Interrogato a sorpresa da una signora (immagino danneggiata da vaccino, con le stampelle), l’ex ministro speranza sostiene che:
“I vaccini hanno salvato 1.700.000 vite in Europa e 100.000 solo in Italia”
Gli vorrei fare qualche domanda, se lo avessi a tu per tu.
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che dai dati ufficiali inglesi il tasso di mortalità dei plurivaccinati è 3, 4 5 volte quello dei non vaccinati?”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che l’aumento di mortalità è arrivato dopo i lockdown, solo in certe province, e che nessuna pandemia naturale avrebbe seguito lo schema che si è visto, rispettando addirittura i confini regionali?
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che la stragrande maggioranza dei morti da presunto Covid sono stati negli ospedali, e che solo l’applicazione folle dei tuoi protocolli di tachipirina e vigile attesa (=non far nulla, mai visto in nessuna epidemia) sono ritenuti responsabili di quei morti?”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che esistevano moltissime cure provate per questa presunto virus, e che sei stato tu a vietarle per imporre il vaccino che ha causato e sta tuttora causando morti improvvise, turbo-tumori, sterilità, ecc. ecc.”
“Ah Robbè, 100.000 persone salvate dal vaccino? Ma lo sai, o lo IGNORI, che quando abbiamo provato ad infettarci per avere il green pass senza vaccinazione, non ci siamo riusciti? Ma non era la pandemia del secolo, la nuova spagnola, il morbo che ci ha costretti tutti a casa?”
Senza giustizia non c’è democrazia.
E senza verità non c’è giustizia.
Se vogliamo lasciare ai nostri figli una società democratica, dobbiamo lavorare per la Verità e la Giustizia.
@Ing Alberto Medici
1. “Se vogliamo lasciare ai nostri figli una società democratica, dobbiamo lavorare per la Verità e la Giustizia.”, Ing Alberto Medici
Breve commento.
Grandiosa questa, me la sono scritta come tua citazione!
2. Ottimo articolo, l’unica pecca è che non ci sono link di riferimento per nessuna delle affermazioni fatte, so che sono all’interno del Blog ma quando si parla in modo così cazzuto bisogna anche fornire subito al lettore dei link di riferimento altrettanto cazzuti!!
My 2 cents.
“Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato”, Andrea Zambrano per LNABQ, 5 aprile 2024
Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia».
Ovunque vada, viene contestato al grido di «assassino» come è successo mercoledì sera a Ostia, ma nelle aule di tribunale, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza non sarà processato. Così ha deciso il Tribunale dei ministri che ieri ha depositato la sentenza sulla denuncia presentata dal Comitato Ascoltami e da altre sigle.
Il procedimento contro Speranza è stato archiviato così come proposto dalla Procura di Roma che aveva inviato gli atti per competenza al Tribunale dei ministri.
Ora, della denuncia presentata da Ali (Avvocati liberi) per conto dei danneggiati e del sindacato di Polizia Osa e dell’ex senatrice Laura Granato, resta in piedi solo lo stralcio rimasto in Procura e che riguarda, per gli stessi reati, l’allora direttore generale di Aifa Nicola Magrini, che potrebbe essere dunque archiviato a sua volta, come probabile.
Eppure, i capi di imputazione a carico dei due erano tali e tanti che almeno un’indagine sul loro conto si sarebbe potuta aprire: falso ideologico, corruzione, omicidio colposo e lesioni, somministrazione di medicinali imperfetti.
Nella corposa denuncia degli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano (QUI, QUI e QUI l’analisi effettuata dalla Bussola) comparivano tutti gli errori e le omissioni che Aifa e Ministero avevano introdotto per minimizzare i danni da vaccino che fin dall’inizio della campagna vaccinale erano emersi. Omissioni scovate da un’inchiesta di Fuori dal Coro, la trasmissione Mediaset di Mario Giordano e raccontate dalla giornalista Marianna Canè con dovizia di particolari.
È in quelle rivelazioni che la Procura di Roma avrebbe potuto trovare, se solo avesse ritenuto di indagare, la spia per molte altre omissioni a carico dell’ente statale deputato alla farmacovigilanza. Ma, evidentemente per il Tribunale dei ministri, su Speranza non si deve indagare perché indagare sul ministro che ha gestito la pandemia significa sporcare la narrazione che vede ancora oggi la campagna vaccinale come perfetta e priva di errori e omissioni.
A dare la notizia dell’archiviazione di Speranza è stata l’associazione Ali (Avvocali liberi) sulla sua pagina Telegram. «La Giustizia è amministrata in nome del popolo italiano? La Legge è uguale per tutti?», si chiede. «Non pare proprio sia così. Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato il procedimento nei confronti di Speranza, decidendo che le indagini, mai iniziate, nei suoi confronti non devono proseguire. Nell’attesa che ci consegnino le oltre 30 pagine di motivazione dell’archiviazione, prendiamo atto che gli organi giurisdizionali italiani non intendono cercare la verità, rinunciando persino all’accertamento dei gravissimi fatti denunciati da cittadini danneggiati e forze dell’ordine che hanno subito l’inoculazione di farmaci pericolosi e mortali».
Secondo Ali «la Giustizia italiana è morta insieme a quei danneggiati da vaccino che Speranza, da ministro della salute, ha imposto a tutti e che oggi continuano ad essere somministrati senza alcuna soluzione di continuità».
Stesso tono indignato e non poteva essere altrimenti, per il Comitato Ascoltami, promotore della denuncia e che in gennaio aveva manifestato proprio sotto le finestre della Procura per chiedere che il ministro venisse indagato. In un comunicato ha espresso tutta la sua contrarietà alla decisione di archiviare senza neanche far mai partire le indagini: «Nessuna indagine ci sarà, nessuna indagine è mai iniziata nonostante il cospicuo fascicolo depositato per i reati di commercio e somministrazione di medicinali imperfetti, somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico ed omicidio plurimo».
Parole che però non fermeranno l’attività del Comitato, che in questi giorni, ha raggiunto ormai la cifra di 5000 danneggiati iscritti e che attende dal Governo di essere ascoltato e studiato. «Non ci fermeremo. La nostra determinazione è più che mai forte. Abbiamo bisogno della forza di ogni cittadino che non si piega e non gira la testa altrove se altri cittadini non ottengono giustizia».
La notizia dell’archiviazione emerge proprio negli stessi giorni in cui la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è sotto indagine della Procura Europea per la gestione dei contratti con Pfizer. Quello che in Europa si può fare per la presidente in carica dell’Ue, non si può fare in Italia per un ex ministro della Salute: appurare se sono stati commessi reati nella gestione della campagna vaccinale anti-Covid e rendere conto delle migliaia di danneggiati da vaccino.
Proprio quei danneggiati che ancora oggi chiedono ascolto e cure da uno Stato che, negando un’inchiesta, ha dato loro un secondo schiaffo dopo quello ricevuto con il vaccino che ha rovinato loro la vita.
Riferimento:
https://lanuovabq.it/it/nuovo-schiaffo-ai-danneggiati-speranza-non-sara-indagato
VS
La Procura Europea indaga su Von der Leyen ▷ “Uno scandalo che scuoterà l’Unione europea”
Radio Radio, 5 Aprile 2024
Le vicende giudiziarie sull’acquisto di ingenti quantità di vaccini Pfizer da parte dell’Europa nel periodo Covid è un capitolo ancora a perto e con sviluppi in corso. Il Sole 24 ore titolava negli scorsi giorni: “Pfizergate, la Procura Europea indaga su Ursula von der Leyen per gli sms spariti”. L’Europarlamentare Matteo Adinfolfi: “Situazione imbarazzante nel cuore dell’Europa, è vero che c’era una pandemia spaventosa, ma la trattativa passa da delle mail sparite. In quella fase diversi eurodeputati hanno fatto richiesta di visione dei contratti riguardanti i vaccini. Era stata data la possibilità di visionarli, ma solo in presenza di personale del parlamento per 30 minuti, senza poter fare fotografie. E sono contratti da almeno 100 pagine”.
Al momento sono avanzate 4 miliardi di dosi, praticamente circa 10 dosi per ogni cittadino europeo. Un investimento di denaro impressionante, che vede coinvolta una delle più alte cariche della democrazia europea, commenta Adinolfi: “Bene ha fatto la procura europea ad affrontare queste indagini, anche perché si parla di rinnovo di mandato per la Von Der Leyen, ma qui c’è uno scandalo che scuoterà l’Unione europea con dei costi incredibili per i cittadini europei”
Riferimento:
https://www.radioradio.it/2024/04/von-der-leyen-europa-vaccini-sms/
Breve commento finale
Le motivizioni della sentenza che scagiona Speranza saranno totalmente ridicole, della serie: il re è nudo, e fa più schifo dello schifo!!
La Von der Leyen, hostess di lusso del Bilderberg, la passerà liscia anche stavolta o no? Si vedrà!
La coscienza collettiva sta crescendo, e questi criminali hanno le ore contate.
Ridicoli i giornali che parlano di “Speranza attaccato dai novax”: come se un danneggiato da vaccino fosse un novax!!!
@Ing Alberto Medici
1. “La coscienza collettiva sta crescendo, e questi criminali hanno le ore contate.”, Ing Alberto Medici
Che la la coscienza collettiva stia crescendo e che siano criminali , non ci sono dubbi, che abbiano le ore contate, diciamo che troppo bello per essere vero, e comunque si vedrà!
2. Integrazione
https://www.imolaoggi.it/2024/04/05/speranza-scontata-decisione-tribunale-dei-ministri/
Breve commento
Fino a quando in USA o in Germania non si smuove qualcosa di veramente effettivo da questo punto di vista, altamente improbabile che l’effetto domino di giustizia possa partire dall’Itailia che in era euro ha sempre subito ciò che si decide ai piani alti a Washington e Berlino!
