“Virus o non virus”
è il titolo che Massimo Mazzucco ha dato al mio pezzo pubblicato qualche giorno fa sul suo sito luogocomune a questo link: https://luogocomune.net/medicina-salute/virus-o-non-virus. Io lo avevo intitolato: “La mia posizione sull’esistenza dei virus“, volendo sottolineare come questa non volesse essere o sembrare una verità assoluta ma Massimo, correttamente l’ha cambiato (avvertendomi prima) proprio perchè non sembrasse tropppo arrogante (e ci può stare).
Quello che ne è seguito è stato un bel dibattito, con quasi (ad oggi) 370 commenti ed oltre 22.000 visualizzazioni ma soprattutto uno scambio di punti di vista fra parti opposte che non è mai scaduto nell’attacco personale o nell’offesa, e questo è già un buon risultato.
Ringrazio, anzi ripeto i mei ringraziamenti a Massimo Mazzuzzo che ha pubblicato, forse per amicizia più che per reale convinzione il pezzo ma che comunque ha dato spazio ad un argomento in cui lui non crede per nulla, a riprova della sua onestà ed imparzialità. Mi ha fatto particolarmente piacere questo suo commento quando ad un certo punto un utente, (un po’ maleducato secondo me) lo ha rimproverato di dar spazio a “cani e porci” sul suo sito (non erano proprio queste le parole ma il senso sì) e lui ha risposto:
Questa ad Alberto gliela dovevo. Non solo è un utente storico, oltre che un amico, ma io per primo gli avevo proposto di fare un dibattito sull’argomento.
I virus sono tutti miei!
Mi sono pertanto molto stupito quando ieri sera, dopo aver messo il link all’articolo fra i commenti di Telegram ad un post di “Bello, onesto, emigrato Australia”, che è il blog di Marco Dabizzi, un nutrizionista italiano trasferito in Australia, mi ritrovo questo commento:
A firma di Laura Carosi. Allibito, chiedo spiegazioni, ed arriva una valanga di commenti pieni di insinuazioni secondo cui io avrei copiato il lavoro altrui, mi sarei preso meriti non miei, avrei scelto il titolo apposta per essere trovato nei motori di ricerca, ecc. ecc.
Rispondere a tutti mi sembra una perdita di tempo, ma sul primo commento almeno sì:
- scopiazzatura del lavoro altrui: non sapevo neanche che questa Carosi avesse scritto di virus, cosa avrei dovuto fare secondo lei (sempre che sia lei veramente e non sia un fake): fare una ricerca su internet e cercare tutte le persone che parlano di un dato argomento e citarle tutte? O forse stare zitto su un argomento che mi appassiona da anni per timore di qualche psicopatica con problemi personali?
- pubblicato a cazzo di cane: a parte la volgarità, ho messo il mio commento ad un post che parlava esattamente dell’argomento divisivo (mai post fu più, immediatamente, profetico) virus o non virus;
- La fame è brutta eh? Poverina questa Carosi – evidentemente non è neanche in grado di pensare che a questo mondo ci sia qualcuno che fa le cose gratis, per amore di Verità, dedicando tempo a cose che non danno nessun ritorno economico. Ma se ricordo bene lei fa l’avvocato, e probabilmente per deformazione professionale vede sempre l’aspetto oscuro e venale delle persone, e non riesce ad immaginare ad un mondo diverso da quello che è abituata a frequentare, fatto di cause, citazioni in giudizio, e che vive e prospera proprio grazie alla incapacità delle persone di andare d’accordo, sfruttando questa debolezza delle persone che molte volte spendono più soldi con avvocati rispetto a quello che gli sarebbe costato mettersi d’accordo e cedere un pochino.
Informazione per Carosi: esiste anche chi fa le cose gratis, per amore di Verità e senza cercarne nulla in cambio. Peccato, un cliente in meno per lei, avvocato.
