandi o non ne abbia affatto. Come mai questa nuova forma di “accanimento terapeutico”? L’abbiamo chiesto al professor Pier Francesco Belli, esperto di governance sanitaria e presidente della Commissione Rischi ed Etica Sanitaria dell’INCER Institute.
IL CONTROLLO DELLA SALUTE PASSA ALL’OMS
Professore, per capire meglio quello che sta accadendo nella gestione della pandemia, dobbiamo andare un po’ indietro con gli anni…
Partiamo dal 1998, quando una decisione dell’Unione Europea, la n. 2119, impone ai Paesi membri un controllo delle malattie infettive trasmissibili e le sorveglianze epidemiologiche, sotto il coordinamento dell’OMS. In parallelo accade che i centri di epidemiologia e prevenzione nazionali preposti al controllo vengono progressivamente smantellati, mentre nascono decine di coalizioni, comitati, organizzazioni, tutte “globali”, al cui interno troviamo uomini della Bill & Melinda Gates Foundation, dell’OMS e dirigenti di centri di eccellenza pubblici sulle vaccinazioni e le infezioni, che sono afferenti a centri di collaborazione OMS locali. Nel nostro Paese ci sono ben 29 centri di collaborazione OMS (uno è allo Spallanzani, che è – si noti – l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive).
E perché sarebbe un problema?
Perché, come andremo a vedere, questi centri rispondono sempre più ai diktat di organizzazioni non governative anziché al Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie del Ministero della Salute, che ormai, di fatto, ha perso la sua mission di controllo delle malattie trasmissibili e delle emergenze sanitarie.
BILL GATES FINANZIA L’OMS
Torniamo al 1998.
In quell’anno, al centro Rockfeller Foundation di Bellagio, si riuniscono la World Bank, l’OMS, il signor Bill Gates e l’UNICEF per costituire Gavi-Alliance, appunto una di queste organizzazioni globali per l’immunizzazione attraverso la vaccinazione. Gavi diventa così il nuovo garante delle malattie infettive e trasmissibili, gli Stati ne sono i semplici finanziatori. Bisogna capire che prima l’OMS era finanziata dai PIL dei singoli Paesi; quando però, nel 2008, c’è stato il crollo delle Borse mondiali, che ha indebolito i diversi Paesi, questi ultimi hanno conseguentemente diminuito il proprio finanziamento all’OMS. È a questo punto che subentra Bill Gates, direttamente con la sua fondazione o tramite Gavi (finanziata da lui stesso). Gates diventa così finanziatore dell’OMS, ma in modalità earmarked.
Cosa significa?
A scopi mirati. È un vincolo di gestione del denaro: ti do questi soldi per questo preciso scopo. Dunque, in questo modo Gates controlla l’OMS, la quale controlla le reti di sorveglianza dei Paesi. Con quale programma? Che i soldi degli Stati vengano indirizzati non più verso la prevenzione primaria, ma verso i vaccini (prevenzione secondaria). E l’Italia ha un ruolo chiave.
L’ITALIA SI LEGA A GATES
Perché?
Nel 2001 viene sancita la fondazione dell’Ufficio Europeo OMS di Venezia per gli investimenti. Dal 2005, nella Finanziaria italiana, ci leghiamo mani e piedi con Gavi fino al 2030, contribuendo con oltre 1.600 milioni di euro alle strategie dei bond vaccinali, venduti sui mercati finanziari internazionali. Questa è la cifra dichiarata ufficialmente da Gavi. Inoltre, dal 2006 l’Italia diventa membro fondatore di Gavi e terzo maggior contributore. Più o meno negli stessi anni, viene creata in Italia la legge 138/2004.
Siamo nell’ultimo anno dell’epidemia SARS-Cov-1.
Esattamente. Questa legge viene fatta per prevenire azioni di bioterrorismo e il contagio da agenti patogeni sconosciuti e pericolosi; per questo il Governo italiano istituisce il Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie, emanazione del Ministero della Salute, ma che include anche il Ministero degli Esteri, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Difesa e gli istituti zooprofilattici. L’idea era quella di una sorveglianza internazionale, per poter “intercettare” agenti patogeni sconosciuti e pericolosi, prima che potessero avere un impatto sulla popolazione. In quel momento (2004-2008), direttore generale della Prevenzione Sanitaria e capo dipartimento della Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, Roma (2004-2008) era l’epidemiologo Donato Greco.
