Tutti conosciamo la citazione evangelica:

 Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due.

(Mt 5, 38-42)

o anche:

Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

(Lc 6, 27-31)

Dite la verità:

Queste cose le abbiamo sempre pensate come buoni propositi ma difficili da realizzare, e, soprattutto, di scarsissimo, se non nullo, valore pratico: chi si mette in tale posizione è sicuramente destinato a soccombere.

E invece forse no

Guardate il paradosso a cui si è giunti oggi.

  • Da una parte, Israele, che sta compiendo il più brutale massacro di bambini e civili che si ricordi.
  • Dall’altra, nessuna risposta dai “cattivoni”, nessuna reazione dagli stati arabi che sono stati feriti, umiliati, offesi dalla violenza gratuita di questa “unica democrazia del medio oriente“.

E a questo punto quale diventa il risultato paradossale?

Che Israele, non riuscendo a scatenare una reazione (che – indiscutibilmente – sta cercando) si trova costretto ad allargare la provocazione, e vai

  • di attentati sanguinari in Iran (col metodo ripugnante del doppio attentato: ad un primo scoppio, minore, ne segue un secondo, molto più devastante, destinato a colpire proprio i soccorsi e i volontari che stavano aiutando i malcapitati della prima esplosione),
  • affondamento di una nave russa nel mar rosso,
  • attacchi in Libano, ecc.

Israele si sta incartando nella sua sempre più

incontrollabile smania di sangue e di violenza

da una parte, mentre

la non reazione dei provocati

sta dando al mondo la vera immagine

di chi è l’assassino, il terrorista, il nemico dell’umanità.