Aggiornamenti importanti, eccoli arrivano!
1. «Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati, di Andrea Zambrano per LNBQ, 6 aprile 2024
Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull’archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l’ex ministro non ha colpe perché c’era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l’impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.
Se c’è un principio che viene affermato nelle oltre 30 pagine di motivazione con le quali il Tribunale dei ministri archivia la denuncia del Comitato Ascoltami e del sindacato Osa Polizia contro l’ex ministro della salute Roberto Speranza, è che l’Italia ha semplicemente eseguito gli ordini che venivano dall’alto.
Chi? Il giudice di Roma cita nell’ordine l’Ema, l’Oms, l’Fda statunitense e la Commissione europea. Istituzioni, organismi o agenzie regolatorie sovranazionali che hanno dato il via libera ai vaccini prima che il Ministero della Salute e Aifa introducessero nel mercato italiano gli inoculi. Ne consegue che di ogni tipo di responsabilità su eventuali danneggiamenti a persone, non sarebbe Speranza – e in seconda battuta l’ex direttore di Aifa Nicola Magrini – che deve rispondere, ma semmai quegli organismi.
Quello che emerge, dunque, non è un’analisi degli elementi contro la tesi dei numerosi reati evidenziati dagli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano, ma una sorta di buona fede istituzionale. Speranza ha eseguito gli ordini che venivano dall’alto e lo ha fatto nell’«esclusivo interesse del popolo italiano», si legge. Una sorta di “protocollo Norimberga” per l’ex ministro, che però stavolta fa comodo sfruttare a vantaggio delle istituzioni. Del resto, se c’erano organismi sovranazionali che avevano dato il via libera per i vaccini, che senso ha prendersela con chi, in Italia, li ha somministrati?
Il punto forse, che è assente, è un’analisi nel merito delle accuse mosse a Speranza e Magrini e giova ricordare che, oltre all’omicidio plurimo, sicuramente impegnativo da dimostrare, i denuncianti avevano elencato una sfilza di reati rientranti dentro l’accusa di falso ideologico, la maggior parte scaturiti dall’inchiesta sugli Aifaleaks di Fuori dal Coro. Omissioni nei rapporti con le Regioni che stavano via via segnalando reazioni avverse aumentate e non previste, ritardi nella classificazione dei danneggiati, aggiustamenti grafici per depotenziare la portata comunicativa degli effetti avversi, perfino l’ostinata volontà di non riportare certi dati perché «così si uccide il vaccino».
Accuse precise, circostanziate, che evidenziavano un modus operandi da parte di Aifa volto a minimizzare tutto ciò che emergeva e poteva rallentare fino a ostacolare la campagna vaccinale di massa. Non c’era bisogno di ripararsi sotto l’ombrello di Ema, Fda e Oms, come se l’Italia avesse perduto improvvisamente sovranità sanitaria e avesse delegato l’onere del controllo ad altri. Aifa che cosa ci sta a fare allora? È sua, ed era sua in quei giorni, la responsabilità del controllo sulla sicurezza. Anche se qualcuno in alto avesse detto il contrario, sarebbe stato suo compito accertarsi di quello che emergeva. Fino a prova contraria l’autorità di farmacovigilanza è assegnata dalla legge italiana prima di tutto all’Aifa e non certo all’Ema e men che meno alla Fda o all’Oms.
E questo vale anche per un altro organismo tirato in ballo, quella Commissione europea alla quale il giudice ha delegato ogni tipo di responsabilità sulle procedure di acquisto, nel capitolo di reato apposito sollevato dai denuncianti. Ebbene: proprio la Presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen oggi è sotto indagine per gli sms scambiati con il Ceo di Pfizer Albert Bourla, ma il giudice non ha ritenuto che la cosa potesse interessare anche l’Italia. Una svista, visto che le ricadute di eventuali irregolarità nell’approvvigionamento dei vaccini, se mai accertate, avrebbero avuto conseguenze anche nel nostro Paese.
Gli ordini erano questi: vaccinare. E l’Italia ha eseguito. Punto. Tutto il resto, eventi avversi, danneggiati, malori improvvisi, invalidi cresciuti a dismisura nel tempo anche a causa della mancanza di cure tempestive, non sono altro che un accidente fuori percorso. Previsto, se vogliamo, ma irrilevante. Il giudice, infatti, non nega l’esistenza di danneggiati, né entra nel merito della mole di dati forniti nell’esposto che mostrava come già durante la campagna vaccinale ci fossero evidenze di mio-pericarditi o trombosi e molte altre patologie. No, questo è un aspetto che al giudice non interessa.
Semplicemente non lo nega, anzi lo mette in conto, e non esclude che in molti casi ci sia stata un’inefficacia vaccinale, ma semplicemente dice che non è stata colpa di Speranza perché Speranza non ha fatto altro che attenersi alle disposizioni sovranazionali di Ema e Commissione europea. Un fedele esecutore, dunque, da premiare semmai, non certo da indagare.
Ma allora, la colpa di chi sarà? Di Oms e Ema? Lo Stato dovrà rivalersi su di loro per avere ragione del dolore di quei poveri cittadini che, vaccinatisi per convinzione o per costrizione, hanno riportato danni gravi alla salute? Sarebbe fantapolitica, ma anche la naturale conseguenza di un ragionamento che fa emergere uno scaricabarile istituzionale inquietante.
Riferimento:
https://lanuovabq.it/it/speranza-eseguiva-gli-ordini-scaricabarile-di-stato-sui-danneggiati
Breve commento
Per meglio unire i puntini , vedasi i prossimi punti.
1. “Così Oms e Gates sono i padroni della nostra salute”, di Luisella Scrosati per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 25 marzo 2021
La priorità vaccinale cela un’operazione di potere che, con OMS, Banca Mondiale e Gavi, arriva fino a Bill Gates. La Bussola intervista Pier Francesco Belli, esperto di governance sanitaria: «L’UE ha “ceduto” all’OMS, finanziata da Gates, il controllo di epidemie e malattie infettive, favorendo anche procedure d’emergenza per bypassare le leggi. Gates ha rastrellato azioni delle società di biotecnologia che costruiscono vaccini Ogm, più veloci rispetto a quelli tradizionali. È questo il nuovo business delle case farmaceutiche». E l’Italia si è legata mani e piedi a questo sistema.
Vaccini sempre e comunque. Poco importano gli effetti avversi, anche letali. Poco importa che di questi vaccini non abbiamo dati significativi della loro efficacia, sicurezza, e durata. Poco importa che essi non siano in grado di impedire di infettarsi e infettare (in barba al tanto sbandierato principio di “responsabilità morale”). Poco importa anche che il Covid-19 possa essere curato in altro modo o che la stragrande maggioranza delle persone ritenute infette, in realtà, abbia sintomi blandi o non ne abbia affatto. Come mai questa nuova forma di “accanimento terapeutico”? L’abbiamo chiesto al professor Pier Francesco Belli, esperto di governance sanitaria e presidente della Commissione Rischi ed Etica Sanitaria dell’INCER Institute.
IL CONTROLLO DELLA SALUTE PASSA ALL’OMS
Professore, per capire meglio quello che sta accadendo nella gestione della pandemia, dobbiamo andare un po’ indietro con gli anni…
Partiamo dal 1998, quando una decisione dell’Unione Europea, la n. 2119, impone ai Paesi membri un controllo delle malattie infettive trasmissibili e le sorveglianze epidemiologiche, sotto il coordinamento dell’OMS. In parallelo accade che i centri di epidemiologia e prevenzione nazionali preposti al controllo vengono progressivamente smantellati, mentre nascono decine di coalizioni, comitati, organizzazioni, tutte “globali”, al cui interno troviamo uomini della Bill & Melinda Gates Foundation, dell’OMS e dirigenti di centri di eccellenza pubblici sulle vaccinazioni e le infezioni, che sono afferenti a centri di collaborazione OMS locali. Nel nostro Paese ci sono ben 29 centri di collaborazione OMS (uno è allo Spallanzani, che è – si noti – l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive).
E perché sarebbe un problema?
Perché, come andremo a vedere, questi centri rispondono sempre più ai diktat di organizzazioni non governative anziché al Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie del Ministero della Salute, che ormai, di fatto, ha perso la sua mission di controllo delle malattie trasmissibili e delle emergenze sanitarie.
BILL GATES FINANZIA L’OMS
Torniamo al 1998.
In quell’anno, al centro Rockfeller Foundation di Bellagio, si riuniscono la World Bank, l’OMS, il signor Bill Gates e l’UNICEF per costituire Gavi-Alliance, appunto una di queste organizzazioni globali per l’immunizzazione attraverso la vaccinazione. Gavi diventa così il nuovo garante delle malattie infettive e trasmissibili, gli Stati ne sono i semplici finanziatori. Bisogna capire che prima l’OMS era finanziata dai PIL dei singoli Paesi; quando però, nel 2008, c’è stato il crollo delle Borse mondiali, che ha indebolito i diversi Paesi, questi ultimi hanno conseguentemente diminuito il proprio finanziamento all’OMS. È a questo punto che subentra Bill Gates, direttamente con la sua fondazione o tramite Gavi (finanziata da lui stesso). Gates diventa così finanziatore dell’OMS, ma in modalità earmarked.
Cosa significa?
A scopi mirati. È un vincolo di gestione del denaro: ti do questi soldi per questo preciso scopo. Dunque, in questo modo Gates controlla l’OMS, la quale controlla le reti di sorveglianza dei Paesi. Con quale programma? Che i soldi degli Stati vengano indirizzati non più verso la prevenzione primaria, ma verso i vaccini (prevenzione secondaria). E l’Italia ha un ruolo chiave.