Quello da poco nominato membro del CTS?
Sì, lui. Era anche direttore del Centro Nazionale di Prevenzione e Controllo delle Malattie (CCM). Con questo signore a capo di questi due centri, viene stilato il Piano Italiano Multifase d’Emergenza per una Pandemia Influenzale, nel quale viene scritta a pagina 8 una cosa sconcertante: «L’incertezza sulle modalità e i tempi di diffusione determina la necessità di preparare in anticipo le strategie di risposta alla eventuale pandemia, tenendo conto che tale preparazione deve considerare tempi e modi della risposta. Infatti, se da una parte un ritardo di preparazione può causare una risposta inadeguata e conseguenti gravi danni per la salute, dall’altra, qualora l’evento non accada, un investimento eccessivo di risorse in tale preparazione può, in un quadro di risorse limitate, causare sprechi e stornare investimenti da altri settori prioritari». Appare chiara fin dalla pubblicazione dei primi piani pandemici la volontà di non voler investire nella preparazione degli stessi, tant’è che per Sars-CoV-2 il Piano Pandemico non è stato attuato.
IL VACCINO DIVENTA PRIORITARIO
E quali sarebbero gli altri settori prioritari in cui investire?
Nel 2007, Greco discute in Senato, alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. E lì dice queste testuali parole: «Le priorità, quindi, sono state segnalate inequivocabilmente da parte del Ministro e concordate con le Regioni: malattie infettive; promozione della salute e stili di vita; ambiente e clima; vaccini e vaccinazioni; incidenti; bioterrorismo». Notare l’inserimento della “priorità vaccinale”. L’anno dopo, guarda caso, viene aggiornata proprio la legge 138, con Decreto Ministeriale del 18 settembre 2008: insieme alla prevenzione delle malattie sconosciute causate da agenti patogeni pericolosi, ci ritroviamo vaccini e vaccinazioni, cosa non prevista nella legge del 2004, distorcendo il concetto per cui quella legge era stata varata.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/cosi-oms-e-gates-sono-i-padroni-della-nostra-salute
PS continua nel prossimo post
Integrazione
“Chi finanzia l’OMS ne decide le politiche. La cattura del regolatore”
a cura del Dott Eudardo Missoni per Associazione di Studi e Informazione sulla Salute, 23 gennaio 2024
https://www.assis.it/chi-finanzia-loms-ne-decide-le-politiche-la-cattura-del-regolatore/
3. La conseguenza nefasta per l’Italia l’Italia di essersi legata mani e piedi a questo sistema in cui Oms e Gates erano diventati i padroni della nostra salute
Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale
Comunicato stampa AIFA n. 387
29/09/2014
La nomina alla Casa Bianca alla presenza di Barack Obama
Il Ministro Lorenzin e il Presidente AIFA Pecorelli: “Importante riconoscimento scientifico e culturale internazionale per il nostro Paese”
Italia impegnata con scuole e Atenei a formare studenti e insegnanti su importanza vaccinazioni e corretti stili di vita
Washington, 29 settembre 2014 – L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama.
Proseguimento:
http://www.aifa.gov.it/content/italia-capofila-le-strategie-vaccinali-livello-mondiale
Breve commento
Insomma, trattati come una colonia anche nel campo delle vaccinazioni, e infatti i pessimi risultati sono sotto gli occhi di chi li usa ( nel senso che usa i suoi occhi per vedere e non si mette le fette di patate per non vedere! ), chi invece si inventa che l’Italia è uno stato che ha ancora la sua sovranità ( alcuni pennivendoli di TV e giornaloni ) non può e/o non vuole vederli ( i pessimi risultati ), chissà come mai…..!!
4. “OMS e Big Pharma, storia di un conflitto di interessi”, di A. Rimoldi per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 28 agosto 2021
I fondi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma anche delle agenzie del farmaco europea (EMA) e americana (FDA), dipendono in gran parte dall’industria farmaceutica, così come la ricerca scientifica in ambito sanitario. Come ci si può dunque fidare se il controllato controlla il controllore?