Il post originale di Marco Dabizzi
La collaborazione su Internet
Quando, oltre 12 anni fa, ho pubblicato il mio primo libro, Ingannati, ho ripreso in prefazione una bellissima frase trovata sul sito di Paolo Franceschetti:
“Tutto ciò che scriviamo non ci appartiene, perché appartiene già all’universo, e non c’è nessuno che se ne possa attribuire paternità esclusiva. Il mio materiale siete liberi di riprodurlo, diffonderlo, interpretarlo, fraintenderlo, distorcerlo, alterarlo, potete copiarlo citando la fonte oppure pretendere di esserne voi gli autori, senza bisogno di chiedere il mio consenso.”
specificando che era stato copiato dal suo blog (anche se non ce n’era bisogno), per poi aggiungere:
Grazie alla rete è possibile un nuovo tipo di collaborazione fra persone, autori e ricercatori che magari stanno ai capi opposti del mondo, distanti migliaia di chilometri e, senza essersi messi d’accordo, spesso senza neanche conoscersi, prelevano documenti, assemblano informazioni, producono scritti che altri poi riprendono, arricchiscono, tagliano, riconfezionano. Questa è la vera rivoluzione di Internet.
Ma evidentemente qualcuno non la pensa così.
Questo episodio mi ricorda un’altra volta quando, parlando di signoraggio, avevo citato un bel discorso di Saba, e la Forcheri mi era saltata addosso minacciandomi querele, perchè avevo a suo dire approfittato del lavoro di Saba, per plagio, ecc. (ma l’avevo citato esplicitamente più volte), tanto che modificai il pezzo scrivendo, tutte le volte che Saba era stato citato, “un tale dice che…”
Per fare un altro esempio, sui dati dell’ONS è dal 2021 che ne scrivo: sono la pistola fumante inequivacabile, la prova provata, l’elemento indiscutibile della dannosità dei vaccini. E ho scritto a mezzo mondo per fornire queste prove: nessuno mi ha risposto
(a onor del vero uno sì, mi ha risposto: è proprio Massimo Mazzucco che mi ha pubblicato il pezzo qui, a riprova, ancora una volta, della sua apertura e disponibilità: https://www.ingannati.it/2024/01/09/la-pistola-fumante-nella-scena-del-crimine-i-dati-ons-uk/).
Ma trovo che un po’ alla volta se ne parla sempre di più, magari un giorno troverò anche qualcuno che riprende i miei conti che provano l’aumento del tasso di mortalità.
Ma non è che allora dirò:
“NOOO! Non potevate dirlo! L’ho scritto prima io, nel 2021! La fame è brutta, cosa scrivete a cazzo?”
Sarò contento perchè la Verità avrà fatto un passo avanti e sarà un po’ più conosciuta.
Ma io non sono mica avvocato.
-oOo-
@ing Alberto Medici
Domanda: consigli qualche libro in particolare sulla non esistenza dei virus?
Se una persona ad esempio moore a 46 anni di epatite fulminante ( https://www.analisiclinichederrico.it/epatite-fulminante/ ) nel giro di una sola settimana e dicono ai suoi familiari che la causa è stata virale, e allora gli avranno detto minchiate col botto?
Ciao caro, scusa se non rispondo alle tue mail sempre così ricche ed interessanti.
Riguardo alla tua domanda: no, non dicono michiate col botto, ma sono semplicemente fuorviati da una educazione (in molti casi quarantennale, come il mio amico dottore immunologo che, pure avendo contestato per primo la minchiata pandemica – ho ripreso un suo articolo addirittura a febbraio 2020 – non riesce ad ammettere l’inconsistenza della teoria virale) non riescono ad uscire dal solco in cui sono stati – ahimè – indottrinati.
Con questo non voglio dire che non esistono elementi tossici che ci possono far ammalare e anche morire, ci mancherebbe: ma la “malattia” è una esperienza personale e non trasmissibile: in questo il modello virale sbaglia.
Consiglio la visione del capitolo sette del mio documentario “Salute – Nuova Medicina” .
@ Ing. Alberto Medici
1. Figurati, no problem , capisco bene che sei super indaffarato.
2. Diciamo allora che Carte Cantano, arrivano! Prima parte.
Ecco la prima Carta che Canta!
“CDC can’t find any studies demonstrating contagion of colds/flu/fake-covid… because they don’t exist
Latest in long string of CDC “germ” FOI failures”
by Christine Massey
26 nov 2023
Proseguimento con riferimenti:
https://christinemasseyfois.substack.com/p/cdc-cant-find-any-studies-demonstrating
la traduzione in italiano:
https://www.vocidallastrada.org/2021/06/cdc-ammette-nessun-gold-standard-per.html
PS continua nel prossimo post
Diciamo allora che Carte Cantano, arrivano! Seconda parte.