L’ITALIA SI LEGA A GATES
Perché?
Nel 2001 viene sancita la fondazione dell’Ufficio Europeo OMS di Venezia per gli investimenti. Dal 2005, nella Finanziaria italiana, ci leghiamo mani e piedi con Gavi fino al 2030, contribuendo con oltre 1.600 milioni di euro alle strategie dei bond vaccinali, venduti sui mercati finanziari internazionali. Questa è la cifra dichiarata ufficialmente da Gavi. Inoltre, dal 2006 l’Italia diventa membro fondatore di Gavi e terzo maggior contributore. Più o meno negli stessi anni, viene creata in Italia la legge 138/2004.
Siamo nell’ultimo anno dell’epidemia SARS-Cov-1.
Esattamente. Questa legge viene fatta per prevenire azioni di bioterrorismo e il contagio da agenti patogeni sconosciuti e pericolosi; per questo il Governo italiano istituisce il Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie, emanazione del Ministero della Salute, ma che include anche il Ministero degli Esteri, l’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Difesa e gli istituti zooprofilattici. L’idea era quella di una sorveglianza internazionale, per poter “intercettare” agenti patogeni sconosciuti e pericolosi, prima che potessero avere un impatto sulla popolazione. In quel momento (2004-2008), direttore generale della Prevenzione Sanitaria e capo dipartimento della Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, Roma (2004-2008) era l’epidemiologo Donato Greco.
Quello da poco nominato membro del CTS?
Sì, lui. Era anche direttore del Centro Nazionale di Prevenzione e Controllo delle Malattie (CCM). Con questo signore a capo di questi due centri, viene stilato il Piano Italiano Multifase d’Emergenza per una Pandemia Influenzale, nel quale viene scritta a pagina 8 una cosa sconcertante: «L’incertezza sulle modalità e i tempi di diffusione determina la necessità di preparare in anticipo le strategie di risposta alla eventuale pandemia, tenendo conto che tale preparazione deve considerare tempi e modi della risposta. Infatti, se da una parte un ritardo di preparazione può causare una risposta inadeguata e conseguenti gravi danni per la salute, dall’altra, qualora l’evento non accada, un investimento eccessivo di risorse in tale preparazione può, in un quadro di risorse limitate, causare sprechi e stornare investimenti da altri settori prioritari». Appare chiara fin dalla pubblicazione dei primi piani pandemici la volontà di non voler investire nella preparazione degli stessi, tant’è che per Sars-CoV-2 il Piano Pandemico non è stato attuato.
IL VACCINO DIVENTA PRIORITARIO
E quali sarebbero gli altri settori prioritari in cui investire?
Nel 2007, Greco discute in Senato, alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. E lì dice queste testuali parole: «Le priorità, quindi, sono state segnalate inequivocabilmente da parte del Ministro e concordate con le Regioni: malattie infettive; promozione della salute e stili di vita; ambiente e clima; vaccini e vaccinazioni; incidenti; bioterrorismo». Notare l’inserimento della “priorità vaccinale”. L’anno dopo, guarda caso, viene aggiornata proprio la legge 138, con Decreto Ministeriale del 18 settembre 2008: insieme alla prevenzione delle malattie sconosciute causate da agenti patogeni pericolosi, ci ritroviamo vaccini e vaccinazioni, cosa non prevista nella legge del 2004, distorcendo il concetto per cui quella legge era stata varata.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/cosi-oms-e-gates-sono-i-padroni-della-nostra-salute
PS continua nel prossimo post
Integrazione
“Chi finanzia l’OMS ne decide le politiche. La cattura del regolatore”
a cura del Dott Eudardo Missoni per Associazione di Studi e Informazione sulla Salute, 23 gennaio 2024
https://www.assis.it/chi-finanzia-loms-ne-decide-le-politiche-la-cattura-del-regolatore/
3. La conseguenza nefasta per l’Italia l’Italia di essersi legata mani e piedi a questo sistema in cui Oms e Gates erano diventati i padroni della nostra salute
Italia capofila per le strategie vaccinali a livello mondiale
Comunicato stampa AIFA n. 387
29/09/2014
La nomina alla Casa Bianca alla presenza di Barack Obama
Il Ministro Lorenzin e il Presidente AIFA Pecorelli: “Importante riconoscimento scientifico e culturale internazionale per il nostro Paese”
Italia impegnata con scuole e Atenei a formare studenti e insegnanti su importanza vaccinazioni e corretti stili di vita
Washington, 29 settembre 2014 – L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global Health Security Agenda (GHSA) che si è svolto venerdì scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche il Presidente USA Barack Obama.
Proseguimento:
http://www.aifa.gov.it/content/italia-capofila-le-strategie-vaccinali-livello-mondiale
Breve commento
Insomma, trattati come una colonia anche nel campo delle vaccinazioni, e infatti i pessimi risultati sono sotto gli occhi di chi li usa ( nel senso che usa i suoi occhi per vedere e non si mette le fette di patate per non vedere! ), chi invece si inventa che l’Italia è uno stato che ha ancora la sua sovranità ( alcuni pennivendoli di TV e giornaloni ) non può e/o non vuole vederli ( i pessimi risultati ), chissà come mai…..!!
4. “OMS e Big Pharma, storia di un conflitto di interessi”, di A. Rimoldi per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 28 agosto 2021
I fondi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma anche delle agenzie del farmaco europea (EMA) e americana (FDA), dipendono in gran parte dall’industria farmaceutica, così come la ricerca scientifica in ambito sanitario. Come ci si può dunque fidare se il controllato controlla il controllore?
La maggior parte degli studi, delle ricerche e delle sperimentazioni in ambito sanitario è finanziata dal settore privato, ovvero dall’industria farmaceutica (nel 2019 in Italia il numero di studi clinici indipendenti si è attestato al 23,2%). Scarsi e insufficienti sono i finanziamenti pubblici devoluti a favore della ricerca clinica, con la conseguenza che i ricercatori accademici e gli scienziati che possono permettersi di lavorare senza il sostegno interessato delle case farmaceutiche, costituiscono una piccola minoranza all’interno della comunità scientifica.
La “comunità scientifica” perciò, lungi dall’essere quell’ideale di meritocrazia e di confronto alla pari fra scienziati indipendenti che mettono a disposizione il proprio lavoro per il perseguimento del bene comune, è in realtà un luogo ove si perseguono in gran parte gli interessi dell’industria farmaceutica. L’industria farmaceutica controlla, ad ogni livello, ogni settore ed istituzione della sanità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’organismo dell’ONU al vertice della sanità mondiale, contrariamente alla rappresentazione di autorità scientifica imparziale al servizio e tutela della salute dei popoli che ne fanno i principali mezzi di informazione, può essere considerata come un garante di interessi privati. Ed infatti ben 3/4 delle sue risorse finanziarie provengono direttamente o indirettamente dall’industria farmaceutica e dalle aziende produttrici di vaccini.
Se formalmente l’OMS è finanziato dai 194 Paesi membri dell’ONU con contributi fissi in base al PIL (congelati dal 1987), nella sostanza sono i contributi volontari (donazioni) di soggetti privati (aziende e fondazioni) la parte più consistente (quasi la totalità) delle entrate finanziarie dell’ente: ovvero 4,6 miliardi di dollari su un budget complessivo di 5,6 miliardi di dollari (clicca qui) .
A ciò si aggiunga che oltre 4,3 miliardi delle donazioni volontarie sono “legate a un progetto”, ossia sono destinate ai progetti specifici decisi dai donatori privati. Così è evidente che aziende farmaceutiche come Sanofi Pasteur e GlaxoSmithKline (che figurano nell’elenco dei principali finanziatori privati dell’OMS) e fondazioni, indirettamente finanziate dalle stesse case farmaceutiche, orientano tramite le proprie “donazioni” le politiche sanitarie dell’OMS a proprio vantaggio e tornaconto.
Peraltro, il maggiore finanziatore dell’OMS è Bill Gates, il quale, attraverso la sua fondazione “Bill & Melinda Gates Foundation” e GAVI Alliance (ente di cooperazione mondiale creato nel 2000 avente come scopo quello di diffondere “l’immunizzazione per tutti” attraverso i vaccini e come principale finanziatore la stessa fondazione “Bill & Melinda Gates”), di fatto controlla l’OMS e ne indirizza la politica, i programmi e le strategie sanitarie. Non si sottraggono a questa logica le agenzie di vigilanza del farmaco, come l’EMA e l’FDA.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/oms-e-big-pharma-storia-di-un-conflitto-di-interessi
In particolare il seguente passaggio finale dell’articolo che vale tutti fiumi d’inchiostro spesi sull’argomento:
Nel 1976 Henry Gadsen, direttore generale di una delle principali case farmaceutiche al mondo – la Merck – rilasciò la seguente dichiarazione alla rivista “Fortune”: «Il nostro sogno è produrre farmaci per le persone sane. Questo ci permetterebbe di vendere a chiunque». Quel sogno (o meglio quell’obiettivo) dell’industria farmaceutica oggi si sta realizzando…
PS continua nel prossimo post
4. Conclusioni
Prima parte.
Il principale giurista spagnolo Miguel Herrero de Minon sull’UE vent’anni fa:
“La mancanza di “demos”, il popolo, è la ragione principale della mancanza di democrazia. E il sistema democratico senza “demos” è solo “cratos” – potere.”
Riferimento:
“Per la democrazia – contro l’Unione Europea”, a cura di Mike Hume per “Spiked”, traduzione in italiano a cura di Voci dall’Estero.