La maggior parte degli studi, delle ricerche e delle sperimentazioni in ambito sanitario è finanziata dal settore privato, ovvero dall’industria farmaceutica (nel 2019 in Italia il numero di studi clinici indipendenti si è attestato al 23,2%). Scarsi e insufficienti sono i finanziamenti pubblici devoluti a favore della ricerca clinica, con la conseguenza che i ricercatori accademici e gli scienziati che possono permettersi di lavorare senza il sostegno interessato delle case farmaceutiche, costituiscono una piccola minoranza all’interno della comunità scientifica.
La “comunità scientifica” perciò, lungi dall’essere quell’ideale di meritocrazia e di confronto alla pari fra scienziati indipendenti che mettono a disposizione il proprio lavoro per il perseguimento del bene comune, è in realtà un luogo ove si perseguono in gran parte gli interessi dell’industria farmaceutica. L’industria farmaceutica controlla, ad ogni livello, ogni settore ed istituzione della sanità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’organismo dell’ONU al vertice della sanità mondiale, contrariamente alla rappresentazione di autorità scientifica imparziale al servizio e tutela della salute dei popoli che ne fanno i principali mezzi di informazione, può essere considerata come un garante di interessi privati. Ed infatti ben 3/4 delle sue risorse finanziarie provengono direttamente o indirettamente dall’industria farmaceutica e dalle aziende produttrici di vaccini.
Se formalmente l’OMS è finanziato dai 194 Paesi membri dell’ONU con contributi fissi in base al PIL (congelati dal 1987), nella sostanza sono i contributi volontari (donazioni) di soggetti privati (aziende e fondazioni) la parte più consistente (quasi la totalità) delle entrate finanziarie dell’ente: ovvero 4,6 miliardi di dollari su un budget complessivo di 5,6 miliardi di dollari (clicca qui) .
A ciò si aggiunga che oltre 4,3 miliardi delle donazioni volontarie sono “legate a un progetto”, ossia sono destinate ai progetti specifici decisi dai donatori privati. Così è evidente che aziende farmaceutiche come Sanofi Pasteur e GlaxoSmithKline (che figurano nell’elenco dei principali finanziatori privati dell’OMS) e fondazioni, indirettamente finanziate dalle stesse case farmaceutiche, orientano tramite le proprie “donazioni” le politiche sanitarie dell’OMS a proprio vantaggio e tornaconto.
Peraltro, il maggiore finanziatore dell’OMS è Bill Gates, il quale, attraverso la sua fondazione “Bill & Melinda Gates Foundation” e GAVI Alliance (ente di cooperazione mondiale creato nel 2000 avente come scopo quello di diffondere “l’immunizzazione per tutti” attraverso i vaccini e come principale finanziatore la stessa fondazione “Bill & Melinda Gates”), di fatto controlla l’OMS e ne indirizza la politica, i programmi e le strategie sanitarie. Non si sottraggono a questa logica le agenzie di vigilanza del farmaco, come l’EMA e l’FDA.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/oms-e-big-pharma-storia-di-un-conflitto-di-interessi
In particolare il seguente passaggio finale dell’articolo che vale tutti fiumi d’inchiostro spesi sull’argomento:
Nel 1976 Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo – la Merck – rilasciò la seguente dichiarazione alla rivista “Fortune”: «Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque». Quel sogno (o meglio quell’obiettivo) dell’industria farmaceutica oggi si sta realizzando…
PS continua nel prossimo post
4. Conclusioni
Prima parte.
Il principale giurista spagnolo Miguel Herrero de Minon sull’UE vent’anni fa:
“La mancanza di “demos”, il popolo, è la ragione principale della mancanza di democrazia. E il sistema democratico senza “demos” è solo “cratos” – potere.”
Riferimento:
“Per la democrazia – contro l’Unione Europea”, a cura di Mike Hume per “Spiked”, traduzione in italiano a cura di Voci dall’Estero.