1. Per tutte le altre Carte che Cantano, vedasi:
Christine Massey’s “germ” FOI Newsletter
https://christinemasseyfois.substack.com/archive
2. Michel Chossudovsky intervista Christine Massey
Ago 22, 2021
Esiste? Lo hanno isolato?
A queste domande ha voluto trovare risposta Christine Massey, biostatistica dell’Ontario, in Canada, che ha fatto domande per un anno agli istituti, nazionali e non, di mezzo mondo. Tra questi spiccano il nostro ECDC europeo e il CDC statunitense, ma come detto ce ne sono molti altri.
Qualche giorno fa Massey è stata intervistata da Michel Chossudovsky e il video è disponibile sul site BITChute.
Proseguimento con audio video:
http://www.busnosan.it/wp/2021/08/22/michel-chossudovsky-intervista-christine-massey/
PS continua nel prossimo post
3. “The Identity of the Virus: Health/ Science Institutions Worldwide “Have No Record” of SARS-COV-2 Isolation/Purification.
Freedom of Information Requests”
by Christine Massey
for Global Research, October 16, 2023
Proseguimento:
https://www.globalresearch.ca/foi-reveal-health-science-institutions-around-world-have-no-record-sars-cov-2-isolation-purification-anywhere-ever/5751969
PS accessibile la traduzione in italiano dal menù a tendina in alto a destra.
4. “Uncensored – Interview With Christine Massey
COVID “Virus” – Where’s The Proof?”
by Curtis Cost
17 mar 2023
https://curtiscost.substack.com/p/uncensored-interview-with-christine
Lo sapevo che se ti appassioni ad un tema sei imbattibile! 😉
@Ing Alberto Medici
Non esageriamo, quello davvero imbatattibile su tematiche scientifiche del genere sei tu , anche perché hai un solido background scientifioi essendo ingegnere, cosa che io non ho, comunque, notevole da parte tua che nonostante tutte le materie scientifiche che hai dato per la tua laurea in ingegneria elettronica ( se non erro ) tanti anni fa, ancora conservi una autentica mentalità scientifica e hai pure il coraggio intellettuale di andare controcorrente, ma hai preso da qualcuno in famiglia oppure fra le sorelle e i fratelli che hai, sei l’unico così scientificamente e brillantemente anticonformista? Sui tuoi nipoti hai presa o ti considerano lo zio sui generis?
@Ing Alberto Medici
https://vcomevittoria.it/virologia-il-bambino-e-lacqua-sporca/
Cioè in pratica, hai risposto per le rime persino al mitico Dott Leopoldo Salmaso, complimenti! E chi sei Mandrake?
Domanda: perchè non gli invii il materiale contro informativi di qualità di Christine Massey di cui sopra?
Magari il Dott Leopoldo Salmaso cambierà risposta o persino atteggiamento!
Ho fatto di più: sono uscito a cena con lui, con lo scopo – condiviso da entrambi – di affrontare l’argomento in maniera civile, pacata e ragionata scientificamente. Ma non non c’è stato alcun avvicinamento (se non a livello personale, una carissima e degnissima persona a cui non si può NON voler bene).
@Ing Alberto Medici
Complimenti!!!
Domanda: perchè non gli invii il materiale contro informativo di qualità di Christine Massey di cui sopra?
Magari il Dott Leopoldo Salmaso cambierà risposta o persino atteggiamento!
… fatto anche quello, fatto anche quello….
@Ing Alberto Medici
1. Ma quando è successo? Ti ha dato la stessa risposta di prima?
PS per sua risposta di prima intendo questa: :https://vcomevittoria.it/virologia-il-bambino-e-lacqua-sporca/
Come vedi a quel mio commento non c’è risposta.
Diciamo che la posizione è:
“I virus esistono perchè se no non si spiegherebbero un sacco di cose”.
“e più non dimandar”, direbbe il sommo poeta.
Punto.
@Ing Alberto Medici
“LA PCR NON FA DIAGNOSI DI COVID-19”, Dott, Leopoldo Salmaso, 23 Ottobre 2020.
A. Premessa.
Dott. Leopoldo Salmaso: medico, marito, padre e nonno. Studioso delle relazioni socio-economiche, finanziarie e monetarie fra Nord e Sud del mondo.
Lavora con le popolazioni rurali della Tanzania da oltre trent’anni.
Autore di “AIDS: Sindrome da Indifferenza Acquisita?” e di “Il golpe latino: l’Europa salvata dalla crisi per errore” disponibile anche in Inglese e Spagnolo su Lulu.com.