Luglio 2019
http://vocidallestero.it/2019/09/19/per-la-democrazia-contro-lunione-europea/
Seconda parte
L’articolo 75 della Costituzione italiana vieta espressamente i referendum in materia di Trattati Internazionali , ergo, che l’Italia si sia legata mani e piedi a un sistema in cui Oms e Gates sono diventati i padroni della nostra salute sulla base di Trattati Internazionali signifca anche che non si potrà fare alcun referendum per rifiutare questi Trattati Internazionali , stessa cosa vale in campo militare ( vedasi NATO a comando americano ) e in campo economico ( vedasi Trattato Maastricht e seguenti trattati europei su euro e tematiche connesse) , quiindi in sostanza, percorrere la via dei referendum per il recupero delle sovranità fondamentali è teoricamente possibile ma praticamente impossibile perché per riformare un articolo della Costituzione italiana ci vogliono almeno due terzi dei voti sia alla Camera che al Senato e tutti i partiti eletti in parlamento sia in passato che nei tempi attuali non l’hanno neanche pensato di riformare questo specifico importantissimo articolo costituzionale, ma che strane coincidenze…..!!
E allora quali potrebbero essere le soluzioni operative migliori per il recupero delle sovranità fondamentali?
Non è questa la sede adatta per discutere e proporre, magari se Super Albertone ci vorrà fare un apposito articolo e allora in quel caso darò subito il mio contributo.
PS vista l’occasione, nel prossio post delle utili integrazioni a livello di Big Picture
1. “Onu: così Soros, Gates e Ford decidono i diritti umani”, Luca Volonté per LNBQ, 30 luglio 2021
L’Eclj pubblica un rapporto di 92 pagine che mostra come la maggioranza di esperti del Consiglio dei diritti umani dell’Onu siano condizionati dai finanziamenti di alcuni Stati e organizzazioni come le fondazioni Ford e Gates e l’Open Society di Soros, con un’agenda contro vita e famiglia. Disponibile online, il report è pieno di cifre, fatti e nomi.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/onu-cosi-soros-gates-e-ford-decidono-i-diritti-umani
2. “Il Governo dei Non Governativi”, Lectio Magistralis del Il Pedante
http://ilpedante.org/post/il-governo-dei-non-governativi
3. Lo schema per l’innesto e il prosieguo della crisi creata artificialmente è sempre quello, ecco a tale proposito un’altra Lectio Magistralis del Il Pedante.
CRISIS IN FABULA THE BOOK
The childish narrative through which “plutocracy” – i.e. the government of the richer– legitimates its power is “told” by means of formal, linguistic, psychological, narratological tools.
http://ilpedante.org/files/other/Il_Pedante_Bruxelles_06062018.pdf
Lo schema vero e proprio si trova a pagina 18.
Autorevole analisi legale dell’Avv Renate Holzsein
Archiviazione denuncia penale contro Speranza: “Siamo pronti a confutare sulla base della documentazione ufficiale istituzionale punto per punto”, Avv. Renate Holzeisen, PressKit, 7 aprile 2024
“Siamo pronti a confutare sulla base della documentazione ufficiale istituzionale punto per punto la motivazione di archiviazione delle indagini penali a carico di Speranza, non appena disponibile”, scrive l’avv. Renate Holzeisen su Telegram
“In uno Stato di Diritto (che l’Italia – fino a prova contraria – attualmente evidentemente non è) sarebbe impossibile per Speranza scaricare la sua personale gravissima colpa penalmente rilevante all’EMA, che ha le sue proprie gravissime colpe penalmente rilevanti, per le quali i responsabili, prima o poi, dovranno pagare.
Speranza, come i responsabili dell’AIFA e dell’Istituto Superiore della Sanità, conosceva il contenuto dei documenti ufficiali dell’EMA, della Commissione Europea e dei produttori dei cosiddetti “vaccini”-Covid-19, contenuto che mai avrebbe consentito l’uso in una campagna “vaccinale” di massa con obbligo diretto o indiretto “vaccinale” di
1.) sostanze che mai sono state autorizzate ai fini della prevenzione del contagio virale e, dunque della trasmissione virale da persona a persona – Speranza & Co. hanno violato gravemente il divieto dell’uso off label in campagne vaccinali di massa, peraltro di sostanze sperimentali;
2.) sostanze che mai avrebbero potuto essere iniettate senza la prescrizione medica imposta proprio dalla Commissione Europea nelle sue Decisioni di Esecuzione per l’autorizzazione di queste sostanze in via centralizzata per tutta l’UE
(pubblicate su Public Health Union register of medicinal products e dall’AIFA);
3.) sostanze per le quali lo stesso produttore nel piano di gestione del rischio (RMP) pubblicato dall’EMA su internet sin dall’immissione sul mercato del cosiddetto “vaccino” (RMP è parte integrante è necessaria della procedura di autorizzazione) ha dichiarato che mancavano e mancano informazioni importanti sulla sicurezza;
4.) proprio per questo motivo l’EMA ha avvertito gli utilizzatori di queste sostanze di consultare rigorosamente il RMP – mentre i medici “vaccinatori” manco sapevano che cosa era un RMP (!) – vedi nell’EPAR dell’EMA pubblicato su internet da quando il rispettivo “vaccino” venne autorizzato;
5.) sostanze per i quali il produttore nei contratti quadro di acquisto aveva dichiarato di non poter garantire l’efficacia e la sicurezza e che lo studio di queste sostanze doveva proseguire successivamente alla fornitura e inoculazione ai cittadini.
Di tutto questo Speranza nel suo Decreto n.1 del 2 gennaio 2021 non parla minimamente! Anzi, dichiara che bisogna con ogni modo CONVINCERE gli italiani a farsi fare il “vaccino”
Speranza che da Ministro della (non)-Salute aveva gestito personalmente i contratti per l’acquisto dei “vaccini”-Covid-19 ha dolosamente ridotto i cittadini italiani (inclusi i bambini e le donne incinte) a cavie di nude e crude sostanze sperimentali!
La FDA ai fini dell’utilizzo di farmaci in Europa non centra nulla! Sono esclusivamente i documenti dell’EMA, della Commissione Europea e del produttore che hanno rilevanza istituzionale per noi in Europa.
L’OMS non è un’autorità regolatoria del farmaco e, dunque, le sue valutazioni non contano e non hanno alcuna importanza giuridica nella procedura di autorizzazione di un farmaco in Europa.
Sono molto curiosa a leggere la motivazione dell’archiviazione delle indagini penali che già adesso so che faremo a pezzi – punto per punto – utilizzando documentazione esclusivamente istituzionale.
Ad un certo punto anche i responsabili della (In-) Giustizia dovranno confrontarsi con accuse molto pesanti … la verità verrà accertata in tutta la sua crudeltà”.
Riferimento con fonte originale:
https://presskit.it/2024/04/07/archiviazione-denuncia-penale-contro-speranza-siamo-pronti-a-confutare-sulla-base-della-documentazione-ufficiale-istituzionale-punto-per-punto-avv-renate-holzeisen/
Chi é:
https://www.renate-holzeisen.eu/it/about-me/
1. ‘No vax’ danneggiati da vaccino Covid a Speranza “bastardo assassino”, ai poliziotti che lo ‘proteggono’: “Stasera come li guardate in faccia i figli” – VIDEO
Il deputato del Pd stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola
di Redazione
09 Aprile 2024
Forti contestazioni per l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, a Ostia nel giorno della presentazione del suo libro “Perché guariremo”. Speranza è stato fortemente insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti ‘NoVax’ e danneggiati dal vaccino Covid. Il deputato del Partito democratico stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola. “Assassino, topo di fogna, sorcio, bastardo, pezzo di m…, togliete il segreto di Stato sui vaccini, maledetto criminale”, alcuni degli insulti rivolti a Speranza. Presi di mira anche gli agenti che hanno scortato il deputato del Partito democratico: “Come li guardate in faccia i figli quando tornate a casa”.
‘No vax’ danneggiati da vaccino Covid a Speranza “bastardo assassino”, ai poliziottti che lo ‘proteggono’: “Stasera come li guardate in faccia i figli”
Inizialmente l’evento era in programma alla Palestra della Legalità di via dell’Idroscalo, ma proprio per motivi di ordine pubblico è stato spostato all’interno dell’aula consiliare del municipio. Anche su Facebook non sono mancate le contestazioni: “Siamo stati costretti a spostarci ma lui era già dentro. Abbiamo presidiato le tre uscite ma è riuscito a scappare indisturbato come solo un topo di fogna sa fare”. E ancora: “Speranza è l’ ultimo a morire ?! Non si sarà vaccinato… Questa sera ha depistato la folla che lo aspettava per insultarlo”.
Proseguimento con audio video:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/597466/no-vax-vaccino-covid-speranza-insultato.html
2. Napoli, protesta contro la Nato per i 75 anni, scontri manifestanti-polizia, 8 feriti, gli attivisti: “Violenza e repressione contro chi non vuole la guerra” – VIDEO
Il grido dei manifestanti fuori dal teatro San Carlo di Napoli: “Fuori la Nato dall’Italia”
di Redazione
09 Aprile 2024
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/cronaca/597459/napoli-protesta-nato-75-anni.html
Breve commento
Da notare anche che Speranza & Compagnia politicante cantante hanno voluto che l’Italia inviasse armi e aiuti all’Ucraina e a Israele, il tutto avvallato alla grande dala mummia sicula ( alias Mattarella ) ed esplicitamente contro l’interesse nazionale italiano, insomma, dei politicanti servi venduti e telecomadati dall’estero in tutto e per tutto!!