Luglio 2019
http://vocidallestero.it/2019/09/19/per-la-democrazia-contro-lunione-europea/
Seconda parte
L’articolo 75 della Costituzione italiana vieta espressamente i referendum in materia di Trattati Internazionali , ergo, che l’Italia si sia legata mani e piedi a un sistema in cui Oms e Gates sono diventati i padroni della nostra salute sulla base di Trattati Internazionali signifca anche che non si potrà fare alcun referendum per rifiutare questi Trattati Internazionali , stessa cosa vale in campo militare ( vedasi NATO a comando americano ) e in campo economico ( vedasi Trattato Maastricht e seguenti trattati europei su euro e tematiche connesse) , quiindi in sostanza, percorrere la via dei referendum per il recupero delle sovranità fondamentali è teoricamente possibile ma praticamente impossibile perché per riformare un articolo della Costituzione italiana ci vogliono almeno due terzi dei voti sia alla Camera che al Senato e tutti i partiti eletti in parlamento sia in passato che nei tempi attuali non l’hanno neanche pensato di riformare questo specifico importantissimo articolo costituzionale, ma che strane coincidenze…..!!
E allora quali potrebbero essere le soluzioni operative migliori per il recupero delle sovranità fondamentali?
Non è questa la sede adatta per discutere e proporre, magari se Super Albertone ci vorrà fare un apposito articolo e allora in quel caso darò subito il mio contributo.
PS vista l’occasione, nel prossio post delle utili integrazioni a livello di Big Picture
1. “Onu: così Soros, Gates e Ford decidono i diritti umani”, Luca Volonté per LNBQ, 30 luglio 2021
L’Eclj pubblica un rapporto di 92 pagine che mostra come la maggioranza di esperti del Consiglio dei diritti umani dell’Onu siano condizionati dai finanziamenti di alcuni Stati e organizzazioni come le fondazioni Ford e Gates e l’Open Society di Soros, con un’agenda contro vita e famiglia. Disponibile online, il report è pieno di cifre, fatti e nomi.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/onu-cosi-soros-gates-e-ford-decidono-i-diritti-umani
2. “Il Governo dei Non Governativi”, Lectio Magistralis del Il Pedante
http://ilpedante.org/post/il-governo-dei-non-governativi
3. Lo schema per l’innesto e il prosieguo della crisi creata artificialmente è sempre quello, ecco a tale proposito un’altra Lectio Magistralis del Il Pedante.
CRISIS IN FABULA THE BOOK
The childish narrative through which “plutocracy” – i.e. the government of the richer– legitimates its power is “told” by means of formal, linguistic, psychological, narratological tools.
http://ilpedante.org/files/other/Il_Pedante_Bruxelles_06062018.pdf
Lo schema vero e proprio si trova a pagina 18.
Autorevole analisi legale dell’Avv Renate Holzsein
Archiviazione denuncia penale contro Speranza: “Siamo pronti a confutare sulla base della documentazione ufficiale istituzionale punto per punto”, Avv. Renate Holzeisen, PressKit, 7 aprile 2024
“Siamo pronti a confutare sulla base della documentazione ufficiale istituzionale punto per punto la motivazione di archiviazione delle indagini penali a carico di Speranza, non appena disponibile”, scrive l’avv. Renate Holzeisen su Telegram
“In uno Stato di Diritto (che l’Italia – fino a prova contraria – attualmente evidentemente non è) sarebbe impossibile per Speranza scaricare la sua personale gravissima colpa penalmente rilevante all’EMA, che ha le sue proprie gravissime colpe penalmente rilevanti, per le quali i responsabili, prima o poi, dovranno pagare.
Speranza, come i responsabili dell’AIFA e dell’Istituto Superiore della Sanità, conosceva il contenuto dei documenti ufficiali dell’EMA, della Commissione Europea e dei produttori dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19, contenuto che mai avrebbe consentito l’uso in una campagna “vaccinale” di massa con obbligo diretto o indiretto “vaccinale” di
1.) sostanze che mai sono state autorizzate ai fini della prevenzione del contagio virale e, dunque della trasmissione virale da persona a persona – Speranza & Co. hanno violato gravemente il divieto dell’uso off label in campagne vaccinali di massa, peraltro di sostanze sperimentali;
2.) sostanze che mai avrebbero potuto essere iniettate senza la prescrizione medica imposta proprio dalla Commissione Europea nelle sue Decisioni di Esecuzione per l’autorizzazione di queste sostanze in via centralizzata per tutta l’UE
(pubblicate su Public Health Union register of medicinal products e dall’AIFA);
3.) sostanze per le quali lo stesso produttore nel piano di gestione del rischio (RMP) pubblicato dall’EMA su internet sin dall’immissione sul mercato del cosiddetto “vaccino” (RMP è parte integrante è necessaria della procedura di autorizzazione) ha dichiarato che mancavano e mancano informazioni importanti sulla sicurezza;
4.) proprio per questo motivo l’EMA ha avvertito gli utilizzatori di queste sostanze di consultare rigorosamente il RMP – mentre i medici “vaccinatori” manco sapevano che cosa era un RMP (!) – vedi nell’EPAR dell’EMA pubblicato su internet da quando il rispettivo “vaccino” venne autorizzato;
5.) sostanze per i quali il produttore nei contratti quadro di acquisto aveva dichiarato di non poter garantire l’efficacia e la sicurezza e che lo studio di queste sostanze doveva proseguire successivamente alla fornitura e inoculazione ai cittadini.