Conduttore del programma radiofonico “Debito e democrazia” su Radio Gamma 5.
Co-editore del manifesto “Moneta Bene Comune”, disponibile in varie lingue su http://www.monetabenecomune.it
B. L’articolo con le analisi a sostegno della tesi che i test PCR (Polymerase Chain Reaction) non sono adatti a diagnosticare una malattia infettiva
Siamo convinti che molti dei personaggi coinvolti nella “panicodemia” stiano agendo in buona fede. Tuttavia è scientificamente inoppugnabile che i numeri dei casi etichettati come “Covid-19” sono enormemente gonfiati. Non vi è alcun fondamento epidemiologico per terrorizzare l’intera umanità e imporre lockdown che fanno sprofondare miliardi di persone nella povertà e nella disperazione, fino al suicidio.
I test PCR (Polymerase Chain Reaction) non sono adatti a diagnosticare una malattia infettiva. La PCR può “captare” anche le più brevi sequenze di DNA o RNA, ma non permette di capire se quelle sequenze siano frammenti sparsi o facciano parte di un microorganismo intero, che deve essere isolato in un processo separato.
Eppure i test PCR vengono usati per “dare i numeri” della Covid-19, cioè dei presunti casi e decessi associati ad un virus chiamato SARS-CoV-2. Con quei numeri i globocrati hanno trovato uno strumento micidiale per tenere in ostaggio il mondo: inculcando la falsa convinzione che una persona con tampone positivo sia infettata da un nuovo virus potenzialmente letale e assai contagioso, essi trasformano cittadini critici in pecore terrorizzate e obbedienti: è questo il più attuale e indiscutibile “effetto gregge”.
Il mantra “Testate, testate, testate…” è infondato.
Il 16 marzo 2020 Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS, in una conferenza stampa su COVID-19 esortò la comunità mondiale: “Abbiamo un messaggio semplice per tutti i paesi: testate, testate, testate” (1). Questo messaggio fu diffuso negli angoli più remoti della Terra (2, 3) al punto che la credenza nel valore dei test PCR per far diagnosi di Covid-19 ha assunto caratteristiche dogmatiche. Ma i dogmi sono espressione di fede, non di scienza.
Walter Lippmann, definito il giornalista più influente del XX secolo (4), scrisse: “Quando tutti pensano allo stesso modo, nessuno pensa granché” (5). Così, in merito alla PCR, la maggioranza dogmatica la pensa allo stesso modo, tradendo perfino l’inventore della PCR il quale sosteneva che la PCR non è sufficiente a far diagnosi di infezione. In rare occasioni il mainstream concede qualcosa alle tesi “eretiche”, ad esempio il New York Times con l’articolo “La fede in un test rapido porta all’epidemia che non c’è” (6).
Manca un gold standard.
I test PCR utilizzati per “diagnosticare” la Covid-19 non hanno un gold standard di riferimento. Per chiarire: il gold standard per un test di gravidanza è la gravidanza stessa. Ma per COVID-19 non esiste nulla di simile. Alla domanda “Quanto è accurato l’attuale test PCR per far diagnosi di infezione da SARS-CoV-2?”, lo specialista in malattie infettive Sanjaya Senanayake ha risposto: “Se si propone un nuovo test per individuare lo Staphylococcus aureus nel sangue, lo valutiamo a confronto con il gold standard che usiamo da decenni: le colture ematiche. Ma per COVID-19 non abbiamo gold standard” (7). Infatti solo un virus identificato mediante isolamento, purificazione completa e coltura può fungere da gold standard, ma nessuno ha mai isolato, purificato né coltivato SARS-CoV-2.
Riferimento e proseguimento:
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/i-test-pcr-polymerase-chain-reaction-non-sono-adatti-a-diagnosticare-una-malattia-infettiva
Breve commento
“Solo un virus identificato mediante isolamento, purificazione completa e coltura può fungere da gold standard, ma nessuno ha mai isolato, purificato né coltivato SARS-CoV-2.”, le richieste di Christine Massey di cui sopra dimostrano che questo vale anche per tanti altri virus, compreso il famigerato HIV, ma per Salmaso e tantissimi altri la teoria virale rimane comunque valida, mistero della fede scientifica , o che altro?
Cit.: “mistero della fede scientifica , o che altro?”
Mia risposta:
Indottrinamento durato 40 anni