Speranza dici la verità? ▷ “Disse di essere il più bravo, poi che gli era stato detto come agire”, Radio Radio, 9 aprile 2024
Il Tribunale dei Ministri ha archiviato l’ultimo procedimento a carico di Roberto Speranza, l’Ex Ministro della salute all’epoca della pandemia. Ricordiamo che le accuse mosse a Speranza furono: di omicidio, somministrazione di medicinali guasti, e infine false dichiarazioni. Ma come si è difeso Speranza davanti ai Giudici? Ha affermato di non aver avuto la padronanza di compiere determinate scelte in tema di vaccini. Speranza avrebbe seguito unicamente le indicazioni dell’Oms, del Food and Drug Administration, ribadendo la sua estraneità ai fatti. Intanto però le vittime dei vaccini continuano a patire dei danni permanenti, che si sono rivelati letali. Il Ministro ha dato alcuna spiegazione? No. In merito all’Inchiesta sul Covid, Francesco Borgonovo ha letto le carte dell’ultimo procedimento penale. Ecco il punto della situazione insieme al Sindacalista Savino Balzano.
“Ogni giorno i danneggiati dai vaccini devono fronteggiare i danni gravissimi che la loro salute ha subito a seguito della sua somministrazione. Per alcuni cittadini il tempo ha smesso di battere. Io mi domando, se Speranza non contava niente (perché ricordiamolo, è stata questa la sua forma di difesa davanti all’accusa), allora cosa ha scritto nei suoi libri?” dice Savino Balzano.
Borgonovo risponde questo: “In realtà non è del tutto falso che abbiano deciso gli altri. Perché per esempio sui contratti ha deciso la Commissione Europea. C’é stata una servitù volontaria, e l’autonomia che avevano, l’hanno esercitata solo per dimostrare che erano i sudditi più bravi.
Prima ha detto di essere stato il più bravo, di avere salvato delle vite e che aveva fatto dei sacrifici, poi è andato dei Giudici dicendo che aveva agito sulla base di ciò che gli dicevano gli altri e che non poteva sapere ciò che sarebbe successo”.
“Io sono pronto a credere che Speranza non contasse nulla in quella vicenda” ribadisce Balzano “non è il primo politico che prova a rivendicare i risultati che sono sono propri. Quello che però mi domando è che, ammesso e non concesso che non contasse nulla, questo non cancella ciò che la gente patisce. E quindi chi risponde di tutto questo? Non dovrà rispondere nessuno? Questa è la vera domanda”.
Prosegumento con audio video:
https://www.radioradio.it/2024/04/speranza-dici-la-verita-disse-di-essere-il-piu-bravo-poi-che-gli-era-stato-detto-come-agire/
Commento
Non c’è peggio di un somaro convinto come Speranza che è stato sostanzialmente un politante venduto passacarte che per giunta si credeva pure bravo e giornaloni come il Corriere della Serva ( alias Corriere della Sera ) e giornaletti come Il Fogno ( alias Il Foglio ) ancora a difernderlo a spada tratta, d’altronde , simile attrae simile, insomma, fra spacciatori seriali di balle se la intendono fra di loro!!
1. Aggiornamento Bomba Su Speranza!!
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini
di Redazione
10 Aprile 2024
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini
di Redazione
10 Aprile 2024
Roberto Speranza
Roberto Speranza (fonte foto Lapresse)
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“Speranza era a conoscenza del fatto che un evento avverso su cinque di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale”. Lo hanno fatto sapere Antonietta Veneziano e Angelo Di Lorenzo dell’associazione Avvocati Liberi, ossia i legali che hanno seguito il procedimento giudiziario riguardante Roberto Speranza e Nicola Magrini (per l’ex ministro si è concluso con una archiviazione presso il Tribunale dei ministri di Roma, ndr).
Vaccini Covid, l’ex ministro Speranza: “Sapevo che il 20% degli effetti avversi era gravissimo o addirittura mortale”
Dopo mesi di silenzio, i due professionisti hanno deciso di raccontare la loro verità, rilasciando una serie di interviste all’emittente Byoblu nel programma quotidiano Orsobruno. La coppia di legali hanno esaminato tutte le motivazioni sulla base delle quali il Tribunale dei ministri ha deciso per l’archiviazione di Speranza. Nelle dichiarazioni dei due emergono falle e incongruenze. A partire dal caso più eclatante, ossia gli effetti avversi da vaccini Covid. Come ha sottolineato l’avvocato Veneziano, già dopo le prime settimane di vaccinazioni a Speranza erano arrivati segnali allarmanti, che tuttavia l’allora ex ministro della Salute scelse di ignorare, decidendo così di andare avanti con l’idea di proseguire la campagna vaccinale in Italia.
Nell’intervista, Veneziano ha però svelato che “incredibilmente, nel suo interrogatorio” con i magistrati del Tribunale dei ministri, “Speranza dice che lui è a conoscenza del fatto che un evento avverso su cinque di quelli segnalati ad Aifa era grave, gravissimo o addirittura mortale”. Esattamente il 20% di casi sul totale di quelli segnalati all’Aifa (in realtà i numeri sarebbero maggiori rispetto a quelli segnalati, ndr). Sono cifre importanti e che stonano con quanto scritto nel suo libro, “Perché guariremo”. Seppur riveduto, corretto e ristampato, Speranza scrive che sono state “rare” le “segnalazioni di effetti avversi” da vaccini Covid. Un concetto però subito riveduto davanti ai magistrati in un’aula di un tribunale.
Speranza contestato ad Ostia
Intanto per l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, continuano le forti contestazioni in giro per l’Italia. Ad Ostia, nel giorno della presentazione del suo libro “Perché guariremo”, è stato fortemente insultato e minacciato da un gruppetto di attivisti ‘NoVax’ e danneggiati dal vaccino Covid. Il deputato del Partito democratico stava presentando il suo libro ‘Perché guariremo’ insieme al presidente del Municipio X, Mario Falconi, e al consigliere capitolino del Pd Giovanni Zannola. “Assassino, topo di fogna, sorcio, bastardo, pezzo di m…, togliete il segreto di Stato sui vaccini, maledetto criminale”, alcuni degli insulti rivolti a Speranza. Presi di mira anche gli agenti che hanno scortato il deputato del Partito democratico: “Come li guardate in faccia i figli quando tornate a casa”.
Riferimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/597970/vaccini-covid-speranza-effetti-avversi.html
Breve commento
Da notare anche che ben sapeva che la segnalazione degli eventi avversi veniva fatta in farmocovigilanza passiva e quindi erano molto sottostimati rispetto alla molto più affidabile farnacovigilanza attiva che invece non è stata mai fatta, cioè in pratica Speranza è stato il ministro della insanità e ne va pure ancora fiero, il colmo dei colmi!!
2. Reminder Evergreen collegato , L’Elefante Nella Stanza!!
“La farmacovigilanza attiva? Non si trova”, Gioia Locati per Blog. IlGiornale.it, 29 ottobre 2021
https://blog.ilgiornale.it/locati/2021/10/29/la-farmacovigilanza-attiva-non-si-trova/
In particolare i seguenti passaggi:
I vaccini anti Covid
La somministrazione dei vaccini anti Covid è iniziata in Italia nel dicembre 2019 mentre i farmaci erano ancora sottoposti a monitoraggio addizionale (di fatto lo sono ancora, la raccolta dati del Pfizer cesserà nel 2023). Il primo dei nove report di Aifa dedicato alla farmacovigilanza è stato divulgato il 4 febbraio, l’ultimo il 12 ottobre scorso. Fin dal primo report Aifa precisa che i dati che appaiono nei documenti sono elaborazioni di segnalazioni spontanee ad eccezione di un 4% frutto di farmacovigilanza attiva. Sfogliando la pubblicazione però non emerge dove sia stata fatta farmacovigilanza attiva, né compaiono altri dati a riguardo.
Aifa non risponde
Dopo un lungo – e infruttuoso – scambio di mail abbiamo saputo da Aifa solo che la percentuale del 4% citata nei documenti si riferisce a progetti regionali (ma non ci è stato detto di quali regioni). Abbiamo così provato a contattare direttamente le amministrazioni scoprendo, ad esempio, che la farmacovigilanza attiva non si fa nè in Puglia, nè in Lombardia. Ma in Veneto sì. Tuttavia la farmacovigilanza attiva condotta in Veneto fa parte di un progetto europeo iniziato in Italia in giugno e non riguarda un campione rappresentativo della popolazione italiana poiché si concentra su sottogruppi.
Aggiornamenti.
“Villafranca, Roberto Speranza contestato, l’ex ministro: “Protocollo tachipirina e vigile attesa non esiste, inventato da “no-vax””, ma l’Aifa lo smentisce – VIDEO”, Il Giornale d’Italia, 3 febbraio 2025
Un filmato in particolare è diventato virale, quello in cui Speranza si rivolge ad un contestatore, asserendo che il protocollo Tachipirina e vigile attesa non esiste
L’ex ministro Roberto Speranza è stato contestato a Villafranca. L’esponente del Partito Democratico era presente nel comune veneto per la presentazione del libro “Perché guariremo”, ma come spesso è accaduto, diversi manifestanti e vittime di effetti avversi del vaccino Covid, si sono radunati per far sentire la loro voce. Un filmato in particolare è diventato virale, quello in cui Speranza si rivolge ad un contestatore: “Il protocollo Tachipirina e vigile attesa non esiste, lo avete inventato voi “no-vax””, tuttavia è la stessa Aifa a smentirlo. Come si legge sul sito, “nella fase domiciliare, la cosa migliore da fare è la vigile attesa: non assumere farmaci, trattare solo i sintomi febbrili”.