Di tutto questo Speranza nel suo Decreto n.1 del 2 gennaio 2021 non parla minimamente! Anzi, dichiara che bisogna con ogni modo CONVINCERE gli italiani a farsi fare il “vaccino”
Speranza che da Ministro della (non)-Salute aveva gestito personalmente i contratti per l’acquisto dei “vaccini”-Covid-19 ha dolosamente ridotto i cittadini italiani (inclusi i bambini e le donne incinte) a cavie di nude e crude sostanze sperimentali!
La FDA ai fini dell’utilizzo di farmaci in Europa non centra nulla! Sono esclusivamente i documenti dell’EMA, della Commissione Europea e del produttore che hanno rilevanza istituzionale per noi in Europa.
L’OMS non è un’autorità regolatoria del farmaco e, dunque, le sue valutazioni non contano e non hanno alcuna importanza giuridica nella procedura di autorizzazione di un farmaco in Europa.
Sono molto curiosa a leggere la motivazione dell’archiviazione delle indagini penali che già adesso so che faremo a pezzi – punto per punto – utilizzando documentazione esclusivamente istituzionale.
Ad un certo punto anche i responsabili della (In-) Giustizia dovranno confrontarsi con accuse molto pesanti … la verità verrà accertata in tutta la sua crudeltà”.
Riferimento con fonte originale:
https://presskit.it/2024/04/07/archiviazione-denuncia-penale-contro-speranza-siamo-pronti-a-confutare-sulla-base-della-documentazione-ufficiale-istituzionale-punto-per-punto-avv-renate-holzeisen/
Chi é:
https://www.renate-holzeisen.eu/it/about-me/
1. ‘No vax’ danneggiati da vaccino Covid a Speranza “bastardo assassino”, ai poliziotti che lo ‘proteggono’: “Stasera come li guardate in faccia i figli” – VIDEO
Il deputato del Pd stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola
di Redazione
09 Aprile 2024
Forti contestazioni per l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, a Ostia nel giorno della presentazione del suo libro “Perché guariremo”. Speranza è stato fortemente insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti ‘NoVax’ e danneggiati dal vaccino Covid. Il deputato del Partito democratico stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola. “Assassino, topo di fogna, sorcio, bastardo, pezzo di m…, togliete il segreto di Stato sui vaccini, maledetto criminale”, alcuni degli insulti rivolti a Speranza. Presi di mira anche gli agenti che hanno scortato il deputato del Partito democratico: “Come li guardate in faccia i figli quando tornate a casa”.
‘No vax’ danneggiati da vaccino Covid a Speranza “bastardo assassino”, ai poliziottti che lo ‘proteggono’: “Stasera come li guardate in faccia i figli”
Inizialmente l’evento era in programma alla Palestra della Legalità di via dell’Idroscalo, ma proprio per motivi di ordine pubblico è stato spostato all’interno dell’aula consiliare del municipio. Anche su Facebook non sono mancate le contestazioni: “Siamo stati costretti a spostarci ma lui era già dentro. Abbiamo presidiato le tre uscite ma è riuscito a scappare indisturbato come solo un topo di fogna sa fare”. E ancora: “Speranza è l’ ultimo a morire ?! Non si sarà vaccinato… Questa sera ha depistato la folla che lo aspettava per insultarlo”.