Proseguimento con audio video:
https://www.ilgiornaleditalia.it/video/salute/679800/villafranca-speranza-contestato-protocolo-tachipirina-vigile-attesa-video.html
Commento
Sa che al gabbio non ci finirà mai e quindi mente in modo spudorato e criminale ma questo suo sapere è in realtà un sapere che gli hanno riferito altrii cer stanno sopra di lui , non è di sua prima mano, e siccome possono succedere cambiamenti reali e siccome anche si è fatto tanti nemici e allora ecco che magari lo potrebbero sacrificare come capro espiatorio, il minimo sindacale che si merita!
Integrazione all’aggiornamento.
“Tachipirina e Vigile attesa un’invenzione? Solo un’indicazione operativa? Se non si trattava di obblighi perché i medici sono stati sospesi se non seguivano queste indicazione?”, acura del Dott. Paolo Bellavite, Press Kit, 3 febbraio 2025
Tachipirina e Vigile Attesa: “Questa sarebbe l’”invenzione dei no-vax” secondo Roberto Speranza”, commenta le recenti affermazioni di Roberto Speranza il dott. Paolo Bellavite.
“In realtà il ritardo nelle terapie in questa malattia è stato responsabile del 90% dei ricoveri e dei decessi.
La cosa più infame è che abbia la spudoratezza di mentire davanti ai malati che reclamano.
La seconda cosa infame è che non abbia l’onestà di ammettere l’errore. Se di errore o COLPA si è trattato, deve ammetterlo, altrimenti si deve pensare che si trattava di DOLO, cioè strage criminale. Mostruosa faccia tosta”
Proseguimento:
https://presskit.it/2025/02/03/tachipirina-vigile-attesa-uninvenzione-solo-unindicazione-operativa-non-si-trattava-obblighi-perche-medici-stati-sospesi-non-seguivano-queste-indicazione-dott-paolo-bellavite/
Integrazione all’aggiornamento.
“Ma se Speranza si permette le menzogne è perché sa di potersele permettere”, di Max Del Papa per Il Giornale d’Italia, 3 febbraio 2025
Un ex ministro attribuisce ai nemici un protocollo irresponsabile che lui e solo lui adottò, ma nessuno lo chiama a rispondere di una simile fandonia. E invece dovrebbe essere una Norimberga.
La scena, grottesca, dell’ex ministro Speranza che a Villafranca nega l’evidenza, dimostra drammaticamente alcune cose. Primo, che se si arriva a questo, tutto è possibile; secondo: se tutto è possibile, lo è anche il ritorno della pazzia al potere. In altre parole, se un ex ministro mente come un bambino di pochi anni, “non sono stato io, è stato lui” e in mano ha ancora la fionda, significa che come niente possono tornare a stritolarci tutti. Dite che le proteste di fronte all’incredibile comportamento di Speranza non sono mancate? Scherziamo? Di qualche strepito da gente presa in giro, sconvolta di fronte a una tale improntitudine, non sappiamo che farcene. Lo Speranza che addossa ai novax la colpa del protocollo “tachipirina e vigile attesa”, da lui stesso adottato con la circolare del 3
20 novembre 2020 e “ad nauseam” sostenuto, fino a minacciare pubblicamente chi non si adeguava, fino alle rappresaglie dei medici sui medici, fino alla gogna dei cittadini incerti e spaventati, merita interrogazioni parlamentari, azioni giudiziarie, repulsione civile e magari una presa di distanza palese dal Capo dello Stato. Cioè tutto ciò che né le istituzioni né il corpo sociale vogliono o possono permettersi. Le istituzioni perché c’erano e ci restano dentro tutte, il corpo sociale perché in quella fase autoritaria si era spaccato e la gran parte collaborava con lo zelo degli infami alla repressione. E oggi gli conviene difendere i persecutori. Speranza si permette la vergogna perché sa di potersela permettere, sa che l’indignazione non attecchisce: la sua scena tutt’altro che risorgimentale è passata nella percezione del ridicolo e subito evaporata. Un ex ministro che arriva a un tale mancanza di serietà! E perfino di umanità, di decenza scaricando il peso dei suoi errori sugli innocenti e sulle vittime. Dicono: ma è lo stesso che dà degli assassini ai malati di effetti avversi, a quelli finiti in carrozzina. Quanto a dire la conferma che un soggetto del genere può continuare nei suoi atteggiamenti incredibili, che nessuno gli consiglia misura e nessuno lo riconduce alle sue responsabilità. Tutt’altro, lo blindano o almeno lo tollerano come tra compari.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/salute/679944/ma-se-speranza-si-permette-le-menzogne-e-perche-sa-di-potersele-permettere.html
Commento
Speranza è diventato deputato PD, PD che fa parte del clan politico perdente legato a BIden, Obama &Clinton, clan perdente che ancora lavora ai fianchi in UE ( in UE il clan pedente ha ancora molta più forza che in USA ) e in USA il clan vincente Trump & Musk, insomma, la guerra sotteranea fra questi due clan di super potere è solo all’inizio e già Speranza canta vittoria sputando menzogne gogantesche del genere credendo di essere intoccabile per sempre , insomma, un cretino convinto dall’inizio alla fine, comunque, di solito i cretini convinti non fanno una bella fine, tutt’altro!
Integrazione all’aggiornamento.
1. Lisei sconfessa Speranza: “Tachipirina e vigile attesa unica indicazione del governo per curare il Covid prima del vaccino, falso che sia invenzione dei “no-vax””, Il Giornale d’Italia, 04 Febbraio 2025
Il senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid Marco Lisei risponde a Speranza che durante la presentazione di un suo libro aveva attaccato una donna etichettandola “no-vax”, e spiegando come il protocollo Tachipirina e vigile attesa fosse una loro invenzione
Il presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid Marco Lisei sconfessa Roberto Speranza. L’ex ministro della Salute durante la presentazione del suo libro a Villafranca aveva asserito che il protocollo Tachipirina e vigile attesa è stata tutta un’invenzione dei “no-vax”, attaccando una donna in platea. Tuttavia, Lisei ci ha tenuto a mettere il punto sulla questione.
Lisei sconfessa Speranza: “Tachipirina e vigile attesa unica indicazione del governo per curare il Covid prima del vaccino”
Il senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione d’inchiesta sul Covid Marco Lisei risponde a Speranza che durante la presentazione di un suo libro aveva attaccato una donna etichettandola “no-vax”, e spiegando come il protocollo Tachipirina e vigile attesa fosse una loro invenzione.
“Si può dire tutto, ma non negare l’evidenza. Nella circolare ministeriale del 30 novembre 2020, le uniche indicazioni per la gestione clinica erano “Tachipirina e Vigile Attesa”. La Commissione Covid verificherà se erano raccomandazioni utili per il trattamento del Covid, ma sul punto ci sono già molte evidenze scientifiche contrarie. Durante i giorni più drammatici della pandemia, i medici erano soli, con in mano solo questa unica raccomandazione. Poi il TAR del Lazio riconobbe la possibilità di prescrivere liberamente i farmaci ritenuti più adatti secondo scienza e coscienza, Speranza e l’AIFA presentarono ricorso al Consiglio di Stato, opponendosi alla libertà di cura e rifiutando di rivedere protocolli che si erano già dimostrati inefficaci. Sostenere oggi che “Tachipirina e Vigile Attesa” sia un’invenzione dei no vax è semplicemente falso”, spiega Lisei intervenuto su X.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/politica/680088/lisei-speranza-tachipirina-vigile-attesa-covid-vaccino-no-vax.html
2. Reminder Evergreen!
“Cure precoci. Speranza prende un brufen per coprire le sue bugie”, di Andrea Zambrano per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 30 agosto 2022
Dopo la pubblicazione di Lancet sugli antinfiammatori, Speranza cerca di correre ai ripari dicendo che «gli antinfiammatori li abbiamo sempre indicati». Ma non è vero e così mostra i suoi errori: nelle linee guida sono stati sempre indicati male, in ritardo e a vantaggio del paracetamolo, che è stato erroneamente accomunato ad un FANS. Si è trattato di due approcci opposti: vigile attesa contro cura precoce. Hanno scelto il primo, ma il vincente era il secondo.
Il ministro uscente della Sanità Roberto Speranza, si serve della campagna elettorale per difendere l’operato del suo ministero e in occasione della pubblicazione dello studio del Mario Negri su Lancet, in cui si sdogana finalmente l’uso precoce degli antinfiammatori come chiave per ridurre le ospedalizzazioni, si fa intervistare per dire che il ministero ha sempre indicato gli antinfiammatori.
«Le direttive del Ministero hanno sempre indicato gli antinfiammatori, ma questo argomento è stato utilizzato da chi dice che ci sono le cure e che quindi non serve vaccinarsi, invece i vaccini sono il game changer perché prima eravamo in grande difficoltà», ha detto intervistato senza contraddittorio al Tg2 domenica.
Dunque, secondo Speranza, il concetto di vigile attesa e paracetamolo è una trovata no vax? Gli antinfiammatori (FANS) sono sempre stati indicati dai protocolli di cura?
Ma stanno davvero così le cose?
No, e la Bussola in questi due anni lo ha ampiamente dimostrato.
CURE ASSENTI FINO A DICEMBRE 2020
Nel dicembre 2020 ad esempio, scrivevamo che, andando a spulciare i verbali del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) dall’inizio della pandemia nel febbraio 2020 alla fine della prima ondata (maggio 2020) da nessuna parte si parlava espressamente e organicamente di cure. Significa che l’organismo di consultazione principale scelto dal ministero di Speranza, che aveva facoltà di decidere anche gli orari in cui un italiano poteva uscire di casa, non ha mai affrontato il tema delle cure domiciliari precoci nella cura del Covid. Si parlava tanto di cure per l’ospedalizzazione dei pazienti, ma dell’uso degli antinfiammatori nei primi mesi della campagna non si è mai fatto cenno.