Proseguimento con audio video:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/597466/no-vax-vaccino-covid-speranza-insultato.html
2. Napoli, protesta contro la Nato per i 75 anni, scontri manifestanti-polizia, 8 feriti, gli attivisti: “Violenza e repressione contro chi non vuole la guerra” – VIDEO
Il grido dei manifestanti fuori dal teatro San Carlo di Napoli: “Fuori la Nato dall’Italia”
di Redazione
09 Aprile 2024
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/597459/napoli-protesta-nato-75-anni.html
Breve commento
Da notare anche che Speranza & Compagnia politicante cantante hanno voluto che l’Italia inviasse armi e aiuti all’Ucraina e a Israele, il tutto avvallato alla grande dala mummia sicula ( alias Mattarella ) ed esplicitamente contro l’interesse nazionale italiano, insomma, dei politicanti servi venduti e telecomadati dall’estero in tutto e per tutto!!
Speranza dici la verità? ▷ “Disse di essere il più bravo, poi che gli era stato detto come agire”, Radio Radio, 9 aprile 2024
Il Tribunale dei Ministri ha archiviato l’ultimo procedimento a carico di Roberto Speranza, l’Ex Ministro della salute all’epoca della pandemia. Ricordiamo che le accuse mosse a Speranza furono: di omicidio, somministrazione di medicinali guasti, e infine false dichiarazioni. Ma come si è difeso Speranza davanti ai Giudici? Ha affermato di non aver avuto la padronanza di compiere determinate scelte in tema di vaccini. Speranza avrebbe seguito unicamente le indicazioni dell’Oms, del Food and Drug Administration, ribadendo la sua estraneità ai fatti. Intanto però le vittime dei vaccini continuano a patire dei danni permanenti, che si sono rivelati letali. Il Ministro ha dato alcuna spiegazione? No. In merito all’Inchiesta sul Covid, Francesco Borgonovo ha letto le carte dell’ultimo procedimento penale. Ecco il punto della situazione insieme al Sindacalista Savino Balzano.
“Ogni giorno i danneggiati dai vaccini devono fronteggiare i danni gravissimi che la loro salute ha subito a seguito della sua somministrazione. Per alcuni cittadini il tempo ha smesso di battere. Io mi domando, se Speranza non contava niente (perché ricordiamolo, è stata questa la sua forma di difesa davanti all’accusa), allora cosa ha scritto nei suoi libri?” dice Savino Balzano.
Borgonovo risponde questo: “In realtà non è del tutto falso che abbiano deciso gli altri. Perché per esempio sui contratti ha deciso la Commissione Europea. C’é stata una servitù volontaria, e l’autonomia che avevano, l’hanno esercitata solo per dimostrare che erano i sudditi più bravi.
Prima ha detto di essere stato il più bravo, di avere salvato delle vite e che aveva fatto dei sacrifici, poi è andato dei Giudici dicendo che aveva agito sulla base di ciò che gli dicevano gli altri e che non poteva sapere ciò che sarebbe successo”.
“Io sono pronto a credere che Speranza non contasse nulla in quella vicenda” ribadisce Balzano “non è il primo politico che prova a rivendicare i risultati che sono sono propri. Quello che però mi domando è che, ammesso e non concesso che non contasse nulla, questo non cancella ciò che la gente patisce. E quindi chi risponde di tutto questo? Non dovrà rispondere nessuno? Questa è la vera domanda”.
Prosegumento con audio video:
https://www.radioradio.it/2024/04/speranza-dici-la-verita-disse-di-essere-il-piu-bravo-poi-che-gli-era-stato-detto-come-agire/
Commento
Non c’è peggio di un somaro convinto come Speranza che è stato sostanzialmente un politante venduto passacarte che per giunta si credeva pure bravo e giornaloni come il Corriere della Serva ( alias Corriere della Sera ) e giornaletti come Il Fogno ( alias Il Foglio ) ancora a difernderlo a spada tratta, d’altronde , simile attrae simile, insomma, fra spacciatori seriali di balle se la intendono fra di loro!!
1. Aggiornamento Bomba Su Speranza!!
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini
di Redazione
10 Aprile 2024
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini
di Redazione
10 Aprile 2024
Roberto Speranza
Roberto Speranza (fonte foto Lapresse)
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“Speranza era a conoscenza del fatto che un evento avverso su cinque di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale”. Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini (per l’ex ministro si è concluso con una archiviazione presso il Tribunale dei ministri di Roma, ndr).