Per arrivare a un protocollo di cura ministeriale bisogna aspettare il 30 novembre 2020. Una circolare firmata dal direttore generale Gianni Rezza sulla “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” impartisce finalmente qualche dritta.
IL “PRIMATO” DEL PARACETAMOLO
Ma di che cosa si trattava? Come scrisse su queste colonne il professor Alessandro Capucci, «sembra scritto per preparare i pazienti ad andare in ospedale». Il motivo era semplice: venivano elencati tutti i farmaci da non somministrare mentre l’unico farmaco convintamente e tenacemente proposto era il paracetamolo.
Si trattava di linee guida sbagliate, alla luce delle risultanze odierne, ma che già all’epoca si potevano intuire facilmente, come hanno fatto molti medici, che invece continuarono a curare in scienza e coscienza senza farsi fuorviare da un protocollo che al primo posto metteva la Vigile attesa.
Tachipirina & vigile attesa, infatti, non è uno slogan no vax inventato per denigrare il ministero, ma è quanto si prescrive nei primi tre punti delle indicazioni per i pazienti paucisintomatici a domicilio (vedi a pagina 10): Vigile attesa, Misurazione della saturazione, trattamenti sintomatici (ad esempio paracetamolo). Non si parla certo di terapia precoce a base di FANS (Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei) cosa che invece si sarebbe dovuta fare anche con quel tipo di pazienti.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/speranza-prende-un-brufen-per-coprire-le-sue-bugie
Altro Reminder Evergreen!
“Covid, linee guida del governo responsabili di ricoveri e morti”, Prof Paolo Bellavite per LNBQ, 6 agosto 2022
Uno studio appena pubblicato dal “Journal of Pharmacy and Pharmacology Research” dimostra come le linee guida del Ministero della Salute, che hanno impedito le terapie precoci per frenare il Covid 19, abbiano contribuito all’alto numero di ricoveri e a una letalità molto elevata. Una memoria per il prossimo futuro perché il prossimo governo dovrà cambiare radicalmente indirizzo valorizzando le terapie domiciliari precoci, avviando studi comparativi tra i diversi protocolli emersi dall’esperienza dei medici e destinando risorse alla ricerca clinica sistematica.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/covid-linee-guida-del-governo-responsabili-di-ricoveri-e-morti
Breve commento
Una sorta di Smoking Gun definitiva dal punto di vista medico farmacologico!
Nei due punti a seguire nel prossimo post, reminder evergreen che invece sono una sorta di Smoking Gun storica dal punto di vista medico operativo!
1. «Medici di base impotenti. Ma ho continuato a curare»
«La medicina territoriale è stata esclusa dai giochi e si è voluto creare una distanza tra noi e i pazienti, ma io ho continuato a curare e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva». La testimonianza di un medico di base di Bologna che rivela come il ministero «abbia disincentivato i pazienti dal ricorrere a noi medici di famiglia». Il mistero delle sovradiagnosi da Covid e dell’attendibilità dei tamponi.
di L. Scrosati per La Nuova Bussola Quotidiana, 5 novembre 2020.
E’ sempre più chiaro che uno dei problemi maggiori nella gestione di questa emergenza sanitaria, riguarda la “messa in quarantena” dei medici di base. Viene loro chiesto di fare tamponi, ma vengono ostacolati nel fare il lavoro proprio di identificazione di una malattia in base alla sintomatologia dei pazienti, con conseguente cura. Di un malato, importa solo sapere se sia positivo e negativo al tampone; e nel caso di positività, si mette in atto tutto il carrozzone di identificazione dei contatti, isolamenti, etc. «La medicina territoriale è stata esclusa dai giochi e si è voluto creare una distanza tra noi e i pazienti», dice alla Bussola la dottoressa Maria Grazia Dondini, medico di Medicina generale di Monterenzio, in provincia di Bologna.
Dottoressa, che cos’è successo verso la fine dell’inverno di quest’anno?
Noi medici di medicina generale, tutti gli anni, generalmente da ottobre a marzo, vediamo polmoniti interstiziali, polmoniti atipiche. E tutti gli anni le trattiamo con antibiotico. Si tratta di pazienti che vengono in ambulatorio con sintomi simil-influenzali – tosse, febbre, poi compare “senso di affanno” – che non si esauriscono nell’arco di qualche giorno. La valutazione del paziente e l’evoluzione clinica depongono per forme batteriche; si dà loro un antibiotico macrolide (e nei casi più complicati del cortisone) e, nell’arco di qualche giorno, si riprendono egregiamente con completa risoluzione dei sintomi.
Quest’anno non è andata così…
Il 22 febbraio di quest’anno è stata comunicata la circolazione di un nuovo coronavirus. Il Ministero della Salute ha mandato un’ordinanza a tutti noi medici del territorio, dicendoci sostanzialmente che eravamo di fronte a un nuovo virus, sconosciuto, per il quale non esisteva alcuna terapia. La cosa paradossale è che fino a quel giorno avevamo gestito i medesimi pazienti con successo, senza affollare ospedali e terapie intensive; ma da quel momento si è deciso che tutto quello che avevamo fatto fino ad allora non poteva più funzionare. Non era più possibile un approccio clinico/terapeutico. Noi, medici di Medicina generale, dovevamo da allora delegare al dipartimento di Sanità Pubblica, che non fa clinica, ma una sorveglianza di tipo epidemiologico; potevamo vedere i pazienti solamente se in possesso di mascherina FFP2, che io ho potuto ritirare all’ASL solo il 30 di marzo. Ma c’è una cosa più grave.
Quale?
Nella circolare ministeriale, il Ministro della Sanità ci dava le seguenti indicazioni su come approcciarci ai malati: isolamento e riduzione dei contatti, uso dei vari DPI, disincentivazione delle iniziative di ricorso autonomo ai servizi sanitari, al pronto soccorso, al medico di medicina generale. Dunque, le persone che stavano male erano isolate; e, cosa ancora più grave, il numero di pubblica utilità previsto non rispondeva. Tutti i pazienti lamentavano che non rispondeva nessuno; io stessa ho provato a chiamare il 1500 senza successo. Un ministro della salute che si accinge ad affrontare una emergenza sanitaria prevede che i numeri di pubblica utilità non rispondano?
Un disastro.
In sintesi: le polmoniti atipiche non sono state più trattate con antibiotico, i pazienti lasciati soli, abbandonati a se stessi a domicilio. Ovviamente dopo 7-10 giorni, con la cascata di citochine e l’amplificazione del processo infiammatorio, arrivavano in ospedale in fin di vita. Poi, la ventilazione meccanica ha fatto il resto.
E lei, come si è comportata?
Io ho continuato a fare quello che ho sempre fatto, rischiando anche denunce per epidemia colposa, e non ho avuto né un decesso, né un ricovero in terapia intensiva. Ho parlato con una collega di Bergamo e un altro collega di Bologna, che hanno continuato a lavorare nel medesimo modo, e nessuno di noi ha avuto decessi e ricoveri in terapia intensiva. Anche l’OMS ha dato indicazioni problematiche: nelle prime fasi della malattia ha previsto solo l’isolamento domiciliare, nella seconda e terza fase, quindi condizioni di gravità moderata e severa, l’unico approccio terapeutico previsto doveva essere l’ossigenoterapia e la ventilazione meccanica. A mio modo di vedere c’è una responsabilità anche dell’OMS, perché non ha dato facoltà al medico di valutare clinicamente il paziente.
Con questo approccio però, una persona non muore solo di covid. Se si lascia in casa un malato senza cure…
Assolutamente sì. Poi c’è un altro problema. Si arrivava in ospedale, si faceva il tampone: tampone positivo, quindi veniva formulata la diagnosi di COVID-19. E si veniva trattati come tali. Punto. Qui a Bologna c’è stato anche altro: a pazienti con tampone negativo, venivano fatte una o più TAC toraciche e sulla base delle immagini di “ground glass” veniva formulata la diagnosi di COVID-19. Mi sono confrontata con una radiologa e mi ha confermato come queste immagini radiologiche non siano patognomoniche per COVID-19, poiché si evidenziano in molteplici altre patologie. E quindi si è finito per mascherare altri quadri clinici anche più gravi. Pertanto ritengo che innumerevoli condizioni cliniche non siano state trattate come avrebbero dovuto.
Riferimento e proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/medici-di-base-impotenti-ma-ho-continuato-a-curare
2. Covid, medico siciliano a casa dei pazienti al Nord: “L’unica soluzione le visite a domicilio”
di V. Cataldi per Il Giornale di Sicilia
11 Novembre 2020
Si chiama Riccardo Munda ed è un medico di base siciliano che in provincia di Bergamo, in piena pandemia, ha salvato migliaia di vite con la sola vecchia e buona pratica dell’assistenza a domicilio. Sul suo conto si è sparsa la voce e ogni giorno fino a tarda notte il dottor Munda risponde a decine di telefonate, prende appuntamenti anche con persone che non rientrano nell’elenco dei suoi assistiti, e raggiunge città ben lontane dalla provincia di Bergamo: tutto perché, come dice lui, “non so dire di no a una persona in difficoltà”.
Dottor Munda, lei è nato a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, perchè ha deciso di lavorare in provincia di Bergamo?
Finiti gli studi ho fatto delle domande per fare guardia medica in alcune province della Lombardia. Mi hanno subito chiamato dall’Asl di Bergamo est e ormai lavoro qui da quasi 7 anni. Mi sono sempre trovato benissimo, questa è casa mia”.
I suoi pazienti si dividono tra vari comuni lombardi, ma lei non visita solo loro…
“Ho 1400 assistiti tra i comuni di Selvino, Aviatico, Nembro, Bolzano, poi è vero che vado a vedere pazienti anche a Milano, Lodi, Brescia, sono perfino arrivato a Torino. Adesso mi hanno scritto parecchie persone dal Piemonte, perché credono che io vada spesso da quelle parti, ma non è così, ci sono andato solo per la zia di un amico che stava molto male. La signora, che aveva due volte sconfitto il cancro, era tampone positivo, sintomatica da quasi 10 giorni e con la terapia che le avevano dato per telefono peggiorava ogni giorno di più; la stavano lasciando morire a casa con una polmonite, praticamente. Io sono andato a trovarla, ho iniziato la mia terapia e la signora è guarita. Ora si aspetta il risultato del tampone, vediamo se si è negativizzato”.
Lei infatti non ha perso nessuno dei suoi pazienti per il Covid.
“È così, fortunatamente”.
E come è possibile?
“Grazie alla cura e alla visita, prerogativa indispensabile per la guarigione. Da che mondo è mondo la diagnosi si fa per telefono e la terapia la si dà seduti sulla sedia? Io non penso che si possano avere dei risultati positivi senza dei sacrifici, come quelli di andare a visitare il paziente, ora più che mai. Secondo me è questa l’unica strada percorribile, poi si può continuare a fare lockdown ogni due mesi per il resto della nostra esistenza, è una questione di scelte. Per me va bene, tanto non penso che per il prossimo lockdown farò ancora il medico di base”.
Perché?
“Perché mi sto esaurendo. Passo ogni giorno a rompermi la testa sui programmi per fare le segnalazioni, per fare i certificati, arrivo a fine giornata molto più stanco di quando c’era il covid, perché qua covid, a parte lo scherzo, non ce n’è più. Da 7 mesi non ho pazienti che stanno male, ho pazienti che hanno 2-3 giorni di febbricola, qualche colpo di tosse. Eppure, anche se qualche mese fa visitavo 25-30 pazienti al giorno, e avevo contemporaneamente 4 pazienti con polmonite da gestire a casa, adesso sono più stanco di allora. Perché? Perché dobbiamo fare i certificati con dei programmi che non funzionano, ci sono anomalie improvvise del sistema che mandano in fumo ore passate ad inserire i dati degli assistiti. Dico la verità: a breve lascerò uno dei due incarichi, o Nembro o Selvino, ho già parlato con l’Asl, non ce la faccio più”.
Riferimento e proseguimento:
https://gds.it/articoli/cronaca/2020/11/11/covid-medico-siciliano-a-casa-dei-pazienti-al-nord-lunica-soluzione-sono-le-visite-a-domicilio-191376f6-ee8a-452d-8dd8-d7a255bc3106/
.“Speranza mente: Tachipirina e vigile attesa raccomandate da lui”, di Andrea Zambrano per La Nuova Bussola Quotidiana, giornale cattolico online, 5 febbraio 2025
Le bugie di Speranza per coprire il fallimento della raccomandazione “Tachipirina e vigile attesa”, ammessa anche dall’Ordine. E che non poteva essere un’invenzione dei no vax, dato che si chiedeva un cambio di passo sulle linee guida ben prima del vaccino. Ecco come andarono le cose.
Quando l’ex ministro della Salute Roberto Speranza dice che il protocollo Tachipirina & vigile attesa non esiste, ma è un’invenzione dei no vax (come fatto venerdì scorso a Villafranca di Verona rispondendo alla giornalista Angela Camuso), non dice semplicemente una bugia, ma dice due bugie grosse come una casa sapendo di mentire. Il protocollo invece esisteva sotto forma di raccomandazione stretta, come ammesso recentemente dall’Ordine dei medici in audizione in Commissione Covid. Ed è esistito almeno fino alla fine della seconda ondata pandemica quando sulla scia delle evidenze e delle proteste è stato lievemente modificato, per la verità solo con l’aggiunta dei FANS, ma rimanendo inalterato nello schema.
Ma la Tachipirina & vigile attesa sono sempre rimasti come metodo di approccio che sconsigliava un intervento di cura immediato e tempestivo, che avrebbe invece ridotto le ospedalizzazioni.
La seconda bugia è riferita all’aver attribuito ai no vax questa definizione, per il semplice motivo che del metodo Tachipirina & vigile attesa si parlava ben prima che arrivasse il vaccino e venisse somministrato. Dunque, molto prima della creazione mediatica del no vax come nemico pubblico numero uno al quale addossare tutte le colpe.
Andiamo con ordine.
Proseguimento:
https://lanuovabq.it/it/speranza-mente-tachipirina-e-vigile-attesa-raccomandate-da-lui
NB Fatto benissimo, con tutti i link del caso!
“Tachipirina e vigile attesa, depositata denuncia contro Ministero della Salute e Aifa per le “morti dei malati di Covid tra il 2020 e il 2021 a causa di Linee Guida errate” “, Il Giornale d’Italia, 05 Febbraio 2025
Il Ministero della Salute ha “omesso di comunicare alla popolazione italiana e ai medici di base dati e informazioni scientificamente validi che indicavano la necessità di cure tempestive del Covid sin dai primi sintomi per le persone sintomatiche appartenenti alle fasce della popolazione a rischio di morire per l’infezione, con la consapevolezza che tali omissioni potessero provocare effetti pregiudizievoli per la salvaguardia della vita e della salute pubblica in generale”
E’ stata depositata presso i Carabinieri di Roma una denuncia indirizzata alla procura di Roma che accusa gli allora vertici del Ministero della Salute e di Aifa di avere provocato, attraverso l’emissione e la mancata modifica di Linee Guida errate, la morte di innumerevoli malati di Covid tra il 2020 e il 2021, tra cui i genitori di alcuni tra i denuncianti che si sono avvalsi anche della consulenza di un collegio di medici che ha redatto una relazione peritale su 10 casi clinici: il Ministero della Salute, in particolare, viene accusato di avere “omesso di comunicare alla popolazione italiana e ai medici di base dati e informazioni scientificamente validi che indicavano la necessità di cure tempestive del Covid sin dai primi sintomi per le persone sintomatiche appartenenti alle fasce della popolazione a rischio di morire per l’infezione ( uomini over 50-60, persone anziane , obese, con pluripatologie, ecc. ), con la consapevolezza che tali omissioni potessero provocare effetti pregiudizievoli per la salvaguardia della vita e della salute pubblica in generale”.
Proseguimento:
https://www.ilgiornaleditalia.it/news/cronaca/680407/tachipirina-e-vigile-attesa-denuncia-contro-ministero-salute-aifa-morti-malati-covid.html
Commento
Prima parte
1. “Servivano i morti per fare i lockdown
2. Serviva il lockdown per imporre il vaccino
3. Serviva il vaccino per costringere ad un green pass.”, Ing Alberto Medici
Seconda parte
“La Verità è come un leone, non avrai bisogno di difenderla, lasciala libera. Si difenderà da sola”, Sant’Agostino
Togliere la scorta a Roberto Speranza: l’avv. Mauro Sandri annuncia una prossima “iniziativa per ottenere dal governo italiano lo stesso provvedimento che Trump ha adottato per Fauci”, Presskit, 6 febbraio 2025
“Cinquanta poliziotti sono distolti dai loro compiti di contrasto alla criminalità per garantire ad un ex ministro, che ha concorso ad alterare con altri compagni di merende la verità sanitaria del nostro Paese durante gli anni 2020-2022, di presentare , nelle sedi blindate del PD, un libercolo colmo di menzogne e ridondante di banalità. Si è mai visto lo Stato proteggere un soggetto che si trova in una simile posizione? Presto alcuni amici avvieranno una iniziativa per ottenere dal governo italiano lo stesso provvedimento che Trump ha adottato per Fauci”, annuncia l’avvocato Mauro Sandri.
“Non può avere una sicurezza per il resto della sua vita perché lavora per il governo”, ha detto Donald Trump riguardo la scorta di Antony Fauci”. Ha chiesto di non sentirsi responsabile in caso dovesse succedergli qualcosa. “Hanno tutti fatto un sacco di soldi. Possono anche assumere la propria sicurezza. Posso dargli un buon numero di persone molto brave nella sicurezza. Possono assumere la propria sicurezza. Hanno tutti fatto un sacco di soldi. Fauci ha fatto un sacco di soldi”
Roberto Speranza ricordava in un passaggio su Facebook a marzo dello scorso anno di vivere sotto scorta e di quanto questo sia pesante per la sua vita personale. E’ stato “il prezzo che io e i miei affetti più cari abbiamo pagato per l’impegno degli anni del Covid è stato altissimo e purtroppo non si è ancora esaurito. Mi pesa essere costretto a parlarne pubblicamente, non sarebbe nella mia natura farlo, ma credo che oggi sia necessario per comprendere la situazione. Continuano incessanti le minacce di morte e gli insulti quotidiani da schegge della galassia no vax. Sono continue le istigazioni all’odio personale sui social e anche da parte di un pezzo limitato ma molto rumoroso del mondo editoriale. Questo clima, ulteriormente peggiorato da quando è stata annunciata la commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid, mi costringe ancora a vivere sotto scorta con tutto ciò che questo comporta per me e per i miei cari”
Proseguimento:
https://presskit.it/2025/02/06/togliere-la-scorta-roberto-speranza-lavv-mauro-sandri-annuncia-prossima-iniziativa-ottenere-dal-governo-italiano-lo-provvedimento-trump-adottato-fauci/
Commento
Italia paese di scorte inutili, se la tolgono a Speranza, la dovrebbero togliere a molti altri che rischiano molto meno, peccato però, se gliela avessero tolta la scorta, qualche pugno in faccia e qualche calcio in culo lo avrebbe subito ricevuto , come minimo!
PS penso anche qualche coltellata letale o pistolettata fatale! Se le sarebbe meritate tutte!