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Dopo mesi di silenzio, i due professionisti hanno deciso di raccontare la loro verità, rilasciando una serie di interviste all’emittente Byoblu nel programma quotidiano Orsobruno. La coppia di legali hanno esaminato tutte le motivazioni sulla base delle quali il Tribunale dei ministri ha deciso per l’archiviazione di Speranza. Nelle dichiarazioni dei due emergono falle e incongruenze. A partire dal caso più eclatante, ossia gli effetti avversi da vaccini Covid. Come ha sottolineato l’avvocato Veneziano, già dopo le prime settimane di vaccinazioni a Speranza erano arrivati segnali allarmanti, che tuttavia l’allora ex ministro della Salute scelse di ignorare, decidendo così di andare avanti con l’idea di proseguire la campagna vaccinale in Italia.
Nell’intervista, Veneziano ha però svelato che “incredibilmente, nel suo interrogatorio” con i magistrati del Tribunale dei ministri, “Speranza dice che lui è a conoscenza del fatto che un evento avverso su cinque di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale”. Esattamente il 20% di casi sul totale di quelli segnalati all’Aifa (in realtà i numeri sarebbero maggiori rispetto a quelli segnalati, ndr). Sono cifre importanti e che stonano con quanto scritto nel suo libro, “Perché guariremo”. Seppur riveduto, corretto e ristampato, Speranza scrive che sono state “rare” le “segnalazioni di effetti avversi” da vaccini Covid. Un concetto però subito riveduto davanti ai magistrati in un’aula di un tribunale.
Speranza contestato ad Ostia
Intanto per l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, continuano le forti contestazioni in giro per l’Italia. Ad Ostia, nel giorno della presentazione del suo libro “Perché guariremo”, è stato fortemente insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti ‘NoVax’ e danneggiati dal vaccino Covid. Il deputato del Partito democratico stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola. “Assassino, topo di fogna, sorcio, bastardo, pezzo di m…, togliete il segreto di Stato sui vaccini, maledetto criminale”, alcuni degli insulti rivolti a Speranza. Presi di mira anche gli agenti che hanno scortato il deputato del Partito democratico: “Come li guardate in faccia i figli quando tornate a casa”.
Riferimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/597970/vaccini-covid-speranza-effetti-avversi.html
Breve commento
Da notare anche che ben sapeva che la segnalazione degli eventi avversi veniva fatta in farmocovigilanza passiva e quindi erano molto sottostimati rispetto alla molto più affidabile farnacovigilanza attiva che invece non è stata mai fatta, cioè in pratica Speranza è stato il ministro della insanità e ne va pure ancora fiero, il colmo dei colmi!!
2. Reminder Evergreen collegato , L’Elefante Nella Stanza!!
“La farmacovigilanza attiva? Non si trova”, Gioia Locati per Blog. IlGiornale.it, 29 ottobre 2021
https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/10/29/la-farmacovigilanza-attiva-non-si-trova/
In particolare i seguenti passaggi:
I vaccini anti Covid
La somministrazione dei vaccini anti Covid è iniziata in Italia nel dicembre 2019 mentre i farmaci erano ancora sottoposti a monitoraggio addizionale (di fatto lo sono ancora, la raccolta dati del Pfizer cesserà nel 2023). Il primo dei nove report di Aifa dedicato alla farmacovigilanza è stato divulgato il 4 febbraio, l’ultimo il 12 ottobre scorso. Fin dal primo report Aifa precisa che i dati che appaiono nei documenti sono elaborazioni di segnalazioni spontanee ad eccezione di un 4% frutto di farmacovigilanza attiva. Sfogliando la pubblicazione però non emerge dove sia stata fatta farmacovigilanza attiva, né compaiono altri dati a riguardo.
Aifa non risponde
Dopo un lungo – e infruttuoso – scambio di mail abbiamo saputo da Aifa solo che la percentuale del 4% citata nei documenti si riferisce a progetti regionali (ma non ci è stato detto di quali regioni). Abbiamo così provato a contattare direttamente le amministrazioni scoprendo, ad esempio, che la farmacovigilanza attiva non si fa nè in Puglia, nè in Lombardia. Ma in Veneto sì. Tuttavia la farmacovigilanza attiva condotta in Veneto fa parte di un progetto europeo iniziato in Italia in giugno e non riguarda un campione rappresentativo della popolazione italiana poiché si concentra su sottogruppi.